Il terremoto ha prodotto uno "scalino" di 15 Km tra Arquata e Ussita

 Il terremoto del 30 ottobre scorso ha prodotto "uno scalino" di almeno 15 km tra gli abitati di Arquata del Tronto e Ussita. È quando fa sapere l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a proposito del fenomeno che i geologi definiscono "scarpata di faglia".

Si tratta di un uno "spostamento cosismico (causato cioè dal sisma) comune per terremoti con magnitudo prossima o superiore a 6 e rappresenta la prosecuzione verso la superficie della rottura e dello scorrimento avvenuto sulla faglia in profondità".

"Le scarpate di faglia del 30 ottobre sono molto evidenti e appaiono come un gradino nella topografia di entità variabile tra 20 e 70 cm, la loro localizzazione lungo la faglia geologica, unitamente alla loro geometria ed entità della deformazione sono del tutto consistenti con il movimento avvenuto in profondità che ha raggiunto picchi superiori a 2 m che hanno prodotto il ribassamento del settore occidentale rispetto a quello orientale".

Grazie alle osservazioni effettuate anche con l'uso dei satelliti, gli studiosi potranno capire compiutamente ciò che è accaduto in profondità e quindi "caratterizzare il terremoto e la sua faglia sismogenetica".

Nuova scossa di terremoto: "È crollato tutto", paura anche a Roma

Alle 7,40 di oggi, una fortissima scossa di magnitudo 6.5  ha fatto tremare Marche e Umbria. L'epicentro è stato individuato a 10 chilometri di profondità tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo sul Nera. 

Il terremoto è stato avvertito in tutto il centro Italia, soprattutto a Roma dove è stato temporaneamente sospeso il servizio della metropolitana.

Drammatiche le prime testimonianze che giungono dai centri più colpiti. Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, ha detto:"E' crollato tutto, vedo colonne di fumo, e' un disastro, in disastro!''.  Dopo l'ultima forte scossa. ''Dormivo in auto, ho visto l'inferno..."

Il primo cittadino di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci ha affermato: "E' venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi. Per fortuna - ha aggiunto-  che erano zone rosse. La poca gente che è rimasta è scesa in strada, si sta abbracciando. Adesso stiamo andando in giro per le frazioni per vedere quello che è successo".

Danni significativi anche a Norcia dove sono crollate la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea.

 

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