Il terremoto ha prodotto uno "scalino" di 15 Km tra Arquata e Ussita

 Il terremoto del 30 ottobre scorso ha prodotto "uno scalino" di almeno 15 km tra gli abitati di Arquata del Tronto e Ussita. È quando fa sapere l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a proposito del fenomeno che i geologi definiscono "scarpata di faglia".

Si tratta di un uno "spostamento cosismico (causato cioè dal sisma) comune per terremoti con magnitudo prossima o superiore a 6 e rappresenta la prosecuzione verso la superficie della rottura e dello scorrimento avvenuto sulla faglia in profondità".

"Le scarpate di faglia del 30 ottobre sono molto evidenti e appaiono come un gradino nella topografia di entità variabile tra 20 e 70 cm, la loro localizzazione lungo la faglia geologica, unitamente alla loro geometria ed entità della deformazione sono del tutto consistenti con il movimento avvenuto in profondità che ha raggiunto picchi superiori a 2 m che hanno prodotto il ribassamento del settore occidentale rispetto a quello orientale".

Grazie alle osservazioni effettuate anche con l'uso dei satelliti, gli studiosi potranno capire compiutamente ciò che è accaduto in profondità e quindi "caratterizzare il terremoto e la sua faglia sismogenetica".

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