Champions: esplosione investe il bus del Borussia Dortmund

Tre esplosioni hanno arrestato la corsa dell’autobus con a bordo i giocatori del Borussia Dortmund diretti allo stadio per la partita di Champions League contro il Monaco. La deflagrazione degli ordigni, nascosti in una siepe, ha provocato il ferimento del difensore 26enne Marc Bartra. Colpito da schegge di vetro, il calciatore è stato sottoposto ad intervento chirurgico al polso.

Per  il capo della polizia di Dortmund Gregor Lange: "È stato un attacco mirato alla squadra del Borussia Dortmund. Il movente non è ancora chiaro - ha aggiunto - e nulla può essere escluso, neppure le ipotesi peggiori".

 La sfida di coppa è stata rinviato alle 18.45 di domani.

Bombe nella metropolitana di San Pietroburgo, almeno 10 morti e 50 feriti

Dieci morti e cinquanta feriti. Questo il bilancio provvisorio dell'esplosione avvenuta in un tunnel della metropolitana di San Pietroburgo. La deflagrazione si è verificata tra la fermata di Sennaya e quella del Tekhnologichesky Institut.

Secondo l'agenzia Interfax, a provocare l'esplosione sarebbero stati ordigni artigianali costruiti con circa 200-300 grammi di tritolo.

I feriti, tra cui molti bambini, sono stati colpiti dagli oggetti contundenti, presumibilmente, contenuti negli ordigni.

Un'altra bomba inesplosa è stato trovato nella stazione di Ploshchad Vosstaniya.

 

Attentato a Lamezia, bomba esplode in pieno centro

Attentato dinamitardo a Lamezia Terme dove, nella tarda sera di ieri, una bomba è esplosa davanti alla saracinesca di un'attività commerciale ubicata in centro città.

La deflagrazione ha provocato diversi danni sia alle auto parcheggiate che agli infissi di molte case e negozi.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la Polizia di Stato ed i carabinieri.

Un aiuto agli investigatori, che stanno cercando di risalire all'identità degli autori dell'intimidazione, potrebbe arrivare dalle numerose telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

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E' stata fatta brillare la bomba inglese trovata a Maierato

Gli artificieri dell'Esercito, hanno concluso con successo, le operazioni di neutralizzazione della bomba sganciata nel corso della Seconda guerra mondiale da aerei inglesi a Maierato, in provincia di Vibo valentia.

Dopo una lunga fase preparatoria, gli specialisti hanno concluso la loro attività intorno alle 11 di oggi.

L'ordigno bellico è stato fatto detonare in maniera controllata dagli specialisti della 2^ Compagnia genio guastatori dell'11° Reggimento genio di castrovillari (CS), che si sono avvalsi del supporto di una sezione di macchine movimento terra,  proveniente dal'11°Reggimento di Foggia.

I militari hanno iniziato la loro opera al termine delle 144 ore presunte del funzionamento della spoletta.  Gli artificieri sono entrati in azione intorno alle 8 di questa mattina, quando la zona era stata sgomberata e sottoposta a vigilanza dalle forze dell'ordine.

A garantire lo svolgimento delle operazioni, i Vigili del fuoco, l'assistenza sanitaria della Croce rossa militare, oltre ai rappresentanti delle agenzie interessate dal territorio, coordinati dai rappresentanti della Prefettura di Vibo Valentia.

Al termine delle operazioni di verifica, la zona è stata riaperta al traffico ed alle attività produttive e agricole, riportando il luogo di rinvenimento alle condizioni originarie.

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Allarme bomba all'aeroporto di Lamezia Terme

Momenti di apprensione per un allarme bomba lanciato, intorno a mezzogiorno, all’aeroporto di Lamezia Terme. A far scattare le procedure di sicurezza, due valigie incustodite trovate all'interno dello scalo.

Gli agenti della polizia aeroportuale hanno, immediatamente, transennato l'area in attesa dell'intervento degli artificieri.

Le verifiche effettuate dagli esperti di esplosivi hanno dato esito negativo. I bagagli contenevano, infatti, solo indumenti.

Molto probabilmente, le due valigie era state dimenticate da qualche distratto passeggero.

 

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Germania: un 12enne cerca di far esplodere una bomba in un mercatino di Natale

Un 12enne di origine irachena avrebbe tentato di far esplodere una bomba riempita di chiodi nel mercatino di Natale di Ludwigshafen, nel sudovest della Germania. L'attentato avrebbe dovuto essere compiuto il 26 novembre scorso.

Il rudimentale ordigno, costruito dallo stesso ragazzo, non è esploso per un difetto alla miccia. La notizia è stata resa nota dal settimanale Focus, che cita fonti giudiziarie e di sicurezza.

Il ragazzo, indicato come "fortemente radicalizzato" era stato probabilmente "istigato o guidato" da "un ignoto militante dell'Isis", scrive Focus.

Sulla vicenda, "starebbe indagando la procura federale generale di Karlsruhe", competente per atti di terrorismo.

Il settimanale aggiunge, inoltre, che "già nell'estate scorsa il 12enne", un ragazzo di origine irachena, "avrebbe avuto la tentazione di recarsi in Siria per unirsi all'Isis": dopo la sua cattura "è stato trasferito in un centro giovanile".

Secondo la ricostruzione fatta da Focus l'attentato sarebbe dovuto avvenire il 26 novembre, vigilia del primo avvento e data di inizio della maggior parte dei mercatini di Natale in Germania, ma fallì "per un difetto della miccia". L'ordigno artigianale "era nascosto in uno zaino", che venne poi "ritrovato il 5 dicembre in un cespuglio vicino al Comune di Ludwigshafen da un passante". Gli artificieri fecero brillare una parte della bomba, conclude Focus.

 

Bomba esplode davanti postamat: ingenti danni

Durante la notte un ordigno è deflagrato accanto ad uno sportello bancomat di una filiale di Poste Italiane. Lo scoppio ha pesantemente danneggiato l'istallazione e gli uffici. L'episodio è accaduto in via Venezia, a Reggio Calabria. Sul posto si sono recati i poliziotti che, sulla scorta dei rilievi effettuati nell'immediatezza, valutano la possibilità che malviventi abbiano tentato di commettere una rapina. 

Una bomba è esplosa davanti al cancello di una casa

Una bomba carta è stata fatta esplodere venerdì sera accanto al cancello d'ingresso di una casa che si trova in via Antonio De Grazia, a Lamezia Terme. Lo scoppio ha danneggiato l'abitazione. Gli agenti del locale Commissariato di Polizia, giunti sul luogo per avviare l'attività investigativa sull'episodio, ipotizzano che gli attentatori abbiano sbagliato bersaglio. Proprio nelle vicinanze, infatti, vivono parenti di un collaboratore di giustizia. La residenza davanti alla quale è deflagrato l'ordigno è abitata da persone che non hanno mai avuto a che fare con vicende giudiziarie. 

 

 

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