Fucili, pistole e munizioni rinvenuti in un sottotetto

Due fucili calibro 12 Benelli super 90, di cui uno rubato a settembre scorso; tre pistole Beretta, due delle quali con matricola abrasa; oltre 600 cartucce di vario calibro ed un giubbotto antiproiettile.

È quanto hanno rinvenuto i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, nel sottotetto di un complesso popolare del rione Arghillà, nella città dello Stretto.

Le armi e le munizioni, che saranno inviate al Ris di Messina per gli accertamenti tecnici del caso, erano perfettamente conservate e pronte all’uso.

Quanto rinvenuto è stato sequestrato e posto a disposizione delle autorità competenti per le successive determinazioni, volte a comprendere se fucili e pistole siano stati utilizzati per compiere azioni criminali.

 

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Fucile artigianale rinvenuto in un bosco

I carabinieri della stazione di Sant’Ilario dello Jonio (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di un rastrellamento in un bosco di località “Razzelle”, a Ciminà, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultato tra la fitta vegetazione, un fucile artigianale privo di matricola.

I militari hanno quindi sequestrato l'arma che sarà sottoposta ad accertamenti tecnici, per capire se sia stata usata in azioni criminali.

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Fucile e munizioni rinvenuti in un bosco

I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio (Rc) e dello Squadrone eliportato "Cacciatori Calabria”, nel corso di un rastrellamento in località “Carruso”, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultati tra la fitta vegetazione un fucile da caccia calibro 12, con matricola abrasa e quasi 170 cartucce di vario calibro.

Una volta sequestrata l'arma e le munizioni, i militari hanno avviato le indagini per individuare il responsabile dell'occultamento.

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Nascondeva un fucile nel matersasso, arrestato

Durante un servizio straordinario di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di San Ferdinando (Rc), con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, hanno arrestato Biagio Archi, di 54 anni, ritenuto responsabile di detenzione di armi comuni da sparo clandestine, ricettazione e detenzione abusiva di munizionamento.

L’arresto è stato eseguito nel corso di una perquisizione effettuata a casa di Archi, nella quale gli uomini della Benemerita hanno rinvenuto: un fucile Zoli calibro 12, nascosto in un materasso della camera da letto, risultato rubato nel 2017 in provincia di Pavia; una pistola calibro 22 di fabbricazione artigianale, occultata in una scatola; quattro cartucce calibro 7.65; quattro cartucce calibro 12; 13 cartucce calibro 28; 27 bossoli e 28 ogive calibro 38 special; varie parti e congegni di armi, un tubo in metallo e due penne modificate, in grado di sparare, rispettivamente, cartucce calibro 7,65 e proiettili di piccolo calibro.

Dopo aver sequestrato il materiale rinvenuto, che sarà inviato al Ris di Messina per essere sottoposto ad analisi dattiloscopiche e balistiche, i carabinieri hanno tratto in arresto Archi, il quale, al termine degli adempimenti di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà.

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I poliziotti di Serra trovano decine di munizioni per fucile e pistola, denunciato un pregiudicato

Durante un’attività di controllo predisposta dal questore di Vibo Valentia per la ricerca di armi e stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Serra San Bruno hanno rinvenuto: 32 cartucce calibro 270 per fucile, 52 munizioni calibro 7,65 per pistola, due latte di polvere da lancio, 3 cartucce per fucile calibro 12, una pistola a salve priva del tappo rosso ed ulteriori 2 cartucce calibro 9.

La scoperta è stata fatta durante una perquisizione effettuata, con il supporto di un’unità cinofila, a casa di un pregiudicato, in località “Portaro”, nel comune di Dasà.

Dopo aver sequestrato il materiale, la gran parte del quale era stata occultata nel sottotetto di una stanza adibita a ricovero attrezzi, i poliziotti hanno denunciato in stato di libertà l’uomo, ritenuto responsabile di ricettazione e detenzione illegale di armi, munizioni e sostanze esplodenti.

Titolare di un lavaggio ferito con una fucilata, in manette i presunti autori

I  carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Roccella Jonica e delle Stazioni di Marina di Gioiosa Jonica e Gioiosa Jonica hanno arrestato Matteo Correa, 27 enne, bracciante agricolo e Salvatore Femia, 36enne, estetista, entrambi gioiosani, perché accusati di tentato omicidio e detenzione di arma comune da sparo.

Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, intorno alle 17:45 di sabato scorso, i due, a bordo di una Fiat Panda, in contrada Pirgo di Grotteria, avrebbero sparato due colpi di fucile caricato a pallini, ad un 31enne del posto, titolare di un lavaggio, ferendolo alla coscia destra.

Subito dopo i due si sarebbero allontanati a forte velocità, in direzione Marina di Gioiosa Jonica, facendo perdere le loro tracce. L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona ha consentito di risalire all’esatto modello dell’autovettura. L’ulteriore approfondimento sul veicolo ha consentito ai carabinieri di individuare e arrestare con l’accusa di tentato omicidio, detenzione e porto di arma da fuoco in concorso i due gioiosani.

La vittima si trova tuttora ricoverata presso l’ospedale di Locri non in pericolo di vita, infatti per puro caso i pallini di piombo non hanno attinto organi vitali.

Gli autori sono stati tradotti presso il carcere di Locri su disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono ancora in corso approfondimenti sul movente dell’aggressione al momento non individuato.

Armi in casa e parti d'auto nei capannoni, agricoltore in manette

Furto aggravato, riciclaggio, possesso illegale di armi e smaltimento illecito di rifiuti. Queste le accuse con le quali i carabinieri hanno tratto in arresto Domenico Nasso, agricoltore 58enne di Cittanova.

In particolare, durante una perquisizione a casa dell'uomo, i militari delle Stazioni di San Giorgio Morgeto e Cittanova, con il supporto dei Cacciatori di Vibo Valentia, hanno rinvenuto in un armadio della camera da letto un fucile calibro 16, mentre in un ripostiglio è stata trovata una pistola calibro 22 e 45 proiettili di vario calibro.

Inoltre, insieme a personale specializzato, gli uomini dell'Arma hanno scoperto che gli impianti elettrici dell’abitazione e di un capannone industriale ubicato nelle vicinanze, erano alimentati abusivamente tramite un bypass alla rete.

Come se non bastasse, in due capannoni di proprietà dell’arrestato i carabinieri hanno rinvenuto centinaia di componenti d'auto, di cui l’uomo non avrebbe saputo fornire una plausibile giustificazione.

Infine, nel terreno di proprietà di Nasso, i militari hanno individuato una discarica abusiva di circa 4 mila metri quadrati nella quale erano stati riversati, senza alcuna autorizzazione e con potenziale danno all’ambiente, inerti edilizi, plastiche, componenti di autovetture e altro materiale.

Pertanto, dopo l'arresto ed in seguito all'udienza di convalida il 58enne è stato posto ai domiciliari.

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Trovato nascondiglio con munizioni per fucile e pistola

Durante una perquisizione effettuata a Gioia Tauro, in un complesso abitativo abusivamente occupato, noto con il nome di “Palazzine verdi”, i carabinieri della locale Stazione, con il supporto del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, hanno rinvenuto, nascoste in un’intercapedine realizzata nella parete della scale condominiali, una quarantina di cartucce calibro 9x21 ed alcune munizioni calibro 12 a pallettoni.

Il materiale  rinvenuto è stato sequestrato per essere inviato al Ris di Messina per gli accertamenti tecnici.

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