Terrorismo, Bruxelles: in corso operazione della polizia alla Grand Place

Un' operazione della polizia sarebbe in corso a Bruxelles, dove nella centralissima Grand Place ci sarebbe un imponente dispiegamento di forze dell'ordine. Un testimone ha riferito a radio Rtl: " Sono in un ristorante e i poliziotti ci hanno chiesto di terminare in fretta e di raggrupparci nella sala interna aspettando il via libera per uscire".

Terrorismo: panico nella Capitale, falso allarme bomba allo stadio Olimpico

Il timore di un attentato è alto. Lo si legge sui volti diffidenti dei passeggeri della metropolitana, delle persone che camminano per strada e dei pochi turisti che con diffidenza si guardano intorno. Quanto l’insicurezza si sia insinuata in profondità, lo si capisce dai numerosi falsi allarmi lanciati nella Capitale. E’ bastato uno zainetto incustodito per chiedere l’intervento della polizia allo stadio Olimpico durante la partita Lazio-Palermo. Gli agenti stavano mettendo in sicuerzza l'area facendo allontanare gli spettatori, quando è arrivato il proprietario, un uomo che aveva accompagnato la figlia al bagno e aveva lasciato lo zaino come segnaposto. In mattinata, alcuni passanti hanno chiesto l'intervento degli artificieri dopo aver visto uno zaino a Villa Borghese. Fatta brillare, con una piccola carica, la borsa, al suo interno i carabinieri hanno trovato soltanto effetti personali. Disagi anche sulla linea A della metropolitana, dove la polizia è intervenuta in seguito ad una telefonata che segnalava nella stazione di Lepanto la presenza di una bomba. Il traffico è stato interrotto, ma per fortuna si è trattato solo dell’ennesimo falso allarme. Situazione analoga, sempre nel quartiere Prati, dove gli artificieri ed i gruppi cinofili sono intervenuti in seguito ad una telefonata che annunciava la presenza di un ordigno nella chiesa di Cristo Re. I controlli effettuati con l’ausilio di cani poliziotto hanno dato esito negativo. In ogni caso l’allarme ha fatto vivere momenti di panico ai fedeli che si accingevano a prendere parte alla funzione religiosa, posticipata di mezz'ora, a causa dei controlli.

Bruxelles, si cercano due uomini con una bomba

Bruxelles è una citta fantasma, blindata, con le strade ed i locali vuoti. Quella che si respira nella capitale belga, è un'atmosfera irreale. Tra la gente la paura è tanta. Il primo ministro Charles Michel ha invitato la popolazione alla massima prudenza in ragione del "rischio di attentati simile a Parigi". "Si tratta - ha precisato Michel - di una minaccia di attentati in vari luoghi commessi da più persone". In una città, praticamente paralizzata, gli investigatori starebbero cercando almeno due uomini, di cui uno trasporterebbe una bomba del tipo di quelle utilizzate dai kamikaze che si sono fatti esplodere a Parigi. A darne notizia è stato il sito del giornale Le Soir, secondo il quale sarebbe stata, proprio, questa informazione ad indurre l'antiterrorismo ad elevare al massimo il livello di allerta. Intanto, dopo il sequestro di esplosivo e "prodotti chimici" effettuato venerdì notte nel quartiere di Molenbeek, ieri le forze speciali della polizia federale hanno fermato a Bruxelles quattro persone che viaggiavano su un'auto.

Terrorismo, si teme un attentato a Bruxelless

Dopo la Francia i terroristi islamici potrebbero colpire il Belgio. A lanciare l'allarme il Centro nazionale di crisi belga che parla di "minaccia grave e imminente, cosa che richiede specifiche misure di sicurezza e raccomandazioni dettagliate alla popolazione". La preoccupazione principale e` che ad essere colpita potrebbe essere la capitale, Bruxelless. Per tale motivo l'allarme terrorismo e`stato portato al livello 4, ovvero quello impiegato in caso di minaccia molto grave. Il provvedimento ha avuto una serie di conseguenze, come la chiusura di tutta le stazioni della metropolitana ed un forte ridimensionamento del trasporto su tram. Inoltre, nella capitale del Belgio sono stati chiusi i due più grandi magazzini ed un luogo simbolo come l'Atomium. Annullati, anche, una serie di eventi come le partite di calcio delle serie minori. Quanto il rischio sia fondato, lo testimoniano gli esplosivi ed i prodotti chimici scoperti dalla polizia in un arsenale rinvenuto, la venerdì notte, nel quartiere di Molenbeek.

 

 

Allarme terrorismo islamico nelle carceri calabresi

"Nella sezione speciale del carcere di Rossano dove sono detenuti 21 terroristi islamici, uno dei quali appartenente all’Isis ed un altro all’Eta, e gli altri 19 integralisti islamici, tutti con pena definitiva nel 2026, c'è un livello di sicurezza pari a zero". Sono preoccupanti le parole pronunciate da Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria che ha visitato il penitenziario proprio per accertare la sussistenza dei parametri e dei requisiti attestanti la sua concreta affidabilità, soprattutto nel braccio in cui trovano posto ventuno fondamentalisti del jihad. Dietro le sbarre della casa di reclusione in provincia di Cosenza, quattro di loro si erano lasciati andare a manifestazioni di giubilo subito dopo aver appreso degli attentati di Parigi. Un caso che è stato al centro del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza convocato dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao. In ragione delle esigenze emerse, è stato deciso di rendere ancora più stringenti i dispositivi di sicurezza attorno alle mura di cinta. Secondo Capece, rappresentante dell'organizzazione sindacale Sappe: "Questo istituto penitenziario è carente e inadeguato. Dunque noi o siamo eroi o siamo ingenui. Il personale che ci lavora è specializzato, ma carente. Ogni giorno in quella sezione speciale dovrebbero esserci 4 agenti di polizia penitenziaria, ma purtroppo ne abbiamo solo uno ed i turni sono estenuanti. In questi giorni, dopo gli attentati di Parigi, sono stati alzati i livelli di sicurezza, con maggiore attenzione ai terroristi islamici detenuti. Ogni giorno hanno diritto ad un’ora d’aria singolarmente e mai in compagnia. Dalle 18 alle 19 possono recarsi fuori dalla cella per pregare e nel periodo del Ramadan la preghiera si protrae fino alle 22, ma in questi giorni hanno avuto qualche limitazione". Non capisco - è il dubbio che assale Capece - perché i terroristi islamici debbano essere ristretti nel carcere di Rossano e non a Pianosa o Asinara. Questi soggetti devono essere collocati in posti isolati e non nelle carceri dei centri abitati, dunque non condivido la scelta di Rossano per detenuti definiti di alta sicurezza". Analoghi rischi si presentano nella casa di reclusione di Siano, a Catanzaro, dove pure un'ala è riservata alla detenzione di soggetti legati al terrorismo. Pericoli che, denuncia il sindacato, sono accresciuti dalla consuetudine di trasferire tali prigionieri fra le due strutture. 

 

 

  • Published in Cronaca

Terroristi islamici in un carcere calabrese inneggiano alla strage di Parigi

Hanno goduto: grida di giubilo, di bestiale soddisfazione. E' stata questa la reazione, riferiscono dall'interno del penitenziario, che hanno esibito senza ritegno quattro terroristi islamici rinchiusi nel braccio ad essi riservato nella casa di reclusione di Rossano Calabro. Nella struttura ci sono complessivamente ventuno soggetti, tra i quali diversi affiliati ad Al Qaeda, che sono accusati di essere parte integrante di cellule attive consacrate al fondamentalismo. "Viva la Francia libera", le parole con cui hanno salutato l'atto di guerra che, nella loro folle interpretazione, ha contribuito a liberare Parigi dalla presenza dei miscredenti. Il carcere calabrese è inserito nella lista degli "obiettivi a rischio" e per questo i consueti controlli video mediante le telecamere di sorveglianza sono adesso accompagnati da un servizio capillare di vigilanza affidato ad uomini addestrati, e muniti di armi, per osservare nel dettaglio ciò che accade attorno all'area.   

 

 

 

 

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