Antiterrorismo, arrestato 25enne marocchino in Calabria: aveva sposato la causa dell’Isis

Sono iniziate a luglio del 2015 le indagini effettuate nei confronti del giovane marocchino Hamil  Mehdii, costantemente monitorato dagli investigatori della Questura di Cosenza e dagli uomini dell’Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Il soggetto arrestato stamattina, in data 10 luglio del 2015, aveva raggiunto la Turchia ma è stato fatto rientrare in Italia dopo che le Autorità turche, d’intesa con gli uomini dell’Antiterrorismo italiano, ne avevano evidenziato la pericolosità respingendolo per motivi di “sicurezza pubblica”. Il 25enne marocchino radicalizzato e residente a Luzzi, ora  tratto in arresto, è indagato per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo per come introdotta dalla legge n. 43 del 17 aprile 2015, con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti foreign fighters, art. 270-quinquies del c.p. I dettagli dell’operazione saranno resi noti dal questore di Cosenza, Luigi Liguori, e dal Coordinatore della Direzione Distrettuale di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Questura alle ore 11.00.

Attacco terroristico in Burkina Faso, almeno 20 morti

E` di almeno venti morti il bilancio dell' attacco compiuto da un gruppo di terroristi islamici in due strutture turistiche del Burkina Faso. L'assalto e` stato compiuto ieri sera, quando, dopo l'esplosione di alcune autobomba, tre-quattro uomini armati e con il volto coperto, hanno preso di mira l'hotel Splendid, situato nel cuore di Ouagadougou, la capitale del Paese africano. L'albergo, frequentato soprattutto da stranieri, uomini d'affari e personale dell'Onu, si trova nelle vicinanze del "Capuccino," un caffè in stile occidentale, dove sarebbero stati uccisi diversi avventori. Nel corso della notte, grazie ad un blitz delle forze speciali sono state liberate  30 persone tenute in ostaggio nell'hotel Splendid. Secondo Site, il portale che monitora i jihadisti sul web, l'azione sarebbe stata rivendicata da Aqim, il ramo di Al Qaeda nel Maghreb.

Bruxelles, si teme un attentato il 15 gennaio

Non accenna a diminure la tensione in Belgio, dove si teme un attentato per il prossimo 15 gennaio. Si tratta di una data simbolica, dal momento che coincide con il primo anniversario dell'uccisione, da parte delle forze di sicurezza, di due terroristi intenti a preparare attentati a Verviers. A lanciare l'allarme, nel corso di un intervista rilasciata al quotidiano Le Soir, e` stato il procuratore federale Frederic van Leeuw. "Teniamo conto - ha dichiarato van Leeuw - di questa data simbolica, i terroristi cercano sempre simboli". A tenere alta l'allerta, il dinamismo di diverse cellule islamiche attive in Belgio. Non e` un caso che le cinture esplosive usate dagli attentatori di Parigi siano state costruite in un appartamento di Schaerbeek, ovvero uno dei quartieri di Bruxelles. Secondo la Procura federale, l'appartamento in questione sarebbe stato utilizzato come rifugio anche da Salah Abdeslam, uno degli attentatori entrati in azione nella capitale francese.

L'Isis acquista simulatori di volo, si temono dirottamenti aerei

“Lo Stato islamico addestra piloti a Sirte, in Libia, grazie a dei simulatori avanzati”. A darne notizia è il quotidiano saudita Asharq al-Awsat secondo il quale “i piloti del Califfato, si starebbero addestrando nel decollo, nell’atterraggio, nelle tecniche per determinare le coordinate di un aereo in volo e nelle comunicazioni con la torre di controllo”. L'addestramento si starebbe svolgendo grazie a simulatori di volo consegnati lo scorso ottobre. Altri due simulatori, configurati con un assetto per velivoli militari, sarebbero stati consegnati due settimane fa. Il timore è che i terroristi dell'Isis si stiano preparando a dirottare aerei civili con i quali compiere attentati simili a quelli dell'11 settembre 2001.

 

 

L'Isis rivendica la strage di Tunisi

E' stato rivendicato dall'Isis l'attentato che ieri, a Tunisi, è costato la vita a 12 agenti della guardia presidenziale. A darne notizia è stata l'emittente Al Jazeera che ha mandato in onda anche un fotogramma di Abou Abdallah Tounsi, il kamikaze che ha compiuto la strage. Nella rivendicazione con la quale sono stati descritti i dettagli dell'azione, i terroristi islamici hanno rinnovato le loro minacce a militari ed uomini appartenenti alle forze dell'ordine. 

 

Terrorismo internazionale, una moschea calabrese è attenzionata dai Servizi segreti

L’attacco terroristico al cuore della Francia ha fatto scattare l’allerta non solo in tutto ciò che viene considerato “Occidente”, ma anche in quei Paesi che non si caratterizzano per spiccate logiche capitalistiche. E in Italia, che è la culla del mondo cristiano, il timore è cresciuto a dismisura. Così, l’Intelligence è al lavoro per individuare i punti critici e prevenire possibili azioni dell’Isis. Durante la trasmissione di Rete 4 “Dalla vostra parte”, condotta da Paolo Del Debbio, è stata illustrata nei giorni scorsi una mappa dei luoghi attenzionati. Fra le moschee che il ministero dell’Interno ha messo sotto osservazione figura, in particolare, quella di Sellia Marina, nel Catanzarese. Ad essa si aggiungono il centro culturale islamico “Assalam” di Ponte nelle Alpi, nel Bellunese; la moschea “Omar Al Faruk”, centro islamico di Varese; il centro culturale islamico di via Domenico Pino a Como; la comunità islamica di via Quaranta e il centro islamico di viale Jenner a Milano; l'associazione culturale “Al-Huda” di Centocelle di Roma e la moschea di piazza Larga al Mercato a Napoli. Soprattutto, la moschea di Sellia Marina è presente in un rapporto dei Servizi segreti italiani che è stato consegnato al Governo, al Parlamento e al Copasir, per specificare che ai margini dei centri segnalati “esistono nicchie di oltranzismo ideologico-religioso sensibili alla propaganda dell’Isis”. Il pericolo insomma è reale e le prefetture sono state invitate dal ministro Angelino Alfano ad intensificare i controlli. I cittadini percepiscono il clima di tensione e incertezza: ormai nessuno si sente più al sicuro.

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Attacco terroristico a Tunisi, 22 morti

 

Ennesimo attentato terroristico. Questa volta ad essere colpita è la Tunisia. Nella capitale del Paese nordafricano l'esplosione di un ordigno collocato a bordo di un autobus della guardia presidenziale ha provocato la morte di ventidue militari. La deflagrazione è avvenuta su avenue Mohamed V, nel centro di Tunisi. A darne notizia è stato il ministero dell'Interno tunisino che ha precisato che l'attentato è stato compiuto in prossimità di quella che era la sede del Raggruppamento Costituzionale Democratico (Rcd), il partito dell'ex presidente Zine El Abidine Ben Ali.

Avevano materiale inneggiante alla jihad, 4 marocchini espulsi a Bologna

Quattro cittadini marocchini sono stati trovati in possesso di documenti e filmati inneggianti alla jihad. Il materiale e` stato rinvenuto nel corso di alcune perquisizioni effettuate dalla Digos di Bologna nell'ambito di un'inchiesta anti-terrorismo. Per i quattro stranieri, sui quali la Procura emiliana indagava da tempo, sono state avviate le procedure di espulsione. 

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