Comunali Serra. Presentata la lista "LiberaMente"

È stato acclamato come "il futuro sindaco di Serra San a Bruno" mentre l'ex primo cittadino, Bruno Rosi, accennava qualche passo di danza sulle note di "W la mamma" di Edoardo Bennato. Alfredo Barillari, candidato a sindaco della lista "LiberaMente" ha ostentato sicurezza di fronte ad alcuni cittadini che hanno certificato il loro appoggio alla lista civica. "Noi ci confrontiamo con la gente, qualcuno invece evita il confronto - ha esordito Giuseppe Ferragina  che ha moderato la manifestazione di Palazzo Chimirri - forse perché hanno paura o qualcosa da nascondere". Per Andrea Rosi, che immagina il Comune come una persona "non c'è tempo da perdere bisogna partire dalle emergenze come acqua e spazzatura con la raccolta differenziata porta a porta, dobbiamo approvare il Psc per far lavorare le imprese e i cittadini senza favorire amici e parenti". Si è attenuto ad un breve passaggio Salvatore Zaffino che ha criticato il bipolarismo e ringraziato Barillari per avergli dato la possibilità di "continuare ad essere distaccato dai poteri forti". Davide Schiavello ha voluto indicare il proprio ruolo di garanzia: "Io alla politica partitica ho detto no a 19 anni, ma non mi sono allontanato dalla lotta politica e ho contribuito a fondare il Comitato civico Pro-Serre, ma da questa esperienza ho compreso che bisogna entrare nelle amministrazioni per portare le lotte che abbiamo fatto in piazza". "Bisogna liberare Serra - ha detto Francesco Tassone - dai baroni della politica". Per Daniele Galeano "bisogna stare lontani dal bipolarismo e dal vecchio modo di fare politica. Il programma lo abbiamo scritto noi e non ci è stato calato dall'alto come nelle altre liste". Poi, parlando della visita di Mario Oliverio "sentire il Presidente della Regione che va a favorire una lista avversaria per i finanziamenti è una cosa vergognosa". "Non siamo le marionette del potente di turno - ha tuonato Bruno Tassone - mi auguro che il voto non sia frutto di un caffè o di un panino offerto. Noi possiamo solo promettere l'impegno". "Volevamo dare a Serra un'alternativa alla politica per mestiere - ha detto l'ex consigliere comunale di minoranza Rosanna Federico - siamo stati liberi di dire no a chi voleva il nostro voto per fare carriera a livello regionale e nazionale. Non abbiamo paura di chiedere ad Oliverio il rispetto dei nostri diritti ne interessi all'interno della Regione. Noi siamo al fianco dei cittadini e dei comitati". Poi un attacco al centrosinistra che "sta discutendo dei problemi che loro stessi hanno creato. In Consiglio comunale mi hanno lasciato sempre sola". Il candidato a sindaco Alfredo Barillari si è richiamato ai valori del poeta scalpellino Mastro Bruno Pelaggi "la politica deve fondare le proprie radici sulla memoria che ci consente di avere la nostra identità, non siamo né censoriani né salernitani". Poi ha parafrasato Mastro Bruno in uno dei passi più celebri de "Li stuori" il libro che Barillari si sarebbe portato "in giro per il mondo". "Noi siamo a servizio del nostro paese e non dei potenti di turno - ha tuonato Barillari - tutto il resto è protagonismo e arroganza". Poi un attacco diretto ai politici "non hanno fatto nulla in 20 anni, il professionismo politico ha tradito la nostra cittadina". 

 

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