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Alfredo Barillari: “Basta figure dominanti, costruiamo insieme il futuro di Serra”

Proponendosi come fautore della rottura degli schemi consolidati della politica, Alfredo Barillari ha guidato il movimento civico “Liberamente” riuscendo ad ottenere un sorprendente consenso, soprattutto fra le nuove generazioni. Nelle risposte alle nostre domande, c’è il suo modo d’intendere il rapporto con i cittadini. 

 

1) È passato meno di un mese dallo svolgimento delle elezioni amministrative. A freddo, cosa l’ha entusiasmato di più e cosa, invece, le è piaciuto meno della campagna elettorale?

Questa campagna elettorale mi ha dato tanto in termini di umanità, di amicizia, di riscoperta della propria identità serrese. Mi ha fatto conoscere centinaia e centinaia di concittadini che, nonostante molte difficoltà, vivono Serra con la speranza di dare un futuro migliore ai loro figli. La risposta più bella l'hanno data le generazioni più giovani dandoci fiducia e partecipando attivamente alla campagna elettorale. Ciò dimostra che non è vero che c'è un distacco fra i giovani e la politica: tutto sta nel modo di fare politica e nei valori civici che si sceglie di portare avanti. Forse per questo siamo stati sotto fuoco incrociato per più di un mese. Nonostante ciò, 1700 serresi ci hanno votato perché rappresentiamo la vera alternativa ad una classe politica lontana dalle esigenze del territorio: abbiamo avuto rappresentanti che il futuro delle nuove generazioni lo hanno calpestato per salvaguardare esclusivamente i propri interessi. Non possiamo più permettere che ciò accada.

 

2) Come intende muoversi per strutturare e organizzare il movimento civico di cui fa parte?

Lo abbiamo già fatto, tutti insieme. Da noi non ci sono capi che impongono dall'alto. Abbiamo lanciato una campagna di adesioni al movimento civico, la risposta è stata entusiasmante. Inoltre stiamo ricevendo attestati di stima e di solidarietà da altre realtà limitrofe, ciò significa che siamo in crescita. Nella nuova sede la partecipazione sarà l'elemento coagulante della nostra politica futura, sempre concentrandoci su ciò che ci unisce: il bene e lo sviluppo di Serra. 

 

3) Siamo alle battute iniziali e chiaramente è ancora presto per dare qualsiasi tipo di giudizio. Ma come le sembra si stia comportando il sindaco Luigi Tassone in questa fase iniziale di amministrazione?

Finora si parla solo di “task force” per la pulizia, un atto di indirizzo doveroso verso il paese ma che deve vedere un'azione amministrativa radicale: ci sono operai costretti a raccogliere la spazzatura con le mani, gli altri strumenti sono obsoleti e in alcune zone urge una derattizzazione. Gli appelli ai cittadini lasciano il tempo che trovano: è il Comune che deve garantire i servizi, i cittadini pagano le tasse. Se qualcuno non rispetta le regole si deve pensare su come fare affinché lo faccia. A parte questo, che rientra nell'agire ordinario di qualsiasi amministrazione, aspettiamo di ascoltare cosa si vorrà fare con Sorical e quali saranno le azioni per sensibilizzare la classe dirigente sull'ospedale. Sono due argomenti che abbiamo dovuto riprendere noi nel primo consiglio comunale chiedendo un consiglio aperto alle rappresentanze territoriali: i vari sottosegretari, presidenti, deputati e consiglieri regionali non servono sui palchi della campagna elettorale, è ora che devono dare prova tangibile di vicinanza e assumersi impegni programmatici. 

 

4) Quali saranno le caratteristiche principali dell’azione di opposizione politica-amministrativa che intende mettere in campo?

Abbiamo già iniziato con diverse proposte ponendo sempre il bene del cittadino come obiettivo, continueremo su questa strada rimanendo però vigili sul fatto che non ci siano clientelismi di parte e tornaconti personali. Sarà una opposizione costruttiva ma allo stesso tempo dura qualora l'interesse collettivo venga messo in secondo piano.

 

5) Che cosa significa per lei leadership?

È un concetto che stiamo trasformando. Negli anni la politica locale ha sempre e solo dato esempi gerarchici con una figura dominante posta al vertice a dirigere l'orchestra. La nostra leadership è basata su un principio di responsabilità condivisa: nel movimento ci sono coordinatori, un consiglio direttivo, un comitato esecutivo. Sono organi che dialogano tra di loro coinvolgendo la base e facendo sintesi. Chiunque può proporre idee per il futuro del territorio e la nostra idea di politica stimola chi aderisce a farlo. Sempre, Liberamente.

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