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Fabrizia, ‘Crescere Insieme’: “Giallo su dimissioni vicesindaco, si chiuda questa esperienza amministrativa”

“Corre voce che un altro componente della risicata maggioranza, abbia abbandonato, questa volta con formali dimissioni, il consesso civico consiliare di Fabrizia”. È quanto si legge in una nota del movimento “Crescere Insieme” che spiega: “vi è preliminarmente da rimarcare che non si tratta di un consigliere qualunque ma dell’assessore fiduciario, titolare della delega a vicesindaco. Certamente rincresce principalmente come cittadini che al Comune di Fabrizia non si pratichi affatto l’indispensabile trasparenza nella comunicazione istituzionale, perpetrando invece nell’occultamento e nella mistificazione della realtà. Quasi certamente – viene rilevato - i motivi delle dimissioni saranno legittimi e meditati, ma la storia infinita dell’incredibile Consiglio comunale, rimasto all’osso già dopo pochissime sedute dal suo insediamento, rimane come sfondo grigio in un paese che non ha avuto la fortuna di poter contare sul controllo del gruppo preposto, per volere esplicito del legislatore, al controllo democratico. Siamo probabilmente a livello di record, con una minoranza desaparecida, tenuta in piedi dall’Amministrazione per un tornaconto politico, ma gravemente illegittimo, combinata con le strane defaillance dei consiglieri di maggioranza. Al danno si aggiunge la beffa. Come movimento ‘Crescere Insieme Fabrizia’, anche di recente, ci si è attivati a denunciare pubblicamente questa anomalia. Tuttavia – viene puntualizzato - ora si è giunti a un livello ancor più grave. È palese che ci si trova di fronte ad una situazione di tipo oligarchico, pregna di illegalità fino al collo, che va corretta. Non si può amministrare un Comune con sole due persone, con l’idea di poter agire per sempre indisturbati e inosservati. La convinzione che esprimiamo pubblicamente, è che il Consiglio comunale di Fabrizia abbia esaurito la sua legittimazione democratica, in quanto ormai fortemente mutilato sia nella forma che nella sostanza. Si auspica fortemente una presa di coscienza circa la sostanziale mancanza di rappresentatività dell’organo consiliare, e si rassegnino dimissioni in toto. Naturalmente a cominciare dal sindaco, qualora abbia a cuore le sorti di questo paese. Alle Autorità preposte – è la conclusione - si chiede di vigilare e riportare alla legalità un’intollerabile situazione, idonea a danneggiare l’immagine democratica dell’Istituzione locale”.

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