Balneazione, Mangialavori chiede una delega specifica per la salvaguardia del mare

“Una delega specifica per la salvaguardia del mare che, insieme alle straordinarie coste calabresi, costituisce un bene fondamentale che andrebbe salvaguardato e monitorato costantemente anche per renderlo fruibile in estate ai tanti turisti che scelgono di trascorrere le vacanza in Calabria e consentire agli operatori del settore di produrre ricchezza generale”. È quanto, tra l’altro, chiede il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori con un’interrogazione rivolta al presidente della Regione. “Già  si avvertono - precisa Mangialavori - le proteste per il mare sporco su entrambe le coste, nonché le proteste dei turisti che giungono nei nostri centri costieri e non trovano servizi basilari efficienti e in alcuni casi l’accoglienza è del tutto improvvisata e lasciata al caso. Anche qui, purtroppo, si percepisce, da parte della Regione, la mancanza di una rigorosa programmazione che francamente lascia interdetti e non consente  giustificazioni né chiamate di corresponsabilità verso chi ha governato prima. Dopo due anni, non solo non c’è un assessorato per la difesa del mare ma neppure un assessore al Turismo e i pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti”.   Nell’interrogazione, dopo aver premesse che: a) “il  3 luglio si prendeva atto della presenza in diverse aree balneari, in particolare nella zona del Parco Marino Riviera dei Cedri, area interessata dalla presenza di ben 4 Siti di Interesse Comunitario ai sensi della Direttiva Habitat 431921 CEE, sita nel comune di Diamante nonché su altri comuni della fascia tirrenica cosentina, di chiazze oleose di colore marrone e svariate bolle biancastre, a distanza di pochi metri dalla riva, che impedivano di fatto ai bagnanti di entrare in acqua; b)  con delibera di giunta regionale n. 182 del 3.6.2015 -  si è definito il programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani ricadenti nei comuni costieri della regione Calabria; c) che il 14 giugno sono stati stanziati dalla Regione  6 milioni di euro per le questioni suindicate con uno stanziamento  tardivo in considerazione del fatto che la stagione turistica in zone che sfruttano la balneazione è già iniziata da diverse settimane e che va tenuto conto della complessità delle emergenze e le tempistiche che trascorrono tra pubblicazione dei vari atti, procedure d’appalto e molteplici adempimenti che rendono difficilmente impiegabile le risorse indicate; Mangialavori pone al presidente Oliverio due quesiti. Il primo: quali accorgimenti sono stati assunti per prevenire lo spettacolo del mare sporco, onde evitare le polemiche e le giuste doglianze degli operatori del settore e dei  turisti che vengono in Calabria e non trovano il mare cristallino e per salvaguardare e anzi incrementare le presenze turistiche in Calabria? Secondo: quali iniziative intende assumere per  risolvere  il problema dell’inquinamento delle acque marine anche in relazione all’efficientamento e ad ogni utile e/o necessaria iniziativa sui sistemi depurativi costieri e per verificare i valori delle acque nella fascia tirrenica cosentina adottando puntuali provvedimenti?”.

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