Comincia la sessione di Bilancio. Dpfer: “La Calabria riparte”

Si apre oggi con la seduta della seconda Commissione consiliare  la nuova sessione di Bilancio per l’anno 2017 e pluriennale 2017/2019  della Regione. L’organismo, presieduto dal consigliere Giuseppe Aieta, avvierà le attività con una fitta rete di audizioni con il partenariato sociale, alla presenza dell’assessore al ramo e vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi. La Commissione non analizzerà soltanto i “numeri” e l’entità della Manovra finanziaria, ma affronterà gli indirizzi proposti dalla Giunta regionale con il Documento di programmazione economica e finanziaria ed il cosiddetto Collegato alla Finanziaria, ovvero, l’insieme delle norme ordinamentali attraverso cui si instaurano o si modificano gli orientamenti delle entrate e di spesa di tutto ciò che comporta responsabilità, a vario titolo, della Regione, comprese le ‘partecipate’ e tutta la galassia degli enti strumentali. 

‘La Calabria riparte’. È l’incipit del Dpefr 2017/2019 approvato dalla Giunta regionale, un’affermazione positiva che fa riferimento - anno 2015 - alla crescita del Pil calabrese del 1,1%, dentro cui spiccano l’inversione positiva del comparto agricolo, del turismo e dell’edilizia. 

“Questo è accaduto – si evidenzia nel Dpefr -  dopo circa sette anni di dati negativi e dopo le allarmanti conclusioni del rapporto Svimez di un anno fa che hanno provocato un drammatico campanello di allarme sul futuro del Mezzogiorno”.

“Questo dato è un punto di partenza – continua il Documento - per affrontare i gravi problemi che caratterizzano ancora la situazione economica e sociale della Calabria in particolare sul terreno dell’occupazione, del gap infrastrutturale, della fuga delle nuove generazioni e sulla qualità dei servizi”.

Nel Dpefr, inoltre, si rileva altresì che “il Mezzogiorno è ritornato all’attenzione delle politiche di governo sia in riferimento alle ricadute delle scelte di politica economica sia in riferimento a provvedimenti specifici nella programmazione e nel controllo della spesa diretta alle regioni meridionali”.

“Il Master plan per il Sud ed i Patti regionali – si legge ancora - sono stati una precisa scelta per ridare allo sviluppo delle regioni meridionali quella centralità perduta almeno negli ultimi decenni. Oggi c’è una consapevolezza diffusa che se “riparte il Sud, riparte l’Italia”.

Il Dpefr, inoltre, esprime un orientamento positivo “sulle politiche del Governo e sulle proposte di politica economica del Governo per la Legge di Stabilità 2017, che vanno nella direzione di ridare forza alla ripresa economica del Paese con ricadute positive nel Mezzogiorno, dalle agevolazioni per l’occupazione giovanile in particolare al Sud, agli incentivi alle imprese che investono in nuova occupazione e ricerca, ai provvedimenti per la scuola e l’università ed a quelli per il territorio, il dissesto ed il recupero edilizio”.

La Calabria è nel solco della ripresa. "La Calabria – prosegue il Documento di programmazione economica e finanziaria -  è oggi una regione più credibile e, quindi, più spendibile nei rapporti con l’Europa e con il Governo nazionale. Il lavoro svolto nei due anni trascorsi ha consentito alla Calabria di recuperare credibilità e prestigio, di acquisire l’apprezzamento ed il consenso a Roma ed a Bruxelles, tra gli investitori pubblici e privati. Questo recupero di credibilità è una condizione fondamentale per dare certezza alla politica economica della e verso la Calabria”.

Nel Bilancio di previsione 2017, tra l’altro, l’esecutivo regionale destina 266 mln di euro per il finanziamento dell’attività legislativa, una cifra consistente rispetto agli anni passati durante cui molte delle leggi approvate dal Consiglio regionale, per mancanza di copertura finanziaria, restavano lettera morta, altrimenti definite ‘leggi manifesto. Inoltre, tra gli impegni di spesa più consistenti, il contratto di servizio con Trenitalia (7 mln di euro); la copertura delle spese di funzionamento (34 mln di euro) per il funzionamento dell’Arsac; 20 mln di euro per l’assistenza socio-sanitaria; 8 mln di euro per i servizi veterinari; 7 mln di euro per fare fronte al pagamento degli emolumenti dei dipendenti delle ex Comunità montane; 6 mln di euro per i lavoratori e sorveglianti idraulici; 5,1 mln per gli ammortizzatori sociali; 1,5 mln di euro per la liquidazione del Consorzio di Bonifica Sibari-Crati; 1,7 mln di euro a sostegno dell’associazione allevatori della Calabria; 1,3 mln di euro per il funzionamento della Fondazione Terina; 2 mln di euro per il rinnovo del parco autobus di Ferrovie della Calabria; 16 mln per i lavoratori ex Fondo Sollievo; 15 mln di euro per le politiche sociali; 40 mln di euro per la difesa del suolo; 3 mln per le attività di Arcea (Agenzia per l’erogazione dei contributi agricoli); 1,5 mln di euro a sostegno delle politiche di trasporto a servizio del turismo; 4,7 mln per il diritto allo studio a cui si aggiungono numerosi interventi di entità minore per associazioni operanti nei vari campi di attività sociale. La legge di Bilancio, dispone anche la cancellazione di tutti gli impegni delle opere pubbliche cofinanziate dalla Regione con mutui della Cdp che negli anni 2013/2016 non hanno fatto registrare alcun avanzamento dei lavori. Infine, offre la possibilità ai Comuni in debito per la fornitura idrica di potere rateizzare le somme non ancora corrisposte. 

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