Problemi idrici a Spadola, incontro tra amministrazione e Comitato: Barbara "perdita imponente"

Conclusa ieri sera l'assemblea indetta dal Comitato "Cittadini Spadolesi" avente ad oggetto la situazione emergenziale persistente in tutto il territorio comunale circa la mancanza d'acqua potabile. «In una sala gremita – fa sapere dal suo profilo Facebook il membro del sodalizio Giuseppe Parise - molti cittadini partecipanti ed i membri del Comitato hanno rimarcato la necessità immediata dell'approvvigionamento idrico nelle abitazione dove ormai si rischia la compromissione dell'igiene e della salute degli abitanti». Secondo quanto sottolineato da Parise il sindaco Giuseppe Barbara  sarebbe stato accompagnato da un solo consigliere comunale e insieme «hanno dato ascolto alle lamentele, ed alle domande». Gli amministratori avrebbero sostenuto «che l'intera quantità di acqua potabile che arriva nel serbatoio comunale si perde nella rete idrica cittadina. Si parla di 180.000 litri d'acqua al giorno che secondo loro finisce sotto le sedi stradali». All'incalzare delle richieste di pronto intervento, anche con l'ausilio della Protezione Civile, i due amministratori presenti «hanno stretto le spalle, affidando il tutto alla buona sorte, alla fortunata ricerca della perdita ( che non deve essere piccola visto che si perdono 180 mc d'acqua)».

Su suggerimento di membri del Comitato si sarebbe arrivati alla seguente conclusione: «da stasera chiudere l'uscita del serbatoio principale riempendo lo stesso con l'acqua proveniente dal pozzo località Corvo, immettendo nella rete idrica cittadina l'acqua proveniente dal pozzi di Colle Varatta. Si tratta di fatto di un bypass.  E' un tentativo "disperato" per tamponare momentaneamente tale situazione. Di una cosa siamo soddisfatti – rileva Parise - e cioè che siamo riusciti "paradossalmente a smuovere le acque" incalzando l'amministrazione comunale a prendere seri provvedimenti e non a rilassarsi come ha fatto sino ad oggi. Facendo presente che tutte le attività commerciali, artigianali , di ristorazione ed alberghiere come le civili abitazione sono fortemente penalizzate dal problema, il Comitato, in assenza di provvedimenti risolutivi si riserva di interessare della problematica la Prefettura di Vibo Valentia e la Protezione Civile regionale».

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