Il presidente del gruppo di Fi alla Regione Alessandro Nicolò sull'accordo tra la Cardiochirurgia di Reggio e il Niguarda di Milano

In una sanità calabrese caratterizzata dalle pesanti conseguenze di un commissariamento governativo che ha imposto risparmi strutturali, un insostenibile piano di rientro ed una drastica riorganizzazione territoriale che pregiudica servizi e prestazioni, il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò ha depositato un'interrogazione rivolta al Presidente della Giunta nella quale chiede “delucidazioni e chiarimenti in merito ai parametri finanziari previsti nell’accordo siglato tra la Cardiochirurgia di Reggio Calabria e l’Ospedale Niguarda di Milano”.

“La convenzione, approvata lo scorso 19 luglio, prevede l’affiancamento di medici dell’ospedale lombardo nella fase di start up della Cardiochirurgia del nosocomio reggino. Nulla  quaestio. Potrebbe essere un accordo apprezzabile - dichiara l’esponente politico - se consideriamo che la nostra Cardiochirurgia potrà avvalersi della professionalità e dell’esperienza dei medici di uno degli Ospedali più efficienti e all’avanguardia del nord Italia. Però, contestualmente, dovrebbero essere valorizzate le professionalità potenziali esistenti nel nostro sistema sanitario regionale che, senza tema di smentita, vanta eccellenze unanimemente riconosciute".

"In particolare - sottolinea Alessandro Nicolò - dalla lettura dell’accordo, nulla emerge in ordine alle spese che l’Azienda Ospedaliera dovrà affrontare per coprire i costi. Infatti, nella convenzione non sono state specificate né l’impegno di spesa né tantomeno alcuna previsione sull’ammontare di una collaborazione, rinnovabile, che durerà circa un anno. Gli unici particolari emersi, finora, dal Protocollo riguardano esclusivamente i compensi per l’attività giornaliera svolta dai dirigenti medici, che non sono per nulla allineati alla politica di riduzione dei costi necessitata dal Piano di rientro.

Una omissione che, pertanto, rileva scarsa chiarezza e trasparenza soprattutto nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di fruire di un sistema sanitario efficiente e di qualità ma anche di conoscere - trattandosi di denaro pubblico - i costi derivanti da tale accordo che, peraltro, saranno esclusivamente a carico dei Riuniti.  Le considerazioni sopraesposte sono necessarie anche alla luce dei diversi tagli che vedono un ridimensionamento globale dei servizi sanitari con effetti negativi sul sistema  regionale.

Si chiede quindi formalmente al presidente Oliverio di fare piena chiarezza su una convenzione che, seppur fondamentale per la garanzia di servizi di emergenza salvavita, deve comunque rispondere a criteri e logiche di efficienza, risparmio e qualità" – conclude il Presidente del gruppo di Fi alla Regione. 

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