Serra, Fratelli d'Italia controreplica al Pd: "Nascondono la polvere sotto il tappeto"

«Leggiamo la risposta del partito democratico alla nostra nota di ieri e non possiamo rilevare che, ancora una volta, cercano di nascondere la polvere sotto il tappeto. La nostra non era e non voleva essere una nota dal contenuto politico, ma era incentrata sull'operato dell'amministrazione Pd in questi ultimi tredici mesi». Continua il botta e risposta locale tra il partito di Giorgia Meloni e quello di Renzi. Dopo la replica del circolo cittadino del Partito democratico non si è fatta attendere la controreplica di Fratelli d’Italia. «Certo ci saremmo aspettati – fanno sapere da FdI - delle risposte punto per punto a quanto messo in chiara evidenza nella nostra nota, ma evidentemente avendo messo da parte il politichese ed avendo scritto solamente la verità nuda e cruda a questa il Pd, non potendo continuare a mentire, non ha potuto fare altro che glissare sui vari argomenti ed ha cercato di ribattere su cose passate, morte e sepolte ed ancora una volta ha rispolverato il solito bla bla bla "la colpa è dell'amministrazione precedente".

Ci rendiamo conto – proseguono - che la verità fa male, ma bisogna anche farsene una ragione». Anzichè rispondere sul «perchè hanno perso un anno per affidare i lavori per il sistema idrico, sul perchè a distanza di un anno non è stato fatto nulla per incrementare la percentuale della raccolta differenziata rinunciando addirittura a vendere quel poco che si sta facendo e sono state cedute le relative deleghe, sul perchè l'ex carcere non è stato avviato all'uso cui è progettualmente destinato o magari ad altro uso che soddisfi l'amministrazione comunale, sul perchè ancora non sono partiti i lavori per la palestra dietro la scuola media, sul perchè non è stato ancora realizzato il parco giochi, sul perchè non sono ancora partiti i lavori di ristrutturazione dell'edificio destinato a sede del comando dei vigili urbani, sul perchè non sono stati in grado di avviare i parcheggi a Santa Maria, sul perchè hanno sbagliato la gara di appalto relativa al finanziamento di 65.000 (sessantacinquemila) euro concesso dalla regione calabria ed hanno dovuto spendere circa 8.000 (ottomila) euro per difendersi davanti al Tar, ma sopratutto sul perchè il Comune di Serra San Bruno non è stato in grado di intercettare due finanziamenti a fondo perduto che avrebbero consentito di migliorare le strutture con l'adeguamento alle norme antisismiche di due istituti scolastici dove i bambini ed i ragazzi di Serra San Bruno trascorrono almeno cinque ore al giorno della loro esistenza fino all'età di 14 (quattordici) anni, e sul perchè, sempre il Comune di Serra San Bruno, non è stato in grado di intercettare un ulteriore finanziamento a fondo perduto per la sistemazione delle strade poderali (in totale si tratta di un danno a carico della collettività di circa duemilioni di euro), e su tante altre cose, il partito democratico, non avendo alcuna possibilità di risposta perchè come detto la nostra nota raccontava solo ed esclusivamente una verità inconfutabile che è sotto gli occhi di tutti, ha dovuto ripiegare su altro andando a rispolverare persino la rottura che c'è stata tra i componenti della precedente amministrazione». Una cosa sarebbe certa, «a seguito della caduta dell'amministrazione Rosi, nessuno dei cittadini serresi ha dovuto assistere a quello squallore a cui invece il Partito democratico ci ha costretto ad assistere nel corso della campagna elettorale del 2011 quando era caduta l'amministrazione Lo Iacono quando dai palchi se ne dicevano di tutti i colori, certamente nessun parente dei componenti dell'amministrazione Rosi si è inginocchiato per imprecare a voce alta contro chi si era reso responsabile di tale situazione. La caduta dell'amministrazione Rosi è avvenuta solo ed esclusivamente per  diversità di vedute sul prosieguo di un percorso comune e non certo per interessi. Ancora oggi i cittadini aspettano che qualcuno chiarisca la situazione del 2010, ma per noi è acqua passata».

Per quanto riguarda il risultato delle precedenti elezioni comunali «ci limitiamo solo a far notare che, senza fare alcun calcolo meramente numerico, abbiamo partecipato e contribuito alla composizione di una lista che, nonostante sia partita il giorno prima di quello fissato per la presentazione delle liste, è stata in grado di far tremare i polsi, e non solo, ad una corazzata come quella del partito democratico che si aspettava di vincere le elezioni con oltre 1.500 (millecinquecento) voti di scarto e si è dovuta accontentare di soli 200 (duecento) voti di scarto, e, sopratutto, lo ha costretto a correre ai ripari facendo leva su tutti i mezzi a disposizione, e non erano certamente pochi, impedendo anche al proprio candidato a sindaco di affrontare qualsiasi confronto o dibattito con gli altri candidati. La paura, come si suol dire, ha fatto novanta, fosse durata una settimana in più la campagna elettorale forse oggi saremmo qui a raccontare un'altra storia».

Poi un consiglio ai rappresentanti del Partito democratico e dell'amministrazione comunale «toglietelo il cappello dalla testa, ma sopratutto dagli occhi, perchè non basta mantenere pulito il paese, quello è un dovere, Serra ha bisogno di programmazione e se in un anno i presupposti sono questi, tre progetti e tre errori marchiani (tre su tre) che certamente con meno  presunzione e con un pò di umiltà in più sarebbero stati finanziati, possiamo solo sperare che almeno realizziate quello che avete avuto la fortuna di ereditare.

Il partito democratico farnetica di incapacità ed inadeguatezza, se questo significa che alla fine durante un percorso amministrativo di cinque anni si è lavorato in maniera tale da lasciare in eredità oltre venti milioni di euro tra lavori in corso di esecuzione, lavori appaltati pronti per essere consegnati e progetti finanziati da realizzare nel più breve tempo possibile, allora viene da dire alla faccia dell'inadeguatezza e dell'incapacità. Se dopo tredici mesi l'amministrazione non è riuscita non solo a portare a termine nulla, ma non è riuscita nemmeno avviare alle finalità preposte quello che era già finito, alla fine del mandato, se arriveranno alla fine, ne vedremo delle belle».

Per quanto riguarda il cambio di partito a cui si fa riferimento nella nota del Pd «c'è da dire che questo lo possono fare solo le persone libere, quelle persone che possono guardare gli altri dritti negli occhi senza dover mai abbassare lo sguardo, quelle persone che fanno politica (e la storia personale di ognuno di noi lo certifica) per passione senza aver mai lucrato nulla, quelle persone che si possono permettere il lusso di mandare “affac…” (politicamente parlando) chiunque. Il cambio di partito certamente non lo può fare chi magari è costretto, perchè legato al guinzaglio, a scodinzolare attorno al potente di turno per ottenere qualche incarico o qualche poltroncina. Questi possono, magari, cambiare corrente.

A proposito di tramonto politico questo lo teme solo chi la politica la fa per interesse ed a scopo di lucro non certamente chi la fa in maniera disinteressata e non ha mai chiesto nulla anzi, quando gli è stato proposto qualche incarico l'ha rifiutato proprio per non avere vincoli di sorta e per non essere ricattabile.

Come diceva il buon Manzoni "ai posteri l'ardua sentenza". Ci risentiremo alla prossima».

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