Il gruppo "Per Fabrizia Ramoscello d'Ulivo" esprime solidarietà alla famiglia Mamone

Riceviamo e pubblichiamo una nota di solidarietà del gruppo consiliare di minoranza "per Fabrizia Ramoscello d'Ulivo" nei confronti della famiglia Mamone

Nella notte del 7 luglio ultimo scorso un incendio di origini dolose ha distrutto due auto di proprietà del giovane imprenditore Salvatore Mamone, figlio di Pietro Consigliere Comunale di minoranza, parcheggiate nella parte centrale di Corso Vittorio Veneto di Fabrizia. Cause e fattori scatenanti di tale ignobile gesto rimangono, allo stato sconosciute. Ed assumono una gravità inaudita perché hanno colpito un normale e semplice cittadino fabriziese, impegnato a tempo pieno, nella sua attività fondamentale rappresentata dal lavoro.

Pertanto, come gruppo “Per Fabrizia Ramoscello d’Ulivo”, esprimiamo totale incondizionata solidarietà e vicinanza all’intera famiglia Mamone, con l’auspicio che le indagini in corso condotte dai Carabinieri di Fabrizia, facciano piena luce prima possibile, per assicurare alla giustizia i responsabili materiali, e se ci sono, eventuali mandanti. La circostanza è gravissima e non consente indugi, e la condanna deve essere netta, totale senza se e senza ma. Anche perché un simile analogo gesto diretto ad un qualsiasi cittadino o imprenditore di Fabrizia, costituisce ed arreca offesa all’intera comunità locale ed alle sue Istituzioni più rappresentative.

Preoccupazione, turbamento, inquietudine si sono materializzati, un’altra volta, in una notte d’estate durante la quale un gesto insano, grave ed eclatante, allo stesso tempo, ha riportato alla memoria dei cittadini di Fabrizia tempi che si pensava ormai superati ed accantonati. Perché in democrazia, la regolamentazione dei conflitti non è la violenza ma il ricorso alle Istituzioni Democratiche e Costituzionali che hanno ancora la forza di applicare la legge facendo giustizia. Speriamo, altresì, che la nuova Amministrazione Comunale, a nome dell’intera comunità che rappresenta, prenda posizione sull’accaduto e valuti l’opportunità di convocare un Consiglio Comunale aperto per una valutazione congiunta al fine di scongiurare il riproporsi di simili gravissimi atti.

 

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