Crisi Provincia di Vibo Valentia, si va verso la chiusura di strade e scuole

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia, ha convocato d'urgenza una riunione con tutti i funzionari e i tecnici dei settori Edilizia scolastica e Viabilità dell'ente, per analizzare, in maniera dettagliata, le condizioni in cui versano strade e scuole di pertinenza provinciale ed emanare, "dove non sussistono più le condizioni minime di sicurezza, i provvedimenti di chiusura immediata".

A renderlo noto è la stessa Provincia. Niglia si avvia, come annunciato nei giorni scorsi, "a chiudere, a tutela dell'incolumità dei cittadini, quelle strade e quelle scuole che, per la carenza di interventi di manutenzione, dovuti al drastico taglio dei fondi da parte del Governo nazionale, sono ormai divenute inagibili e pericolose".

"Dai primi report effettuati dai nostri tecnici - ha sostenuto Niglia - saremo costretti a chiudere circa 450 km di strade e oltre la metà degli istituti scolastici. La circolazione stradale nel nostro territorio verrà, dunque, ridotta drasticamente con intere comunità che, di conseguenza, rischieranno seriamente il completo isolamento. Per quanto riguarda, poi, le scuole, anche a quelle poche che ancora hanno i requisiti minimi di sicurezza, non riusciremo comunque a garantire la luce e il riscaldamento. A settembre, pertanto, verrà di fatto negato il diritto allo studio a centinaia di studenti del territorio Vibonese". Alla Provincia di Vibo Valentia, inoltre, i dipendenti non percepiscono lo stipendio da cinque mesi e "sono ormai pronti a tutto pur di tenere alta la propria dignità e far valere i propri diritti costituzionali".

A sostegno dell'Ente è intervenuto anche il presidente regionale dell'Unione delle Province d'Italia (Upi), Enzo Bruno, che ha chiesto ufficialmente "un intervento celere e risolutivo" al ministro dell'Interno, Marco Minniti. "Nell'autorevole sostegno del ministro Minniti", confida anche Niglia che, nel contempo, è in stretto contatto telefonico con il sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci, che ha dato la disponibilità a incontrarlo a Roma "per discutere di un provvedimento nazionale, incardinato nel quadro normativo attuale, in grado di dare respiro all'ente intermedio Vibonese".

 

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