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Caso Calabria, Oliverio "accusa" lo Stato ma non Renzi

Proseguono e si intensificano le polemiche sulla Calabria. Ad intervenire nel dibattito è il governatore Mario Oliverio che, pur riconoscendo i limiti della nostra regione, rivendica l’azione delle forze positive della nostra società. Il suo chiarimento, però, se da un lato invita con forza al rispetto della dignità di questo territorio, dall’altro pare scontare un malcelato timore reverenziale nei confronti del premier. “Da Vittorio Sgarbi, che ha sempre perorato con grande insistenza la presenza dei Bronzi di Riace all’Expo di Milano, dovevamo aspettarcelo” ha affermato il presidente della giunta regionale aggiungendo che “ciò che più ci dispiace è che un uomo di cultura come lui non si renda conto che, così facendo, rischia di buttare, insieme all’acqua sporca, anche il bambino e di screditare una regione che sta facendo grandi sforzi per trasformare in opportunità le proprie criticità. Lo dico senza rancore o polemica, anche perché ho avuto modo di conoscere Sgarbi nel corso della comune esperienza parlamentare e di apprezzarne le qualità e la vivacità culturale, ma anche le qualità umane. Lui è fatto così: si innamora delle sue idee e quando, come è avvenuto per i Bronzi di Riace, queste vengono contrastate, si lascia andare in valutazioni e giudizi sommari. Appena eletti – ha sottolineato Oliverio - ci siamo messi al lavoro e, in soli tre mesi e con un grande lavoro, abbiamo recuperato uno spazio che ci consente di avere una presenza significativa all’interno di Expo 2015 e abbiamo dato vita ad un programma denso di iniziative, finalizzato non solo a proiettare in questa vetrina mondiale le bellezze e le risorse della nostra regione, ma anche a portare in Calabria una parte delle migliaia di persone che visiteranno la nostra ‘Piazzetta’. Per questo – ha proseguito - abbiamo definito un accordo con Alitalia per l’abbattimento delle tariffe aeree con pacchetti agevolati perché da Milano, ed anche da Roma e da Torino, si possano raggiungere, nel periodo Expo, Lamezia Terme e Reggio Calabria in tempi rapidi e con tariffe sostenibili. Vogliamo presentare l’immagine giusta di una terra bella, ricca di grandi risorse e paesaggi incomparabili, patrimonio di beni culturali, comunità ospitali, cittadini onesti e laboriosi e vogliamo farlo con il concorso attivo degli operatori, dei produttori, di tutta la rete che opera sul nostro territorio. Ha ragione Matteo Renzi: la Calabria non è il Veneto e sconta grossi ritardi anche per l’assenza colpevole di uno Stato che, soprattutto negli ultimi anni, ha progressivamente marginalizzato la nostra regione e l’intero Mezzogiorno. E’ necessario – ha concluso Oliverio - voltare pagina rispetto ad un passato che ha sfregiato l’immagine della nostra terra. Sappiamo che il cambiamento dipende innanzitutto da noi calabresi e, pertanto, non chiediamo sconti o corsie preferenziali, ma solo il rispetto che si deve a chi, quotidianamente, si impegna, lavora ed opera con passione e serietà per costruire una nuova cultura ed una nuova politica fondate sulla legalità e sulle regole”.

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