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Comunali, ecco l’asso nella manica di Censore

Dopo la possibilità di ricorrere alle primarie e la successiva sconfessione, il Partito democratico serrese e i suoi alleati stanno cercando, per le comunali 2016, un candidato a sindaco che metta d’accordo tutte le componenti. Morta e sepolta la lista “La Serra” si cerca una nuova formula in grado di racchiudere una parola d’ordine: “rinnovamento”. Certo, il candidato a sindaco sarà espressione del Pd in quanto partito di maggioranza del rinato centrosinistra, ma all’interno del partito di Renzi non mancano i pretendenti alla candidatura. L’ex consigliere comunale, Vincenzo Damiani, avrebbe posto la questione in termini perentori, mentre l’ex assessore provinciale, Domenico Dominelli, godrebbe dell’appoggio della sinistra interna. Tra loro s’inserisce l’ex assessore comunale, Maria Abronzino e tanti altri. Insomma come ebbe a dire lo stesso deputato democrat, Bruno Censore «abbiamo più pretendenti alla candidatura a sindaco che persone nella lista». Un paradosso che rappresenta l’emblema di quanto le acque possano essere agitate in seno alla compagine di centrosinistra. A scremare la lista dei pretendenti potrebbe essere l’inchiesta della procura di Vibo sulla “Fondazione Pisani”. L’inchiesta che, coinvolge la gran parte dell’amministrazione guidata dall’allora sindaco Lo Iacono, potrebbe rappresentare, infatti, il de profundis, per le ambizioni di alcuni pretendenti. L’udienza preliminare è prevista per il 4 novembre prossimo e per quella data, in attesa di sapere le sorti dei politici coinvolti e il loro destino politico-giudiziario, i giochi saranno fatti. Senza contare che potrebbe non risultare opportuno candidare a sindaco persone coinvolte in quell’inchiesta, proprio per non inficiare la riuscita di una futura amministrazione comunale di centrosinistra. E allora? Censore penserebbe ad una donna, una giovane professionista che incarni il rinnovamento. Potrebbe essere il consigliere comunale di minoranza Rosanna Federico, già candidata a sindaco nella lista “Città degli abeti”, professionista che vanta una esperienza politica nelle fila dell’opposizione. Ma a mettersi di mezzo tra la Federico e la sua candidatura a sindaco potrebbe esserci un’altra donna, un’altra professionista che vanta una lunga esperienza amministrativa in qualità di segretario comunale: Michela De Francesco. Partiamo da un punto certo, è nella rosa dei nomi. Ma come arrivare alla candidatura? Michela De Francesco è segretario comunale del Comune di Acquaro dove il sindaco è Giuseppe Barilaro, amico e sodale politico di Pino Raffele che è tornato nel centrosinistra censoriano. Mentre Pino Raffele potrebbe ostacolare la candidatura della Federico – candidata proprio contro di lui alle scorse comunali dopo lo sfascio del centrosinistra – e potrebbe invece indicare quale candidato a sindaco proprio la De Francesco su cui potrebbero convergere anche altri politici. La De Francesco, peraltro l’aria della politica la respira in famiglia, infatti è sposata con Raffaele Masciari, ex consigliere provinciale ed ex vicesindaco della giunta Lo Iacono estraneo all’inchiesta sulla “Fondazione Pisani”.

 

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