Serra, la Pro loco attacca il sindaco "censore"
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Riceviamo e pubblichiamo
"Considerato il prolungato silenzio in merito alla promessa fatta dallo stesso sindaco circa l’individuazione di una nuova sede dovuta lasciare in fretta e in furia come se fossimo un'associazione abusiva, avevo scritto una lettera aperta al primo cittadino, stampata su manifesti e affissa in luoghi dediti alla pubblica affissione della nostra cittadina. Ma questa mattina ho appreso che i manifestini sono stati tolti da parte dell'amministrazione comunale. Consapevole anche del fatto che non avevamo fatto opportuna richiesta per attaccare i manifesti e della possibilità di ricevere sanzioni ho preferito procedere lo stesso al riguardo, per denunciare la situazione che la nostra associazione sta subendo. Certo, non può passare inosservata l'affissione di numerosi manifesti affissi senza alcun timbro d'autorizzazione, ma si sa, determinati argomenti, quando parlano la lingua della verità, evidentemente sono indigesti ai nostri amministratori talmente indigesti da considerarli abusivi. Ritengo che cercare di mettere un bavaglio alla democrazia e alla libertà di manifestare il proprio pensiero è un atto che nulla si addice a chi prospetta tali valori come fondamentali nella propria azione amministrativa e politica. Da vero sindaco Censore".
Francesco Giancotti - Presidente Pro loco Serra San Bruno
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