Voto di scambio politico-mafioso: chiesti 3 anni per senatore Aiello

Tre anni di reclusione a carico del senatore del Nuovo Centrodestra, Piero Aiello: è questa la richiesta formulata dal pubblico ministero Elio Romano al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Giuseppe Perri, nell'ambito del processo che si sta celebrando con rito abbreviato a seguito dell'operazione denominata "Perseo". Imputato per il reato di voto di scambio, l'ex assessore regionale è difeso dall'avvocato Nunzio Raimondi il quale ha sollecitato che il suo assistito sia assolto perché il fatto non sussiste.  La prossima udienza è fissata per il prossimo 26 ottobre. I magistrati del Tribunale della Libertà del capoluogo hanno respinto in due diverse circostanze l'istanza avente ad oggetto un provvedimento restrittivo nei confronti di Aiello. Sulla base di quanto ricostruito dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l'attuale senatore durante la campagna elettorale delle Regionali di cinque anni addietro, a cui partecipò con la lista del PdL, si sarebbe rivolto a Giuseppe Giampà e Saverio Cappello, presunti esponenti di spicco del clan lametino Giampà, al fine di raccogliere preferenze. 

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