Serra, Federico replica a Procopio e Tassone: "Abbiamo chiare le idee e le azioni da compiere, non nascondiamo la polvere sotto il tappeto"

"È certo che i serresi non hanno bisogno di sterili polemiche, ma è altrettanto necessario che finalmente, dopo tanti anni, abbiano verità e chiarezza, principi che di certo non mi mancano".
 
Inizia così, la replica del vice sindaco di Serra San Bruno, Rosanna Federico alle critiche mosse in questi giorni dai consiglieri comunali Antonio Procopio e Luigi Tassone.
 
Dopo aver manifestato la sua disponibilità a confrontarsi "atti e dati alla mano, alla presenza dei tecnici competenti", Federico spiega che "i tecnicismi" in cui i due consiglieri di minoranza "cercano di addentrarsi, nulla cambiano all'entità delle passività che ho esposto".
 
Il vice sindaco coglie, quindi, l' "occasione" per "aggiungere dati ulteriori, quali l'ammontare dei debiti fuori bilancio pari ad oltre 1.000.000 di euro e le passività potenziali (quali procedimenti giudiziari pendenti  di cui iniziano a sopraggiungere sentenze di condanna), per oltre 1.800.000 euro".
 
Dopo aver ribadito che "la dichiarazione di dissesto" non "ha conseguenze dissimili da quelle del pre-dissesto, che era stato già dichiarato proprio dalla maggioranza Tassone", Feredico precisa che "tale 'nefasta' decisione" non ha "bloccato l'attività amministrativa che ha visto, in meno di un anno e mezzo, il realizzarsi di progetti da anni dormienti", quali "l'arrivo di oltre 1.700.000 euro di finanziamenti; il "recupero" di centinaia di migliaia di euro di fondi per i servizi sociali che stavano andando persi; la stabilizzazione dopo decenni degli ex Lsu/Lpu; l'avvio ai lavori di pubblica utilità di decine e decine di percettori del reddito di cittadinanza ecc. e che vede, già a breve, nuovi interventi".
 
In merito "all'attività di riscossione", invece, il vice sindaco ricorda: "da parte nostra si è provveduto ad emettere i ruoli di competenza e ad adottare ogni azione affinché tutti paghino i tributi dovuti, con ciò garantendo i servizi. Lo stesso non può dirsi, invece, per chi ci ha preceduto, ivi compreso chi parla,  considerato che anche i residui attivi (ovvero proprio i crediti non riscossi) pari a circa 6.500.000 euro hanno messo in ginocchio la stabilità economica dell'Ente".
 
Infine, sulle "considerazioni che tirano in ballo alcuni/alcune dirigenti, la cui veridicità avremo modo di verificare", il vice sindaco "non" ritiene "di commentare il biasimevole gesto di voler politicizzare l'apparato burocratico col quale, noi invece, ognuno per i rispettivi ruoli, quotidianamente collaboriamo per portare a Serra quanti più risultati possibile".
 
"Quanto al resto - conclude - stiano tranquilli tutti che abbiamo chiare le idee e le azioni da compiere per proseguire nel cambiamento che già abbiamo avviato anche col coraggio di adottare scelte, apparentemente impopolari, ma che finalmente non volgono a nascondere la polvere sotto il tappeto, ma ad un reale risanamento ed alla ripartenza della nostra cittadina".

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