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Comune: la maggioranza approva il bilancio, ma cede nel confronto politico

Pur sotto i colpi incalzanti dei consiglieri di minoranza Mirko Tassone e Rosanna Federico, la maggioranza targata Forza Italia dà il via libera al bilancio di previsione, ultimo rilevante step amministrativo prima delle elezioni della prossima primavera (assenti Nazzareno Salerno, Carmine Franzè, Raffaele Lo Iacono e Giuseppe Raffele). Ma la fatica a reggere il dibattito in aula è davvero tanta. Dopo l’approvazione del verbale della seduta precedente ed il disco verde alla “verifica della quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie”, ecco il primo intoppo: il presidente del consiglio Giuseppe De Raffele è costretto a sospendere la seduta dopo la segnalazione della mancanza del numero legale di Mirko Tassone, che si allontana provvisoriamente. Ripresa la discussione con la richiesta dell’opposizione di una relazione politica sul bilancio di previsione, il sindaco Bruno Rosi spiega che “abbiamo cercato di privilegiare le risposte al disagio sociale, le misure contro la crisi, i provvedimenti sul sistema idrico e l’avvio dell’iter per la realizzazione di opere infrastrutturali per 1 milione e mezzo di euro”. Troppo poco per Federico che definisce “striminzito” l’intervento del primo cittadino e contesta soprattutto “la previsione di maggiori entrate”, le “scelte politiche sulle alienazioni”, il destino del mercato coperto, l’aumento delle spese per il contenzioso e l’indicazione della mole di entrate in riferimento al taglio dei boschi. Qui s’inserisce la nota di colore con la battuta (?) di Rosi che afferma: “ti avevo proposto assessore”. Il livello dell’attacco si alza con la sfuriata di Mirko Tassone che bolla il bilancio come “deludente dal punto di vista politico” ed asserisce che “l’aula vuota dà la dimensione della disaffezione dei sostenitori dell’amministrazione”. E ancora sottolinea “l’assenza di programmazione”, la “superficialità sul tentativo di rinegoziare i mutui che avrebbe portato costi aggiuntivi per 600mila euro per la comunità”, “la genericità del Piano triennale delle opere pubbliche” e la tipologia di azione sulla rete idrica poiché sarebbe preferibile “un censimento sulle perdite” piuttosto che concentrarsi  su “nuove captazioni”. Su questo, però, Adriano Tassone chiarisce che si sta già procedendo in tal senso. Mirko Tassone pone poi i riflettori sugli “interventi di carattere sociale” che “i cattivi pensieri” portano ad interpretare come di “carattere elettorale” e critica i criteri di selezione dei voucher in quanto ci sarebbero ampi margini di “discrezionalità”. Le “scelte dissennate”, a suo avviso, riguardano anche il contenzioso dato che la presenza di “liti inevitabili” sarebbe affiancata da “operazioni avventate”, la gestione del servizio di raccolta differenziata (con “percentuali che si attestano al 10%”), le uscite che sono “sottostimate”. Perplessità infine sulla previsione di 600mila euro relativa al taglio dei boschi e sul fatto che “negli ultimi 3 anni abbiamo avuto 3 relazioni sul bilancio operate da 3 tecnici diversi”. Quindi l’approvazione del bilancio di previsione con i voti azzurri, la difficoltà a controbattere, però, è un dato di fatto.

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