Abolizione Prefettura Vibo: Cisal chiama in causa il ministro Alfano

"La bozza del Decreto del Presidente della Repubblica,  portata a conoscenza alle organizzazioni  sindacali ed avente come oggetto la riorganizzazione del Dicastero, evidenzia tra l'altro, il tipo di attenzione che il governo nutre nei confronti di ben 23 province italiane; queste ultime considerate di categoria inferiore, che, per motivi ai più non comprensibili, 'non meritano' di avere sul proprio territorio tre presidi strategici per la tutela del territorio, così come devono essere considerate le Prefetture, le Questure e i Comandi Provinciali dei Vigili  del Fuoco". Considerazioni che sono contenute in una nota firmata da Salvatori Lafaci, Coordinatore nazionale Cisal Interno. "A tal proposito - dichiara l'esponente sindacale - si evidenzia che le realtà territoriali delle province coinvolte sono completamente diverse, con indici differenti rispetto a determinati fenomeni 'geo-sociali' come lo sviluppo di insediamenti produttivi,  le caratteristiche del territorio,  il fenomeno dell'immigrazione e quello della criminalità organizzata. Secondo questo ufficio di coordinamento spetterebbe al Ministro dell'Interno spiegare, direttamente, ai cittadini residenti nei territori provinciali coinvolti, le ragioni di tale scelta governativa, cercando di convincere gli stessi che l'Italia, così come la intende questo Governo con il decreto in questione che sta per essere sottoposto alla firma del Presidente della Repubblica, non sarà suddivisa in "province di serie a" e "province di serie b". Infine - termina la nota del rappresentante della Cisal - si sottolinea che questo Ufficio di coordinamento, d'intesa con la segreteria nazionale CISAL FPC, si impegnerà concretamente al fine di attivare ogni iniziativa sindacale ritenuta necessaria al fine di scongiurare il pericolo sulla chiusura della Prefettura di Vibo Valentia".

 

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