'Ndrangheta, estorsione ai danni di un noto imprenditore edile: arrestate tre persone

Tre persone sono state arrestate con l'accusa di estorsione aggravata dalle modalità mafiose e finalizzata all'agevolazione dei clan della 'ndrangheta di Archi, quartiere della periferia nord di Reggio Calabria. Vittima delle vessazioni sarebbe stato un famoso imprenditore della città dello Stretto. In manette. grazie agli agenti della Squadra Mobile, sono finiti il 25enne Fortunato Caracciolo, il 37enne Sebastiano Musarella,  ed il 35enne Domenico Neri. In tre circostanze avrebbero avvicinato il costruttore mentre si trovava nell'area dei lavori di un cantiere allestito per ristrutturare un edificio sul Corso Garibaldi acquistato durante un'asta giudiziaria.  La vicenda al centro dell'indagine si è snodata attraverso due intervalli temporali, fra 2 e 23 settembre, fra 16 e 20 ottobre. "Qui non si lavora più" ed "il titolare dovrebbe sapere a chi rivolgersi" furono le minacce rivolte nel primo episodio ai lavoratori presenti; "di’ al tuo principale di andare dove lui sa e mettersi in regola", gli avvertimenti ripetuti in un secondo caso. Musarella e Neri, infine, in una terza circostanza avrebbero intimato: "Digli a Ignazio Ferro (capocantiere) di andare a parlare ad Archi, perché se oggi stesso non va a parlare, da domani non lavora più nessuno qua, anzi anche voi operai non vi azzardate a presentarvi in cantiere". 

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