Forza Italia, Mangialavori annuncia: “Ciconte, Turcaloro, Manduca e Daffinà nominati vicecoordinatori provinciali”

È stata “avviata la riorganizzazione di Forza Italia su scala provinciale. Un impegno che sarà svolto con determinazione, coerenza e passione. E ciò nella piena consapevolezza che la creazione di una nuova fase, aperta alla proposta e al confronto, possa apportare un contributo di crescita politica sia nell’ambito del centrodestra che del Vibonese stesso”. Il coordinatore provinciale del partito azzurro Giuseppe Mangialavori ufficializza le sue scelte effettuate sulla scorta della convinzione secondo cui “i partiti continuano, infatti, ad assolvere a una funzione di mediazione tra la società e le istituzioni che è per sua stessa natura inderogabile”. In quest’ottica sono stati nominati quattro vicecoordinatori del partito: Maria Rosaria Turcaloro, Michele Ciconte, Raffaele Manduca e Tonino Daffinà. Ad essi si aggiungeranno, quali membri di diritto, anche i tre consiglieri provinciali: Giovanni Macrì, Francesco Galati e Gianfranco Ranieli. Al coordinamento così composto si affiancherà un Comitato che vedrà la presenza di almeno un rappresentante per ogni realtà comunale. “A breve – specifica Mangialavori - saranno rinnovati, in toto, tutti gli organismi comunali. E quindi, avverto il dovere di ringraziare quanti hanno svolto con dedizione e impegno un proficuo lavoro per l’affermazione dei valori di cui Forza Italia è portatrice sin dalla sua fondazione. Una dimensione valoriale che aggiornata alle sfide dell’attualità può offrire riferimenti solidi e profondi. Al contempo, invito iscritti e simpatizzanti di offrire il loro contributo fattivo e di idee per attrezzare, politicamente, il Vibonese di tutti gli strumenti politici necessari ad affrontare le ardue sfide imposte dai tempi. Vibo e la sua provincia – sottolinea - oggi più che mai hanno bisogno di una cultura politica di moderna e innovatrice applicata alla prassi. Forza Italia non si sottrarrà alle sue responsabilità che saranno orientate e improntate alle improcrastinabili esigenze di crescita. I territori e le comunità radicate nel comprensorio di riferimento – è la conclusione - rappresenteranno il primo passaggio di questo nuovo percorso politico”.

 

    

 

 

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