Serra. Rifiuti e raccolta differenziata: Federico (PD) chiede di spostare l'isola ecologica

Rosanna Federico, consigliere comunale del Partito Democratico a Serra San Bruno ha presentato un'interrogazione al sindaco Bruno Rosi ed al presidente del Consiglio Comunale Giuseppe De Raffele in merito alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti ed al sequestro dell'isola ecologica. "Premesso che l’attuale Amministrazione - si legge nel documento - ha introdotto da tempo il servizio di raccolta differenziata con sistema di prelievo dei rifiuti  'porta a porta' e con conferimento del materiale differenziato presso il centro raccolta e stoccaggio già in essere presso il sito di località Fillò; considerata la collocazione dell’impianto in prossimità del torrente Leonà, affluente diretto dell’Ancinale, addirittura già in data 27.11.2011 la sottoscritta, consapevole della peculiarità dell’area, aveva presentato al Sindaco interrogazione per sapere se 'la gestione del centro di raccolta comunale in Località 'Fillò' garantisca la salubrità dell’ambiente circostante e la salute degli operatori impegnati e se non sia il caso di adottare misure ulteriori per limitare l’impatto dell’impianto sul tessuto urbano prossimo allo stesso (fruibilità, decoro, problemi di carattere igienico sanitario, etc )', ma tale sollecitazione rimaneva senza risposta così come le successive di analogo tenore sottoposte oralmente in seno ai consigli comunali; a distanza di quasi quattro anni ed allo stato, l’isola ecologica in questione risulta essere sottoposta a provvedimento di sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria e ciò la rende inutilizzabile per il conferimento dei rifiuti differenziati; diversi cittadini di questo Comune, di fronte a detto provvedimento ed al silenzio da parte dell’Amministrazione Comunale al riguardo, manifestano preoccupazione sul protrarsi dello stato di cose come cristallizzate dalla misura cautelare; nonostante la scarsa attività di sensibilizzazione posta in essere dall’Amministrazione, i dubbi successivi al primo provvedimento di sequestro e gli inspiegabili scarsi risultati - soprattutto dell’anno appena passato -, molti serresi hanno nel tempo imparato a differenziare e, pur continuando ancora oggi ad adoperarsi in tal senso, a seguito delle recenti vicende sono sempre più disorientati e demotivati; in mancanza di soluzioni alternative adeguate il sequestro dell’isola ecologica potrebbe compromettere i risultati della raccolta differenziata e creare così danni economici ingenti alle casse comunali e, con esse, ai cittadini che, allo stato, si sobbarcano per intero il costo del servizio rifiuti e sui quali ricadrebbe l’aumento tariffario imposto dalla Regione Calabria in mancanza di raggiungimento delle soglie previste di differenziazione; alla luce di quanto avvenuto, appare comunque opportuno - a parere della sottoscritta - individuare delle nuove aree, ambientalmente più compatibili e potenzialmente meno rischiose, e valutare la possibilità di un definitivo spostamento dell’impianto attivandosi sin da subito ad adottare ogni iniziativa transitoria necessaria a limitare i danni economici derivanti dalla indisponibilità dell’impianto sequestrato e dal conseguente crollo della differenziata; da tempo, nonostante vi siano mezzi e personale comunale, il servizio di trasporto rifiuti viene affidato a terzi";  "per sapere - è il cuore dell'atto inoltrato dall'esponente del PD - se l’attività di raccolta e stoccaggio dei rifiuti differenziati stia andando avanti regolarmente nonostante il sequestro dell’isola ecologica di Località Fillò e se ha senso o meno per i cittadini continuare a differenziare; se dagli atti delle Autorità che sono intervenute o hanno disposto il sequestro, possano emergere elementi che inducano a pensare che, protraendosi l’attuale stato di cose, vi possano essere situazioni di potenziale pericolo per la salute dei cittadini e/o l’ambiente circostante e, nel caso, quali iniziative o azioni si intendono intraprendere perché venga consentita al più presto la bonifica delle aree; se sono state individuate soluzioni alternative per fare fronte al prolungarsi dell’attuale situazione di indisponibilità dell’isola ecologica ed evitare danni economici alle casse comunali e, con esse, ai cittadini"; "infine, alla luce dei costi del servizio quali siano le motivazioni - è la conclusione del testo formalmente presentato da Rosanna Federico - che hanno indotto l’amministrazione ad optare per un servizio di trasporto rifiuti 'esternalizzato' e non, più convenientemente, per la riparazione ed eventuale utilizzo dei mezzi municipali ed all’ausilio del personale comunale".

 

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