Sanità e infrastrutture, Nicoló: “Evidente deficit politico del governo regionale”

“Le audizioni dei dirigenti delle Asp durante i lavori della III Commissione consiliare confermano, ove ve ne fosse ulteriore bisogno,  i gravissimi ritardi con cui la Giunta regionale procede nell’apertura dei cantieri dei costruendi ospedali di Vibo Valentia, Gioia Tauro e della Sibaritide”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò. “Abbiamo appreso dalla diretta testimonianza dei dirigenti quanto sia ancora in alto mare l’avvio delle opere, anche a causa di una inchiesta giudiziaria che riguarda l’impresa aggiudicataria dei lavori, la società Tecnicis, nonostante la sottoscrizione dei protocolli d’appalto risalente al settembre del 2014. Anche oggi, e lo dico con preoccupazione, ai lavori della Commissione erano assenti i rappresentanti del dipartimento Infrastrutture e Salute della Regione, un atteggiamento questo, che ha infastidito anche i colleghi di maggioranza e che sottolinea il deficit politico dell’attuale governo regionale rispetto a questioni che pesano sulla vita e la sicurezza dei cittadini, e che divorano oltre il 60% del bilancio della Regione. Non è dato capire – afferma ancora Nicolò – se la stasi impressa alle politiche sanitarie sia una scelta del presidente Oliverio oppure un effetto perverso del corto circuito tra lo stesso presidente della Regione, il commissario Scura ed il direttore generale Fatarella. I fatti però sono duri e incontestabili: i calabresi, sempre più in tanti, vanno fuori regione a curarsi per la vetustà delle strutture, per il senso di sfiducia che si impadronisce di loro giorno dopo giorno. Ho avuto modo in queste settimane di manifestare al presidente Oliverio non solo le critiche di Forza Italia e del centrodestra, ma anche la volontà di concorrere, con un dibattito aperto e franco in Consiglio regionale, ad affrontare in maniera chiara ed efficace i nodi della sanità calabrese, senza guardare in faccia nessuno. Non per fare dietrologie inconcludenti, ma è chiaro che ormai la sanità in Calabria non regge più, nonostante gli sforzi degli operatori che giorno dopo giorno combattono battaglie per non mettere alla porta degli ospedali i degenti, o essere costretti a ricoverarli in barella, facendo miracoli. Il presidente Oliverio, infine, eserciti quanto in suo potere per sollecitare i rappresentanti dei dipartimenti ad essere presenti alle convocazioni della Commissione, non solo per bon ton, ma per un corretto sistema di relazioni interistituzionali in cui il Consiglio regionale e le sue articolazioni sono il fulcro dell’attività programmatoria dell’Ente”. 

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