Bruno Bossio (Pd): "Agroalimentare, decisivo per sviluppo della Calabria"

«Sul manifesto politico della Coldiretti c’è anche la mia firma».

La deputata del Pd Enza Bruno Bossio ha firmato questa mattina, in occasione di un incontro svoltosi a Cosenza.

«Cinque proposte a costo zero che saranno attuate durante i primi cento giorni di governo del Partito democratico. Un patto - ha dichiarato l'esponente democrat - su tematiche decisive e imprescindibili per lo sviluppo del Paese e che riguardano direttamente anche la nostra regione. Quando si parla di agroalimentare, infatti, si parla soprattutto di Calabria, un settore che il governo regionale, guidato da Mario Oliverio, ha già assunto come strategico e prioritario nella sua azione amministrativa. Salvaguardiamo i prodotti della nostra terra dalle imitazioni attraverso l’etichettatura obbligatoria. Liberiamo dalla burocrazia opprimente quelle imprese agricole che hanno bisogno di processi di semplificazione per continuare ad essere competitive sul mercato nazionale ed internazionale. L’appello della Coldiretti non può e non deve restare inascoltato».

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Bruno Bossio (Pd): “Non è una fake, è una legge. La Nesci impari a leggere la norma”

Riceviamo e pubblichiamo

"La deputata Dalila Nesci, che è la stessa deputata che il 19 gennaio 2016 ha presentato un emendamento per cancellare i 50 milioni destinati al finanziamento del secondo anno di contrattualizzazione degli LSU-LPU della Calabria, ha perso l’ennesima occasione per tacere.

Resta da chiedersi cosa abbia fatto in questi cinque anni, se ha davvero svolto la funzione di parlamentare o si è limitata a frequentare la Casaleggio associati, dove sono molto bravi ad insegnare come si producono le fake news ma evidentemente non come si legge correttamente un testo normativo.

Certi di renderle un servizio affinché possa evitare figuracce in futuro glielo rileggiamo noi, testualmente:  “L’intenzione del legislatore appare chiara: nell’ottica di realizzare il superamento del precariato e garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro, la legge ripropone per l'anno 2018 la prosecuzione dei rapporti. Non può intendersi che la misura sia applicabile solo nel caso in cui i contratti non abbiano superato i 36 mesi. Si presume che il legislatore sia consapevole che la misura stessa è rinnovata, con il citato comma 224, per il quarto anno e che la durata ordinaria massima del contratto a tempo determinato sia, nella circostanza, derogabile in quanto i rapporti sono stati costituiti fin dal 2015 non per esigenze temporanee o eccezionali, come previsto dall'articolo 36 del d.lgs. 165/2001 per i contratti di lavoro a tempo determinato ordinari, ma per realizzare l'avvio di procedure di assunzione a tempo indeterminato” (Parere Dipartimento FP, p. 4).

Detto ciò è del tutto evidente che la stabilizzazione non potrà avvenire ad opera del singolo ente utilizzatore ma, come ha annunciato il Presidente Mario Oliverio e come è stato concordato con gli stessi enti utilizzatori in sede di rinnovo dei contratti, attraverso un piano di stabilizzazione regionale.

La Nesci, pertanto, o è distratta o non capisce o cerca di menar il can per l’aia.

Si tranquillizzi, pertanto; questo percorso è stato cominciato ben tre anni fa, quando come deputati PD eravamo stati appena eletti ed ha trovato la possibilità di realizzarsi grazie all’impegno corale dei diversi livelli istituzionali calabresi, a cominciare dalla Regione fino al sindaco del comune più piccolo della Calabria.

Tutto ciò i lavoratori lo sanno bene, così come conoscono bene chi, in questi anni ha detto loro sempre la verità e ha lavorato per farli uscire dalla condizione di precariato senza diritti. E la Nesci non è certamente tra questi".

Enza Burno Bossio - Deputata Partito democratico

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Rossano - Corigliano, Bruno Bossio (pd): "Un voto di civiltà per la nuova città della Sibaritide"

Sul risultato del referendum consultivo per la fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, che si è svolto ieri decretando la volontà di unire i due enti per dare vita alla terza città per popolazione della Calabria, si esprime oggi la deputata del PD, on. Enza Bruno Bossio, dichiarando che "a Rossano e Corigliano si è espresso un voto di civiltà. È stata sconfitta la paura della modernità e non hanno prevalso ataviche rinchiusure municipalistiche".

"La nuova città, - prosegue la parlamentare - sarà un punto di forza per l'intera Calabria. Inevitabilmente essa costituirà un polo attrattivo e fortemente produttivo per la crescita sociale ed economica regionale. La nuova città avrà anche una forte identità storico~culturale; sarà, di fatto, una capitale magnogreca. Essa è destinata ad avere una centralità ed una funzione strategica nell'ambito regionale. Mi auguro che quanto si è registrato tra le due più importanti città della Sibaritide possa essere da esempio per avviare anche il processo di unificazione dell'area urbana cosentina"

"Il voto di ieri unisce e non divide - conclude l’on Bruno Bossio - L'impegno per promuovere la città unica sull'asse Cosenza, Rende, Unical dovrà essere profuso nel segno della emulazione e non della competizione. Una forte sinergia tra le due potenziali nuove città sarà una convenienza non solo per I territori interessati ma per la modernizzazione del sistema istituzionale regionale e meridionale".

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Approvata la legge: Sì a Cannabis terapeutica, primo passo verso la legalizzazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dell'On. Vincenza Bruno Bossio, IX Commissione - Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, riguardante il primo passo fatto dal governo in direzione della legalizzazione della cannabis per uso e terapeutico.

"Oggi abbiamo votato la legge che disciplinerà la coltivazione e la somministrazione della cannabis per uso medico.

Questa legge ha avuto un percorso accidentato. Era nata, infatti, dalla volontà politica trasversale di legalizzare la coltivazione della cannabis a scopo ricreativo nel solco della cultura liberale e riformatrice delle componenti più progressiste del PD e di quasi tutti gli altri partiti dell’arco delle forze parlamentari.

Una legge sentita dai cittadini per mettere fine a decenni di sciagurate scelte proibizioniste e rozzamente repressive, una convergenza di intenti che si era trovata anche sulla scia della relazione della Direzione Nazionale Antimafia riguardante la possibilità di togliere linfa vitale alle mafie sottraendo ad esse, con la legalizzazione della cannabis, il loro principale introito, e dalle dichiarazioni di tantissimi esponenti del mondo intellettuale, scientifico e culturale del panorama nazionale ed internazionale.

Temevamo dall’inizio questo finale, e cioè che l’attuale composizione politica della maggioranza non permettesse di vincere tout court questa annosa battaglia di civiltà. Non ho condiviso, pertanto, la scelta di non votare la proposta Giachetti, con tutta la portata rivoluzionaria che la contraddistingueva, ma l’appuntamento è solo rimandato. Ritengo comunque un risultato importante l’aver portato a casa almeno uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati: la disciplina della coltivazione e somministrazione della cannabis per uso terapeutico.

Tuttavia, come è stato per le unioni civili e per tante altre lotte sui diritti che questa legislatura ha condotto e che lascia in eredità al Paese, non possiamo rinunciare a percorrere anche quest’ultimo miglio per il riconoscimento del diritto naturale di scegliere nella piena libertà di ogni individuo."

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Enza Bruno Bossio (Pd): "La legge sui piccoli comuni è un'opportunità per la Calabria"

"Come cofirmataria esprimo forte soddisfazione per l'approvazione della legge sui piccoli comuni. Il Senato ha, infatti, votato oggi, in via definitiva, un disegno di legge che era atteso da tre legislature. È una norma che offre una concreta opportunità per il recupero e la valorizzazione di un'area vasta e fondamentale del nostro territorio e costitutiva della nostra stessa identità sociale e culturale. In Calabria su 405 comuni ben 318 sono i beneficiari di questo provvedimento.

I comuni calabresi da oggi hanno uno strumento in più per contrastare lo spopolamento e riqualificare i sistemi territoriali locali. Ora, è importante farsi trovare pronti alla fase attuativa della nuova legge. La norma approvata prevede un primo finanziamento di 100 milioni di euro. L'approvazione della legge di stabilità, nelle prossime settimane, potrà essere un'opportunità per incrementare questo fondo. In ogni caso, avendo il carattere di una "legge-quadro", essa può essere uno strumento da utilizzare come cornice per orientare altri finanziamenti ordinari ed europei finalizzati ad investimenti per la promozione dello sviluppo locale.

Attraverso questa legge i piccoli comuni da oggi assumono nuova dimensione e dignità istituzionale. Essi, pertanto, possono per davvero costituire non più una criticità ma una vera e propria risorsa per l'intero sistema-Paese".

È quanto scrive in una nota, la deputata del partito democratico Enza Bruno Bossio.

 

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Enza Bruno Bossio (Pd): "Comune unico della Presila apripista per riforma sistema istituzionale calabrese"

Riceviamo e pubblichiamo

"L’esito del referendum che ha sancito l’unificazione dei comuni presilani è una manifestazione di forte maturità delle popolazioni per un obiettivo di riforma del sistema istituzionale e di semplificazione amministrativa.

Accorpamento e fusione non significano annullare ma esaltare e rendere protagoniste le storiche identità territoriali.

La difesa tout-court dell’esistente genera depauperamento delle funzioni amministrative, della qualità dei servizi e impoverimento dei singoli territori.

La scelta espressa dalla maggioranza della popolazione presilana va interpretata nel segno della provocazione che ho inteso avanzare quando ho apposto la mia firma al DDL Lodolini per l’accorpamento dei comuni sotto i 5000 abitanti.

Un processo che non può essere affidato a spinte spontaneiste ma va sostenuto anche con forme di premialità per gli insediamenti umani nei territori periferici e dei piccoli centri.

Premialità che lo stato potrà garantire, oltre che con le norme vigenti, anche l’istituzione del reddito di inserimento prefigurato dal DDL Mura che abbiamo presentato in parlamento proprio per sostenere il ripopolamento dei piccoli comuni.

Non c’è dubbio che un processo di questo tipo deve partire dal basso e decisiva dovrà essere l’autodeterminazione delle amministrazioni e delle popolazioni.

Il referendum dei comuni presilani può, dunque, essere un apripista ed un momento di riferimento per i movimenti che da tempo, si vanno sviluppando nella Sibaritide e nell’area urbana cosentina.

Non v’è dubbio che le due nuove grandi città che potrebbero nascere dalla fusione dei comuni di Rossano e Corigliano da una parte e Cosenza, Rende e Castrolibero dall’altro costituirebbero un fattore di forte attrattività e di nuove potenzialità per l’intero sistema istituzionale regionale calabrese.

A simboleggiare la unità fisica della Grande Cosenza sarà la metroleggera per l’Università, per la nuova città dello Ionio sono strategici gli investimenti già programmati dalla Regione Calabria per l’infrastrutturazione, per i servizi e per la promozione di un vero e proprio sviluppo integrato.

On. Enza Bruno Bossio - Deputata Pd

 

"De Raho ha ragione: è la mafia che toglie il lavoro"

"A Locri ieri lo Stato, le associazioni, la società civile hanno mostrato il volto di chi non si rassegna al condizionamento mafioso.

La presenza del Presidente Sergio Mattarella ha inteso, anche con la sua storia personale e familiare, essere più di una testimonianza per assumere il carattere di un chiaro impegno politico per tutte le istituzioni democratiche.

Ieri a Locri ho sentito più che mai l'orgoglio e la responsabilità di questo impegno come donna, come calabrese e come rappresentante di questa nostra terra.

Le forze criminali hanno capito bene il messaggio.

Le scritte inqualificabili fatte trovare oggi rappresentano il tentativo della 'ndrangheta di rivendicare la propria presenza e il proprio dominio sul territorio. Per questo non vanno sottovalutate.

Ha ragione il dott. De Raho: è la 'ndrangheta che toglie il lavoro e strozza la Calabria, altro che gli "sbirri" o Don Ciotti e "Libera".

Perché l'unico "lavoro" che bisogna eliminare in Calabria è quello dei mafiosi".

E' quanto scrive in una nota la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio

Enza Bruno Bossio (Pd): "Inaugurazione Parco e Museo di Sibari risultato di una buona politica"

Riceviamo e pubblichiamo

"Eravamo, a gennaio 2013, nel pieno della campagna elettorale per le politiche quando si verificò il disastro dell'allagamento degli Scavi di Sibari.

L'impressione provocata dagli scavi ricoperti di acqua e fango fu drammatica e percorse tutto il mondo.

Sin da subito, inoltre, emersero le responsabilità del governo regionale guidato da Scopelliti per la mancata attuazione dell'accordo di programma quadro stipulato sin dal 2010 tra Stato e Regione Calabria per la mitigazione del rischio idrogeologico per 220 milioni di euro.

La mancata attuazione di quel piano fu la causa indiretta del disastro: invece di dare corso subito alle opere previste, tra cui la sistemazione idraulica del fiume Crati nei territori di Corigliano e Cassano per una spesa di 4 milioni di euro e che forse avrebbe evitato il disastro, erano stati perduti oltre due anni preoccupandosi solo di fare qualche nomina di consulenze.

Uno dei primi atti appena eletta deputata fu proprio la presentazione, insieme ai colleghi calabresi del centrosinistra, di una interrogazione al Ministro dell'Ambiente per chiedere conto di questa evidente omissione.

In pieno agosto 2013 l'allora Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray accettò l'invito a visitare gli scavi rivoltogli da me e dal Sindaco di Cassano Gianni Papasso segnando l'inizio del percorso che ha portato alla rinascita ed alla riapertura di oggi. Ricordo con particolare commozione quella visita, anche perché a guidarci fu la responsabile dell'area archeologica di allora, la compianta Silvana Luppino, purtroppo prematuramente scomparsa, e che è la vera grande assente di questa giornata.

Dal 2013 ad oggi sono stati spesi dal Ministero dei Beni Culturali 18 milioni di euro.

A questi si sono aggiunte le risorse derivate dallo sblocco del famoso APQ grazie alla rimozione del precedente commissario Percolla e la nomina del Presidente della Regione Mario Oliverio e del sub commissario ing. Nello Gallo che ha contribuito a mettere in sicurezza le acque che lambiscono il Parco Archeologico oltre ad impegnare e spendere la gran parte delle risorse disponibili.

Ecco perché considero l'inaugurazione di oggi un po' anche mia.

La felicità con la quale oggi riconsegniamo alla Calabria, al Mezzogiorno e al Paese uno dei più importanti patrimoni archeologici e storici del Mediterraneo e del mondo intero si unisce alla soddisfazione di essere riusciti, come politica calabrese, a fare il nostro dovere.

Perché se è vero che le calamità naturali sono spesso imprevedibili, negligenze, sottovalutazioni ed omissioni sono inaccettabili".

On. Vincenza Bruno Bossio

IX Commissione - Trasporti, Poste e Telecomunicazioni

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie

 

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