Coronavirus in Rsa calabresi, Bruno Bossio (Pd) presenta un’interrogazione

"In ultimo il caso di Torano, e prim'ancora le clamorose vicende di Bocchigliero e Chiaravalle centrale, sono stati posti alla attenzione - attraverso un'interrogazione - rivolta ai ministeri della Salute e dell'interno.

In particolare, è stato chiesto un coinvolgimento più diretto e attivo dell'istituto superiore della sanità ed una iniziativa del governo per verificare se le ordinanze regionali siano coerenti con gli indirizzi del dipartimento della protezione civile che, oltretutto, ha assegnato il compito di soggetto attuatore ai presidenti delle Regioni,  nella gestione della attuale emergenza da covid-19. Si registrano incertezze e confusioni che stanno anche generando un conflitto istituzionale tra alcuni comuni e la stessa Regione.

Ad affermarlo è la parlamentare Pd, Enza Bruno Bossio, firmataria della interrogazione.

"E' accertato - afferma la deputata nell'interrogazione - che in Calabria, in tre Strutture Residenziali per anziani, si sono verificati veri e propri focolai infettivi da COVID-19 tra pazienti e personale e in conseguenza  di tale acuta emergenza, sono stati dichiarati "zone rosse" i territori dei comuni nei quali tali strutture sono insediate".

"In tutte e tre i casi - prosegue la parlamentare - si sono registrati preoccupanti polemiche e  contrasti tra i diversi soggetti ( istituzionali, operatori pubblici e privati) preposti a gestire sul campo tale emergenza, con conseguenti ritardi e gravi livelli di confusione e di incertezza".

Da qui l'esplicita richiesta di un intervento dei ministeri, finalizzato a "verificare se in Calabria, I testi delle ordinanze istruite dal Dipartimento della sanità  regionale siano coerenti con le linee nazionali e per valutare la opportunità di disporre un coinvolgimento dell'istituto Superiore della Sanità, perché possa essere accertata la efficacia e la coerenza delle procedure con cui si organizzano i servizi sanitari connessi al trattamento della emergenza in atto".

Coronavirus, Bruno Bossio (Pd): "Subito tamponi su medici e operatori sanitari: troppe morti e rischi per i nuovi eroi"

"Sono ormai 36 medici morti in Italia per il coronavirus.  Tra questi, proprio in queste ore una nostra corregionale, Enza Amato, originaria di Amantea. L’anno prossimo sarebbe andata in pensione. È il dramma che stiamo vivendo e riguarda tutti".

 Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Oltre al cordoglio e alla vicinanza alle famiglie che ieri è stata espressa solennemente nell’Aula di Montecitorio,
credo sia necessario fare di più. Ad esempio - spiega la deputata- credo si debba assolutamente dare a tutti gli operatori sanitari subito gli strumenti di tutela necessari ed estendere il test almeno a chi lavora negli ospedali ed ai medici di famiglia. È infatti imprudente che anche in ambito sanitario i tamponi vengano effettuati solo a chi presenta sintomi evidenti da covid-19.  In questo modo - prosegue la parlamentare Pd- si rischia di consentire agli operatori asintomatici, che non sanno eventualmente di essere positivi, di rimanere in servizio e si costringe quelli che hanno finito la quarantena di rientrare a lavoro, dopo il periodo di isolamento o della malattia, senza neanche verificare la negatività al virus. I medici, gli operatori sanitari sono i nuovi eroi. Lo avevo già scritto per la Calabria. Oggi vale per tutta l’Italia. Non lo dimenticheremo".

Enza Bruno Bossio (Pd) aderisce ad Azione riformista: "La scelta è tra riformismo e populismo

"Ieri ho partecipato all'assemblea organizzata da Luigi Guglielmelli. Sono, intanto, soddisfatta per il successo di partecipazione che ha registrato."

Così la parlamentare calabrese Enza Bruno Bossio che continua: "Condivido, poi, la necessità che venga promossa una area politico-culturale di espressione del riformismo laico e democratico. Ad 'Azione riformista' aderisco con piena convinzione e dichiaro sin da subito il mio impegno per contribuire al successo della convention programmatica provinciale per la definizione dei contenuti di un progetto rivolto soprattutto alla crescita economica e sociale ed all'accrescimento dei livelli democrazia nella nostra regione.
Va da sé che nulla può essere come prima: bene ha fatto Guglielmelli a sottolineare, anche autocriticamente, i limiti della azione del Pf in questi anni. La necessità di una netta discontinuità si impone sia nella azione di governo che nella forma organizzativa dello stesso Pd."

Prosegue ancora la deputata dem Bruno Bossio: "Azione riformista dovrà essere, dunque, un soggetto politico capace di lanciare una sfida sulla innovazione della identità e della cultura politica e sul rinnovamento dei gruppi dirigenti. Dobbiamo evitare che si agiti in maniera propagandista la clave del rinnovamento con il celato fine della autoconservazione delle nomenclature odierne, soprattutto quelle rivelatesi, da seconda e terza fila del gruppo dirigente, campioni di opportunismo e trasformismo. Il rinnovamento deve essere tale se è capace di valorizzare la coniugazione delle competenze con il ringiovanimento generazionale. Anche per questo ho trovato giusto che ieri siano stati indicati alcuni vincoli a cui ancorare la riorganizzazione e la selezione della rappresentanza politica, a cominciare dalla scelta di non ricandidare chi ha già svolto due mandati istituzionali. Il filo conduttore e identitario di un reale processo di rinnovamento dovrà essere un profilo ispirato ai valori e ai programmi di un forte riformismo."

Conclude infine la deputata Bruno Bossio:"L'ambizione della fuoriuscita da una crisi sociale, economica e di valori può essere perseguita se si ha la capacità di sconfiggere i populismi che oggi dettano l'agenda della politica in Calabria e nel Paese. Mai come in questo momento la competizione, prima ancora che tra conservatori e progressisti, è tra riformisti e populisti. Le elezioni regionali del 26 gennaio hanno evidenziato la capacità di Bonaccini a muoversi sulla via del riformismo, al contrario della Calabria dove il Pd si è consegnato al becero populismo di Callipo ed abbiamo perso."

  • Published in Politica

Bruno Bossio (Pd):"Resto nel Pd ma l’attributo democratico non può essere una foglia di fico."

"Non mi piacciono le scissioni, però non si può stare uniti con le mozioni del cuore".

Così la deputata dem Enza Bruno Bossio e subito chiarisce "Io resto nel Pd che è la mia casa, ma l’attributo democratico non può essere una foglia di fico.La crisi istituzionale appena conclusa e la fase aperta dalla nascita del nuovo Governo avrebbero già imposto una discussione approfondita negli organismi dirigenti e attraverso il coinvolgimento della base del nostro Partito. Ancora più sbagliato insistere, poi,- continua l'On Bruno Bossio- in questo metodo per voler  calare dall'alto la alleanza tra PD e 5stelle sui territori, sostituendosi  alla responsabilità  dei dirigenti locali e di migliaia di iscritti".

Conclude la deputata dem "In particolare su una cosa non possiamo cambiare: il partito democratico o è  laico, pluralista, garantista e riformista o non è. Nel Pd non possono contare le correnti ma gli iscritti e dirigenti. Così recita il nostro statuto e così abbiamo il dovere di fare".

  • Published in Politica

Nuovo Governo, Bruno Bossio ( Pd): "Calabria primo banco di prova, stop a dannoso Decreto Sanità "

"Il nuovo governo ha  giurato ed è entrato nel pieno delle sue funzioni. Per il nuovo esecutivo la Calabria, con le sue emergenze ma anche con le sue potenzialità di crescita, è un primo banco di prova, per valutare la capacità di imprimere una svolta rispetto alla esperienza precedente".

Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Intanto, non può passare inosservata la sostituzione del ministro alla Salute: di per sé è un segnale di forte discontinuità - spiega la deputata- In particolare per la Calabria   è da interpretarsi come la bocciatura del Decreto Sanità.Un decreto convertito in legge nonostante i limiti di costituzionalità e che oggi va valutato anche per i pesanti effetti che sta generando per la sua inapplicabilitá".

"Ora bisogna voltare pagina  - afferma infine Bruno Bossio  - ed operare rapidamente per cancellare un decreto che è stato concepito solo per espropriare la Regione delle poche e residuali competenze che  poteva esercitare dal momento che la responsabilità della gestione della sanità in Calabria era stata affidata al commissario di governo da oltre un decennio. Oggi, il nuovo Governo non può fare finta di non vedere e, oltre a porre rimedio agli effetti del fallimento della gestione commissariale, dovrà tempestivamente fronteggiare i danni devastanti che si vanno manifestando in questi giorni dovuti alle norme assurde di questo provvedimento.

Non c'è tempo da perdere, perché in alcune aree si è andati oltre la mancanza di garanzia dei livelli essenziali di assistenza e si sta andando addirittura verso la chiusura di servizi ospedalieri e di assistenza territoriale di primaria necessità".

  • Published in Politica

Decreto Calabria, Bruno Bossi (Pd):"Nesci costretta a dimettersi per un macroscopico conflitto d'interessi"

"Sul decreto Calabria si infrangono tutti i sogni di gloria dei 5stelle. L'onorevole Nesci si è dovuta inevitabilmente dimettere da relatrice del provvedimento. La responsabilità è stata affidata alla presidente della commissione affari sociali".

Ad affermarlo è la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, a margine della seduta della Camera dedicata alla conversione in legge del decreto Calabria.

 "La Camera - spiega la parlamentare - ha sollevato un evidente e macroscopico conflitto d'interessi. Il ministro della Salute Grillo ha dovuto ritirare dall'elenco dei papabili commissari delle Aziende calabresi il nome del collaboratore della Nesci".

"Due giorni di discussione parlamentare dedicata al decreto Calabria - aggiunge l'on. Bruno Bossio - hanno portato allo scoperto tutti i lati oscuri di un provvedimento spacciato come l'unica cura possibile per la sanità calabrese ma, nei fatti, funzionale solo agli interessi di tipo privatistico dei 5stelle. La efficace opposizione in aula del Pd ha avuto il merito di mettere a nudo tutte le opacità e le anomalie normative, nonché l’evidente profilo incostituzionale del provvedimento. Questa vicenda è esemplificativa della reale natura del Movimento 5 Stelle, intransigente e giustizialista con i nemici politici, ipocrita e bugiardo nella propria azione quotidiana di potere".

Enza Bruno Bossio - Deputata Pd

Nomine sanità, Bruno Bossio (Pd): "I 5stelle dicono no a meritocrazia e sì ad amici superstipendiati"

"Altro che meritocrazia e trasparenza! Sulla nomina dei commissari straordinari nella sanità calabrese, il movimento 5stelle sta realizzando nel decreto Calabria un' operazione opaca e costosa, che sarà foriera solo di ulteriori problemi per la sanità calabrese".
 
Ad affermarlo è la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, all'indomani della discussione sul decreto Calabria in commissione Affari sociali della Camera. Sotto accusa, per la parlamentare calabrese, le nuove disposizioni sulla scelta dei commissari straordinari della sanità calabrese. 
 
"La norma, a cui ci siamo opposti con tutte le forze ma invano - spiega infatti  la deputata - prevede che i commissari possano essere selezionati anche al di fuori dell'albo nazionale certificato e  assoluta garanzia di competenza e professionalità. Di fatto, per la prima volta nella storia viene codificato il principio di "simpatia": chi è più gradito al ministro Grillo vince. Altro che scelta dei più meritevoli, i parlamentari grillini calabresi vogliono solo nominare, senza alcun controllo e certificazione di competenza, gli amici degli amici e, per incentivarli a venire da fuori della Calabria, prevedono un aumento di almeno 70.000 euro di indennità. Continueremo a dare battaglia in tutte le sedi, la Calabria non sarà lo scalpo di questo Governo di buffoni".
 
Enza Bruno Bossio - Deputata Pd

Decreto Calabria, Bruno Bossio (Pd): "Ottenuto il via libera allo sblocco del turnover per nuove assunzioni nella Sanità"

"Alla Camera ci siamo battuti per la bocciatura del "decreto sanità" che il governo nazionale ha emanato per estendere i poteri straordinari e sostitutivi della gestione commissariale del servizio sanitario calabrese. Una cura che aggrava la malattia della sanità calabrese determinata da 10 anni di commissariamento."

Così la deputata dem Enza Bruno Bossio: "un decreto che la Camera avrebbe dovuto dichiarare incostituzionale. Per quanto ci riguarda, nonostante le forze della maggioranza di governo hanno inteso andare avanti con la consapevolezza di operare una pesante forzatura istituzionale, non abbiamo scelto la via dell'aventino ma abbiamo presentato una molteplicità di emendamenti per tentare di orientare quanto più possibile la finalità del provvedimento verso il rispetto e la garanzia del diritto alla cura della salute del cittadino e sottrarla alla bramosia di potere del movimento 5stelle".

Bruno Bossio prosegue "in coerenza con quanto richiesto dal presidente Mario Oliverio, in sede di audizione in commissione parlamentare, ci siamo battuti fortemente innanzitutto per sopprimere il comma che prevedeva il blocco del turn over generalizzato. È di notevole importanza il fatto che almeno su questo punto come forze di opposizione parlamentare abbiamo ottenuto il via libera dello sblocco del turnover per le regioni in piano di rientro al fine di garantire gli standards di sicurezza delle prestazioni sanitarie e la erogazione dei livelli essenziali di assistenza"

"Naturalmente il risultato positivo-conclude-su questa problematica non ci fa cambiare idea su questo decreto monstre. Continueremo, pertanto, a svolgere la nostra opposizione in ogni sede istituzionale preposta."

Subscribe to this RSS feed