Porto Gioia Tauro, "Creazione Zona Economica Speciale non deve restare lettera morta"

"Vigileremo affinchè l’approvazione da parte del Consiglio regionale del DDL per l’istituzione di una Zona Economica Speciale nell’area del Porto di Gioia Tauro non resti lettera morta.  La creazione della Zes, che comprenderà l’area portuale, la zona franca doganale e le aree industriali,  consentendo alle imprese che vi investiranno di fruire delle agevolazioni, nei limiti delle risorse stabilite, trova la sua ragione d’essere nella presenza di un porto che non solo è perno del Mezzogiorno ma assurge a grande rilevanza internazionale".  E’ quanto afferma il capogruppo alla Regione del Nuovo Centro Destra Giovanni Arruzzolo che aggiunge: “Si aprono finalmente nuovi scenari; le potenzialità del territorio, mai concretizzate, possono trovare una risposta nel luogo di libero scambio di merci e servizi tra gli operatori dei mercati internazionali che è destinato ad essere Gioia Tauro. Una area dove competitività diventi la parola chiave per gli investitori  che potranno godere delle tanto attese agevolazioni fiscali con ricadute positive per lo sviluppo dell’intero sistema economico calabrese". 

 

Approvazione ddl ZES Gioia Tauro: riflessioni di D'Agostino e Arruzzolo

"L'istituzione di una zona economica speciale finalizzata a fare di Gioia Tauro un luogo di libero scambio di merci e servizi tra gli operatori dei mercati internazionali, fortemente competitivo e appetibile  per gli investitori e con tanto di agevolazioni fiscali per le imprese che vi operino, rappresenta la chiave di volta e di svolta non solo dell’intera zona, ma dell’intero Mediterraneo".  E’ quanto dice il capogruppo del Nuovo Centrodestra alla Regione Giovanni Arruzzolo che aggiunge: "In questa direzione, l’approvazione all’unanimità delle misure straordinarie per lo sviluppo dell'Area di Gioia Tauro nel corso dei lavori odierni della  Commissione Bilancio, segna un passaggio importante per il rilancio nello scacchiere economico italiano di una intera area che, ancora oggi, fa fatica a raccogliere frutti significativi a fronte delle grandi potenzialità e che, proprio per questi motivi, non può perdere ulteriormente le opportunità legate alla sua vocazione geografica che aprono scenari attrattivi per le imprese. Dunque- conclude Arruzzolo- nella consapevolezza che la Zes costituisca chance fondamentale che questa Regione non può lasciarsi sfuggire, considerato anche il tempo andato perduto, ribadisco sulla vicenda la massima attenzione, in linea, tra l’altro, con la posizione che ho espresso fin da subito nel mio ruolo di consigliere regionale". Analogo giudizio compiaciuto è stato manifestato da Francesco D'Agostino, vice presidente del Consiglio regionale:  "Un altro importante passo è stato fatto verso la realizzazione della Zona Economica Speciale nel Porto di Gioia Tauro". Il numero 2 di Palazzo Campanella esprime “soddisfazione per il parere favorevole pronunciato dalla II Commissione Consiliare sul DDL per l’istituzione della ZES. L’Amministrazione regionale, e l’intera maggioranza – prosegue D’Agostino – stanno dimostrando massima attenzione per lo scalo gioiese, che è infrastruttura strategica per il Mezzogiorno e, senza dubbio, per l’intero Paese. Sin dall’inizio del mandato, il Presidente Mario Oliverio ha spiegato che per il Porto di Gioia Tauro servono azioni importanti, al fine di consolidare l’attività di transhipment aprendo, inoltre, a nuovi fronti di intervento sul piano dell’insediamento produttivo e su quello degli investimenti nel retroporto. In questa direzione, muove la Zona Economica Speciale, che è area dove le aziende possono godere di incentivi e condizioni favorevoli in termini doganali, fiscali, finanziari e amministrativi". Per Francesco D’Agostino: “Il percorso di sviluppo intrapreso dalla Regione Calabria mette il Porto di Gioia Tauro al centro dell’azione politica, e questo è un segnale forte che non può essere sottovalutato, perché la risposta alle istanze del territorio ed al sistema produttivo regionale e nazionale, si sta traducendo in atti concreti. L’impegno del Presidente Oliverio e dell’assessore Francesco Russo, nel caso specifico - conclude il Vice Presidente del Consiglio regionale -  sta dimostrando che dalle parole stiamo finalmente passando ai fatti". 

 

 

Arruzzolo: "Tavolo di concertazione sulla diga del fiume Metramo"

“Creare un tavolo di concertazione e di confronto istituzionale sulla Diga del fiume Metramo”. E’ la richiesta che il capogruppo del Nuovo Centro Destra alla Regione Giovanni Arruzzolo rivolge al presidente della Giunta Oliverio affinchè “su opere fondamentali per il rilancio e la valorizzazione del territorio calabrese si realizzi un percorso fattivo e condiviso con il contributo di tutti i soggetti interessati. Dopo due anni dal collaudo sulla Diga, non è più possibile accettare ulteriori perdite di tempo che suonano come offesa per la comunità calabrese e per i tanti soldi che sono stati spesi finora. Urge – rilancia Arruzzolo- mettere in atto tutte le procedure necessarie per recepire le risorse economiche e consentire, a distanza di vent’anni dal completamento, il funzionamento di una struttura così vitale per le popolazioni e per i territori dei comuni di S. Pietro di Caridà e Galatro e dell’intera Piana di Gioia Tauro”.  “Sono sotto gli occhi di tutti i benefici dell’opera e l’impatto positivo, in termini di occupazione e sviluppo, che il completamento di tutta la rete idrica a valle avrebbe con l’utilizzazione di tanti milioni di metri cubi d’acqua, rendendo irrigue vaste zone di territorio. In una fase di crisi generalizzata, dove tante certezze e tanti capisaldi stanno venendo meno giorno dopo giorno – aggiunge Giovanni Azzuzzolo - l’unico settore, oltre quello turistico, che può generare occupazione e reddito, resta sicuramente quello agricolo. Ed è in questo contesto, che si inserisce la necessità di una fruizione definitiva di questa straordinaria risorsa che sarebbe un motore fondamentale di sviluppo per l’intera agricoltura pianigiana. Sono ormai trascorsi quasi cinquanta anni dall’inizio della costruzione della grande opera, che ha visto anche un progetto specifico del Consorzio di Bonifica della Piana di Rosarno,  ma manca ancora il momento di svolta che è dato dalla distribuzione capillare dell’acqua contenuta nel grande invaso verso tutti i Comuni del fondo Valle. Infine - conclude Arruzzolo - non ci si può dimenticare della sicurezza dei cittadini,  problema che è stato sollecitato anche dal sindaco di Galatro Panetta agli Enti preposti alla sorveglianza della diga quando l’acqua è arrivata a raggiungere il massimo livello”.  

Cannizzaro e Arruzzolo: "Chiediamo un Consiglio per la Cardiochirurgia reggina"

“Chiederemo al presidente Scalzo nel corso della Conferenza dei capigruppo in programma lunedì prossimo una seduta ad hoc sulla sanità ed in questo contesto, in particolare, cercheremo di capire ed approfondire la situazione reale del Centro Cuore di Reggio Calabria”. E’ quanto asseriscono i capigruppo della Casa delle Libertà e del Nuovo Centro Destra, Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo. “In realtà, avevamo già avanzato, nel corso della stessa Conferenza, la necessità di dedicare una riunione specifica al sistema della sanità calabrese ed alla specificità reggina legata ad una Cardiochirurgia che tarda ad aprire i battenti, registrando solo voci su voci che tutto fanno tranne che chiarire il reale stato delle cose.   E se per ragioni di opportunità legate alle vicine elezioni amministrative, si è convenuto in quel momento di rinviare la discussione – aggiungono Cannizzaro ed Arruzzolo – ma adesso non è più accettabile, rappresentando il progetto della Cardiochirurgia reggina un vero e proprio momento di svolta per la sanità regionale che, invece, continua ad essere preda di beghe politiche e di polemiche incomprensibili che allontanano dall’importante obiettivo. Tutto questo come se l’investimento complessivo di 40 milioni di euro non rappresentasse un costo altissimo non solo per le casse regionali, ma per gli stessi cittadini ai quali, giornalmente, viene negato un servizio fondamentale e la tutela del diritto alla salute”. Per Arruzzolo  e Cannizzaro “l’apertura della Cardiochirurgia realizzerebbe due momenti: da una parte, eleverebbe l’offerta sanitaria posizionandola su livelli di eccellenza in un territorio, quello della provincia reggina, dai grandi bisogni; dall’altra, l’azienda ospedaliera ‘Bianchi-Melacrino-Morelli’ diventerebbe una risorsa per una utenza più vasta e per tutta l’area dello Stretto, raggiungendo, con la dotazione di una sala ibrida, tra le poche presenti sul territorio nazionale, nuovi ed elevati livelli di competitività rispetto alle realtà del Paese più all’avanguardia. Per tali ragioni, crediamo - concludono i due consiglieri regionali - sia urgente un intervento del presidente della giunta e del commissario Scura per rimuovere tutti gli ostacoli che hanno impedito ai cittadini dell’Area dello Stretto e dell’Azienda ospedaliera di avviare questa importante struttura di servizio”. 

 

 

Cardiochirurgia a Reggio, Arruzzolo (Ncd): "Basta promesse, servono i fatti"

"Accogliamo le rassicurazioni del Commissario alla Sanità Massimo Scura riguardo l’attivazione della Cardiochirurgia a Reggio Calabria ma, dopo tante belle parole e dopo tante speranze puntualmente spezzate nel corso degli anni, è tempo di passare ai fatti. La comunità reggina ha bisogno di risposte certe ed in tempi rapidi, non delle solite belle promesse. Ha bisogno di essere tranquillizzata dell’esistenza sul suo territorio di una struttura salva-vita quale parte integrante di un progetto di qualità in grado di rispondere all’emergenza-urgenza”. A dirlo, è il capogruppo alla Regione del Nuovo Centro Destra Giovanni Arruzzolo, che aggiunge. “Entrare nel merito dell’intesa raggiunta da Scura con il rettore dell’Università ‘Magna Graecia’ Aldo Quattrone se l’ipotizzata ‘estensione’ della Cardiochirurgia catanzarese nella città dello Stretto possa essere tra le soluzioni migliori, significherebbe accendere ancor di più un dibattito caratterizzato da tante beghe. Certamente, bisogna mettere la parola fine rispetto ad una delle questioni più spinose e controverse della sanità calabrese e non sono più possibili passi indietro. Ogni progetto, purchè rispettoso del diritto fondamentale alla salute, deve essere ben accetto". "In questi anni - continua Azzuzzolo - sotto gli occhi di tutti noi, si è consumata una brutta pagina. Altro che Centro di eccellenza! Solo sperpero di denaro e disuso di attrezzature tecnologicamente all’avanguardia, tra cui la tanto invidiata sala ibrida. Anch’io mi sono trovato a salutare con soddisfazione l’inaugurazione della struttura per poi, scoprire, da cittadino prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, già il giorno seguente, che la Cardiochirurgia era di fatto chiusa. Pronta solo sulla carta, mai utilizzata, solo un bel prodotto mediatico. Ebbene, si mettano da parte una volta per tutte i mille campanilismi che non portano da nessuna parte e che hanno condizionato la crescita della nostra terra e si definisca, invece, un percorso concertato e condiviso nel rispetto dei ruoli e delle competenze". "Al di là dei tanti interessi in gioco -conclude Giovanni Arruzzolo-, è la tutela del popolo calabrese l’unico interesse da salvaguardare nell’ottica di quel bene collettivo che solo la politica unita, espressione di valori e non di bandiere, può e deve garantire”.

Sanità, Arruzzolo: "Creare una rete del cuore in Calabria"

“La proposta del senatore Bilardi di valorizzare la tecnologia esistente a Reggio Calabria, dopo l’investimento di 40 milioni per Cardiochirurgia, è l’unica in grado di non vanificare le risorse impegnate”. Lo afferma in una nota Giovanni Arruzzolo. “Il senatore Bilardi - afferma il capogruppo in consiglio regionale di Ncd - ha lanciato la proposta operativa al Policlinico universitario di Catanzaro affinché si crei una rete del cuore in Calabria e si avvii una Scuola accademica. La necessità di rendere funzionali le attrezzature e di avere i posti letto renderebbe l’investimento effettuato non uno spreco”. Secondo Arruzzolo “è indispensabile che la Regione, dal governatore all’ufficio del piano commissariale, convochi un incontro con il rettore di Catanzaro per individuare le possibili soluzioni, avendo come opzione anche quella di una convenzione a largo spettro che interessi tutto il mondo della Cardiochirurgia calabrese. Non possiamo privare Reggio e la  Calabria - conclude - di una grande opportunità che consentirebbe di potenziare la nostra offerta sanitaria ben oltre i confini regionali”.

 

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