Mangialavori tuona contro "l'ulteriore impoverimento del servizio ferroviario per Mileto"

"Ulteriore depauperamento del servizio ferroviario con riferimento alla tratta da e verso Mileto”. È questo l’oggetto dell’interrogazione che ha presentato il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori ha presentato. "Per come più volte rilevato dai vari schieramenti politici la riorganizzazione delle Rete Ferroviaria, così per come operata negli ultimi anni, si è tradotta - rileva il coordinatore provinciale di Forza Italia - in un significativo depotenziamento per il sistema ferroviario calabrese. Non a caso, numerose sono state le iniziative, anche parlamentari, che hanno posto l’accento su tale problematica. La città di Mileto risulta significativamente colpita da tali disservizi. E proprio per sottolineare tale vicenda, poche settimane addietro avevo già presentato apposita interrogazione. Pochi giorni fa è stato varato il nuovo piano del traffico ferroviario regionale estivo che entrerà in vigore il prossimo 12 giugno. Da tale piano emerge un sostanziale ulteriore impoverimento dell’offerta in argomento. Da Mileto a Reggio Calabria, è prevista soltanto una corsa ferroviaria, per la precisione quella del treno regionale numero 3735 con partenza da Mileto ore 06.01 e arrivo a Reggio Calabria Centrale ore 07.10. Un dato che, francamente, si commenta da sé. Eppure, nella recente visita, il presidente Oliverio si era impegnato a valorizzare tale realtà. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da rallegrarsi. Il presidente della Regione aveva previsto uno svincolo autostradale e altre iniziative dedicate alla città di Mileto. Come sempre, ai roboanti annunci seguono, puntualmente, sonori arretramenti. A farne le spese, come sempre, i cittadini. Non resta che attendere il riscontro della maggioranza di governo regionale". "E ciò - è la conclusione di Mangialavori - per conoscere se e quali iniziative essa intenda realizzare per rendere l’offerta del servizio ferroviario che interessa la stazione di Mileto, appropriato alle obiettive esigenze dell’utenza".

Organismi di controllo, Mangialavori: "La maggioranza fa abdicare la politica"

“La nomina dei rappresentanti negli organismi di controllo e vigilanza regionali, mediante sorteggio, segna la definitiva abdicazione della politica a vantaggio di logiche tutt’altro che moderne”. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere Giuseppe Mangialavori (Casa delle Libertà). “L’esigenza di assicurare trasparenza e legalità è fuori discussione. Ma altrettanto necessario è il dovere di responsabilità che dovrebbe caratterizzare chi ricopre cariche istituzionali di caratura regionale. Compito di ogni organo legislativo – prosegue Mangialavori -  è offrire regole certe e precise, nell’ambito delle quali siano bilanciati meritocrazia e discrezionalità politica. Un conto è individuare meccanismi legittimi, lineari e coerenti con la disciplina vigente. Altro – sottolinea il consigliere della Casa delle Libertà -  è rinunciarvi in favore di modalità elettive che rinviano a una mentalità che poggia sull’aleatorietà. Ove si fosse prospettata la necessità di riscrivere le regole di elezione dei suddetti organismi – aggiunge Mangialavori - sarebbe stato individuato un percorso formale volto ad offrire riscontri sostanziali alla quaestio in esame. La necessità di approntare riforme anche su tale settore della vita regionale non può essere eluso in maniera così plateale. Probabilmente, anche su tale materia, una sburocratizzazione e uno snellimento, sia procedurale che fattuale, sarebbe stata la via più appropriata. La maggioranza regionale, insomma, ha perso un’altra occasione per avviare un progetto riformista spesso sbandierato ma quasi mai attuato”.

 

Anomalie nell’acqua dei comuni costieri, Mangialavori: “Servono interventi concreti”

“Non può lasciare indifferente l’azione promossa dal Circolo Legambiente Ricadi, dall’Associazione Generazione Speranza, dal Comitato spontaneo dei cittadini di Santa Domenica e da numerosi cittadini residenti nel Comune di Ricadi a causa delle anomalie registrate sull’acqua potabile di Ricadi e dei comuni costieri”. Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, secondo il quale “è opportuno sottolineare come, nel tempo, tale fenomeno ha assunto progressive acute emergenze tali da originare alcune temporanee ordinanze di divieto di utilizzo a fini alimentari. A ciò si aggiunga, in alcune occasioni, come sia stato accertato il superamento del valore di parametro per il manganese. Dagli esami effettuati in più circostanze – rileva l’esponente della Cdl - è emersa anche la presenza di cloro in misura superiore al valore limite. Un dato che corrobora la sussistenza di criticità. Da anni la vicenda ha coinvolto associazioni ambientaliste e cittadini che hanno più volte chiesto interventi risolutori di tale problematica. Il perdurare di tale situazione è fonte di continuo disagio e di costante preoccupazione per le popolazioni comunali interessate al fenomeno. Da una parte per i risvolti in chiave di tutela della salute pubblica, dall’altro per l’immagine di un comprensorio già alle prese con radicate difficoltà. Emerge, pertanto, la necessità non più rinviabile di interventi concreti per accertare le cause di tali disfunzioni al fine di una loro definitiva rimozione. In particolare, per quel che concerne la Regione – conclude Mangialavori - è opportuno che vi sia una significativa ricognizione e ogni utile azione, relativamente ad ogni elemento di gestione degli acquedotti regionali della Calabria e del relativo servizio di erogazione di acqua ad usi idropotabili”.

Sabato Renzi sbarca in Calabria: il commento tranciante di Mangialavori

"Invece della passeggiata a Reggio, dove per l’occasione i suoi 'amici' stenderanno tappeti di velluto come se la città non fosse sommersa dai problemi, il premier Renzi farebbe meglio a venire a risolvere le difficoltà dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia da mesi e mesi senza stipendio o con stipendi accreditati a singhiozzo e senza alcuna risposta risolutiva da parte degli esponenti del governo nazionale”. Giuseppe Mangialavori, consigliere regionale della Cdl, è tranciante: "Il Governo scherza col fuoco! Non si rende conto che, abbandonando a sé la vertenza dei dipendenti della Provincia di Vibo, il rischio è che si acuisca un disagio sociale che potrebbe avere esiti imprevedibili. Non si possono chiudere gli occhi dinanzi ad un disagio così eclatante che mette in discussione insieme al posto di lavoro le prospettive di interi nuclei familiari in una realtà già di per sé mortificata dalla penuria di lavoro e di investimenti pubblici e privati e da una vera e propria desertificazione industriale". Aggiunge Mangialavori: "Le passeggiate in Calabria di Renzi ormai in caduta libera nel Paese, sono note per non aver mai  lasciato segni tangibili del suo passaggio. Mesi fa asserì che la Calabria era la madre delle battaglie e poi abbiamo visto che non è successo nulla. Le sue discese nel profondo Sud sono sempre indotte da ragioni che non riguardano le prospettive della nostra regione. In questo caso, si tratta di campagna elettorale, non per far vincere i suoi candidati che a Cosenza e Crotone sentono già il vento della sconfitta, ma per creare consenso intorno ad una riforma della Costituzione che viola i principi basilari della partecipazione e del pluralismo democratico. Ciò che stupisce - conclude Mangialavori - è l’acquiescenza e il 'tutto va bene madama la marchesa' dei politici calabresi del Pd che di fronte alla montagna irrisolta di problemi non dovrebbero neppure riceverlo o al più chiedergli di assumersi le proprie responsabilità".

 

Provincia, la provocazione di Mangialavori: “Delrio ne prenda la guida”

“Per focalizzare l’attenzione sulle gravi criticità dell’ente Provincia è stata inoltrata missiva al presidente del Consiglio Mattero Renzi, al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio. Ben note le vicende che ruotano intorno all’ente”. È quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori per il quale “la cosiddetta ‘Riforma Delrio’ si è innestata su una preesistente crisi finanziaria dell’ente. Risultato immediato: la Provincia è stata depotenziata di ogni sua operatività. Le conseguenze di ciò – spiega l’esponente della Cdl - hanno avuto riflessi nefandi sulle dinamiche quotidiane e ordinarie. Le difficoltà più tangibili si sono registrate sul sistema viario che è obiettivamente a pezzi. Le cronache raccontano di incidenti che si succedono con drammatica puntualità. Vicenda dolorosa anche quella che riguarda i dipendenti rimasti a carico dell’ente. Tali lavoratori, per molti mesi non hanno percepito lo stipendio. Detta situazione non è stata mai del tutto superata e gli stipendi sono pagati a singhiozzo. Tutto ciò ha minato e mina la stabilità e la serenità dei dipendenti e delle loro famiglie, con ripercussioni umane gravissime. In un siffatto contesto i locali amministratori sono stati privati di un riferimento istituzionale operativo. E senza strumenti – aggiunge Mangialavori - l’azione di governo di una Provincia risulta praticamente impossibile. L’impotenza dei locali amministratori è così elevata per cui s’invoca il ministro Delrio, ideatore della riforma (ed attuale ministro alle Infrastrutture), ad assumere direttamente l’amministrazione dell’ente Provincia di Vibo Valentia! E d’altronde, il commissariamento prima e le misure successive alla ‘Riforma Delrio’ poi si sono rivelate inefficaci innanzi alle problematiche rappresentate dalla Provincia. Logico corollario di tutto questo: un intervento ad opera delle sovrastanti istituzioni – è la conclusione - volto a garantire i mezzi opportuni per un rilancio politico e per un’ordinata evoluzione amministrativa dell’ente Provincia”.

Sanità, Mangialavori: “Nessuna fiducia del Governo nei confronti della Giunta regionale”

“Il documento della maggioranza sulla sanità approvato in Consiglio porta acqua al mare, perciò l’opposizione non avrebbe mai potuto approvarlo. In sostanza -  sostiene il consigliere regionale della Cdl Giusepe Mangialavori - si è persa l’occasione di chiedere al Governo ‘amico’ di rimuovere, salvo attivarsi in caso contrario anche con una mobilitazione della Calabria, una Struttura commissariale accusata d’inefficienza, incompetenza ed invadenza nelle prerogative costituzionali della Regione”. Ancora Mangialavori: “Dal documento si evince il timore della maggioranza di parlar chiaro per non entrare in conflitto col Governo Renzi che continua a non prestare attenzione non solo al diritto alla salute dei calabresi, ma a tutte le emergenze sociali delle aree più svantaggiate del Mezzogiorno. Il commissario per il Piano di rientro con cui ogni giorno il presidente della Regione è in forte polemica, è stato nominato dal Governo, ma - sottolinea Mangialavori -  se il Governo ‘amico’ non recepisce nessuna delle proteste della Giunta Oliverio rinviando nel tempo una possibile soluzione, è evidente che c’è, insieme ad una sottovalutazione dei guasti che la Struttura commissaria sta compiendo in Calabria, una totale sfiducia del Governo verso la Giunta regionale”. Conclude il consigliere regionale: “È un documento-manifesto privo di concretezza, quando tutti sappiano che, soprattutto in questo frangente, nella sanità c’è bisogno di scelte chiare per riorganizzare il sistema recependo le istanze di ogni territorio. Altro che il richiamo a sedicenti Stati generali sulla sanità che, dopo il flop degli Stati generali sui giovani, non promettono niente di buono”.

Mangialavori: "Dalla Giunta regionale figuracce che causano salassi"

“L’ennesimo pateracchio che espone la Regione ad un’altra figuraccia. Un altro clamoroso errore tecnico che poteva essere evitato, se soltanto avessero ascoltato l’opinione dell’opposizione, formalizzata con un’interrogazione a firma del collega Mimmo Tallini, che avrebbe voluto mettere al riparo la Regione dai salassi che si annunciano”. Lo afferma il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori a proposito della sentenza del giudice del lavoro circa il direttore generale pro tempore della presidenza della Regione Francesco Zoccali. Aggiunge Mangialavori: “Chiunque vada a rileggersi le osservazioni mosse, nel mese di febbraio del 2015, alla decisione di cacciare i direttori generali, oggi, a fronte di una sentenza di condanna per la Regione, non può che riconoscere l’ostinazione della Giunta”. Conclude Mangialavori: “Per non aver voluto seguire la strada maestra dell’avviso pubblico, imposto dalla riforma Brunetta, e aver privilegiato percorsi tortuosi, con delibere di Giunta e revoche delle revoche che sono terminate con l’accorpamento dei Dipartimenti per giustificare lo spoil system, la Regione sarà costretta a sborsare somme ingenti e i cittadini non possono che porsi questa domanda: chi pagherà per gli errori commessi?”. 

 

Mangialavori boccia gli "Stati generali dei giovani": "Figuraccia della Regione"

"L’assessore al Lavoro invece di presentarsi agli 'Stati generali dei giovani' con un pacchetto di proposte operative, visto che il tema è di straordinaria gravità in una regione in cui aumentano disagio sociale e povertà, ha inscenato un 'pesce d’aprile' con qualche giorno d’anticipo". E’ il commento del consigliere regionale della CdL Giuseppe Mangialavori, che aggiunge: "Sarà per questo che i giovani hanno disertato l’appuntamento. Hanno intuito, più di altri, che si trattava di uno scherzo, o al più della convention di una corrente del PD spacciata per iniziativa istituzionale. Avevamo chiesto al presidente Oliverio che si evitassero figuracce come questa, non solo per le singolari modalità con cui il convegno è stato organizzato, ma perché - sottolinea Mangialavori - non si può abusare così platealmente della fiducia dei calabresi e nel caso specifico dei nostri giovani. Invece si è insistito col tenere la 'due giorni' addirittura nella sala di un albergo, dando prova di non disponibilità al confronto politico ed istituzionale e, peggio ancora, di un’inconcludenza tecnica di cui sicuramente nessun assessore politico sarebbe stato capace".    

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