"Stati generali politiche giovanili": infuria la polemica sul convegno organizzato dalla Roccisano

"Chiediamo che il convegno organizzato, impropriamente utilizzando il nome della Regione, dall’assessore esterno dottoressa Federica Roccisano per il 21 e 22 marzo, avente come titolo 'Stati generali politiche per i giovani', sia sospeso per mancanza di garbo istituzionale nei confronti del Consiglio regionale". E’ quanto affermano i consiglieri dell’opposizione Fausto Orsomarso, Mimmo Tallini e Giuseppe Mangialavori che aggiungono: “Si tratta di un’iniziativa propagandistica, che non ha alla base alcun contenuto di cui gli organizzatori possano andar fieri: infatti, gli ultimi dati Istat riferiti al 2015, vedono in calo di 7.400 unità la Calabria per quanto concerne l’occupazione, contrariamente ai dati generali sul Paese e sul resto del Mezzogiorno. La Calabria è ultima nel Paese e in Europa, ma c’è chi, proprio sull’emergenza occupazione, anziché darsi da fare per la ripresa dello sviluppo, tenta di speculare elettoralmente, senza contare, tra l’altro, che siamo in un frangente in cui si va al voto per il rinnovo di diverse e importanti amministrazioni comunali".  Ancora Orsomarso, Tallini e Mangialavori: “Su un tema così fondamentale per la Calabria non è possibile mettere in piedi, spendendo risorse pubbliche, iniziative di una corrente di partito gabbandole per manifestazioni istituzionali. Chiediamo, quindi, al Presidente Oliverio, se non vuol essere ritenuto corresponsabile di uno sgarbo simile, di intervenire richiamando il suo assessore al rispetto del pluralismo e delle prerogative di chi in Consiglio regionale è stato eletto dal popolo. Non invitare il Consiglio regionale ad esprimersi sulle politiche giovanili nel corso di un’iniziativa della Regione, è davvero troppo. Ed è inutile spiegare, perché lo capiscono anche i bambini delle elementari, che il Consiglio regionale non è rappresentato da due soli capigruppo di maggioranza (Pd e ‘Oliverio Presidente’). Mancano gli altri capigruppo della maggioranza e mancano i capigruppo dell’opposizione e tra l’altro, cosa ancora più grave, non compare tra i relatori neanche il Presidente del Consiglio regionale. Forse perché è un renziano?". Concludono i tre consiglieri regionali: “Tutto ciò è la riprova che si tratta di un’iniziativa di una parte del Pd che esclude sia i renziani del Pd che tutti i rappresentanti delle altre forze politiche. La ragione per cui si agisce in un modo cosi irriguardoso dei ruoli politici ed istituzionali, a parte l’inesperienza di chi si attribuisce l’iniziativa e probabilmente anche alla paura del confronto, è la poca stima dell’intelligenza dei calabresi, considerati, evidentemente, come soggetti da prendere in giro con slogan e deplorevole propaganda".

 

Forza Italia Vibo, Oliver Russo nominato responsabile provinciale del Dipartimento Giustizia

Prosegue l'attività del Dipartimento Giustizia Forza Italia Calabria con l'individuazione sul territorio dei referenti che faranno parte della squadra guidata dall'avvocato, Sabrina Rondinelli. Dopo la nomina per la provincia di Catanzaro dell'avvocato Santacroce, la responsabile regionale Rondinelli, la coordinatrice Jole Santelli e il coordinatore provinciale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, hanno nominato l'avvocato Oliver Russo, nuovo responsabile per la provincia di Vibo Valentia. Soddisfazione è stata espressa da Rondinelli: “sono molto onorata di questa nuova scelta, subito approvata dai dirigenti del partito. Conosco l'avvocato Russo fin dai tempi universitari, insieme abbiamo intrapreso l'attività politica e sono sicura che anche attraverso il Dipartimento Giustizia saranno tante le battaglie che condivideremo. A lui i miei auguri di un buon lavoro”. 

Riordino rete ospedaliera. Stoccata di Mangialavori contro Scura: "Penalizzati territori e comunità"

"Il recente decreto Scura sulla riorganizzazione delle rete ospedaliera regionale presenta un serie di incongruenze e concretizza opzioni che non hanno affatto positiva incidenza sui territori e sulle comunità di riferimento. E non a caso - afferma il consigliere regionale della CdL, Giuseppe Mangialavori - si registrano proteste, critiche e censure da ogni parte della società civile (e non solo dal mondo politico e sanitario). Fra le misure adottate dal decreto, anche lo smantellamento del centro trasfusionale di Lamezia Terme. I fatti. Tale decisione - secondo Mangialavori - sarà gravida di effetti gravissimi sia per l’utenza ordinaria che per i vari reparti dell’ospedale lametino. Il centro trasfusionale di Lamezia Terme, infatti, è presidio sanitario fondamentale per i malati di talassemia, anemia e delle altre patologie ematiche sia dell’hinterland Lametino che del Vibonese. E così, sia i pazienti di Vibo che quelli di Lamezia - stigmatizza l'esponente politico - dovranno sobbarcarsi l’onere di trasferirsi per le loro cure presso il presidio di Catanzaro. Il tutto, con disagi e difficoltà d’immediata intuizione. Da sottolineare che tale reparto, inoltre, ha sempre assolto ad un ruolo fondamentale nell’ambito delle urgenze mediche. Per cui, l’intera struttura ospedaliera lametina - rilancia Mangialavori - subirà gli effetti negativi di questa soluzione. In merito, ancora una volta, il decreto risulta doppiamente carente nella parte motivazionale: sussistenza di adeguati collegamenti (importante snodo ferroviario, aeroporto e svincolo autostradale); utenza interessata a tale servizio. All’incirca 150 mila i cittadini potenzialmente coinvolti nei servizi del centro trasfusionale lametino. Un’altra eccellenza regionale - conclude Giuseppe Mangialavori - messa in discussione da una decisione tutt’altro che condivisibile".  

Riordino rete ospedaliera, Mangialavori: "Sanità calabrese affossata dal PD"

“La Calabria è stanca di essere umiliata, ma anche di essere presa in giro dalla Giunta regionale, dal Governo ‘amico’ e dal Pd”. Lo asserisce il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori che considera “semplicemente offensiva la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera decretata dal Commissario ad acta per il Piano di rientro. L’unico criterio adottato è un indiscriminato taglio che affossa la sanità pubblica in ogni territorio e che francamente lascia sconcertati per la superficialità con cui si sono assunte scelte così gravi”. Aggiunge Mangialavori: “Scura però non è di nomina celestiale ed è con il Governo ‘amico’ che l’ha indicato e lo tiene fermo sulla poltrona, nonostante tutto, che il presidente Oliverio e la sua maggioranza dovrebbero protestare. Perché delle due l’una: o il Governo e la Giunta regionale stanno insieme concertando l’affossamento della sanità in Calabria, oppure questa Giunta regionale non ha alcuna considerazione da parte di Palazzo Chigi, come dimostra il fatto che Scura, a dispetto delle  tante umiliazioni inferte alla Calabria ed alle istituzioni democratiche calabresi, resta al suo posto e, pur non essendo stato eletto da nessuno, dette legge. Il punto - conclude Mangialavori - è che in Calabria c’è un equivoco grande come un grattacielo che si chiama Pd. Un Pd che non ha, come dimostrano le vicende sanitarie, alcuna capacità di farsi ascoltare dai suoi vertici nazionali e dal Governo ‘amico’. Ciò che è grave è che le contraddizioni di questo partito vengono scaricate sulla Calabria e sui calabresi che pagano prezzi pesantissimi. Così vediamo che mentre il Governo lascia affossare la sanità calabrese da un suo delegato, i vertici del Pd calabrese, piuttosto che protestare energicamente, accorrono, come se tutto andasse più che bene, ad accogliere i luogotenenti di Renzi e del Pd ogni qual volta questi vengono in Calabria a tagliare nastri, a fare promesse da marinai o a sedare liti intestine”. 

Unioni civili e stepchild adoption, Mangialavori (FI): "I desideri non possono diventare diritti"

"Unioni civili e stepchild adoption - Riflessioni a confronto" questo il titolo dell’iniziativa che si è svolta ieri a Vibo su iniziativa di Forza Italia - Dipartimento diritti umani e libertà civili della Calabria. Una manifestazione che ha registrato diversi momenti di accesa dialettica e viva attenzione dai partecipanti. La prima a prendere la parola è stata Anna Maria Giofrè, responsabile provinciale del Dipartimento che ha introdotto l’argomento in discussione. A seguire, Maria Josè Caligiuri, responsabile regionale del dipartimento che ha messo in luce la posizione di Forza Italia su tali temi. È stata poi la volta di Lavinia Durantini presidente dell’Arcigay di Cosenza che ha motivato con dovizia di argomenti le ragioni in favore delle unioni civili e della stepchild adoption. Brillante, l’intervento di Nino Spirlì che si è caratterizzato per la sua verve e per l’originalità del taglio. Spirlì ha proposto una lucida visione laica dei rapporti sentimentali e la necessità che lo Stato s’interessi poco o nulla ai rapporti affettivi fra la gente. Contrarietà è stata espressa in merito alla stepchild adoption. Il presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Alberto Nicola Filardo ha messo in luce il profilo giuridico delle vicende in esame. La psicologa e psicoterapeuta Gabriella Zaccuri ha relazionato sulla base di dati approfonditi tratti dalla sua esperienza e competenza professionale. Dal canto suo, Don Francesco Vardè, pubblico ministero presso il Tribunale ecclesiastico presso Reggio Calabria e parroco della concattedrale Santa Maria Assunta di Nicotera ha messo in evidenza come, su questi temi, sia necessario un forte richiamo ai valori del Cristianesimo. Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale azzurro Giuseppe Mangialavori, il quale si è mosso su due piani. Per quanto riguarda le unioni civili ha dichiarato: "Il Ddl Cirinnà non ignora giuridicamente l’unione di persone fra lo stesso sesso e, al contempo, non le equipara al matrimonio. Un dato dai tanti risvolti che meritano adeguati approfondimenti". Contrarietà netta sulla stepchild adoption: "I desideri - ha affermato - non possono diventare diritti. E i genitori A e B non possono sostituire una mamma e un papà". I lavori sono stati moderati dal giornalista Salvatore Berlingieri.

 

 

Mangialavori striglia Oliverio: "E' il campione dell'antipolitica"

"In Calabria, nel silenzio dei partiti di maggioranza, assistiamo ad una preoccupante deformazione del sistema democratico che non ha eguali nella storia del regionalismo e nessun riscontro nelle altre regioni del Paese. In sostanza, il presidente Oliverio - sostiene il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori - forse perché ritiene che il suo ruolo sia assorbente di ogni altra istanza politica presente in Consiglio regionale, su mandato del popolo o per via di una sfiducia totale verso le qualità degli eletti, sta azzerando completamente la politica. E riconducendo tutto nelle sue mani ed in quelle di tecnici e consulenti, chiamati ad occuparsi dei problemi della Calabria, che non hanno avuto alcun consenso dai calabresi. L’incarico straordinariamente delicato affidato al consulente Franco Pacenza è la piena dimostrazione di questo processo di svuotamento della politica. Davvero - chiede Mangialavori - non c’è un consigliere regionale di maggioranza eletto dai cittadini, in grado di prendersi di cura di un settore come la sanità che assorbe oltre il 70 per cento del Bilancio?".  Aggiunge il consigliere regionale: "L’antipolitica (che in Italia fa presa profittando della crisi dei partiti), e i movimenti che la rappresentano fanno un baffo all’antipolitica del presidente Oliverio, che tende ad annullare il ruolo degli eletti e quindi uno dei tasselli più importanti di un sistema democratico. Se si aggiunge che l’attuale compagine di governo regionale è composta, dopo la cacciata dei politici, esclusivamente da 'tecnici' e che il Consiglio regionale è stato ridotto a passacarte con la consegna di non osare discutere i provvedimenti che arrivano dalla Giunta, si percepisce la conclusione cui si è pervenuti: il commissariamento della Regione e della politica e dunque lo strozzamento del confronto e del dibattito democratico. Tutto ciò, tra l’altro - conclude Mangialavori - non ha come esito la crescita economica e sociale della Calabria. Anzi, sta accadendo l’esatto contrario: senza il coinvolgimento delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, la Calabria sta pericolosamente arretrando e la bocciatura da parte del Governo della legge urbanistica, approvata su ordine della Giunta e priva della necessaria concertazione, è la riprova di un’interpretazione sbagliata ed anticostituzionale del ruolo del Presidente di Regione che, giova ricordarlo, è eletto direttamente dal popolo come eletti direttamente dal popolo sono i consiglieri regionali, oggi considerati quasi come clandestini a bordo".

 

Autostrada Salerno-Reggio Calabria, Mangialavori: "Da Renzi battute di dubbio umorismo"

“Il presidente del Consiglio Matteo Renzi - afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori - ha una fervida fantasia e un gusto singolare per le iperbole e i parossismi. La timidissima crescita economica registrata da poco tempo, a suo giudizio, farebbe impallidire persino il New Deal di Franklin Delano Roosevelt. La totale irrilevanza nazionale sulla politica estera, confusa con un saggio temporeggiamento. E la flebile ripresa occupazionale ingigantita da una lettura non approfondita dei dati reali”. “L’ultima trovata del presidente - sottolinea Mangialavori - è l’inaugurazione della nuova Sa-Rc che dovrebbe avvenire in tempi ragionevoli (pare per il prossimo 22 dicembre). In realtà, come è ben noto a tutti, non solo l’autostrada presenta innumerevoli criticità, ma, addirittura, registra ritardi progettuali ed esecutivi che non saranno colmati in un tempo così ristretto. Tali deficit si rilevano, in particolare, ma non solo, nella provincia di Cosenza. Non a caso - ricorda l’esponente politico - con un ordine del giorno di qualche settimana fa, approvato all’unanimità, il Consiglio regionale ha deliberato di chiedere, formalmente, un incontro al ministro Delrio per il finanziamento delle opere necessarie a colmare il deficit in questione. E nonostante tali evidenti lacune, il presidente Renzi si concede a battute di dubbio umorismo. Sulla Sa-Rc tutti i governi che si sono succeduti nel tempo hanno proseguito l’opera di ammodernamento. Quest’ultima, però - evidenzia il consigliere regionale - è sempre stata lentissima e spesso costosa e incompiuta. Tra una battuta e l’altra, chissà se il premier - conclude Mangialavori - troverà il tempo per un’appropriata riflessione e una concreta linea di intervento”. 

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Forza Italia. Queste le decisioni del Coordinamento provinciale di Vibo

Si è riunito ieri il coordinamento provinciale vibonese di Forza Italia. "Le decisioni adottate - è scritto in una nota diffusa dal Coordinatore Giuseppe Mangialavori - gettano le basi per la costruzione di una struttura organica ed operativa. Definitivamente superata la logica del partito asfittico e distante da territori e comunità, si punta con fermezza a una politica dei contenuti. Per conseguire traguardi sempre più prestigiosi e gravide di positive ricadute sulla società sarà essenziale un radicamento in tutte le realtà comunali. Affinché ciò si realizzi, le scelte sugli organismi locali saranno oggetto di attenta ponderazione e disamina che verrà effettuata con le popolazioni di riferimento. A breve, pertanto, sarà definito l’organigramma dirigenziale di ogni realtà comunale".  "Il coordinamento - rende noto il comunicato - si è soffermato con attenzione sulle condizioni delle comunità interessate al voto nella prossima tornata elettorale primaverile. E ciò nella consapevolezza che la presenza nei civici consessi sia il presupposto di una buona politica di governo dei territori.  Altro punto condiviso, il coinvolgimento dei giovani nell’azione politica promossa dal partito.  Il coordinamento ha poi nominato Giulio Capria coordinatore della città di Vibo Valentia. I quadri di Fi, pertanto, si rafforzano grazie a una presenza giovane e qualificata. In conclusione si può affermare - secondo Mangialavori - che Forza Italia, specie in una provincia con tante criticità come quella di Vibo Valentia, non si rassegna a un presente e a un futuro di declino e rilancia la sfida di emancipazione e sviluppo". 

 

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