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Regione. In IV Commissione discussione sulle modifiche alla Legge Urbanistica

Le modifiche e le integrazioni alla legge urbanistica della Calabria al centro dei lavori della quarta Commissione "Assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente", presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua.  L’organismo consiliare, riunitosi questo pomeriggio a Palazzo Campanella alla presenza dell’assessore al ramo Francesco Rossi, ha audito il presidente Ance Calabria Francesco Berna in relazione al progetto di legge n. 160 di iniziativa della Giunta regionale che introduce modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 "Norme per la tutela, governo ed uso del territorio” (il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è giovedì 28 luglio). Invitato dal presidente Bevacqua ad esprimersi sulla corposa relazione Ance, l’assessore Rossi ha sottolineato “il contributo fattivo e significativo dell’associazione”, riservandosi di approfondirne i contenuti e definendo “interessante l’implementazione del principio del consumo di suolo zero". "Considero importante questa collaborazione nello spirito di condivisione che caratterizza questa Commissione e che, più in generale, deve costituire il tratto distintivo di una azione politico-istituzionale che imprima qualità e sistematicità agli interventi sul territorio e agli impatti sul sistema pubblico-privato - ha esordito il presidente Bevacqua-. Per questo, valuteremo con grande attenzione il contributo dell’Ance in modo che le osservazioni pervenute nel corso dei lavori odierni possano contribuire a migliorare il testo che verrà licenziato. Per gli stessi motivi, risulta incomprensibile l’assenza da parte degli Ordini professionali che erano stati convocati e che, per ragioni che andremo a capire meglio, hanno deciso di non partecipare ai lavori, pur avendo loro stessi chiesto che la loro audizione fosse spostata ad oggi dalla precedente seduta. Nonostante ciò, la Commissione- conclude Bevacqua- su  mia sollecitazione, ha invitato l’assessore Rossi di elaborare una proposta relativa all’accoglimento della richiesta della rigenerazione urbana".         

 

Regione. In Commissione Territorio e Ambiente si è discusso della nuova Legge Urbanistica

La quarta Commissione consiliare, 'Assetto e utilizzazione del territorio, Protezione dell’Ambiente', presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua, ha avviato con la seduta odierna una fitta rete di audizioni sulla proposta della Giunta recante la nuova legge Urbanistica regionale. Il professor Francesco Rossi, assessore all’Urbanistica, intervenendo sul punto, ha ricordato, tra l’altro, come "la pianificazione territoriale ed urbanistica serve a promuovere un ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo in maniera contigua tale da favorire la continuità urbana in luogo dell’isolamento e dispersione, al fine di attuare una risparmio reale del territorio, migliorando la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani, riducendo e mitigando l’impatto degli insediamenti urbani". "Voglio ringraziare il professor Rossi – ha detto il presidente Domenico Bevacqua – che con la sua presenza ha voluto sottolineare la necessaria sinergia tra l’esecutivo ed il livello legislativo. La nuova legge urbanistica regionale – ha proseguito Bevacqua – è uno strumento di sistema che per le sue implicanze va discusso in un confronto più largo con gli ordini professionali, le associazioni e le istituzioni locali tale che la materia sia sottoposta alle più diverse valutazioni fino ad identificare una normativa capace di racchiudere in se tutta la bontà dei suggerimenti e le indicazioni che nel corso degli incontri matureranno, e fino a costruire un corpus di norme in grado di rappresentare gli interessi ed i bisogni più diffusi di cittadini, enti locali ed operatori economici con un unico target non negoziabile, cioè: il principio del ‘consumo di suolo pari a zero’. Finora – ha proseguito Domenico Bevacqua – il lavoro di preparazione dell’atto con l’avvio delle prime interlocuzioni, ha prodotto interessanti spunti di riflessione tali da essere già recepite  nel testo licenziato dalla Giunta regionale e adesso sottoposto alla nostra valutazione. Oltre a definire un complesso di norme altamente condiviso – ha detto ancora il presidente della quarta Commissione – l’obiettivo centrale rimane quello di fornire un quadro legislativo e regolamentare ai comuni di interpretazione uniforme delle norme, di guisa che l’applicazione delle stesse  possa salvaguardare il territorio dalle speculazioni e stimolare anche gli investimenti produttivi".  Nel prosieguo dei lavori, la quarta Commissione ha incardinato un  progetto di legge di iniziativa dei consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio (relatore) che contiene ‘norme urgenti in materia di gestione e manutenzione dei corsi d’acqua finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico’.  Ai lavori della Commissione hanno fornito il loro contributo i consiglieri Arruzzolo, Battaglia e Sergio. Sono stati auditi l’architetto Patrizia De Stefano (Ordine degli Architetti), il geometra Pasquale Barbieri (Collegio dei Geometri), il dottor Antonio Falbo (Aniem), il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Reggio Calabria, architetto Manuel Pulella, e l’ingegner Salvatore Siviglia, segretario generale autorità di bacino della Regione.   La quarta Commissione tornerà a riunirsi il 27 luglio 2016 alle ore 13,30 a Palazzo Campanella. 

 

Riunita la Giunta regionale: approvate modifiche alla Legge urbanistica

La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del presidente Mario Oliverio, con l'assistenza della dirigente Francesca Palumbo. Su proposta del presidente Oliverio è stata approvata la disciplina delle procedure di riconoscimento dei musei della Calabria; sono state approvate le linee di indirizzo per il progetto strategico regionale - calabriainnova - azioni integrate a supporto del Sistema regionale dell'innovazione - Por Calabria fesr-fse 2014-2020; sono state approvate le linee di indirizzo per il progetto strategico regionale - calabriacompetitiva - interventi per lo sviluppo del sistema produttivo calabrese e la promozione di nuova imprenditorialità - Por Calabria fesr-fse 2014-2020; è stata autorizzata la costituzione di parte civile della Regione in un procedimento penale a carico di persona accusata di indebita percezione di finanziamenti comunitari; è stato deliberato di costituirsi dinanzi la Corte Costituzionale, nel giudizio proposto dal presidente del Consiglio dei ministri per la declaratoria di legittimità costituzionale della legge "Istituzione dei servizi delle professioni sanitarie infiermeristiche". Su proposta del presidente Oliverio e dell'assessore al Personale Antonio Viscomi sono state completate le procedure per l'assegnazione dei dirigenti ai Settori dei Dipartimenti ed è stato stabilito, nella data del prossimo primo agosto, l'avvio formale della nuova organizzazione burocratica; sempre su proposta del presidente Oliverio e del vicepresidente Viscomi, è stata nominata dirigente generale del Dipartimento "Ambiente e Territorio" la dirigente regionale dello stesso Dipartimento Orsola Reillo. Su proposta del presidente Oliverio e dell'assessore alla "Pianificazione territoriale Francesco Rossi, è stato approvato il Disegno di legge che prevede le modifiche e le integrazioni alla legge regionale n. 19/2002 (Legge urbanistica). Il provvedimento passa ora all'approvazione del Consiglio regionale. Su proposta del vicepresidente ed assessore al Bilancio Antonio Viscomi sono state approvate una serie di variazioni di bilancio. Su proposta dell'assessore al "Lavoro" Federica Roccisano è stato approvato lo schema di accordo di programma per la realizzazione del progetto integrato di sviluppo locale e creazione di impresa nel comune di San Giovanni in Fiore. "Il progetto integrato ‘Sviluppo Locale e creazione di impresa’ – ha affermato l'assessore Roccisano - andrà a beneficio di 230 lavoratori individuati dal Comune di San Giovanni i Fiore, secondo criteri oggettivi stabiliti dal Comune, e prevede la collaborazione, ufficializzata dal protocollo approvato in allegato alla delibera, di Regione, Comune, Parco della Sila, Organizzazioni sindacali, associazioni di categoria ed Unioncamere. La finalità è quella dell'inserimento lavorativo tramite formazione alla creazione di impresa dal basso e rientra nei progetti finanziati nell'ambito dei PLL (Piani Locali del Lavoro)". 

Legge Urbanistica. Caracciolo (FI) denuncia: "Reggio ancora senza tutele"

"Il tempo scorre e la legge Urbanistica della Regione Calabria è lì, vigente così come modificata nel dicembre scorso e produttiva - afferma Mary Caracciolo, consigliere comunale di Forza Italia - di enormi disagi per i cittadini reggini. Nonostante nei mesi scorsi si siano succedute diverse obiezioni a mezzo stampa, anche da parte di Componenti della maggioranza in seno al Consiglio Comunale, e nonostante la grave bocciatura del Consiglio dei Ministri, gli effetti disastrosi della legge si producono costantemente a danno delle imprese edilizie e dei reggini stessi. Eppure quella stessa maggioranza ha liquidato la mozione 'Azioni a tutela di uno sviluppo urbano sostenibile.  Abrogazione o modifica della legge Regionale n. 40 del 2015', che avrebbe suggellato con un atto la volontà del Consiglio Comunale di opporsi rispetto a quelle norme che ledono la Città e i reggini, con un semplice 'domani il Sindaco ha un incontro con il Presidente Oliverio'. L’incontro di 'quel domani', avvenuto in realtà una settimana dopo, non ha prodotto alcun effetto concreto". "Quantomeno - spiega l'esponente 'azzurra'- alcun risultato è stato comunicato alla cittadinanza da parte dell’Ufficio stampa dell’Amministrazione Comunale. In situazioni come questa avremmo gradito anche il sistema di comunicazione in stile renziano, tanto ben interpretato da questa compagine amministrativa. Ancor più in casi come questi, infatti, tutti dovremmo correre verso un unico obiettivo, che è il bene della Città e dei cittadini, ad oggi fortemente penalizzati da una legge cieca rispetto alla concreta situazione del territorio reggino e foriera di nefaste soluzioni. Affermiamo da ormai molto tempo che è impensabile attendere il risultato della Corte Costituzionale, ma che in tali ipotesi la politica deve dettare i tempi, accelerando il processo di modifica della norma affinché si ottenga subito lo 'sblocco' dell’impasse in cui si trovano le imprese edilizie e i cittadini reggini. Ciò che più mi rammarica è che è impensabile che in tale situazione la maggioranza in seno al Consiglio Comunale abbia deciso di abiurare i propri poteri, non esprimendo in senso forte il proprio NO a una normativa così penalizzante, liquidando invece l’argomento. Ed anche se è vero che il compito di modifica spetta alla Regione, è innegabile che una decisa presa di posizione da parte del Consiglio Comunale del Comune che si appresta a divenire Città metropolitana ha un significato molto più vasto e ampio dei tanti comunicati stampa". "Perché in realtà, aldilà del "può stare serena, domani il Sindaco ha un incontro con il Presidente Oliverio!', un dato rimane fermo: la legge n. 40 del 2015 - è la perentoria conclusione di Mary Caracciolo è lì, produttiva dei suoi effetti". 

 

Legge Urbanistica, "Governo Renzi certifica l'insipienza tecnica della Giunta Oliverio"

“La farina del diavolo, dice un proverbio, va tutta in crusca. È quanto accade con la legge urbanistica impugnata dal Governo ‘amico’. E meno male che è stata bocciata dal Governo, perché altrimenti in gran parte dei Comuni avrebbe finito per bloccare ogni iniziativa edilizia. In Consiglio regionale - afferma il consigliere regionale dell’opposizione Mimmo Tallini - il sottoscritto e una parte dell’opposizione ci siamo sgolati, per segnalare criticità ed errori, nel metodo e nel merito, di un provvedimento nato male e finito peggio. Le università, le associazioni e le organizzazioni professionali all’unisono hanno segnalato incongruenze e l’incredibile modo di approvare leggi di questa portata senza garantire le audizioni dei soggetti interessati. Eppure nulla è servito per ammorbidire l’ostinazione del Presidente della Regione. Si è voluto sbattere la testa contro il rumo e rompersela. L’interrogativo che pongo, però, riguarda senz’altro quest’ennesima figuraccia della Giunta regionale a Roma, ma può estendersi all’insieme delle attività legislative ed al rapporto Giunta-Consiglio. È concepibile - chiede Tallini - che l’uomo solo al comando circondato da yesman tratti il Consiglio come un luogo minimale, dove far pervenire i provvedimenti della Giunta con l’imposizione che siano approvati a scatola chiusa? Oggi tocchiamo con mano il rischio che indico da tempo: questo modo di procedere finisce con l’atrofizzare la funzione legislativa del Consiglio e rendere irrilevanti i consiglieri regionali di maggioranza che di opposizione, con gli esiti disastrosi che si colgono dinanzi ad una legge che per il Governo viola la Costituzione e la normativa europea. Mi preme segnalare - aggiunge il consigliere regionale -  che il sottoscritto, nel corso del dibattito in Aula, aveva già indicato la violazione di norme statutarie e costituzionali, per la mancata concertazione e per la violazione del principio di sussidiarietà, oltre ad altri profili urbanistici impattanti sulla gestione del territorio e quindi anche sull'autonomia degli enti istituzionali territoriali (Comuni e Province) del tutto all'oscuro delle modifiche normative”. Sottolinea Tallini: “L’ennesima manovra, con analoghe modalità, è stata messa in atto nella seduta del Consiglio di martedì scorso, quando si sarebbe voluto approvare, con esiti altrettanto disastrosi, il Quadro territoriale regionale paesaggistico, recante previsioni dagli effetti aberranti sullo sviluppo complessivo della Calabria. Per fortuna, grazie alla richiesta del sottoscritto, dei consiglieri Guccione e Nucera e di parte dell’opposizione, il provvedimento è stato rispedito in Commissione”. Conclude Tallini: “Vista la palese insipienza tecnica, certificata persino dal Governo Renzi, che connota provvedimenti così importanti, mi permetto di consigliare al presidente Oliverio di coinvolgere nella sua compagine di governo qualche bravo esperto che possa dirsi, sulla base dei risultati che consegue, per davvero un tecnico. Per quanto riguarda l’assessore Rossi, concordo con la richiesta di dimissioni proposta da Wanda Ferro. Le dimissioni io le chiedo non solo per la fine ingloriosa della legge, ma anche per avere l’assessore insultato la verità, quando, subito dopo l’approvazione della legge urbanistica da parte del Consiglio, ha dichiarato alla stampa che le modifiche erano state oggetto di concertazione 'certosina' con i soggetti istituzionali interessati. Una falsità!”.

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"Impugnativa Legge Urbanistica è una sonora bocciatura per la Giunta tecnica di Oliverio"

“Sono pesanti i rilievi di incostituzionalità mossi dal Governo ed è un macigno la conseguente decisione di Palazzo Chigi di impugnare davanti alla Consulta la Legge Urbanistica della Calabria, approvata su proposta della Giunta Oliverio nell’ultima seduta consiliare del 2015. Si tratta di una sonora bocciatura politico-istituzionale che diventa particolarmente urticante per quella che è stata presentata come una giunta tecnica”. È quanto dichiara Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia alla Regione, che aggiunge: “Colpisce più di ogni cosa apprendere che un governo affine politicamente alla Giunta Oliverio non ha potuto fare a meno di stangare una legge così importante sia per palesi violazioni alle norme statali, sia per contrasti con la normativa europea e sia per aver invaso la potestà legislativa esclusiva statale in materia di tutela del territorio”.  “La decisione del Consiglio dei ministri del Governo Renzi – sottolinea ancora l’esponente politico – sanziona la giunta tecnica ‘dei professori’ voluta da Oliverio proprio su un terreno qualificante com’è la tutela del territorio e del paesaggio, regalando così un’ennesima figuraccia all’intera regione”.

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Nuovo scivolone per l'Amministrazione Oliverio: il Governo ha impugnato la nuova Legge Urbanistica

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi oggi, ha deliberato l'impugnativa della Legge della Regione Calabria n. 40 del 31/12/2015,  "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n.19 (norme per la tutela, governo ed uso del territorio – legge urbanistica della Calabria)", in quanto - come si legge nel comunicato ufficiale diramato da Palazzo Chigi - varie norme omettono di prevedere il coinvolgimento dei competenti organi statali nel procedimento di adeguamento o di conformazione degli strumenti urbanistici al piano paesaggistico regionale, come invece disposto da Codice dei beni culturali e del paesaggio. Tali norme regionali pertanto, invadono la potestà legislativa esclusiva statale in materia di tutela del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione. Altre norme, riguardanti la valutazione ambientale strategica, contrastano con l’ordinamento comunitario e con la legislazione statale in materia, in violazione dell’articolo 117, primo comma e secondo comma, lett. s), Cost." A caldo è arrivato il commento di Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia: "Non siamo affatto sorpresi che il Governo abbia impugnato la nuova legge urbanistica davanti alla Corte Costituzionale, quanto avvertiamo un senso di disagio per l’approssimazione e l’alterigia con le quali - ha accusato l'esponente 'azzurra' - la Giunta dei Professori ha sottovalutato i profili di incostituzionalità della legge di  tutela e  governo del territorio che riguarda l’intero sistema produttivo sino al punto di incidere  profondamente sullo  sviluppo socioeconomico  della regione Calabria. Allo stesso modo non siamo sorpresi  che anche l’ufficio legislativo della Regione Calabria abbia ignorato i profili di incostituzionalità che hanno indotto il governo ad impugnare la legge davanti alla Consulta,  piuttosto ci meraviglia che il governatore Oliverio non abbia ancora accresciuto di professionalità quell’ufficio legislativo che  ha difeso strenuamente la legge per la quale il presidente candidato miglior perdente è rimasto fuori dal Consiglio Regionale e su cui il Tar Calabria ha mosso rilievi di  incostituzionalità tanto da rimetterla davanti alla Corte Costituzionale". L’avevamo detto da subito - ricorda la rappresentante forzista - che questa legge urbanistica era sbagliata, una legge che certificava la assoluta incapacità del governo regionale di programmare lo sviluppo della nostra regione, che determinava una sorta di monopolio nel settore dell’edilizia e che sembrava indirizzata soprattutto all’esercizio del potere da parte della Regione di  nominare discrezionalmente i commissari in sostituzione dei Comuni. La nuova legge regionale era stata contestata dai Comuni, dagli ordini professionali, dalle associazioni di categoria, da tutti gli addetti ai lavori e non, ma il governo Oliverio ha deciso di andare per la sua strada impattando testardamente nell’ennesima impugnativa davanti alla Corte Costituzionale esponendo la Calabria ad una nuova brutta figura. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, il governo ha  impugnato la legge urbanistica regionale in quanto varie norme sarebbero in contrasto con il Codice dei beni culturali e del paesaggio ed altre, riguardanti la valutazione ambientale strategica, contrasterebbero con l’ordinamento comunitario e con la legislazione statale in materia. In tale contesto, se fossimo in una democrazia veramente compiuta, sarebbe normale che il governo Oliverio, o quantomeno gli autori della legge impugnata, traessero le conclusioni e rimettessero il mandato, ciascuno per le proprie responsabilità". "Ma siamo sicuri che, anche questa volta, non prevarrà il senso di responsabilità e i calabresi proveranno sempre più imbarazzo - secondo Wanda Ferro - ad essere governati da una politica che sembra affezionata alla gestione del potere e quell’ordine provvisorio delle cose, che genera soltanto confusione ed incertezza".

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"Una casa su 4 è in pessime condizioni, stop al consumo del suolo calabrese"

"Dopo che le diatribe immediatamente successive all’approvazione della nuova Legge Urbanistica regionale si sono rivelate tanto animate quanto infruttuose, ora rischia di passare in sordina - è il timore di Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia - anche la notizia che la Calabria ha registrato un altro  record negativo, quello di essere la regione con il maggior numero  di edifici residenziali in scadente o cattivo stato di conservazione. In tale direzione, il richiamo alla nuova Legge Urbanistica è quanto mai opportuno sol se si consideri che non vi è traccia di alcuna disposizione capace di incoraggiare ed agevolare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Il dato diffuso da Confartigianato è allarmante: quasi il 27% degli edifici residenziali in Calabria - più di una casa ogni quattro - versa in condizioni definite mediocri o pessime, con la conseguenza che le cattive condizioni delle case mette a rischio la sicurezza dei cittadini e contribuisce ad incrementare i costi delle bollette  per via della scarse prestazioni energetiche. Non mi meraviglierei se gli strenui difensori del nuovo testo di legge licenziato dal Consiglio regionale osservassero che la legge contiene l’obiettivo dichiarato di riduzione di consumo del territorio, ma ai più non è sfuggito che la legge circoscrive il concetto di  'consumo di suolo zero' al non utilizzo di maggiore territorio rispetto a quello già previsto dai piani regolatori, vale a dire che si può continuare a consumare territorio in maniera indiscriminata, purché sia consentito dagli strumenti urbanistici previgenti. In realtà i cittadini calabresi auspicavano una reale ed effettiva riduzione del consumo di suolo che incentivasse, o quantomeno agevolasse, il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso misure fiscali per i proprietari degli immobili e per le imprese che rendessero più conveniente ristrutturare gli edifici e meno vantaggioso costruirne di nuovi". "Solo in tal modo - secondo l'esponente 'azzurra' - possono essere raggiunti contemporaneamente molteplici risultati, dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare al risparmio ed alla efficienza energetica, dalla difesa dell’ambiente al  rilancio delle settore delle costruzioni. Anche in tal caso non mi sfugge che i filogovernativi sono pronti a giurare che la proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni va in questa direzione, ma ai più attenti non è sfuggito che gli incentivi introdotti nel 2008 e prorogati anche per il 2016 sono stati utilizzati in larga  parte nel Nord ed in misura molto ridotta nel Mezzogiorno ed in misura ancora minore in Calabria. Non sembra necessario disturbare la scienza per interpretare il fenomeno, essendo fin troppo evidente che nei territori come il nostro, dove i tassi di povertà sono i più alti d’Italia, il bonus ristrutturazione non è sufficiente ad incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Proprio per tali motivi il Governo Oliverio avrebbe potuto e dovuto mettere in campo una serie di agevolazioni, a costo zero per le casse regionali, capaci di favorire interventi volti al rinnovamento dell’esistente mediante, ad esempio, la concessione di adeguati premi di cubatura per gli interventi di ristrutturazione, e la semplificazione delle procedure per la modifica delle destinazioni d’uso del patrimonio edilizio esistente". "Oliverio - è il suggerimento di Wanda Ferro - faccia tesoro dello studio pubblicato da Confartigianato, raccolga i suggerimenti che verranno dagli Enti locali e dagli addetti ai lavori e contribuirà non soltanto a togliere alla Calabria il triste primato di Regione in cui insiste il maggior numero di edifici fatiscenti, ma anche ad agevolare la già difficile ripresa del settore delle costruzioni che rappresenta  uno dei settori che trainano l’intera economia calabrese, e il cui rilancio rappresenta un diritto per cittadini ed imprese".    

 

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