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Serra. CdA Fondazione Chimirri, Jlenia Tucci scrive alla Regione: “Ripristinare la legittimità”

Si sposta su altri livelli la questione relativa alla legittimità del CdA della Fondazione Chimirri. Il consigliere comunale di “In alto volare” Jlenia Tucci intende infatti andare fino in fondo per sgombrare il campo da ogni dubbio. Nella mattinata di oggi ha inviato una missiva alla famiglia Chimirri (nella persona di Amalia Vivaldi), alla presidente del CdA Ernesta Zadra, al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e, per conoscenza al sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone e alla presidente del Consiglio comunale Maria Rosaria Franzè.

“L’importanza del ruolo che alcuni Enti/associazioni svolgono nella società – premette Tucci - impone che tutti gli atti ad essi connessi abbiano luogo nella massima trasparenza in modo da consentire il mantenimento di quell’indispensabile credibilità che è alla base della loro lodevole attività. In una comunità come quella di Serra San Bruno, l’asilo infantile ‘Caterina Chimirri’ ha svolto fin dalla sua fondazione, avvenuta l’8 maggio 1914 ad opera dell’On. Bruno Chimirri, uno straordinario compito educativo e sociale, riconosciuto dall’intera popolazione. La sua trasformazione in Fondazione, concretizzata con atto notarile redatto in data 29 febbraio 2012 (Rep. n. 6895) ed alla quale ha fatto seguito il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato con decreto del PdGR n. 27 del 5 marzo 2012, non ha mutato il suo nobile scopo che è quello della ‘gestione di una scuola e di un asilo nido di infanzia, dedicate prioritariamente ai bambini residenti nel Comune di Serra San Bruno’. La Fondazione, secondo quanto previso dallo Statuto, “assume come propri i principi di uguaglianza, imparzialità, regolarità ed accoglienza dettati dalla Costituzione della Repubblica italiana e pertanto accoglie bambini senza discriminazione ideologica, sociale e religiosa alcuna”. La Fondazione provvede ai suoi scopi con le rette scolastiche, con le contribuzioni del Comune, delle locali Regie Confraternite, del Ministero della Pubblica Istruzione in quanto Scuola Paritaria, con l’affitto di un magazzino e la rendita dei Titoli e degli altri possibili proventi privati e pubblici. Il suo patrimonio, del valore di 296.000 euro, può essere incrementato con donazioni, elargizioni, lasciti e con i contributi erogati dallo Stato italiano, dalla Regione Calabria e da altri Enti pubblici o privati e da persone fisiche”.

Dopo questa illustrazione delle attività Tucci arriva al punto della discussione e spiega che “la sua gestione viene effettuata da un Consiglio di Amministrazione che adotta le scelte che guidano e condizionano l’attività e che pertanto, con le sue scelte, risulta decisivo per il futuro stesso della Fondazione. In particolare, l’articolo 10 dello Statuto recita testualmente che ‘La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione composto di sei membri, oltre il Presidente che durano in carica tre anni. I consiglieri sono nominati dal Consiglio comunale… Il Presidente può essere rinominato, ma i consiglieri non possono essere immediatamente rieletti’ ”.

Il problema è che “il sindaco di Serra San Bruno ha nominato con decreto (D.S.n.07/16) l’intero CdA richiamando, a giustificazione, l’articolo n. 50 del D.lgs n. 267/2000 (Testo Unico Enti Locali) che recita ‘sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, il Sindaco … provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune e della Provincia presso Enti, aziende ed istituzioni…’ ”.

Agli occhi dell’esponente dell’opposizione “appare dunque evidente il mancato rispetto del dettato dello Statuto, il cui obiettivo era quello di ispirare scelte condivise, frutto di un’intesa delle diverse forze rappresentative della comunità serrese, e capaci di generare e far resistere un clima di fiducia e responsabilità intorno alla Fondazione. Al contrario – precisa - il decreto del sindaco contribuisce ad alimentare la tensione proiettando, per effetto dell’esclusione da ogni confronto del Consiglio comunale, ombre sulla gestione”.

“In questo contesto – aggiunge Tucci - non va dimenticato che ai sensi dell’articolo 25 del Codice civile le funzioni  di controllo sulle amministrazioni delle Fondazioni sono demandate alle Regioni che hanno attribuito  la personalità giuridica di diritto privato. Ciò detto, si ritiene che tali nomine, seppur effettuate nei confronti di spettabilissime persone, siano state attuate in violazione dello Statuto della Fondazione e della normativa che regolamenta il settore afferente gli Enti di diritto privato”.

 

Pertanto, Tucci chiede agli interlocutori “di porre in essere le misure opportune, secondo le proprie competenze, al fine di ripristinare la legittimità della composizione del CdA”.

Serra San Bruno: l'Amministrazione comunale e la Pro loco hanno presentato "Natale nel Borgo"

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, presso la sala giunta del Comune di Serra San Bruno, la conferenza stampa indetta dal primo cittadino Luigi Tassone per presentare il programma della manifestazione “Natale nel Borgo” ideata dall'Amministrazione comunale in sinergia con la Pro Loco.

A prendere subito la parola è stato il sindaco Luigi Tassone: Abbiamo deciso di programmare il Natale insieme alla pro loco in quanto ha dimostrato nel corso di questi anni grande capacità organizzativa mettendo su manifestazioni come la festa del fungo. Il programma natalizio è già iniziato con l'apertura, l 8 dicembre, del mercatino natalizio curato dalla Pro loco che si concluderà il prossimo 23. E' da sottolineare il fatto che ad esporre nel mercatino sono solo artigiani e commercianti locali. Il 23 dicembre, inoltre, ci sarà il classico presepe vivente allestito come negli anni passati presso il centro storico della nostra cittadina. Come Amministrazione comunale – ha proseguito il sindaco - ci siamo impegnati con le luminarie ed abbiamo organizzato un concerto natalizio per giorno 27 a cura dell'associazione Amici della musica presso la chiesa dell'Assunta di Spinetto. Oltre a questo, dal 16 al 24, ci sarà la novena con gli zampognari per le vie del paese. Questa – ha spiegato ancora Tassone - è la prima edizione del Natale del borgo, appunto perché puntiamo a storicizzarla e ripeterla negli anni. Siamo riusciti ad organizzare il tutto con soli duemila euro.

A seguire è intervenuto il presidente della Pro loco Franco Giancotti, il quale ha aggiunto: Il nostro obiettivo principale è valorizzare il territorio. Noi quest'anno abbiamo deciso di investire sul natale. Già da due anni facciamo il presepe vivente con mercatino annesso. Quest'anno abbiamo voluto realizzare un villaggio tipico come quello allestino nella zona di Bolzano. Abbiamo investito perche pensiamo che così facendo possiamo portare un flusso turistico anche in inverno.  Abbiamo già avuto un buon riscontro di pubblico.

Subito dopo lintervento di Giancotti, è intervenuto il segretario dell'associazione Salvatore Vellone ha dichiarato: "Siamo molto felici della sinergia che si è creata con l'Amministrazione comunale, infatti, se l'Amministrazione si è prodigata anche nell'allestire le luminarie, noi come Pro loco ci siamo particolarmente impegnati economicamente per costruire le quindici casette posizionate nel centro storico".

Infine, a chiudere la conferenza il presidente del Consiglio comunale Maria Rosaria Franzè che si è complimentata per il lavoro svolto sia con la Pro loco che con i volontari che l'hanno supportata. Noi – ha concluso Franzè - ci teniamo alla promozione del nostro territorio e siamo ben lieti di accogliere il contributo di quanti si prodigano per migliorare limmagine della nostra cittadina.

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Serra, inizio col botto per mercatino di Natale della Proloco

Molta, tanta gente è intervenuta all’iniziativa voluta dalla Proloco di Serra San Bruno per allietare le feste natalizie, far dimenticare la crisi, avere un  risvolto sociale e soprattutto dimostrare che “un’altra Serra” è possibile.

Impegno, dedizione per il proprio paese, sacrificio e sguardo al futuro hanno fatto si che una moltitudine di persone, nel giorno dell'Immacolata, ha potuto passeggiare per le vie del centro storico, in particolare su Corso Umberto I allestito a nozze, tra i banchi e la merce dei molti espositori che vi hanno preso parte, facendo tappa per un ristoro fra gli stand dei vari sodalizi che vendevano ma anche offrivano bevande e dolci. E ne hanno “goduto” anche i commercianti locali che per la prima volta, d’inverno, hanno visto cosi tanta gente che sembrava un ferragosto tra luminarie natalizie.

E poi una platea di smartphone per immortalarsi tra le casette-negozio, le bancarelle e le splendide chiese barocche, quale cornice migliore. Prodotti artigianali, decorazioni e idee regalo per rendere speciale il periodo delle feste, stands gastronomici e molto altro hanno fatto bella mostra di sé su piazza monumento e lungo lo stradone centrale di Serra addobbata come una sposa.

Una realtà da visitare ogni giorno fino al 23 dicembre. La Proloco, presieduta da Franco Giancotti, ha dimostrato maturità e lungimiranza cosi come un plauso va dato all’amministrazione comunale del sindaco Luigi Tassone che ha creato i presupposti per il buon esito della manifestazione e all’associazione dei commercianti serresi Cartusia che sta muovendo i primi passi.

La parola d’ordine ora è sinergia e queste non possono essere che le prove generali per una stagione estiva che ancora deve venire e già si preannuncia tutta da scoprire.

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Serra, il sindaco Tassone nomina i componenti del Cda della Fondazione Chimirri: i NOMI

Il sindaco Luigi Tassone ha provveduto, con proprio decreto, a nominare i nuovi componenti del Cda della Fondazione “Caterina Chimirri”. Si tratta di Raffaele Callà, Assunta Federico, Giuseppina Lucia Marino, Vince David Muzzì, Domenico Scarfone e Francesco Scopacasa. Il vecchio Cda era stato nominato il 2 settembre 2011 (la durata sarebbe triennale), ma due componenti erano stati sostituti il 26 marzo 2013. 

L’ex Ente morale Scuola materna paritaria “Chimirri” era stato trasformato con atto notarile, datato 29 febbraio 2012, in Fondazione con relativa approvazione del nuovo Statuto. La Fondazione “Caterina Chimirri” – come viene spiegato nel decreto di riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato del presidente della Giunta regionale n. 27 del 5 marzo 2012 – ha “sede legale a Serra San Bruno, in via Carmelo Tucci, 1” e “persegue in modo adeguato l’opera socio-assistenziale svolta storicamente dall’Ente morale ‘Caterina Chimirri’ a favore dei minori d’ambo i sessi, da zero a sei anni, nel rispetto della volontà del donatore, onorevole Bruno Chimirri”. In riferimento al rinnovo dell’organo amministrativo, l’articolo 10 del nuovo Statuto precisa che “la Fondazione è retta da un Consiglio d’amministrazione composto da sei membri, oltre il presidente, che durano in carica tre anni. I consiglieri sono nominati dal Consiglio comunale. Il presidente è nominato dalla famiglia Chimirri in persona del parente più prossimo in linea maschile dell’onorevole Bruno Chimirri. Il presidente può essere rinominato, ma i consiglieri non possono essere immediatamente rieletti”.

Il sindaco ha poggiato il suo decreto sull’ “articolo 15 della legge 25.01.1993, n. 81, così come modificato dall’articolo 50 del D.lgs. n. 267/2000 che recita: la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed Istituzioni sono in capo al sindaco”.

La differenza fra le due procedure descritte è dunque il passaggio dal Consiglio comunale e, conseguentemente, il confronto (e la rappresentanza) con la minoranza.

Rifiuti, Rosi al vetriolo su Tassone: “Sembra un clone, si assuma le sue responsabilità”

“Sin dal momento in cui era stata decretata la fine della consiliatura mi ero imposto di non rispondere agli svariati attacchi che riguardavano l'Amministrazione comunale che ho avuto l'onore di guidare per 59 mesi. Infatti, soprattutto durante tutta la campagna elettorale, ho assistito in religioso silenzio a tutto il fango che qualcuno ha cercato di buttarmi addosso pur di discreditare il mio operato e quello della mia Amministrazione; non ho risposto nemmeno quando c'è stato il goffo tentativo di mettere in cattiva luce l'operato della mia Amministrazione persino sul progetto relativo al sistema idrico (gara d'appalto ed aggiudicazione dei lavori espletati nel mese di febbraio 2016 a seguito di contratto di mutuo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti concesso solo grazie alla certificazione rilasciata dalla Regione Calabria con la quale confermava il finanziamento; senza tale certificazione il contratto di mutuo non si sarebbe potuto stipulare; evidentemente il sindaco e la sua Amministrazione non si erano adeguatamente documentati), ma a tutto c'è un limite e questo è stato superato quando l’attuale sindaco, pensando di nascondere la polvere sotto il tappeto, ha pensato bene di inviare una comunicazione ai cittadini con la quale si lava le mani e tenta di attribuire a me ed alla mia Amministrazione la colpa per l'aumento della tassa sui rifiuti”. È la lunga premessa della replica che l’ex primo cittadino Bruno Rosi rivolge al nuovo capo dell’Esecutivo Luigi Tassone. 

“Questa lettera – spiega Rosi -  da un lato evidenzia il fatto che l'allora candidato alla carica di sindaco, Luigi Tassone, non si era minimamente interessato del bilancio approvato dal commissario, e dall'altro lato mette in risalto l'assoluto disinteresse e la sottovalutazione (anche se a voler malignare potrebbe sembrare studiata a tavolino) da parte del sindaco e della sua Amministrazione, per un problema che oggi, purtroppo, si riflette sui cittadini. Infatti è vero che il bilancio è stato approvato dal commissario, ma è anche vero che un sindaco attento, anzichè crogiolarsi pensando di essere diventato il clone di qualcuno per il solo fatto di imitarne gesti e movenze, si sarebbe seduto con gli uffici competenti ed avrebbe avviato, da subito, una raccolta differenziata spinta che avrebbe avuto come risultato finale l'immediata e drastica diminuzione dei conferimenti in discarica con il dimezzamento dei costi e la conseguente variazione della previsione di spesa in diminuzione con l'abbassamento delle tariffe a carico dei cittadini.

Un sindaco attento – precisa - la lettera l'avrebbe inviata al momento del suo insediamento, avrebbe affrontato di petto il problema e l'avrebbe risolto ed oggi ne avrebbe potuto inviare un'altra mettendo in evidenza che, grazie al suo impegno, era riuscito ad ottenere una riduzione sostanziosa dei costi rispetto a quanto era stato preventivato in bilancio; tutto ciò però sarebbe stato lavoro per un sindaco che badasse alla sostanza e non all'apparenza. Allora sì che i cittadini gli sarebbero stati grati. Invece il sindaco e la sua Amministrazione hanno preferito nascondere tutto nei bustoni neri e, addirittura, regalare a terzi quel poco di differenziata che in ogni caso i cittadini continuano a fare”. La riflessione poi si allarga e investe una serie di settori, oltre che diverse situazioni politiche. 

“Dal momento dell'insediamento dell'attuale Amministrazione – continua Rosi - abbiamo assistito sempre alla solita litania che recita ‘l’Amministrazione Rosi ha lasciato solo debiti, non ha programmato nulla, ecc.’. Bene è giunto il momento di chiarire al sindaco ed alla sua Amministrazione quello che io e la mia Amministrazione abbiamo lasciato in eredità ed è un'eredità molto sostanziosa che va dalla ZTL (zona a traffico limitato), alla palestra polivalente a servizio della scuola media (150.000 euro con mutuo a tasso zero stipulato alla fine del 2015), all'appalto per l'implementazione del sistema idrico (250.000 euro con mutuo, gara di appalto ed aggiudicazione fine 2015 inizio 2016), all'avvio del museo-pinacoteca (ex carcere, oltre 800.000 euro di finanziamento), al completamento dell'ex centro polifunzionale o centro anziani destinato a casa del pellegrino (1.800.000 euro di finanziamento), al C.L.S. contratti locali di sicurezza con finanziamento di 450.000 euro (di cui 150.000 euro per la realizzazione del parco giochi di fronte la caserma carabinieri e 300.000 euro per la ristrutturazione di un immobile confiscato), all'intervento straordinario sulla scuola elementare di Terravecchia (680.000 euro di finanziamento, da realizzare nel 2017), all'intervento di miglioramento sismico della sala consiliare (50.000 euro di finanziamento),  al progetto per l'eliminazione del rischio idraulico e messa in sicurezza del territorio (6.500.000 euro, progetto esecutivo, a suo tempo molto osteggiato dal PD, con il quale si potrà eliminare l'allagamento di viale Aldo Moro, via Alfonso Scrivo, piazza Nenni, viale della Libertà ecc, la canalizzazione a cielo aperto del torrente Scorciatina, la realizzazione del ponte in località ‘La Prisa’ e tante altre opere), al progetto per interventi di ripristino delle opere a difesa del suolo (590.000 euro), al progetto lavori di ristrutturazione ex pretura (720.000 euro, ammesso a finanziamento), al residuo del Patto territoriale (3.600.000 euro, quarantaseiesimi in graduatoria), ai progetti di taglio dei lotti boschivi (oltre 2.000.000 di euro, ma stranamente fermi, mi domando in questo caso le amicizie in Regione non valgono ??), al progetto per il fiume Ancinale (2.000.000 di euro, finanziato) e potrei continuare ad elencare un altro paio di milioni di euro.

Il ‘disastro’ che io e la mia Amministrazione abbiamo lasciato in eredità al sindaco ed alla sua Amministrazione, come si può constatare, ammonta a circa 20.000.000 di euro di progetti cantierabili è finanziati; scusate se è poco, qualcuno potrebbe tranquillamente dire alla faccia del disastro (per non dirla in dialetto ‘alla facci di lu ...’).

Io e la mia Amministrazione nel 2011 abbiamo preso in mano un Comune che, a detta dei responsabili, non aveva capacità di indebitamento e abbiamo fatto sì che al 31 dicembre 2015, salvo modifiche entrate in vigore nel 2016, aveva una capacità di indebitamento ben oltre i 2.000.000 di euro. Abbiamo pagato debiti pregressi per oltre 2.000.000 di euro, ma non abbiamo mai addossato colpe ad altri o ci siamo lamentati.

Se il sindaco si fosse reso conto che la sua elezione, avvenuta il 6 giugno 2016, aveva effetti immediati e non decorrenza dal 2017, avrebbe subito realizzato i lavori relativi al progetto per il sistema idrico ed avrebbe ottenuto il duplice risultato di fornire ai cittadini acqua delle nostre sorgenti ed ottenere un risparmio già per il 2016 di circa 70.000 euro di mancati versamenti a favore della Sorical.

Il sindaco – è la nuova sferzata - mi sembra affetto da sindrome acuta di ‘Renzismo’, molto presente sui social per raccontare la sua verità, spesso e volentieri diversa dalla realtà dei fatti, e molto propenso ad attribuirsi meriti che ancora non gli competono; a volte mi sembra di rivedere il grande attore Gigi Proietti nella parodia comica di quell'avvocato (il sindaco) che rivolgendosi al suo cliente (i cittadini), quando ritiene di vincere (realizzazione di progetti già fatti finanziare da altri e, quindi, tentativo di attribuirsene i meriti) gli dice ‘qua te li inculo’, quando invece ritiene di perdere (vedi tassa rifiuti) gli dice ‘qua ti inculano’ (la colpa non è mia che non sono riuscito a fare nulla, ma dell'amministrazione Rosi)”. 

Infine, alcune note di biasimo: “Sindaco, la luna di miele è finita, cerchi di rendersi conto che  Le deve piacere il dolce e l'amaro ed ha già bruciato 1/10 del tempo a Sua disposizione, poggi i piedi per terra e si assuma le Sue responsabilità, anche se sono convinto che quando incomincerà a notare il consumo della suola delle scarpe proverà ad attribuirne la colpa a qualcuno, magari all'Amministrazione Rosi”.

Allerta meteo a Serra: il sindaco dispone la chiusura delle scuole

In conseguenza dell’allerta meteo diramata dalla Protezione civile dalle 17 di venerdì fino alle 17 di sabato, il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone ha emesso un’ordinanza disponendo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Contestualmente, con uno specifico avviso, ha invitato a porre particolare attenzione nelle zone esposte a rischio idraulico o a pericolo di frana.

Indicate inoltre alcune vie (via della Libertà, via De Gasperi, via Calcarella, Corso Umberto I, via Scrivo, zona chiesa Matrice) su cui bisognerà vigilare. Le raccomandazioni riguardano poi “i locali ed i terreni posti sotto il livello stradale, al piano terreno, nelle zone extraurbane e montane e nelle vicinanze delle aste fluviali”.

L’allerta è di livello rosso (elevata) nelle aree tirreniche e ioniche meridionali e arancione nelle aree ioniche centrali.

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Serra. Verso una gara per l'affidamento del servizio di ricovero dei cani randagi

Il Comune di Serra San Bruno, guidato dal sindaco Luigi Tassone, ha emanato una direttiva indirizzata al responsabile del settore di Vigilanza, Nazzareno Mannella, affinché avvii una gara ad evidenza pubblica per l'individuazione di un operatore a cui affidare per due anni il servizio di ricovero, mantenimento e custodia dei cani randagi e/o morsicatori vaganti catturati nel territorio comunale, presso un rifugio canile e sanitario. 

“Ancora una volta – ha affermato il sindaco Luigi Tassone - l'amministrazione comunale si è dimostrata sensibile e attenta di fronte ad una problematica come quella del randagismo e dopo aver chiuso l'annoso contenzioso con la società ‘Calabria Ecologica Sas’, azienda che gestisce il canile di San Gregorio d'Ippona, con la quale il Comune per anni ha avuto una convenzione, è riuscita in questo modo a trovare un rimedio definitivo per la risoluzione di uno dei tanti disastri ereditati dall'amministrazione Rosi”.

 

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Ancora topi nella scuola di Spinetto: il sindaco ordina la chiusura per 2 giorni

Altra mattina inusuale per la scuola elementare “Nazzareno Carchidi”.

Diversi genitori hanno provveduto a far uscire in anticipo i loro figli poichè è stata riscontrata la presenza di topi nelle aule.

In considerazione dell’accaduto il sindaco Luigi Tassone ha provveduto ad emanare un’ordinanza di chiusura per giovedì e venerdì al fine di “intervenire per attivare misure di prevenzione igienico-sanitaria, procedendo alla derattizzazione e disinfezione dei locali”.

Va segnalato che nei giorni scorsi il Comune di Serra San Bruno, avvalendosi della ditta Ecosan, aveva provveduto a far effettuare la derattizzazione del perimetro esterno della scuola e che nel mese di settembre analoga operazione aveva riguardato l’interno dell’edificio. Resta da decifrare la provenienza dei roditori.

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