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Incontro tra sindaci delle Serre e vertici dell'Inps. Tassone: “I servizi saranno mantenuti”

“Si è svolta stasera presso la sala giunta del Comune di Serra San Bruno - alla presenza del direttore regionale e di quello provinciale dell'Inps e di diversi sindaci del comprensorio – la riunione voluta dal primo cittadino, Luigi Tassone, nel corso della quale è stata affrontata la questione relativa alla sede locale dell'istituto”. È quanto si legge in una nota proveniente dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci.

“Una riunione positiva – viene sottolineato - che è servita a chiarire, qualora ce ne fosse bisogno, un concetto già espresso negli ultimi giorni dal sindaco di Serra San Bruno: in sostanza, cioè, non vi sarà alcun ridimensionamento dei servizi rispetto a quelli che vengono oggi erogati agli utenti. La sede Inps, quindi, verrà mantenuta e con essa gli addetti che lavorano all'interno. L'incontro di oggi è servito, inoltre, per palesare altre criticità che i dirigenti dell'Inps sono stati disposti ad affrontare. All'unanimità è stata espressa soddisfazione perchè, pur consapevoli della riorganizzazione che l'Inps sta attuando, per quel che riguarda la sede di Serra San Bruno non ci sarà alcuna perdita dei servizi offerti agli utenti”.  

“A nome mio e dei sindaci presenti all'incontro – ha affermato il primo cittadino di Serra, Luigi Tassone – ringrazio i vertici dell'istituto per la sensibilità e l'attenzione dimostrata nei confronti del nostro territorio. Tale gesto ha impedito un ulteriore scippo nei confronti dell'entroterra vibonese”.

 

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Serra, caso rifiuti: "Liberamente" punta il dito contro il sindaco Tassone

“Ci saremmo aspettati da parte del Sindaco una comunicazione meno politica e più istituzionale (visto il ruolo ricoperto) ma, lasciando da parte la forma, non possiamo non commentare nella sostanza la lettera che sta arrivando ai nostri concittadini assieme alla richiesta di saldo della tassa sui rifiuti”.

E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali del gruppo “Liberamente”, Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito.

I tre rappresentanti dell’opposizione evidenziano, inoltre, come ai cittadini “Serresi non interessa di chi sia la colpa”, tanto più che “dovrebbe essere terminata la fase di emergenza che aveva indotto l’Amministrazione ad esternalizzare il servizio raccolta rifiuti ed a cedere la nostra differenziata a ditte esterne",  pertanto, sarebbe stato “più utile che, al posto dei soliti scaricabarile (cui ormai siamo abituati all’insediamento di ogni nuova amministrazione), fosse stato presentato alla cittadinanza un piano dettagliato per la futura gestione ed organizzazione del servizio anche perché l’attuale contratto di affidamento è prossimo alla scadenza”.

“Atti di fede a parte – continuano i consiglieri - ci vediamo costretti a riproporre le domande che abbiamo a suo tempo formulato con l’interrogazione al Sindaco ed a cui non abbiamo ricevuto risposta in Consiglio Comunale:  proseguirà anche per il 2017 l’attuale esternalizzazione e la cessione del materiale differenziato a terzi o si intenderà optare per una soluzione più virtuosa nella quale i cittadini serresi potranno beneficiare direttamente degli sforzi fatti per differenziare?”.

Barillari, Polito e Federico rinnovano, quindi, “la considerazione a suo tempo avanzata sul fatto che, la scelta fatta dall’attuale Amministrazione di unire differenziata ed umido nello stesso sacchetto determinerà, anche per il secondo semestre dell’anno in corso, un inutile aggravio in capo ai cittadini in quanto, effettuando un’unica pesata in discarica, si va a sostenere anche per l’umido un costo di smaltimento di € 169,00 a fronte di € 92,00 applicabili”.

Secondo gli estensori della nota, al danno economico si aggiunte “il serio e concreto pericolo per la salute dei cittadini e per la salvaguardia ambientale derivante dalla scelta fatta di collocare i rifiuti nel sito adiacente il campo sportivo e, pertanto, in prossimità del fiume Ancinale, atteso che, un’eventuale perdita di liquido (che pare si verifichi soprattutto in occasione di piogge e che invitiamo a verificare) potrebbe determinare infiltrazioni di percolato nel terreno e contaminazione delle acque del fiume”.

“Lasciando quindi da parte ogni intento polemico – concludono i rappresentanti di “Liberamente” - auspichiamo che i nostri rilievi possano essere utili alla maggioranza alla quale, considerato il vertiginoso aumento delle bollette a carico sui cittadini, chiediamo anche di verificare la possibilità di una maggiore rateizzazione e di un’eventuale modifica del Regolamento Comunale che, consenta già dal 2017, di non procedere col sistema degli acconti (riducendo di fatto l’importo da corrispondere nel corso dell’anno prossimo)”.

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Serra, la tassa sui rifiuti è una mazzata. Lettera di Tassone: “Colpa di Rosi”

Bruttissime notizie per i cittadini serresi che, a circa un mese di distanza dal Natale, hanno ricevuto il “pacco” in anticipo.

Non si tratta di un regalo, ma di un’autentica mazzata: il pagamento a saldo della tassa sui rifiuti contiene un aumento considerevole, che aggiunge nuovi disagi alle famiglie. Oltre alla “bolletta” nella busta inviata dal Comune c’è però un altro foglio: si tratta della lettera del sindaco Luigi Tassone, che, senza mezzi termini, individua i responsabili dell’aggravio in Bruno Rosi e nella sua Giunta.

“La mancata attivazione, da parte dell’Amministrazione Rosi – spiega nella missiva il capo dell’Esecutivo – di un serio sistema di raccolta differenziata ha portato la nostra cittadina a subire oltre al danno anche la beffa. Il danno è lo scempio che Serra San Bruno ha subito dalle vicende ormai a voi tutti note, rammento a me stesso i cumuli di immondizia sparsi per tutto il paese insieme alla discarica a cielo aperto presso ‘l’isola ecologica’; la beffa perché i serresi stessi ora si trovano gravati di un ulteriore aumento della tassazione che arriverà ad essere mediamente oltre il 60% in più rispetto all’anno precedente. Il non aver perseguito e spinto la raccolta differenziata – aggiunge Tassone – da parte dell’Amministrazione Rosi, ha comportato che i costi relativi al conferimento nelle discariche regionali autorizzate siano notevolmente aumentati. Conferire solo rifiuti ‘indifferenziati’ in quantitativi annualmente sempre maggiori, ha causato che il costo di conferimento, che era fino a qualche anno fa pari a 90 euro a tonnellata, è arrivato, oggi, ad essere invece di circa 169 euro per tonnellata”. Tassone richiama poi il resoconto del Dipartimento Ambiente e rileva che “la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal comune di Serra San Bruno è stata prossima allo zero” con conseguente “applicazione della tariffa massima di conferimento anche per il 2016”. A ciò andrebbero aggiunti “i maggior oneri derivanti dagli interventi straordinari necessari alla rimozione dei rifiuti preso il Centro comunale di raccolta”.

“Il commissario prefettizio – sottolinea Tassone - ha quindi provveduto nel suo periodo di gestione, seguito alla caduta dell’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Bruno Rosi, alla determinazione delle tariffe, per come la legge impone, sulla base appunto dell’importo di previsione di spesa per l’anno 2016”. Il sindaco, che invita la popolazione a collaborare per migliorare “ulteriormente la differenziazione dei rifiuti prodotti in casa” nell’ottica dell’avvio di un “percorso virtuoso”, attribuisce le responsabilità ad “una gestione inadeguata, scellerata e poco attenta” e specifica che “l’attuale amministrazione non può essere considerata ‘colpevole’ ma, suo malgrado, semmai solo e semplicemente esattrice”.

Questi ultimi passaggi, però, sono finiti nel mirino degli altri schieramenti in quanto il contenuto della lettera viene considerato border-line nel senso che l’aspetto politico sembra, a tratti, sovrastare quello istituzionale. E, forse, sarebbe stato più opportuno non allegare le “riflessioni” del sindaco alla “bolletta”. O, meglio, sarebbe stato preferibile mandarle a parte, da altra sede e con un’intestazione della lettera diversa.

Serra. Prevista per lunedì la derattizzazione del perimetro esterno della scuola elementare di Spinetto

In seguito all’articolo pubblicato dal Redattore (leggi qui), il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone è direttamente intervenuto per cercare di risolvere il problema relativo alla presenza di topi nei pressi del plesso scolastico “Nazzareno Carchidi”, pur spettando all’Asp di Vibo Valentia la competenza in riferimento alle parti esterne degli edifici scolastici e alle vie dei paesi.

In particolare, nella giornata di lunedì, la ditta Ecosan, oltre a proseguire nella derattizzazione interna della scuola elementare di Terravecchia “Azaria Tedeschi” (che rimarrà dunque chiusa per il primo giorno della settimana), provvederà al controllo e ad un'ulteriore derattizzazione del perimetro esterno della scuola elementare di Spinetto (che resterà aperta) e delle adiacenze della stessa. Va ricordato, infatti, che una prima derattizzazione era stata effettuata nel mese di settembre.

L’obiettivo è quello di rimuovere tutte le cause alla base dei disagi provocati dalla presenza dei roditori.

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Serra. Disposta la chiusura della scuola elementare di Terravecchia per consentire la derattizzazione

Il sindaco Luigi Tassone ha emesso un’ordinanza per provvedere alla chiusura della scuola elementare “Azaria Tedeschi” nei giorni del 18 e 19 novembre.

Il provvedimento scaturisce in conseguenza del “perdurare della presenza di roditori” e riconosce “la necessità di intervenire per attivare misure di prevenzione igienico-sanitaria, procedendo ad ulteriore derattizzazione e disinfezione dei locali”.

Caso Inps, Tassone: “Cittadini sanno distinguere chi critica da chi lavora per il territorio”

Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, dopo aver appreso la notizia riguardante il paventato ridimensionamento della sede locale dell'Inps ha interessato del caso il deputato del Partito democratico, l'onorevole Bruno Censore. 

“Attraverso un lavoro congiunto – afferma il principale inquilino di palazzo Carmelo Tucci -  e sollecitato da numerosi sindaci, abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni da parte del direttore generale dell'Inps, Giuseppe Greco, sul fatto che non ci sarà alcun ridimensionamento che riguarderà la sede di Serra San Bruno, pur avendo l'istituto avviato una sorta di riorganizzazione dei vari uffici. La nostra sede, però, non verrà toccata e, anzi, si sta valutando la possibilità a rendere fruibili per appuntamento altrettanti servizi per i dipendenti pubblici. Allo stesso tempo mi attiverò, data anche la disponibilità del direttore generale dell'Inps, di organizzare un incontro al quale parteciperanno i 19 sindaci del distretto, in modo tale da avere tutti assieme le medesime rassicurazioni.

A nome mio e dell'amministrazione comunale – prosegue il primo cittadino – ringrazio sia l'onorevole Bruno Censore, per l'impegno profuso in tale direzione, che il direttore generale dell'Inps, per aver manifestato l'intenzione di partecipare a questo incontro con i sindaci. A coloro i quali, invece, non hanno perso occasione per attaccare l'amministrazione comunale, rispondiamo come sempre con i fatti e la serietà che ci ha sempre contraddistinto. Si rassegnino – ha concluso - perchè ormai i cittadini sanno distinguere chi non fa altro che criticare in malafede da chi, come noi, si adopera quotidianamente per il bene di questo territorio”.

 

Referendum, Censore e Minniti "Basta un sì": "rafforzare la sfida riformista"

“Basta un sì” la manifestazione promossa dal Partito democratico per sostenere le ragioni del referendum costituzionale ha fatto tappa a Serra san Bruno dove, in un’affollata sala Chimirri, si sono dati appuntamento i big del partito renziano insieme ai politici locali. A prendere la parola per primo è stato il segretario regionale Ernesto Magorno che ha ringraziato il gruppo dirigente del circolo Pd di Serra per poi elogiare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti Marco Minniti: «Le sue iniziative in favore delle ragioni del “sì” sono un n atto d'amore con cui si sceglie di andare verso il futuro. Bisogna guardare avanti perché le ragioni del “si” sono le ragioni della speranza».

A fare gli onori di casa, Paolo Reitano, segretario del locale circolo democratico che ha ringraziato gli intervenuti. «Noi – ha detto - sosteniamo le ragioni del “sì” in un momentino importante per il nostro Paese. Siamo chiamati ad esprimere un voto che vuole rappresentare un taglio netto tra passato e futuro. L'unico vero partito italiano deve dare risposte ai cittadini e il governo Renzi lo sta facendo con un referendum che ci allineerà agli altri paesi europei. Questa riforma avvicina le istituzioni ai città e i cittadini alle istituzioni».

Il sindaco Luigi Tassone, dal canto suo, ha sostenuto come «con la riforma non verranno modificati i principi fondamentali della costituzione, noi saremo chiamati a scegliere se porre fine al passato con il bicameralismo perfetto, con il taglio dei parlamentari, abolizione delle province ed altri enti inutili con la riduzione delle poltrone. Se il “sì” non vincerà ci sarà instabilità ma soprattutto ci sarà un problema di credibilità. Noi sosteniamo il “sì”, il governo del fare ed il cambiamento». A coordinare i lavori del manifestazione il deputato del Pd, Bruno Censore, che ha lasciato ampio campo ai “giovani” «perché – ha detto – il futuro sono loro e lo stiamo dimostrando con una classe dirigente che ha preso in mano le redini del Comune e lo sta validamente amministrando».

Poi è stata la volta di Marco Minniti che ha elogiato la cittadina bruniana quale «pezzo di storia della sinistra calabrese ed italiana, sempre dalla parte del riformismo e del cambiamento. Con Censore – ha ricordato Minniti - abbiamo passato pezzi importanti della nostra vita politica. Censore ha saputo investire sui giovani per consegnare a Serra un gruppo dirigente capace di costruire, come diceva Gramsci, le condizioni affinché si affermi un nuovo gruppo dirigente».

Poi sul referendum: «In questo momento in Italia c'è una leadership giovane e riformista, Matteo Renzi, e bisogna curarla, non abbiamo bisogno di governi dei tecnici. Tra poco meno di un mese saremo chiamati ad esprimere un voto importante, si tratta di decidere se il nostro paese vuole andare avanti verso il cambiamento senza stravolgere le regole fondamentali della democrazia. Una esigenza che si sente da alcuni decenni rispetto alla quale molte forze politiche, tra cui la sinistra con Nilde Iotti, volevano un cambiamento della seconda parte della costituzione. Poi fu ripresa dall'Ulivo del 1996 col la commissione bicamerale con Massimo D'Alema con capisaldi fondamentali quali la Repubblica presidenziale».

Secondo Minniti «non ci sono più alibi, ora è il momento di guardare all’interesse dell’Italia e pensare ad un paese più moderno, un insieme di obiettivi storici che la sinistra ha sempre voluto raggiungere, mi sembra strano che c’è chi dice “non oggi ma domani”, bisogna rafforzare la sfida riformista e per fare questo bisogna votare “sì”».

 

 

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Referendum, "Basta un si": a Serra San Bruno iniziativa del Partito democratico

“Basta un Sì”, è il titolo dell’incontro pubblico che si terrà domani alle ore 18 presso la sala convegni di Palazzo Chimirri a Serra San Bruno, nell’ambito della campagna referendaria sulla riforma costituzionale che porterà al voto del 4 dicembre prossimo.

 

Discuteranno della riforma e delle ragioni del “Sì”: Paolo Reitano - segretario del circolo Pd di Serra San Bruno, Luigi Tassone – sindaco di Serra San Bruno, Enzo Insardà – segretario provinciale Pd, il consigliere regionale Michele Mirabello, i deputati Bruno Censore ed Ernesto Magorno - segretario regionale Pd. Concluderà la manifestazione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Marco Minniti.

 

“All’iniziativa – si legge in una nota della segreteria cittadina del Pd - parteciperanno, inoltre, amministratori, dirigenti, iscritti e simpatizzanti del Partito democratico e del centrosinistra, cittadini, rappresentanti della società civile, del mondo dell’associazionismo e delle diverse categorie professionali e produttive che hanno deciso di dare il loro contributo e sostenere le ragioni del “Sì”.

 

“Gli elettori – prosegue il comunicato – il 4 dicembre saranno chiamati a esprimere un voto importante sul futuro del nostro Paese. Un voto su una riforma che vuole superare il bicameralismo paritario per arrivare così all’approvazione delle leggi in tempi rapidi e che ridefinisce i poteri normativi del governo, fissando limiti stringenti alla decretazione d'urgenza. Una riforma che riduce il numero dei parlamentari, abolisce il CNEL e riduce i costi della politica.

Il testo sottoposto al voto popolare, altresì, prevede una maggiore partecipazione dei cittadini, potenziando e rilanciando gli istituti di democrazia diretta, attraverso l’introduzione dell’obbligo per il Parlamento di discutere e deliberare sui disegni di legge di iniziativa popolare proposti da 150mila elettori, l’introduzione dei referendum propositivi e d’indirizzo e la diminuzione del quorum per la validità dei referendum abrogativi, poiché sarà sufficiente la metà più uno dei votanti alle elezioni politiche.

Una revisione costituzionale dove vengono chiarite, inoltre, le competenze in ambito legislativo tra lo Stato e le regioni, eliminando uno dei principali motivi di confusione e conflittualità rappresentato dalla cosiddetta “competenza concorrente”.

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