Mirabello (PD): "Qualche elemento di chiarezza sulle statalizzazioni delle strade Provinciali"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte del Consigliere Regionale della Calabria, on. Michele Mirabello, relativamente alla mancata statalizzazione delle strade della provincia di Vibo Valentia, che in questi giorni tiene banco su tutte le testate giornalistiche,

"In riferimento alla vicenda relativa alla procedura ministeriale per la revisione della rete stradale d'interesse nazionale, -afferma Mirabello- con la cosiddetta statalizzazione di oltre 300 Km di strade che nella nostra Regione Calabria erano di proprietà delle Province, occorre ancora una volta ed anche in questa occasione fare qualche precisazione fugando il campo da ricostruzioni e dichiarazioni non sempre supportate da opportuna preliminare attività di studi e documentazione.

Come al solito, poi quando si parla della Provincia di Vibo, prima ancora di conoscere atti, carte, e procedure, con sorprendente qualunquismo, si tende a giocare a chi la spara più grossa recitando il solito rosario autoflaggellante. Tornando ai fatti, la Regione Calabria, in considerazione dello stato drammatico in cui versa la rete provinciale vibonese, ed in forza d'un lavoro svolto di concerto con il Presidente della Provincia, con i Sindaci, con il sottoscritto e con l'On. Bruno Censore, ha inserito nelle proposte in discussione al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia la Strada del Mare (S.P. 522), sia la ex SS 110, sia la ex SS 606 (svincolo S. Onofrio-Vibo città), il collegamento svincolo Mileto-Paravati, la SP 65 (svincolo serre-Filogaso), la Vazzano-Vallelonga.

Sta di fatto -continua ancora il consigliere regionale- che, al netto di ogni dietrologia, le suddette arterie non rientrano nei criteri tecnici fissati dal Ministero per le riclassificazioni e le statalizzazioni. In particolare per la strada del mare, oggetto di una lunga discussione, è emersa la difficoltà a procedere nel senso da tutti auspicato a causa del fatto che la medesima è allo stato incompleta, in quanto non collega i due grandi nodi di comunicazione  svincolo di Pizzo-svincolo di Rosarno per come da originario progetto, ma si innesta per larghissimi tratti su altri nastri stradali. Questa circostanza unitamente alle note vicende che sino alla data odierna hanno fatto della strada del mare una grande incompiuta su cui è alta l'attenzione della procura della Repubblica, impediscono allo stato, pur essendo ancora aperta la discussione, e nonostante il grande lavoro del Presidente Oliverio e dell'Assessore Musmanno, di procedere alla statalizzazione della 522. Infine, al di là di fuorvianti ricostruzioni, di sparate e titoloni finalizzati a combattere in solitario ed unilateralmente assurde battaglie politiche personali, un altro dato va segnalato.

Per la ex. Strada statale 110 (oggi s.p. 93) che percorrendo 22 Km conduce all'innesto per la trasversale delle Serre, diversamente da quanto affermato è stato raggiunto, nella situazione data, un importante risultato con la formale assunzione per la medesima da parte dell'ANAS degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Zona economica speciale di Gioia Tauro, la soddisfazione di Battaglia (Pd)

“Dopo i ‘Patti per il Sud’ sottoscritti dal Governo Renzi con le Regioni e le Città Metropolitane del Mezzogiorno, anche il Decreto Sud varato dal Governo Gentiloni, è pienamente operativo grazie all’approvazione in via definitiva  del Parlamento. Via libera, dunque, all’istituzione della ZES (zona economica speciale) per l’area del Porto di Gioia Tauro ed  all’investimento di ulteriori 750 milioni di euro per la viabilità interna in Calabria, due grandi traguardi - afferma il consigliere regionale e presidente della Conferenza interregionale permanente per l’Area dello Stretto Domenico Battaglia - forieri di significative opportunità di crescita e di progresso economico e sociale della nostra terra”.

“Con la nascita della Zes, in particolare, - sottolinea Domenico Battaglia - giunge a compimento quel percorso virtuoso e sinergico portato avanti in questi anni dal presidente Mario Oliverio e dalla Giunta regionale con i Governi Renzi e Gentiloni”.

“Non solo. Tante altre - spiega Battaglia - le novità contenute nel provvedimento legislativo che stabilisce condizioni più vantaggiose per investimenti in favore dello sviluppo e del lavoro per i giovani con lo stanziamento per il Sud di complessivi ulteriori 3,5 miliardi di euro. Segno che il Sud è al centro dell’agenda del Governo nazionale con interventi programmatici a sostegno del welfare, per la crescita del Mezzogiorno e per il superamento dello storico gap che separa le regioni più avanzate come ad esempio, per citarne alcune, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia da quelle più indietro”.

“Il lodevole impegno fin qui profuso - sottolinea l’esponente politico - si distingue anche per la misura ‘Resto al Sud’, sostegno all’autoimprenditorialità seria e credibile con incentivi economici ed azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, università ed associazioni del terzo settore. Attraverso la misura ‘Resto al Sud’ si sostiene, infatti, la nuova imprenditorialità, prevedendo, per i giovani meridionali che non dispongano di mezzi propri per avviare un’attività - nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’industria ovvero relativa alla fornitura di servizi - una dotazione di 50.000 euro (estensibile fino a 200 mila euro nel caso di un progetto presentato da 5 giovani imprenditori), di cui il 35% a fondo perduto ed il restante 65% con un prestito a tasso zero. Interessante inoltre - perché coniuga la domanda di occupazione con il recupero di beni immobili e di terre abbandonate ed incolte - la norma che prevede la possibilità di dare in concessione tali beni sulla base di un progetto di valorizzazione specifico presentato da giovani tra 18 e 40 anni”.

“Si tratta - conclude il consigliere Domenico Battaglia - di misure ed interventi reali e tangibili che innescheranno ulteriori processi di crescita e non - come qualcuno vuol fare erroneamente credere - di annunci dal sapore elettorale e totalmente privi di fondamento. L’evidenza è nei fatti e nelle risorse finanziarie messe a disposizione che daranno nuova linfa ad un’economia italiana già in ripresa, come attestano tutti gli organismi internazionali circa le previsioni di crescita del Pil 2017”.      

Trivellazioni: Arturo Bova scrive a Oliverio

“La Corte Costituzionale, con sentenza n.170/2017, ha dichiarato l’illegittimità del cosiddetto "decreto trivelle" del 2015 perché adottato senza intesa con le Regioni, ma la partita tra le Regioni che hanno fatto ricorso contro il Governo sul tema delle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi, non è conclusa”.

A comunicarlo, in una nota inviata al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, è Arturo Bova, presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, componente della Commissione regionale Ambiente e Territorio nonché animatore istituzionale del comitato per il “Sì” al referendum contro le trivelle dello scorso aprile 2016.

Nella nota recapitata al Governatore, Bova sottolinea: “Occorre ora far annullare il decreto vigente del 2016 (pubblicato nel 2017), anch’esso adottato senza intesa con le Regioni, che ha sostituito completamente quello del 2015 oggi dichiarato illegittimo dalla Suprema Corte. L’annullamento del decreto potrebbe determinare il blocco delle attività petrolifere fino a quando i contenuti del decreto non siano concertati tra lo Stato e le Regioni. Il termine per proporre ricorso al TAR è già scaduto. Rimangono aperti, fino alla data del 01/08/2017, i termini per proporre ricorso gerarchico al Presidente della Repubblica. Auspico che la Giunta voglia immediatamente deliberare sul punto, vista la ristrettezza del tempo che ci rimane. Non dimentichiamo che è una battaglia di civiltà che abbiamo il dovere di seguire fino in fondo. In gioco è l’equilibrio del nostro stupendo ecosistema marino e terrestre. Ma, soprattutto, si tratta di definire senza alcuna ambiguità, il tipo di sviluppo che intendiamo perseguire”.

Oliverio alla Festa dell'Unità di Santa Caterina: "La Trasversale delle Serra va completata"

“La nostra è una rivoluzione etica. Lottiamo quotidianamente contro le sacche di potere che vogliono impedire il cambiamento in Calabria”.

Lo ha affermato il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, chiudendo ieri sera la Festa de L'Unità a Santa Caterina dello Jonio (Cz).

Davanti al pubblico raccolto nell'anfiteatro della zona marina, Oliverio ha rivendicato “fatti, opere e investimenti”, citando un lungo elenco di progetti già cantierati e, in particolare, i 530 milioni di euro destinati alla riqualificazione integrale della ferrovia jonica. “Lavori che si concluderanno entro il 2020, consegnando finalmente alla Calabria una metropolitana di superficie moderna, efficiente e funzionale”.

Sul tema delle infrastrutture ha parlato anche di Trasversale delle Serre (“che adesso va completata tutta”) e di Statale 106.

Anche la sanità ha occupato uno spazio rilevante, non mancando, peraltro, una certa “preoccupazione” per l'attuale gestione commissariale. L'ospedale di Soverato e la Casa della Salute di Chiaravalle, ha affermato Oliverio, sono “priorità evidenti per questo territorio, su cui c'è il massimo impegno della Regione”.

Tra le questioni affrontate, il piano di recupero dei borghi e delle aree interne, su cui il governatore si è lungamente soffermato.

Lo stesso Oliverio ha visitato, nel pomeriggio, il centro storico di Santa Caterina.

Il dibattito politico, moderato dal giornalista Francesco Pungitore, è stato animato dagli interventi di Maria Antonietta De Francesco, segretaria di circolo del Pd di Santa Caterina, del sindaco Giuseppe Leto, del consigliere provinciale Francesco Severino, del deputato Bruno Censore e del responsabile organizzativo del Pd calabrese, Giovanni Puccio.

 

Acquaro, il sindaco:" Finanziata dalla Regione Calabria un’opera importantissima"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del sindaco di Acquaro, Giuseppe Barilaro, in merito al finanziamento ottenuto per il potenziamento della rete idrica comunale.

"Nelle scorse settimane a seguito di un controllo puntuale è stato riscontrata la drastica diminuzione della portata dell’acqua potabile. Infatti una delle due captazioni in atto risulta totalmente esaurita, mentre l’altra si è ridotta in misura superiore al 50%. A ciò va aggiunta la condizione di oggettivo degrado nella quale versa la rete di collegamento delle sorgenti alle vasche di raccolta, costituita da tubi vecchissimi ed allo stato fortemente compromessi, come dimostrano le innumerevoli perdite di acqua rilevate. Questa situazione crea forti disagi alla popolazione, che rischia di non vedersi garantito un suo diritto essenziale qual’è quello dell’erogazione dell’acqua pubblica.

Sulla base di queste inderogabili premesse ci siamo prontamente attivati portando le nostre esigenze presso la Regione Calabria, dove ancora una volta siamo stati ascoltati con grande attenzione e sensibilità dal Presidente, On.le Mario OLIVERIO. Prendendo atto di una significativa problematica, il Presidente Oliverio si è interessato personalmente alla vertenza.

In data 11.Luglio.2017 il Direttore Generale dei Lavori Pubblici, Ing. Domenico Pallaria, con Decreto n. 7456 ha disposto ai sensi della L.24/87 un finanziamento a favore del Comune di Acquaro di 200.000,00 ( Duecentomila ) Euro. 

Questa somma non costituisce uno dei “soliti finanziamenti”, che consentono solo di realizzare un’opera importante per la collettività, ma si tratta del contributo che, mediante il rifacimento dell’intera rete di collegamento delle sorgenti ai serbatoi e la realizzazione di nuove fonti di approvvigionamento, risolverà  in modo definitivo e per moltissimi anni a venire il problema dell’approvvigionamento idrico di Acquaro centro. La soluzione di questo problema dà inoltre ulteriore vigore alla decisione, a suo tempo da NOI responsabilmente assunta, di tagliare definitivamente l’oneroso cordone ombelicale, che ci legava alla SORICAL per imboccare la ben più economica via dell’autosufficienza. Sulla base di queste considerazioni ritengo doveroso esprimere pubblicamente ed a nome di tutta la Comunità un sentito “grazie di cuore” al nostro presidente, On.le Mario OLIVERIO, per averci consentito di guardare con maggiore serenità al futuro della cittadinanza acquarese.

Da parte nostra continueremo nell’opera intrapresa di ammodernamento del paese, pur consapevoli che qualunque altra opera riusciremo a realizzare in futuro, non avrà comunque la valenza sociale di questa. Riteniamo infatti, che questa sia la realizzazione in assoluto più importante conseguita nel percorso amministrativo iniziato nel 2010". 

Casa Salute di Chiaravalle, Oliverio convoca il sindaco: avanti con il progetto

"La Casa della Salute di Chiaravalle Centrale si farà, perché era e rimane un obiettivo prioritario e strategico della Regione Calabria”.

È l'impegno che il governatore Mario Oliverio ha garantito sulla riconversione dell'ex ospedale “San Biagio”, nel corso di un lungo incontro con il sindaco della cittadina delle Preserre, Mimmo Donato. Una riunione convocata dallo stesso presidente della giunta regionale, allargata ai dirigenti, ai funzionari e ai tecnici coinvolti nel progetto.

“L'iniziativa - ha spiegato Donato - è servita, prima di tutto, per focalizzare l'attenzione sulle criticità che hanno, fino ad ora, rallentato l'iter burocratico e l'avvio dei lavori”.

Oliverio ha pienamente condiviso il percorso adottato dall'amministrazione comunale di Chiaravalle che, di fronte al problema di dover adeguare l'edificio esistente, ha pensato bene di tutelare la continuità dei servizi e di mantenere i costi nei limiti del finanziamento previsto, puntando sulla costruzione di un nuovo immobile, da realizzare nelle vicinanze del vecchio ospedale in un suolo appositamente destinato allo scopo con delibera di consiglio comunale. “Adesso c'è la precisa volontà di tutte le parti - ha argomentato il sindaco di Chiaravalle - di procedere con la definizione degli aspetti formali, propedeutici all'avvio dei lavori”.

Sostanzialmente, c'è da aggiornare la convenzione esistente, adeguandola anche alle nuove norme del Codice degli Appalti. L'Asp di Catanzaro, nel frattempo, ha già predisposto lo studio di fattibilità, mentre il Dipartimento regionale sta elaborando il decreto da trasferire al Commissario ad acta Massimo Scura.

Lo stesso Scura, peraltro, aveva indicato nella Casa della Salute di Chiaravalle uno degli obiettivi strategici da conseguire nell'ambito dell'Azienda sanitaria provinciale del capoluogo. Il che lascia sicuramente ben sperare sull'esito conclusivo delle procedure in corso.

Vito Santacroce, presidente della Confapi Calabria, scrive al presidente Oliverio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta inviataci dal Presidente Confapi - Filiera Agricoltura Regione Calabria- , Vito Santacroce, destinata al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.

Le imprese agricole calabresi stanno attraversando un momento di grande difficoltà e incertezza dovuta a molti fattori. Il periodo invernale è stato rigido e lungo, le aziende agricole che coltivano in serra, sono state costrette a spendere il triplo per riscaldare le strutture. Ai danni provocati dal gelo, si aggiunge l'aumento dei costi di produzione, con ritorsioni negative e relativo indebitamento dovuto ai bisogni primari e necessari per le stesse. A tutto questo ci si mette anche, "la lentezza della macchina burocratica", vedi Decreto Legge del 9 febbraio 2017, n°8 firmato dal Ministro Martina relativo ai fondi stanziati per le avversità atmosferiche di eccezionale intensità avvenute nel periodo dal 5 al 25 gennaio 2017, che oramai risulta essere fermo da 6 mesi presso l' assessorato Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria, una battaglia per la quale io, come presidente, insieme alla Confapi filiera agricoltura e a tutti i suoi associati si è portata avanti.

E’ evidente, arrivati a questo punto, che il comparto agricolo è abbandonato a se stesso, con il completo disinteresse delle Istituzioni nazionali e regionali. L’attuale scenario suscita negli operatori agricoli una domanda sempre più pressante: cosa fare? Quali prospettive avranno le imprese? La risposta a queste domande la si trova negli ultimi avvicendamenti, che vedono come ultimo step di salvataggio il trasferimento in toto dell’azienda all’estero, dove la pressione fiscale non è opprimente come in Italia e i costi di produzione sono di gran lunga minori.

E’ necessario e urgente, dunque, concentrare tutti gli sforzi per garantire, nel più breve tempo possibile, quanto dovuto alle imprese agricole. Occorre agire con celerità a tutela delle imprese Agricole e nell’interesse dell'intero territorio Calabrese.

Ex Calabresi del Mondo: “Vogliamo i nostri stipendi, classe dirigente regionale biasimevole e inadeguata”

“Beffati, delusi e amareggiati: la Regione Calabria con palese arroganza e totale indifferenza non riconosce il diritto alla retribuzione di chi ha lavorato e giustamente pretende le dovute spettanze”. E’ quanto affermano una delegazione di ex lavoratori della Fondazione dei Calabresi nel Mondo.

“L’estate scorsa - continuano - abbiamo ricevuto solo il 30% delle quattro mensilità arretrate, risalenti agli ultimi mesi del 2014, quando abbiamo speso le nostre professionalità ed energie al servizio della Fondazione dei Calabresi nel Mondo. Non molto tempo fa abbiamo ricevuto rassicurazioni dal Capo di Gabinetto della Presidenza della giunta regionale, Gaetano Pignanelli, a seguito di un incontro avvenuto con una nostra delegazione, sul pagamento del restante 70% delle nostre spettanze entro i mesi di giugno-luglio 2017 e, così, chiudere definitivamente una pagina avvilente della storia regionale. Oggi constatiamo, da fonti accreditate, che il decreto per effettuare i dovuti pagamenti è pronto ma nessuno al dipartimento di competenza intende firmarlo. Il Presidente Oliverio, e a questo punto Pignanelli, facciano chiarezza su quanto sta accadendo in Regione. La trasparenza è alla base di ogni azione amministrativa. Senza dimenticare che con ordinanza n. 444 del 12 giugno 2017 il Tribunale di Catanzaro ingiunge alla Regione Calabria il pagamento in favore della Fondazione dei Calabresi nel Mondo in liquidazione della somma di euro 1.232.963,96’”.

“Siamo professionisti - continuano gli ex lavoratori - che abbiamo speso il nostro tempo e le nostre energie lavorando duramente per un progetto in cui abbiamo creduto e non apparteniamo a quella cerchia di privilegiati come l’assessore al bilancio e alle partecipate Antonio Viscomi, ex coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione dei calabresi nel Mondo, lautamente retribuito (non trascriviamo per un senso di decoro i suoi compensi) per una prestazione di cui ancora oggi ne disconosciamo l’effettiva sostanza. Il professore Viscomi, conoscitore del mondo della partecipate, avendo ricoperto incarichi di rilievo anche alla Fondazione Field, dovrebbe sostenere il nostro sacrosanto diritto ad ottenere gli emolumenti arretrati. Ci appelliamo al giuslavorista e professore universitario e al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, quest’ultimo attendista e inconcludente sulla vicenda relativa nostri pagamenti, affinché attivino immediatamente i necessari adempimenti per farci corrispondere quanto dovuto.

A Mariano Calogero, commissario liquidatore della Fondazione dei Calabresi nel Mondo, imputiamo di non aver ancora portato a termine la liquidazione dell’Ente in house, ormai soppresso, che sarebbe dovuta avvenire entro il 31 dicembre del 2015”. “Vogliamo i nostri stipendi! Andremo avanti con determinazione - concludono - per far valere i nostri diritti, disconosciuti da un classe dirigente biasimevole e inadeguata”.

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