È di un giovane calabrese il cadavere rinvenuto nella Capitale

È di un 21enne di Rende, il cadavere trovato lunedì scorso nel vano scale di un palazzo di Roma.

Il corpo del giovane, che si era allontanato da casa la scosa settimana, è stato riconosciuto dal padre.

 I genitori del ragazzo, che era in cura in un centro di salute mentale, ne avevano tempestivamente denunciato la scomparsa.

Al momento, l'ipotesi più accreditata sembra essere quella del suicidio, tuttavia bisognerà attendere l'esito dell'autopsia per averne la certezza.

Sulla vicenda indagano i carabinieri della Stazione Tor Bella Monaca e del Nucleo investigativo di Frascati.

'Ndrangheta, sequestrati beni per oltre 30 milioni di euro

Nel corso di una vasta operazione antimafia condotta a Roma ed in Calabria, i finanzieri nel Nucleo di polizia economico - finanziaria di Catanzaro, con il supporto degli uomini dello Scico hanno sottoposto a sequestro beni, per un valore di oltre 30 milioni di euro.

Il provvedimento è stato eseguito in virtù di un decreto di misura di prevenzione patrimoniale, emesso dal tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura distrettuale antimafia del capoluogo calabrese.

Il destinatario della misura è Antonio Saraco di Badolato (CZ), già coinvolto nell'operazione “Itaca-Freeboat”, culminata nel mese di luglio 2013 nell’arresto di 25 persone, ritenute affiliate alla cosca Gallace/Gallelli operante a Guardavalle, Badolato e su tutta la fascia del basso Ionio catanzarese.

Nell’ambito delle indagini, erano emersi due episodi di estorsione che Saraco avrebbe compiuto nei confronti di due imprenditori modenesi, responsabili della società titolare della struttura portuale di Badolato.

Già in precedenza, in seguito alle investigazioni svolte dalle fiamme gialle, parte dei beni riconducibili all'uomo erano stati cautelati con un sequestro preventivo in ambito penale, eseguito nel novembre del 2016.

Successivamente, i finanzieri avrebbero accertato, anche, un’ipotesi d'intestazione fittizia di beni, posta in essere da Saraco e dal figlio Pasquale, avente ad oggetto una società ed il relativo complesso dei beni aziendali, tra cui un conto corrente bancario. Anche tali beni sono stati oggetto di un sequestro preventivo.

Le ulteriori indagini patrimoniali condotte dai militari del Nucleo di polizia economico - finanziaria/Gico di Catanzaro, con la collaborazione dello Scico di Roma, avrebbero consentito di ricostruire in capo a Saraco un notevole complesso patrimoniale, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all’attività economica svolta.

Tra i beni sequestrati spicca un noto complesso turistico alberghiero ubicato nel comune di Badolato. La struttura ricettiva, che si estende su una superficie di 60 mila metri quadrati, composta da un lussuoso albergo, due piscine, un ristorante e un campo sportivo, è stata edificata a partire dalla prima metà degli anni ’90. Ampliata negli anni successivi, è oggi considerata un’importante meta turistica ricercata per il confort e la modernità dei servizi offerti. Sequestrata anche la società con sede a Roma, che gestisce l’intero complesso turistico.

Gli ulteriori beni oggetto del provvedimento comprendono una lussuosa villa a Roma, altre due società anch’esse con sede nella Capitale, esercenti rispettivamente l’attività di agenzia viaggi/tour operator e l’attività alberghiera. Una delle due società romane gestisce – in affitto – un prestigioso villaggio turistico a Parghelia (VV), cittadina limitrofa al Tropea, nel tratto di territorio calabro denominato “Costa degli Dei”.

In Calabria la Guardia di finanza ha sequestrato, inoltre, 5 magazzini (rispettivamente uno a Montepaone, due a Taverna e due Satriano), 3 locali commerciali (uno a Montepaone e due a Davoli),  2 appartamenti a Satriano, 26 appartamenti, 3 magazzini, 2 fabbricati e 16 terreni a Badolato, 2 autovetture, 1 motociclo, quote di due società con sede una a Cosenza e l’altra a Catanzaro, operanti rispettivamente nel settore edile e ricettivo, e diversi rapporti bancari e finanziari.

 

Papa Francesco benedirà la statua della Madonna di Fatima donata alla comunità di Soveria Mannelli

Domani (mercoledì 25 aprile) una rappresentanza della comunità di Soveria Mannelli, guidata dal vescovo Luigi Cantafora, sarà in Piazza San Pietro per l'udienza generale di Papa Francesco.

Al termine dell'udienza il Pontefice benedirà un'immagine della Madonna di Fatima, una copia autentica della statua presente nel santuario mariano portoghese donata dal vescovo di Leiria-Fatima alla comunità di Soveria Mannelli.

Il dono della statua della Madonna, destinata alla nuova Chiesa di Soveria Mannelli che sarà intitolata a ‘Nostra Signora di Fatima’, è segno della comunione tra la Diocesi di Leiria-Fatima e la Chiesa lametina ed è un'occasione, affermano dalla Diocesi “per la nostra comunità diocesana, già profondamente legata alla Madonna, per rinnovare il proprio affidamento a Maria e attraverso di lei crescere nella comunione con Cristo e i fratelli”.

Insieme al vescovo Cantafora, saranno presenti a Roma all'incontro con il Papa il parroco di Soveria Mannelli don Roberto Tomaino, il sindaco Leonardo Sirianni, il comandante della Compagnia Carabinieri Soveria Mannelli Francesco Zangla.

 

Trasversale: il Comitato si dichiara pronto ad andare a Roma

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa in merito all'occasione, da parte del Comitato "Trasversale delle Serre-50 anni di sviluppo negato" di presentare il caso a Roma:

L'elezione di Silvia Vono al Senato: una opportunità per tutto il territorio

 “L'ingresso della nostra vicepresidente, Silvia Vono, in Parlamento, è motivo di grande orgoglio per tutti noi. Ma ciò che ci rende ancora più fieri è il suo attaccamento ai valori e alle battaglie del Comitato. Un legame testimoniato dal suo impegno continuo, anche e soprattutto nella sua nuova veste di senatrice della Repubblica, per le problematiche della viabilità in Calabria e per la Trasversale delle Serre in modo particolare”. E' l'incipit di una nota stampa a firma del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”. “Uno dei primi incontri promossi da Silvia Vono dopo la sua elezione – prosegue il comunicato – si è svolto, non a caso, presso la sede Anas di Catanzaro. Lì la nostra vicepresidente ha avuto modo di porre con forza, e con l'autorevolezza del suo nuovo ruolo istituzionale, due questioni cruciali per lo sviluppo del nostro territorio: la messa in sicurezza della statale jonica 106 e il completamento della Trasversale delle Serre. Sia nell'uno che nell'altro caso ha ottenuto dall'Anas risposte concrete e importanti, nella chiarezza di un rapporto tra le parti che vedrà Silvia Vono costantemente presente sul territorio per verificare la realizzazione dei primi interventi, nei tempi e nei modi previsti e concordati. Conoscendola, sappiamo che sarà così. Ma è ancora più importante considerare che il suo impegno, adesso, si potrà spostare anche a Roma, dove potrà incidere in maniera altrettanto forte sulle leve decisionali: quelle che per troppo tempo hanno relegato la nostra regione e le nostre aree interne al ruolo di ultime della classe, forse anche per la probabile insipienza di chi, in passato, non ha saputo difenderne i diritti”. “Gli obiettivi del Comitato, dunque, restano immutati – conclude la nota – nella consapevolezza di avere oggi in Silvia Vono un punto di riferimento strategico per il territorio, sia per le problematiche del nostro comprensorio che per quelle più generali dell'intera regione”. 

Presentato il volume "Il pericolo viene dal Mare"

"Per l’Italia l’intelligence nazionale coincide storicamente con politiche del mare: per questo intelligence e portualità rivestono un ruolo centrale nel XXI secolo”.

Con queste parole Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, ha presentato a Roma presso la sede di Assoporti il suo volume “Il pericolo viene dal mare. Intelligence e portualità”, scritto con Andrea Sberze ed edito da Rubbettino, con la prefazione di Lucio Caracciolo.

Caligiuri, che è stato presentato da Tiziana Murgi di Assoporti, ha contestualizzato il significato del volume che si colloca nell’ambito degli approfondimenti e le ricerche che tendono a fare diventare l’intelligence materia di studio nelle università italiane. Caligiuri ha detto che “Il futuro del nostro Paese, come evidenziava anche Jacques Attali nella sua “Breve storia del futuro”, si colloca sulle direttrici delle antiche repubbliche marinare: verso l’Oriente dove faceva rotta la Serenissima e il Sud America seguendo le rotte genovesi”.

Ha poi evidenziato l’importanza decisiva dell’intelligence non solo per gli Stati e le imprese ma anche per tutti i cittadini, come confermano anche le recenti vicende legate al caso Cambridge Analytica. Si e quindi soffermato sull’importanza del commercio mondiale che per oltre l’80 per cento si svolge via mare e quindi c’è la necessità di garantire prioritariamente la sicurezza, per il rischio infiltrazioni delle organizzazioni mafiose e terroristiche. A tale proposito c’è bisogno di maggiori regole, professionalità appositamente formate, strumenti come l’intelligence, le tecnologie attraverso sopratutto le tecniche di video sorveglianza e algoritmi dedicati, le collaborazioni nazionali e internazionali declinate in più direzioni: info sharing tra le varie istituzioni nazionali e con quelle estere, relazioni sempre più strette e virtuose tra pubblico e privato.

È quindi intervenuto il ricercatore Andrea Sberze, coautore del volume, che ha evidenziato le tendenze del traffico marittimo mondiale, alcuni studi che americani e israeliani hanno compiuto, le politiche della Cina con la nuova vita della seta, le ipotesi di convergenza di infiltrazione mafiosa e terroristica nei porti. Il sistema porto ha concluso è di estrema complessità e la sicurezza dei porti è fondamentale per la sicurezza nazionale.

Nel dibattito che è seguito sono intervenuti il segretario generale di Assoporti Francesco Mariani (“occorrerebbe tracciare le persone che operano e frequentano i porti come quelle che viaggiano negli aeroporti”), il senatore Francesco Nerli di Assoporti (“i monopoli e gli oligopoli penalizzano i più e i necessari Piani di sicurezza comportano dei costi notevoli”), l’ammiraglio Mario Rino Me (“l’intelligence è un decisivo aspetto culturale e occorre fare attenzione, oltre alla criminalità e al terrorismo, anche alla proliferazione, dietro la quale ci sono spesso Stati sovrani”), e l’ammiraglio Francesco Chiappetta (“i nuovi scenari marittimi saranno inevitabilmente segnati dal dominio cibernetico”).

L’incontro si è concluso con la previsione di un ulteriore incontro operativo per ampliare, definire e concretizzare delle ipotesi di ricerca su intelligence e portualità tra Assoporti e il Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria.

 

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Comprare casa a Milano e Roma costa la metà di 10 anni fa!

Per molti potrà sembrare impossibile, eppure i dati parlano molto chiaro! Comprare casa a Roma o Milano, ora come ora costa la metà di 10 anni fa. Conviene, quindi, fare il proprio investimento in questo momento, prima che le cose nel settore immobiliare cambino nuovamente.

Cosa ci dicono i dati in questione? Le notizie sono buone. Si nota come, dieci anni fa per acquistare un appartamento, con un mercato immobiliare che proponeva dei prezzi da capogiro, con uno stipendio di 32mila euro annui poteva acquistare, devolvendo l’intera somma, solo 7 metri quadrati di una casa in una zona non proprio centrale di Milano. Si tratta di cifre che fanno riflettere. A malapena ci si comprava una piccola stanza, in poche parole! E oggi? Con gli stessi soldi di metri quadri se ne acquistano almeno 10. Un bel vantaggio, vero?

I conti sono simili anche per Roma. In questa città, infatti, si è passati da meno di sette metri e mezzo acquistabili 10 anni fa con la cifra di 32mila euro (stipendio medio di un quadro) a oltre nove metri e mezzo.

A questo punto, quindi, è interessante cercare di capire il perché. Cos’è successo e perché ora il mercato immobiliare si è risollevato. Semplificando, si può dire che a un certo punto la bolla è scoppiata. I prezzi che abbiamo riferito sopra erano divenuti a dir poco insostenibili e questo perché, rispetto a quelli che erano gli stipendi di 10 anni fa, non era possibile pagare delle cifre così altre. Da quel momento in poi, quindi, gli investimenti sul mattone sono diventati sempre più rari.

Tuttavia, come accade per tutte le tendenze, la rotta si è invertita nel momento stesso in cui si è raggiunto il punto di non ritorno. Se la situazione non fosse cambiata, le case sarebbero rimaste invendute da qui ai prossimi anni, mettendo in crisi non solo il settore, ma anche l’economia che si sta lentamente riprendendo. Ecco, quindi, che dopo essere diventati insostenibili, i prezzi sono nuovamente calati, tornando abbordabili da chi se la sente di affrontare delle spese di questo tipo.

I numeri in questione non sono di certo casuali, ma sono stati effettuati i dovuti confronti tra quelli che erano i costi medi delle case a fine 2007, a fine 2012 e a fine 2017. Si è tenuto in conto il tasso di rivalutazione degli stipendi pubblici e privati e si sono tirate le conclusioni.

Pertanto, a fine 2017, un quadro che decide di acquistare un appartamento semicentrale si trova in una situazione più avvantaggiata rispetto a quella del 2007. Le città più convenienti da questo punto di vista? Quelle in cui si registra un miglioramento maggiore del potere d’acquisto.

Nonostante l’aumento e il miglioramento del potere d’acquisto, per la maggior parte degli acquirenti rimane necessaria l’accensione di un mutuo per acquistare la prima casa. I vantaggi si possono avere anche da questo punto di vista. Sono sempre più gli istituti bancari che decidono di offrire supporto a chi sceglie questa modalità per procedere con l’acquisto. Un valido esempio di quanto detto sono i codici promozionali Credit Agricole, che fungono da valido incentivo per chi si trova nella situazione di dover sottoscrivere un mutuo. Nello specifico, grazie all’offerta in promozione si può accedere a delle condizioni privilegiate per ottenere un mutuo casa per 10 anni con Taeg 0,79%. Il tutto se si decide di attivare un conto online con zero spese di gestione e, soprattutto, con tanti vantaggi connessi. Ma dove possiamo trovare e come funzionano i codici promozionali Credit Agricole? A semplificarci la vita ci pensa la pagina dedicata ai codici promozionali Credit Agricole di Piucodicisconto.com, dove potremmo trovare senza fatica gli ultimi codici sconto Credit Agricole aggiornati e verificati per noi.

Usufruendo di questi aiuti, sostenere un mutuo non è così tanto difficile come, invece, lo era qualche anno fa. La situazione, del resto, è migliorata anche sotto questo punto di vista!

Auto rubata a Roma rintrovata nel vibonese, arrestato un 44enne

Un uomo di 44 anni, Nicola La Rosa è stato arrestato a San Calogero dai carabinieri della locale Stazione, unitamente ai colleghi di Rombiolo.

L’arresto è scattato in seguito ad una richiesta d’intervento con la quale, un’importante società di noleggio auto diffusa a livello mondiale, ha segnalato ai militari la presenza di una sua autovettura in contrada Calimera di San Calogero.

L’auto, rubata lo scorso 1 novembre a Roma, a turisti di nazionalità tedesca, è stata rintracciata grazie al dispositivo Gps.

Una volta entrati in azioni, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto il veicolo, privo di targhe e probabilmente pronto o per essere smontato, occultato nel cortile pertinente l’abitazione di La Rosa.

Dopo le relative formalità di rito, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, il 44enne è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

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La Cgil in piazza a Roma a difesa dei precari della giustizia

Rispetto e lavoro vero per i precari della giustizia. Queste le rivendicazioni con le quali la Funzione pubblica Cgil stamani (28 giugno) è scesa in piazza a difesa dei tirocinanti della giustizia.

Il presidio si è tenuto a Roma, nei pressi del ministero di Giustizia, in largo Benedetto Cairoli. Sono più di duemila i lavoratori (ex cassintegrati, lavoratori in mobilità e disoccupati) che da sette anni svolgono il tirocinio formativo presso il ministero guidato da Andrea Orlando, in attesa di una contrattualizzazione.

Lavoratori a tutti gli effetti che, secondo la Fp Cgil, “svolgono il loro lavoro sotto una formula, quella del tirocinio formativo, utilizzata in modo improprio, che cela in realtà vere e proprie forme di lavoro subordinato. Lavoratori impegnati a colmare le oltre 9.000 carenze di organico del comparto, garantendo così la prosecuzione delle attività, ma con una retribuzione al di sotto della soglia sussistenza”. Un 'esercito di precari impegnati in attività “che, se venissero a mancare, comprometterebbero ulteriormente la già critica condizione della giustizia”.

La categoria dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil chiede dunque che, per questi precari della Giustizia, “si eviti la riproposizione dell'ennesima proroga dei tirocini, ricercando invece, su scala nazionale e regionale, soluzioni più eque e dignitose per l'intero bacino”.

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