SEL denuncia: "Il consigliere regionale Nucera non ha versato contributi al partito"

"Nei giorni scorsi si è svolta a Lamezia, alla presenza del tesoriere nazionale Franco Bonato, l’assemblea regionale di SEL Calabria con all’ordine del giorno la votazione del bilancio consuntivo del partito per il 2015. La proposta, predisposta dal tesoriere regionale Franco Barretta, è stato approvata - fanno sapere da SEL - all’unanimità dai partecipanti. "Si è  purtroppo riscontrata, tra le voci d’entrata, la totale assenza di versamenti da parte del consigliere regionale Nucera - si legge in una nota trasmessa da partito - per come previsto dallo statuto di Sinistra Ecologia e Libertà e dai regolamenti. Dalla sua elezione (novembre 2014) il consigliere regionale non ha effettuato versamenti al partito ed alla sua attività . In questi casi è prevista la decadenza dagli eventuali incarichi dirigenziali, nonché la non candidabilità nelle elezioni di qualsiasi natura e la rottura del rapporto. In questo senso si prende atto della scelta da parte del consigliere regionale Nucera di non voler in 18 mesi, nonostante i reiterati inviti, uniformare la propria attività istituzionale alle regole statutarie accettate al momento di adesione alla nostra forza politica e sopratutto al momento della candidatura e di conseguenza di voler collocarsi volontariamente fuori dalle regole del partito, dalla sua vita politica, dal suo comportamento morale. SEL Calabria ritiene essenziale che la nuova forza della sinistra italiana che si sta costituendo abbia nelle regole il contributo volontario degli eletti e si ispiri ai principi della mutualità e del solidarismo tra aderenti come momento etico di rilevanza costitutiva. Pertanto comportamenti come quello di Nucera sono in contrapposizione ai principi fondativi della nuova formazione politica. Nel corso della discussione si sono affrontati i principali temi politici attuali con particolare riferimento al referendum del prossimo 17 aprile rispetto al quale,in coerenza con l’impegno profuso in questi anni, si invita a votare Sì". "Infine - termina il comunicato - si è deciso di indicare  al coordinamento nazionale come referente della provincia di Reggio Calabria fino al congresso di Sinistra Italiana Antonio Guerrieri".

 

Seminario Sel Calabria: "Critici e molto preoccupati per il primo anno di governo regionale"

"Abbiamo contribuito un anno fa alla vittoria del centrosinistra alle elezioni regionali con la convinzione che ci fosse la possibilità reale di aprire una stagione in cui quell’indispensabile cambiamento e quella necessaria discontinuità nelle scelte, nell’azione e nello stile di governo potessero affermarsi. Oggi, dopo aver lungamente discusso e analizzato quanto è stato fatto fin qui, ci troviamo a dover esprimere un giudizio critico e una grande preoccupazione: il cambiamento che ci aspettavamo sembra infatti non arrivare, e su molti temi la distanza tra le aspettative e i bisogni dei cittadini sembra allargarsi". E’ quanto  emerso al termine di "Seminaria", l’iniziativa promossa da Sinistra Ecologia e Libertà Calabria che si è svolta a Pizzo Marina nella giornata di sabato 12 dicembre. Un giudico critico e di grande preoccupazione nei confronti del governo regionale da parte di Sinistra Ecologia e Libertà, che vuole restare coerente con la prospettiva di cambiamento radicale con cui un anno fa il centrosinistra si era presentato all'elettorato calabrese. Un workshop programmatico, quello che si è svolto sabato scorso, aperto a tutto il mondo della sinistra calabrese e alle diverse espressioni della società civile, per raccogliere idee e proposte per rilanciare l’iniziativa politica della sinistra in Calabria. "Un momento di confronto e coinvolgimento democratico di grande rilevanza, sia per l’importante partecipazione - come riferisce una nota - che per la qualità dei contributi emersi nel corso della discussione, che ha visto il contributo di autorevoli esponenti della società civile come Don Giacomo Panizza,  il segretario regionale della FIOM  Massimo Covello,  il Coordinatore regionale di Futuro a Sinistra Leo Autelitano". Disoccupazione, crisi ambientali, inefficienza dei servizi sanitari, pervasività delle organizzazioni criminali nel tessuto economico e sociale, assenza di  fondamentali servizi al cittadino: queste alcune delle questioni affrontate ai quattro tavoli tematici  che si sono occupati di cultura, giustizia sociale, sanità, welfare, scuola e lavoro, ambiente, territorio e mobilità. "La sinistra calabrese - si legge in un comunicato - riparte da Pizzo con un nuovo spirito unitario e un indirizzo programmatico chiaro da sottoporre al governo regionale. Ripristinare e accrescere i finanziamenti ai centri anti-violenza". Una reale applicazione dei LEA nella sanità, con potenziamento dei servizi socio-sanitari di prevenzione e assistenza nei territori. Proseguire l’iter già avviato per l’introduzione del reddito minimo garantito nella nostra regione, che è all’ultimo posto nelle classifiche di tutti gli indicatori economici nazionali e dove la povertà estrema tocca da vicino sempre più cittadini e famiglie. Fermare interventi  invasivi e non eco sostenibili attraverso uno specifico programma comprendente la risoluzione di problematiche legate a particolari siti inquinanti, quali le discariche di Celico e Casignana. Queste alcune delle proposte emerse nel corso della discussione che ha visto la partecipazione della componente della segreteria nazionale di Sel Elisabetta Piccolotti, del responsabile nazionale Politiche per il Mezzogiorno Gianni Speranza, del coordinatore regionale di Sel Mario Melfi. A coordinare l’iniziativa, Nancy Valente ed Angelo Broccolo. Un nuovo percorso e un nuovo progetto della sinistra calabrese è partito da "Seminaria", sulla linea di quanto sta avvenendo a livello nazionale con 'Sinistra Italiana'. "Un percorso - termina il documento di SEL - che dovrà caratterizzarsi per una rinnovata volontà di essere 'sinistra di prossimità', capace di affrontare le questioni che stanno veramente a cuore ai cittadini calabresi lasciati soli da politiche nazionali che dimenticano costantemente il Sud e da istituzioni locali che non hanno finora dimostrato di saper ottenere quei risultati concreti di cui c’è estremo bisogno".

 

Acque agitate nel centrosinistra vibonese: SEL chiede spiegazioni sulla sfiducia a Lo Schiavo

"Veniamo a conoscenza di una riunione in data 25/11/’15 tra i consiglieri comunali dell’opposizione di centrosinistra a Vibo Valentia, in cui è emersa la sfiducia nei confronti del capogruppo, nonché candidato a sindaco nelle elezioni amministrative di sei mesi fa, Antonio Lo Schiavo, al quale - scrive in una nota Sinistra Ecologia Libertà, nelle sue componenti della Segreteria regionale, della Federazione provinciale di Vibo e del circolo del capoluogo - la solidarietà umana e politica di tutta Sinistra Ecologia e Libertà calabrese".  "Non comprendiamo - si legge nel documento - le modalità formali né le motivazioni politiche di questa sfiducia, che non può essere figlia di una riunione ristretta agli eletti in consiglio comunale e alla segretaria cittadina del PD. Antonio Lo Schiavo è stato il candidato a sindaco e in seguito capogruppo di tutta la coalizione, non solo degli undici consiglieri eletti né tantomeno solo del Partito Democratico. Crediamo che in questa fase si sia smarrito il concetto di democrazia rappresentativa: i consiglieri eletti rappresentano migliaia di elettori e devono la loro elezione anche agli altri candidati che con spirito di generosità sono scesi in campo in evidente inferiorità numerica contro un’armata di sette liste “civiche” di centrodestra. Non sappiamo se i consiglieri del PD o delle liste 'Democratici' e 'Lo Schiavo sindaco' si siano riuniti in assemblea e/o si siano consultati con la loro base, prima di assumere questa decisione: di sicuro non hanno consultato SEL… Eppure abbiamo partecipato alle Primarie prima e alla coalizione poi, perdendo per questa scelta consensi a sinistra, facendo uno sforzo immane per creare una lista autonoma con il nostro simbolo politico, che desse un’impronta di sinistra all’alleanza per Lo Schiavo, sostenuto lealmente da noi dopo le Primarie". "Lo Schiavo - ricorda SEL -  è stato il candidato osannato per mesi e sostenuto alle Primarie dalla dirigenza cittadina del Partito Democratico, con una storia di sinistra apprezzata da noi, da larga parte del PD e dalla società civile; il professionista sceso in campo non certo per interessi personali, del quale anche gli avversari e i cittadini riconoscono l’essere una persona per bene… Cosa è successo in questi sei mesi di opposizione, da non ritenerlo più degno di meritare la fiducia?  Il 31 maggio non ha perso solo lui: abbiamo perso tutti. Lo Schiavo, le liste e i partiti che lo sostenevano, quelli che si sono candidati e quelli che non si sono candidati. Ci chiediamo se le motivazioni addotte nella nota ufficiale del PD cittadino siano sufficienti per convincere gli elettori della bontà di una decisione drastica, che sconfessa il percorso politico condiviso nell’ultimo anno, e se tra gli “eletti” ci siano figure dallo spessore politico tale da essere in grado di guidare meglio di lui l’opposizione; né tantomeno si può credere che un’opposizione di centrosinistra divisa in due gruppi sia più efficace e incisiva nei confronti dell’azione pur balbettante e piena di crepe della maggioranza. I Consiglieri di minoranza con questa decisione, non sappiamo quanto autonoma, hanno intrapreso una strada che va in direzione opposta a quella percorsa nell’ultimo anno e che apre una riflessione politica profonda". "Sarebbe opportuno, ai fini di un chiarimento, un incontro ufficiale - è l'invito contenuto nel comunicato di Sinistra Ecologia Libertà - tra l’intera coalizione, prima di mettere fine a un’esperienza politica e generazionale, che in Lo Schiavo ha individuato il suo punto di riferimento e che rappresenta una speranza per il territorio e il centrosinistra vibonese".     

 

 

Sinistra Ecologia Libertà – Segreteria Regionale Calabria

Sinistra Ecologia Libertà – Federazione Provinciale VV

Sinistra Ecologia Libertà – Circolo Vibo Valentia

 

SEL invita i cittadini a mobilitarsi contro la soppressione della Prefettura di Vibo

"Il prossimo 21 novembre - si legge in una nota trasmessa da Sinistra Ecologia Libertà Vibo Valentia - tutti i cittadini della provincia di Vibo Valentia sono chiamati a scendere in piazza per rivendicare i propri diritti contro l’insensata e ormai prossima soppressione della Prefettura. Noi di Sinistra Ecologia Libertà ci saremo per dire una volta e per tutte che i cittadini vibonesi non sono cittadini italiani di serie C! Reputiamo infatti irragionevole che in territorio dove 'operano' numerose consorterie mafiose, in cui il tasso di micro-criminalità sta notevolmente aumentando, in un territorio palcoscenico di numerosi sbarchi di profughi vittime della guerra e dei boia neri dell’Isis, venga meno un presidio di legalità quale l’Ufficio territoriale del Governo, ufficio che in questi anni ha spesso sopperito tra mille difficoltà ad un colpevole se non dolosa latitanza della politica". "Quello che noi temiamo è infatti un potenziale effetto cascata  che di qua a pochi anni- secondo SEL -  rischia seriamente di portare via con sé altri presidi dello Stato sul nostro territorio, quali ad esempio  la Questura ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Cosa che per altro è già avvenuta con la Provincia (ente che ad oggi non riesce in molti casi a garantire la viabilità delle strade, e la sicurezza ed i riscaldamenti nelle scuole)  la Camera di Commercio, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Tropea ecc. Nell’ultimo decennio il Vibonese è stato vittima di un vero e proprio latrocinio che ha portato non solo alla perdita di numerosi posti di lavoro, ma anche (cosa ancor più grave) ad una crescente perdita di fiducia nei confronti della politica e delle istituzioni che vengono sempre più viste come un qualcosa di lontano dai reali bisogni dei cittadini. Per questo motivo scenderemo in piazza: per dire a chi vuole da Roma decretare per mere logiche di 'mercato' e di 'risparmio economico' la morte di un territorio, che la dignità delle persone oneste e dei liberi cittadini non può essere calpestata in questo modo". "Invitiamo dunque tutti i vibonesi - è l'invito conclusivo di Sinistra Ecologia Libertà - alla mobilitazione generale, per ricordare a questi signori che in Italia la sovranità non appartiene a loro, ma al Popolo".

 

Soppressione Prefettura Vibo, Pacilè (SEL): "Parlamentari vibonesi irrilevanti"

"Nelle scorse ore la città ed i cittadini di Vibo Valentia sono venuti a conoscenza, tramite i mezzi d’informazione, che il capo di Gabinetto del Ministero degli Interni ha confermato lo schema del DPR che prevede la soppressione di 23 prefetture tra le quali quella di Vibo Valentia". Lo dichiara in una nota Francesco Pacilè, esponente di Snistra Ecologia Libertà. "Tutto questo - secondo il rappresentante di SEL - porta inevitabilmente a trarre due conclusioni: la prima che il Ministro degli Interni Angelino Alfano  non è uomo di parola, la seconda che aldilà dei comunicati altisonanti i nostri rappresentanti nelle istituzioni nazionali contano come 'il due di coppe con briscola a mazze'. Come abbiamo avuto modo più volte di ribadire è inconcepibile che in un territorio di frontiera e di emergenza come Vibo Valentia si venga a sopprimere un istituzione come l’Ufficio Territoriale del Governo, la quale negli ultimi anni ha sopperito in più occasioni all’assenza ingiustificata della politica. Basti pensare alle varie emergenze occupazionali nonché al lavoro di coordinamento effettuato negli ultimi mesi per quanto riguarda gli sbarchi di profughi provenienti dall’Africa e dal vicino oriente nel porto di Vibo Marina". "Dunque - sottolinea Pacilè - a partire dal 2017 non solo non ci sarà più il Prefetto, ma neanche gli uffici della Prefettura con la consequenziale perdita del posto di lavoro da parte di decine di persone, cosa che sta già avvenendo per l’ente Provincia. Una domanda a questo punto sorge spontanea: una volta soppressa la Prefettura di Vibo Valentia, la super Prefettura Vibo - catanzarese lavorerà di concerto con due Questure, oppure ci sarà un ridimensionamento della Questura vibonese a semplice Commissariato di polizia? Stessa cosa dicasi per il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco: rischiamo di perdere anche quello? Spesso e volentieri sentiamo parlare di “Paese reale”, e ad oggi il 'Paese reale' della Provincia di Vibo Valentia viene svuotato senza alcun senso logico di tutte quelle istituzioni che nel bene o nel male hanno rappresentato in questi anni la presenza e la vicinanza dello Stato verso i cittadini vibonesi. Le scellerate scelte del governo nazionale, con la complicità di alcuni politici locali ascari che votano la qualunque per garantirsi la poltrona in vista delle prossime consultazioni elettorali, stanno facendo del territorio vibonese un deserto nel quale lo Stato abbandona i propri cittadini facendoli retrocede dalla serie B (i cittadini del Sud Italia non sono mai stati cittadini di serie A) alla serie C. Esempio dell’illogicità di suddette scelte politiche è l’inasprimento dei reati ambientali e la contemporanea soppressione delle Polizie Provinciali e del Corpo Forestale dello Stato, organi di pubblica sicurezza fino a poco tempo fa’ addetti alla repressione dei vari tipi di inquinamento (suolo, acqua e aria) e alla lotta all’ecomafie. E’ giunto il momento di dire basta ! Come Sinistra Ecologia Libertà siamo pronti a partecipare a qualsiasi forma di protesta e di mobilitazione a difesa della Prefettura e del territorio di Vibo Valentia, nella speranza che i cittadini, così come accadde nel 2012 quando si voleva accorpare nuovamente la nostra provincia a quella di Catanzaro, partecipino numerosi". "Là dove non arrivano i rappresentati - conclude Francesco Pacilè - devono arrivare i rappresentati detentori della sovranità popolare, così come stabilito dal primo articolo della nostra Costituzione. Come sosteneva Rosa Luxemburg 'le masse imparano il potere esercitandolo, non delegandolo ad altri'.

 

 

Francesco Pacilè

Sinistra Ecologia Libertà Vibo Valentia

 

Sinistra Ecologia Libertà Calabria entusiasta del sindaco Minniti e del Comune di Fabrizia

"Comuni Virtuosi, vengono definiti così quei Comuni che riescono ad andare oltre la mera ottemperanza alle funzioni di gestione della cosa pubblica, venendo incontro alle difficoltà della cittadinanza, implementando pratiche di amministrazione innovativa e creando così un circolo di positività e di sostenibilità (sociale ed economica) che possa definire tale un qualsiasi ente locale". E' con queste parole che Mario Melfi e Nancy Valente, rispettivamente segretario e presidente regionali di Sinistra Ecologia e Libertà introducono una nota a sostegno dell'operato di Antonio Minniti, sindaco di Fabrizia. "In Calabria - premettono i vertici calabresi di SEL - si fa fatica ad indicarne qualcuno, non vogliamo nasconderci dietro un dito. Ma quando ci si trova di fronte ad un esempio di questo tipo, non possiamo che esserne felici. La nostra felicità si trasforma poi in orgoglio quando, come in questo caso, il Comune in questione è amministrato da un componente del nostro partito, Sinistra Ecologia Libertà, che ha dimostrato grande competenza politica e amministrativa riuscendo ad uscire dai canoni dell’ ordinaria amministrazione. Il sindaco di cui parliamo è Antonio Minniti, il Comune è il piccolo centro del vibonese, Fabrizia". "È di questi giorni - ricordano Melfi e Valente - la notizia che Minniti e la sua compagnie amministrativa, intercettando alcuni fondi previsti dalla misura 122 del PSR Calabria, siano riusciti ad attuare un progetto per complessivi 400.000,00 euro circa, finanziato con la Regione Calabria per 60% e 40% a carico del bilancio comunale, che associato al  Piano di gestione agro-silvo-pastorale, recentemente approvato dalla Giunta Regionale, che prevede l’aumento del valore economico delle foreste presenti nel territorio, il che comporta un parallelo aumento dell’occupazione di risorse che orbitano attorno ad esse. Così, attraverso questa misura, l’Amministrazione Comunale è riuscita a dare lavoro a 103 disoccupati fabriziesi per 51 giornate agricole, rispondendo alla sempre più drammatica richiesta di occupazione della cittadinanza e, contemporaneamente, inaugurando un nuovo modo di sfruttare le risorse boschive del Comune". "Gli amministratori degli Enti Locali non possono essere solo delle macchine esecutive, si chiede loro sottolineano segretario e presidente di SEL Calabria - di dimostrare sensibilità alle tematiche di rilevanza sociale ed economica e vicinanza alla cittadinanza intera. Si chiede loro di essere non solo sindaci ma soprattutto Primi Cittadini. Antonio Minniti, Primo Cittadino di Sinistra Ecologia Libertà del comune di Fabrizia, ha dimostrato che tutto ciò è possibile".

 

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Referendum Grecia: anche a Pizzo un seggio per sensibilizzare i cittadini

"Pensare un'Europa diversa, non è solo possibile. È doveroso". Così la presidente dell'assemblea regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nancy Valente, ha commentato gli esiti del referendum greco, che ha visto l'affermazione netta del No contro il nuovo accordo a base di tagli e austerity che la troika europea avrebbe voluto imporre. Un sostegno senza riserve quello che Sel ha riservato alla consultazione referendaria voluta dal premier Tsipras, tanto che ieri, proprio mentre in Grecia erano in corso le operazioni di voto, a Pizzo, in piazza della Repubblica, è stato allestito un seggio simbolico con tanto di urna elettorale, invitando i cittadini a votare Oxi-No per dimostrare vicinanza al popolo greco e condivisione delle motivazioni alla base del referendum.  "Con questa iniziativa - ha continuato Valente - abbiamo voluto dare un messaggio chiaro: continuiamo a credere nell'Europa, purché metta al centro delle proprie politiche i cittadini europei e non gli interessi economici. Questo è il sogno incarnato da Tsipras. Questo è il nostro stesso sogno". All'iniziativa di sensibilizzazione hanno partecipato, inoltre, il coordinatore del Circolo di Pizzo, Gianni Donato, Cristina Mazzei, assessore in quota Sel del Comune di Pizzo e l'ex sindaco di Lamezia, Gianni Speranza. Molti, inoltre, i militanti che hanno presieduto per tutta la giornata il seggio in piazza, spiegando le ragioni del No a chi si avvicinava, distribuendo materiale informativo e illustrando nel dettaglio le richieste del Governo greco, a cominciare dalla fine dell'austerity e dal recupero di sovranità popolare da parte degli Stati membri della Unione Europea, spesso schiacciati sotto il peso di politiche economiche orientate dal sistema bancario e dunque sottratte alle dinamiche democratiche.

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