Mirabello (Pd): "Vicini al sindaco di Stefanaconi Di Sì"

"Adesso piu’ che mai bisogna essere compatti e stare vicini a Di Sì, il quale coraggiosamente ha scelto di testimoniare, costituendosi parte civile, in un processo contro i clan del territorio e, proprio oggi, alcuni membri compariranno davanti al gup di Catanzaro per l’udienza preliminare". E' quanto afferma Michele Mirabello nella duplice veste di consigliere regionale e segretario provinciale del Partito Democratico. "Non basta di certo la solidarietà e la vicinanza - prosegue l'esponente del Pd - serve più tutela nei confronti di chi rappresenta le istituzioni nei territori, ancor di piu in una provincia difficile come la nostra, dove la criminalità si alimenta del malessere sociale ed economico. Quanto successo la scorsa notte ai danni del sindaco di Stefanaconi Salvatore Di sì è un fatto di una gravità inaudita, l'ennesimo atto intimidatorio che colpisce sindaci della nostra Regione e che fa riflettere su come le nostre amministrazioni locali si trovano a dover governare, i loro paesi, in un clima di perenne tensione e paura. I sindaci - conclude Mirabello - sono i soggetti istituzionali che rappresentano in prima persona le problematiche di un territorio e, molto spesso, si ritrovano soli.

Indimidazione a Di Sì, la solidarietà di Censore

"Esprimo la mia più totale vicinanza e solidarietà al sindaco di Stefanaconi, Salvatore Di Sì, per il gravissimo attimo intimidatorio subito questa notte".  E' quanto dichiara in una nota stampa l'on. Bruno Censore, il quale aggiunge: "non si contano più gli amministratori che subiscono atti del genere nella nostra Regione, ogni giorno ci troviamo a dover fronteggiare situazioni di questo genere, situazioni in cui i più diretti rappresentanti istituzionali di un territorio, si trovano a dover amministrare comuni molto difficili da soli e senza tutele.  Di Sì - continua Censore - rappresenta la parte della Calabria che non si piega, quella che sa dire di no. Il comune di Stefanaconi come sappiamo si è infatti costituito  parte civile  in un processo contro i clan del territorio e oggi, alcuni membri compariranno per l’udienza preliminare. Proprio per questo, adesso  più che mai, le istituzioni ad ogni livello, devono essere presenti nella nostra provincia. E' doveroso - conclude la nota - tenere alto l'allarme affinché la criminalità organizzata non trovi lo spazio necessario per condizionare l'operato di chi è al servizio della propria comunità. Spero si faccia presto piena luce sull'accaduto e che il sindaco di Stefanaconi continui il suo operato per il bene del territorio". 

Incendiata l'auto al sindaco di Stefanaconi. Il comune parte civile nel processo contro la 'ndrangheta

Fuoco all’auto del sindaco. È successo, intorno alle 5,30 di stamattina, a Stefanaconi dove, la Seat Ibiza del primo cittadino, Salvatore Di Sì, è stata completamente distrutta dalle fiamme. Un episodio inquietante, sul quale i carabinieri hanno avviato le indagini per cercare di capire se ci sia un nesso causale con l’attività amministrativa svolta dalla vittima. In particolare, tra gli atti recenti prodotti dalla giunta guidata da Di Sì c’é la deliberazione n. 8, del 16 febbraio 2015, con la quale è stata disposta la costituzione di parte civile del Comune nel procedimento penale a carico dei componenti del locale clan dei Patania, alcuni dei quali, proprio oggi, dovranno comparire davanti al Gup di Catanzaro per l’udienza preliminare.

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