Trasversale, il Comitato a Rai Tre: "Apertura svincolo di Gagliato una conquista dei cittadini"

Rai Tre sui cantieri della Trasversale delle Serre per registrare le ultime novità sull'avanzamento dei lavori dell'eterna incompiuta. Ai microfoni del giornalista Vasco Pirri Ardizzone, una rappresentanza del direttivo del Comitato spontaneo di protesta “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” composta da Francesco Pungitore, Ulderico Nisticò, Fioravante Schiavello e Bruno Cirillo. Riflettori puntati sullo svincolo, tutt'ora chiuso, di Gagliato, dove il vicesindaco, Domenico Aspro, ha confermato ufficialmente l'avvio delle operazioni di collaudo, in programma lunedì prossimo. Una volta effettuati i test, da esaurirsi nell'arco di una settimana, si dovrà solo attendere il nulla osta definitivo dell'Anas. A quel punto si potrà rendere, finalmente, percorribile l'intero lotto di superstrada Gagliato-Argusto, congiungendosi con il tratto già aperto al traffico Argusto-Chiaravalle. "Una conquista dei cittadini - hanno ribadito senza mezzi termini i rappresentanti del Comitato - su cui nessun politico può pensare di metterci il cappello, e un risultato che vogliamo condividere solo con i media e, soprattutto, con la Rai che più volte ha dato voce e speranza a questo territorio”. Lunedì mattina, hanno poi puntualizzato, “non mancheremo di essere presenti sul posto per verificare che tutto proceda regolarmente”. E sì perché l'auspicio che questo primo obiettivo sia a portata di mano c'è, ma permane anche la diffidenza rispetto ad una vicenda che ha sempre riservato ritardi, inconvenienti e poco gradite “sorprese". Tutti ricordano gli annunci caduti nel vuoto e le promesse puntualmente disattese degli ultimi anni. Da qui la protesta dei cittadini e la mobilitazione spontanea che ha portato di nuovo alla ribalta uno scandalo che dura da mezzo secolo e che sembrava ormai finito nel dimenticatoio. Le telecamere di Rai Tre si sono, successivamente, spostate anche nella zona del viadotto Sant'Antonio, dove insiste un altro lotto in costruzione della Trasversale. Qui hanno testimoniato il disagio enorme di una famiglia che convive quotidianamente con i cantieri letteralmente a ridosso della propria abitazione. Un caso che ha suscitato la solidarietà del Comitato unitamente alla richiesta di precise azioni di tutela e salvaguardia della dignità e della sicurezza dei residenti. Il servizio sulla Trasversale delle Serre andrà in onda domenica nel Tgr Calabria.

Trasversale delle Serre, domani tornano le telecamere di Rai Tre

Sui cantieri della Trasversale delle Serre tornano le telecamere di Rai Tre. Domani, una troupe del Tgr punterà la propria attenzione su due snodi critici della costruenda e perennemente incompiuta superstrada Jonio-Tirreno: lo svincolo di Gagliato e il viadotto Sant'Antonio, tra Argusto e Chiaravalle. Due obiettivi a breve e medio termine per il Comitato spontaneo di mobilitazione “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” che, ormai da diverse settimane, promuove una incessante attività di protesta, finalizzata a chiedere una celere conclusione dei lavori in corso, dopo mezzo secolo di inutili e vane promesse. Un grosso aiuto, in tal senso, è arrivato proprio dalla Rai e dai media più in generale, che hanno subito dato voce e spazio ai cittadini, tanto da portare l'Anas a formulare precisi impegni sulle date di consegna dell'opera. Per lo svincolo di Gagliato, l'inaugurazione (“ma senza tagli di nastri, passerelle politiche e fanfare” auspica il Comitato) è prevista per la seconda metà del mese di giugno. In ogni caso “prima dell'estate”. Entro luglio, invece, dovrebbe essere finito il raccordo in rilevato di  terra tra la rotatoria già esistente, e aperta al transito veicolare, e il viadotto Sant'Antonio, tra Argusto e Chiaravalle. Quest'ultimo intervento consentirebbe di accedere ad un lungo tratto di Trasversale da e per Torre di Ruggiero, Monte Cucco e Serra San Bruno. Mantenendo fede all'impegno preso nei mesi scorsi, Rai Tre tornerà sui luoghi dell'incompiuta per fare il punto della situazione e verificare che il cronoprogramma annunciato dai vertici Anas proprio ai microfoni del Tgr sia, effettivamente, rispettato. Proprio in queste ore si stanno predisponendo i collaudi sullo svincolo di Gagliato che dovrebbero occupare tutta la prossima settimana. Una volta completato quest'intervento, finalmente, il lotto Gagliato-Argusto sarà percorribile, dopo anni di ritardi e polemiche. 

Trasversale delle Serre, deciso avanzamento dei lavori sul viadotto Sant'Antonio

“Registriamo un deciso avanzamento dei lavori sul viadotto Sant'Antonio che, obiettivamente, lascia ben sperare sui prospettati tempi di consegna dell'opera”. Il Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” continua ad aggiornare la sua incessante e puntuale attività di controllo quotidiano dei cantieri lungo l'asse della costruenda superstrada Jonio-Tirreno. Riflettori puntati, quest'oggi, sul terrapieno progettato per collegare la striscia d'asfalto già aperta al transito veicolare, tra Argusto e Chiaravalle, con il lotto ancora chiuso che porta in direzione Torre di Ruggiero e, dunque, verso Serra San Bruno e Monte Cucco. Il monitoraggio del Comitato evidenzia “un impegno di uomini e mezzi tale da giustificare un cauto ottimismo sulla prefissata data di luglio come traguardo utile per l'inaugurazione del viadotto”. “La prudenza è ovviamente obbligatoria - sottolinea una nota del sodalizio spontaneo di  protesta - visti i decennali, famigerati precedenti che hanno trasformato la Trasversale delle Serre in una perenne e vergognosa incompiuta”. In ogni caso,  gli aggiornamenti del Comitato saranno continui, incessanti. “La nostra mobilitazione continua” puntualizzano i cittadini che, con la loro campagna di sensibilizzazione, hanno strappato importanti risultati, negli ultimi mesi, in termini di impegni da parte dell'Anas e di maggiore attenzione da parte delle istituzioni. “La Trasversale delle Serre era stata dimenticata, adesso è tornata rumorosamente al centro del dibattito politico locale e regionale” spiega con una voluta punta di ironia il Comitato che, peraltro, indica “nella prossima settimana la prima prova del nove”. Lunedì, infatti, partiranno i collaudi sullo svincolo di Gagliato, altro emblema dello scandalo Trasversale. Un lotto di superstrada pronto da anni ma mai inaugurato. Sette giorni per testare la solidità del tracciato e poi “prima dell'estate” anche la Gagliato-Argusto potrà essere, si spera, finalmente percorribile".

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Trasversale delle Serre, c’è l’accelerazione: partono le operazioni di collaudo sullo svincolo di Gagliato

“Dal 23 al 30 maggio verranno effettuate le previste operazioni di collaudo sul tratto di Trasversale delle Serre compreso tra i due svincoli di Gagliato e Argusto”. L'annuncio è del vicesindaco di Gagliato, Domenico Aspro. Una notizia che conferma il cronoprogramma Anas delineato nel mese di aprile: l'apertura del lotto di superstrada, completato da anni ma mai inaugurato, potrà così avvenire “prima dell'estate”. Infatti, una volta conclusi i collaudi, basterà attendere solo il nulla osta definitivo per consentire il transito dei veicoli. Niente di più che una formalità burocratica. L'opera in questione si riferisce a circa due chilometri di Trasversale che consentiranno di bypassare il centro abitato di Gagliato per poi raccordarsi con il tragitto già esistente, da e per Chiaravalle. A quel punto bisognerà aspettare il successivo mese di luglio per poter usufruire anche del raccordo con il viadotto Sant'Antonio, in modo tale da poter proseguire velocemente da e per Torre di Ruggiero e Serra San Bruno. Insomma, in pochi mesi la Trasversale delle Serre, l'eterna incompiuta progettata oltre 50 anni fa, comincerebbe realmente a prendere forma, dopo mezzo secolo di abbandono e disinteresse. “Merito del Comitato e della mobilitazione popolare che ha sollevato il problema, portandolo all'attenzione dei media regionali e nazionali” sottolinea Aspro che annuncia: “Ovviamente vigileremo su queste date e non consentiremo ulteriori proroghe. Se salta la scadenza del 23 maggio, già il 24 saremo in strada per manifestare e protestare al fianco dei cittadini”. “Con l'apertura dello svincolo di Gagliato e il raccordo del viadotto Sant'Antonio - ribadisce il Comitato - non si chiude, in ogni caso, la partita relativa alla Trasversale delle Serre. Opera che sarà definitivamente completata solo dopo il ripristino della bretella Gagliato-Campo Petrizzi e il finanziamento dei lotti Satriano-Gagliato e Vazzano-Vallelonga. Solo a quel punto la nostra mobilitazione potrà dirsi conclusa".

 

Il Comitato Trasversale delle Serre traccia il bilancio di un mese di attività

"Lottando, con generosità e sincerità, per una giusta causa, i risultati alla fine arrivano". E' il messaggio lanciato alla platea degli studenti delle scuole superiori di Chiaravalle dal Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato". Un'importante occasione di confronto e sensibilizzazione sui temi dello sviluppo, delle infrastrutture e del lavoro che si è svolta nei giorni scorsi presso la sede del Gal "Serre Calabresi". In questa intervista il presidente del Comitato, Francesco Pungitore, spiega l'iniziativa e fa il punto sull'ultimo mese di attività.

Di cosa si è parlato a Chiaravalle?

"Di Trasversale delle Serre, ovviamente. E lo abbiamo fatto in termini volutamente positivi. Eppure, direte voi, questa è una strada che non c'è. Come facciamo a parlarne bene? In questi 50 anni, purtroppo, è diventata l'emblema delle incompiute, lo scandalo degli scandali calabresi. Eppure, per noi, oggi, diventa un'occasione positiva, un importante argomento di confronto e di discussione. Di proposta, addirittura. Perché questo radicale cambio di prospettiva? Innanzitutto, chiariamo subito: non stiamo festeggiando la fine dei lavori. Dopo 50 anni, purtroppo, non è così! La nota positiva deriva da altro. La cogliamo nella mobilitazione popolare che si è creata attorno al problema Trasversale delle Serre. La vediamo nel moto di partecipazione e di impegno che ha visto scendere in campo centinaia e centinaia di cittadini riuniti in un Comitato spontaneo. Insieme, con forme di protesta civili e democratiche, nel giro di poche settimane abbiamo riportato quest'opera al centro dell'agenda politica della Regione Calabria e tra le priorità strategiche dell'Anas. Un successo che ci dice molto. Ci dice, innanzitutto, che possiamo dire velocemente basta alla Calabria dei delusi e dei rassegnati. Ci dice che lottando, con generosità e sincerità, per una giusta causa, i risultati alla fine arrivano. E allora, questa nostra battaglia di civiltà vuole diventare, senza falsa modestia, un modello per le nuove generazioni. Ai giovani calabresi diciamo: ecco come potete intervenire concretamente per risolvere, in maniera analoga, mille altre emergenze che investono la nostra terra. E' una esortazione a credere nei propri ideali e a non mollare mai. Prima di noi c'era già stato il Comitato Battaglina, a Borgia. Migliaia di cittadini che si erano battuti per evitare che nel loro paese venisse costruita la più grande discarica di rifiuti d'Europa. Anche loro hanno vinto. E anche noi, oggi, stiamo vincendo. Stiamo già vincendo non solo perché vediamo gli operai di nuovo al lavoro, ma soprattutto perché ci siamo riappropriati di un nostro diritto originario: il diritto ad essere protagonisti e artefici del destino dei territori in cui siamo nati". 

Che rapporto avete con la politica e con i politici?

"A Chiaravalle, così come nelle altre assemblee pubbliche che abbiamo promosso, c'erano tanti politici, che salutiamo e ringraziamo per la loro presenza. Tanti altri non sono venuti, manifestando indifferenza. Altri ancora si sono addirittura schierati in termini contrappositivi rispetto al nostro Comitato. Sapete in base a quale principio? Adducendo come motivazione il fatto che noi stiamo occupando uno spazio, un ruolo che non ci compete. Che i politici e la politica sono chiamati a risolvere i problemi, non i Comitati. Noi rispondiamo, e qui cito la nostra vicepresidente, Silvia Vono, che la politica non è un mestiere riservato a pochi eletti, che la politica è di tutti, anche vostra, anche nostra, perché le questioni che riguardano il bene comune sono, ovviamente, un vostro e un nostro problema".

Che proposte lanciate?

"Il nostro è un territorio che paga cinquant'anni di sviluppo negato. Qual è il dato più evidente che emerge nei nostri paesi? Lo spopolamento. Una drammatica desertificazione dell'entroterra e una parallela cementificazione delle coste cui non corrisponde, però, una capacità di dare risposte in termini economici ed occupazionali. La montagna si spopola ma la marina non decolla, né da un punto di vista turistico né come polo di servizi. In ogni caso, viviamo tutti una analoga condizione di marginalità. Mare e montagna siamo tutti la periferia di una regione che è l'ultima in Europa. Dobbiamo, forse, rassegnarci? Dobbiamo rinunciare ad avere speranza? Noi diciamo no. Diciamo basta con il silenzio e basta con la rassegnazione.  Uniti possiamo cambiare le cose, come stiamo già facendo per la Trasversale, possiamo farlo anche per altro. Da qui nasce lo spirito del gruppo di lavoro “Io voglio vivere qui” e il relativo progetto che abbiamo presentato sia a Soverato che a Chiaravalle". 

Qual è l'idea di fondo? 

"Partire dalle criticità per scoprire se le nostre debolezze possono diventare punti di forza. E le criticità del nostro territorio, quelle più evidenti e macroscopiche che abbiamo individuato, sono essenzialmente tre: i centri storici abbandonati, le campagne ormai  improduttive e la scarsa ricettività alberghiera. Il gruppo di lavoro denominato 'Io voglio vivere qui' fissa l'attenzione su questi tre punti per costruire un progetto dal basso, coinvolgendo i cittadini, gli operatori economici e le amministrazioni locali. Tre priorità e due domande. Partiamo dai centri storici abbandonati: esiste la possibilità di recuperare il vasto patrimonio immobiliare esistente nei nostri borghi, magari da riorientare verso un progetto di ospitalità diffusa, di paese albergo, in modo tale da risolvere anche il problema della scarsa ricettività turistica delle nostre zone? C'è chi lo sta già facendo, come il progetto 'Fuidu' che appoggiamo e sosteniamo. Potremmo lavorarci insieme. Si può pensare di organizzare seriamente un percorso produttivo legato all'agricoltura, in termini di piccole e medie imprese, di cooperative e orti di famiglia, legandosi ai nuovi mercati in crescita, come, ad esempio, accade con il biologico? Domande che noi poniamo agli attori locali, invitandoli a fare rete, ad essere protagonisti di questa nuova spinta dal basso, e magari puntando anche ad intercettare le risorse che arriveranno dall'Europa in termini di contributi e finanziamenti. In questo senso, pensiamo che soggetti come il Gal siano interlocutori di primo piano, perché possono dare gli indirizzi giusti su come muoversi nella giungla di bandi e regolamenti che regolano sigle, a volte, indecifrabili come Psr, Por, Pisl, ecc. Bene, allora partiamo da questi elementi e da un assunto di fondo: noi vogliamo vivere qui. E per farlo dignitosamente abbiamo bisogno di strade, ma anche di occasioni di lavoro. Insieme, riusciremo a farcela. Insieme, magari, anche a quei ragazzi che abbiamo incontrato a Chiaravalle e che rappresentano il futuro di questa regione".

 

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“Io voglio vivere qui”, la Trasversale delle Serre come asse di sviluppo

“Io voglio vivere qui: infrastrutture, fondi europei e risorse umane”. Questo il tema dell'incontro-convegno in programma domani (14 maggio) alle ore 11 a Chiaravalle, presso la sede dell'ex Comunità Montana “Fossa del Lupo”. L'iniziativa, promossa dal Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato”, in collaborazione con il Gal Serre Calabresi Alta Locride, lo Slow Food e il progetto culturale “Naturium”, è stata aperta anche alla partecipazione degli studenti degli istituti scolastici superiori. La scaletta degli interventi evidenzia l'obiettivo di rendere partecipi le giovani generazioni sulle opportunità occupazionali che il territorio ha da offrire, alla luce della nuova programmazione regionale sui fondi europei 2014-2020. “Io voglio vivere qui”, in particolare, è il nome di un gruppo di lavoro che opera all'interno del Comitato “Trasversale delle Serre” e che punta a creare sinergie positive, dal basso, tra le iniziative dei singoli e le amministrazioni locali, allo scopo di produrre concrete occasioni di rilancio economico e produttivo lungo l'asse della costruenda superstrada Jonio-Tirreno. Due i punti chiave oggetto di interesse: il recupero del patrimonio immobiliare dei centri storici a fini turistico-ricettivi e la rigenerazione del tessuto produttivo agricolo nei paesi dell'entroterra da orientare su colture biologiche e di qualità. Dopo il saluto introduttivo del presidente del Gal, Renato Puntieri, interverranno: il dottor Francesco Pungitore, su “La Trasversale delle Serre e il progetto io voglio vivere qui”; il dottor Gregorio Muzzì e l'architetto Guido Mignolli su “Esempi di azioni concrete di sviluppo locale già avviate”; il dottor Salvatore Moaffari su “Fondi europei per giovani e nuove imprese”; l'architetto Marisa Gigliotti su “Il progetto Appennino Slow Food”. Concluderà il professor Ulderico Nisticò, storico. Nell'occasione sarà presentato ufficialmente il sito internet del Comitato: 

www.sblocchiamolatrasversale.it.

Trasversale, Consiglio Comunale di San Nicola da Crissa delibera l'adesione formale al Comitato

Nella seduta dell'11 maggio scorso, il consiglio comunale di San Nicola da Crissa, guidato dal sindaco Giuseppe Condello, ha deliberato ufficialmente l'adesione al Comitato spontaneo di cittadini "Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”". Nelle motivazioni adottate dal civico consesso, si evidenzia che "il territorio dell'entroterra, delle Serre e delle Preserre, vive una drammatica situazione di isolamento, aggravata dalla mancanza di servizi e dalla spoliazione continua delle strutture sanitarie di base". In tale situazione, "la Trasversale delle Serre potrebbe risolvere gran parte di questi problemi. E' una infrastruttura viaria dell'Anas, strategica, progettata per vari motivi (turistici, economici) allo scopo di collegare velocemente il Soveratese e l'entroterra con lo svincolo autostradale delle Serre, sulla A3. Se ne parla dal 1960. Ma ancora oggi, l'opera esiste solo per brevissimi tratti”. Il consiglio comunale di San Nicola ricorda che "lo scandalo Trasversale ha mobilitato i cittadini che, il 4 aprile scorso, hanno costituito un Comitato spontaneo. In meno di un mese, sono state raccolte oltre mille adesioni tra il Soveratese, Chiaravalle e Serra San Bruno, e centinaia di firme apposte su una petizione da inviare direttamente all'attenzione del Presidente del Consiglio. La mobilitazione popolare ha attirato l'attenzione dei media nazionali e regionali: tra l'altro, Rai Uno e Rai Tre hanno realizzato servizi sul posto con interviste ai sindaci e ai cittadini. L'Anas, messa alle strette, ha convocato il 13 aprile scorso i rappresentanti del Comitato a Catanzaro, prendendo impegni ben precisi come l'imminente apertura al transito veicolare di due tratti di superstrada: i due chilometri tra lo svincolo di Gagliato e Argusto, nonché il raccordo tra Chiaravalle e Torre di Ruggiero, all'altezza del viadotto Sant'Antonio. Garanzie sono state fornite rispetto alla bretella Gagliato-Petrizzi, con il progetto esecutivo in corso, così come per la rotatoria di Satriano. Restano da finanziare la Vazzano-Vallelonga e la Gagliato-Satriano". Ciò premesso si rileva che la Regione Calabria "risulta essere un attore fondamentale nella risoluzione del problema, avendo a disposizione i fondi necessari per intervenire a copertura dei lotti ancora da finanziare". Infine, "dato atto che l'assessore regionale Francesco Russo ha annunciato sulla stampa di aver inserito il lotto Satriano-Gagliato nel nuovo Piano regionale dei trasporti” il consiglio comunale ha deliberato l'adesione al Comitato "Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato" chiedendo, altresì, un incontro urgente al Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, sul tema delle infrastrutture viarie nel territorio delle Serre, con particolare riferimento al finanziamento dei lotti ancora da realizzare della Trasversale delle Serre, sollecitando gli opportuni investimenti del caso attraverso l'utilizzo delle ingenti risorse economiche inserite nella programmazione 2014-2020. La delibera è stata inviata, per conoscenza, alla Presidenza della Regione Calabria, "invitando ad una presa d'atto formale della situazione".

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Lettera aperta del Comitato “Trasversale delle Serre” ai candidati di tutte le liste

Di seguito, proponiamo la lettera aperte del Comitato “Trasversale delle Serre” ai candidati di tutte le liste:

Registriamo un fatto. Il nostro Comitato è quotidianamente presente nei pensieri e nelle parole dei vari candidati che inseguono, in questi giorni, il sogno di un posto al sole tra i banchi di questo o di quel consiglio comunale, e dei relativi supporter regionali e nazionali. C'è chi evidenzia, con obiettività, il nostro ruolo positivo e propositivo, del tutto lontano dalle beghe elettorali di paese, nella risoluzione del “caso” Trasversale delle Serre. E c'è chi, invece, ci tiene a puntualizzare che “è la politica che risolve i problemi, non i Comitati”. Ebbene, a questi simpatici detrattori rivolgiamo il nostro pensiero e diciamo: se la politica avesse avuto la capacità di risolvere qualcosa, in Calabria, non ci troveremmo in queste condizioni. La vicenda “Trasversale delle Serre” è uno scandalo vergognoso, senza se e senza ma. Cinquant'anni di chiacchiere e promesse hanno decretato la morte economica di un intero territorio, completamente abbandonato a se stesso. È in quel vuoto che si è inserita la nostra protesta. Se adesso i cittadini si indignano e si mobilitano, probabilmente ciò vuol dire che abbiamo davvero toccato il fondo. La protesta è nata in maniera veemente e spontanea, alla luce di un blocco totale e perenne dei cantieri che non sembrava portare a null'altro se non all'ennesima incompiuta tipicamente calabrese. Tanto è bastato per riaccendere, finalmente e in maniera seria, i riflettori sulla Trasversale delle Serre, arrivando a risultati insperati solo fino a pochi mesi fa: il riavvio dei cantieri di Chiaravalle, i collaudi su Gagliato, gli impegni della Regione e dell'Anas sui lotti di Satriano e Vazzano. Se c'è qualcuno che dobbiamo veramente ringraziare ci vengono in mente solo i media: i giornali, i siti internet, le televisioni (Rai Uno e Rai Tre in primis, senza con ciò ridimensionare il ruolo importante delle emittenti locali). Sono loro che hanno ridato voce e speranza al nostro territorio. A qualcuno potrà anche dare fastidio che dei semplici cittadini, che un lavoro già ce l'hanno e non subiscono ricatti e oneri di genuflessione, per una volta abbiano lasciato le pantofole vicino al televisore di casa decidendo di dire a gran voce basta: basta con le prese in giro, con i soporiferi convegni sull'aria fritta e i protocolli d'intesa firmati davanti a platee vuote. Potrà risultare strano che nella Calabria dei delusi e dei rassegnati ci sia ancor qualcuno che ha voglia di impegnarsi e lottare. Eppure e così! E tutti dovranno farsene una ragione. Se la politica ha davvero voglia di cambiare, lo dimostri con i fatti, smettendola di preoccuparsi del nostro Comitato e concentrandosi sulle emergenze da affrontare e risolvere. Non si può venir fuori da questo scandalo che dura da mezzo secolo dicendo che la colpa non è stata né della politica né dell'Anas, ma delle ditte che non avevano i soldi per continuare i lavori! E dov'erano gli organismi di controllo? Chi doveva vigilare e non lo ha fatto? Le scuse, come appare chiaro e lampante, stanno a zero. Nel frattempo, statene certi, Comitati come il nostro continueranno ad esercitare il loro ruolo e tutte le pressioni dovute, attraverso il sacrosanto diritto alla partecipazione civile e democratica. Diremo sempre la verità, ripetendo all'infinito che la Trasversale delle Serre è stata la causa di cinquant'anni di sviluppo negato. Pertanto, gli entusiastici comunicati su una fantomatica opera “già finita per il 50 per cento” sono del tutto inutili e risibili. Anzi, diremmo del tutto controproducenti per quei soggetti che, oggi, si affannano a metterci sopra il cappello. Potrete farlo, se lo vorrete ancora, solo quando la Trasversale delle Serre sarà tutta finita: da Satriano allo svincolo autostradale delle Serre. Fino ad allora, lasciate perdere... se potete.

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