Wanda Ferro (FdI): in campagna elettorale Oliverio si accorge della questione lavoro. Sospendere incarichi e assunzioni fino al 5 marzo

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del consigliere regionale Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d'Italia.

"Finalmente il governatore Oliverio si accorge dell’importanza della questione del lavoro, e dopo aver tenuto per  tre anni in un cassetto le più importanti vertenze che riguardano tantissime famiglie calabresi, dando risposte negative anche alle tante battaglie dei sindacati, tutto ad un tratto avvia percorsi e soluzioni per dare speranze ai tanti precari finora lasciati nella più assoluta disperazione.

Come a Napoli si scioglie il sangue di San Gennaro, così in Calabria le elezioni fanno il miracolo di sciogliere i nodi che impedivano ad Oliverio di stabilizzare migliaia di precari, e addirittura c’è chi sostiene che il vento del 4 marzo potrebbe aprire le porte della cittadella a nuovi esperti e consulenti.

Senza contare le opportunità offerte da enti come il Parco delle Serre, che si appresta, secondo quanto riferito dalla stampa, ad attingere ad una "short list" per assegnare con grande discrezionalità incarichi professionali e tirocini. Premesso che il tema del lavoro rappresenta una priorità assoluta per la nostra regione, siamo convinti che la Regione debba evitare anche il solo sospetto che dietro incarichi e assunzioni si nascondano logiche clientelari, anche per non mortificare ancora una volta quei giovani che ambiscono ad ottenere un lavoro per le loro capacità e i loro meriti, e non perché nelle grazie di questo o quel politico. E’ quindi corretto e opportuno che tutte le eventuali procedure in itinere relative ad incarichi professionali o assunzioni vengano sospese fino al 5 marzo.

E’ insopportabile che tanti giovani, tanti padri e tante madri di famiglia, vengano tenuti per anni sotto il giogo della precarietà e del bisogno, privati della loro dignità di lavoratori e della possibilità di decidere del proprio destino, quando poi le soluzioni si materializzano miracolosamente alla vigilia del voto".

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Wanda Ferro (FdI): "E’ inaccettabile che la Regione abbia abbandonato al proprio destino i lavoratori della discarica di Alli"

"E’ inaccettabile che la Regione abbia abbandonato al proprio destino i lavoratori della discarica di Alli. Lasciare quaranta famiglie per mesi senza la certezza di un pur modesto stipendio, significa alimentare un dramma sociale nella più disarmante indifferenza. Ricordo che la Regione Calabria è l’ente committente,  e deve quindi assumersi la responsabilità di garantire ai lavoratori ex Daneco il pagamento delle spettanze arretrate (le mensilità di giugno e novembre 2017, la quattordicesima, il Tfr maturato tra il 2012 il 2017 e i buoni mensa per 40 mensilità) senza far ricadere su di loro le lungaggine burocratiche. Ci risulta che alla riunione convocata oggi in prefettura a Catanzaro non si sono presentati né i rappresentanti dell’azienda né quelli della Regione, causando un nuovo rinvio del confronto e lasciando ancora una volta senza risposte i lavoratori. La Regione deve assicurare la dignità e la serenità alle famiglie di 40 dipendenti che con grande senso di responsabilità stanno evitando un fermo dell’impianto che avrebbe conseguenze gravissime per tutto il territorio". 

E' quanto si legge in una nota diffusa dal consigliere regionale Wanda Ferro (FdI)

 

 

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Fratelli d'Italia, i circoli di Soverato e Montepaone - Montauro esprimono soddisfazione per le candidature di Wanda Ferro e Isabella Rauti

Riceviamo e pubblichiamo

"I presidenti dei circoli territoriali Fratelli d’Italia di Soverato e Montepaone - Montauro, Giovanni Battista Marrapodi e Giuseppe Grande esprimono sincera e profonda soddisfazione per la candidatura, nel collegio di riferimento delle tre cittadine joniche, di Wanda Ferro. Icona di una destra militante ed in continuo movimento, battagliera e poco propensa alle logiche d’inciucio politico, la Ferro rappresenta un reale e concreto punto di riferimento per l’espressione più autentica del nostro territorio. La campagna elettorale, se pur breve, sarà intensa, perché vocata a sostenere i primari interessi dei cittadini, interessi sempre difesi e perorati in più compagini governative da Wanda Ferro, la quale, oltre ad essere la degna erede della 'politica pulita' calabrese rappresenta a tutt’oggi un barlume di speranza per il futuro politico dei nostri territori. Per questi ideali si è pronti a combattere senza arretrare d’un passo, perché, dinnanzi all’aridità politica e concettuale messa in campo dai nostri avversari elettorali, è assolutamente necessario ed urgente difendere il valore umano di chi possiede le capacità ed il background politico per rappresentare questa difficile realtà territoriale sugli scranni del parlamento.

Nel contempo, la rappresentanza jonica di Soverato e Montepaone - Montauro esprime le proprie sincere congratulazioni ad un'altra donna iconica della destra calabrese, ovvero Isabella Rauti. La sua scelta di esprimere la propria candidatura in Calabria, nel partito figlio della memoria e dell’orgoglio di intere generazioni di destra, rappresenta un commovente atto d’amore verso una terra e verso una storica tradizione politica. Con Isabella Rauti si può finalmente sentire il calore di una fiamma che deve necessariamente ripartire dalla Calabria, la stessa Calabria dell’intramontabile memoria di un padre della destra sociale italiana.

Il pensiero che queste due donne possano rappresentare la nostra regione nei seggi parlamentari, rappresentando l’ideologia ed il rigore politico di Fratelli d’Italia, regala ampie prospettive di speranza per un futuro ricolmo di certezze per la Calabria".

Giovanni Battista Marrapodi – FdI Soverato

Giuseppe Grande – FdI Montepaone Montauro

 

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Ospedale Sibaritide, Wanda Ferro: "Trovata elettorale irrispettosa dell'intelligenza dei calabresi"

"Il centrosinistra ha atteso l'apertura della campagna elettorale per le Politiche per inaugurare l'avvio di un'opera colossale, quella che forse resterà nella storia a simboleggiare l'eredità lasciata alla Calabria dalla sua amministrazione regionale: nel corso di una partecipata cerimonia, probabilmente con la musica della banda e una sfilata di gonfaloni, si inizierà la costruzione nientemeno che della recinzione del terreno sul quale i cittadini potranno immaginare la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide. In fondo, penserà il centrosinistra, dopo anni e anni di attesa per la realizzazione del nuovo ospedale, i calabresi sapranno accontentarsi della posa di alcune centinaia di metri di reticolato di plastica arancione e del taglio delle erbacce. Noi riteniamo che la solennità data all'avvio di questo "progetto stralcio" rappresenti una trovata elettorale assolutamente irrispettosa dell'intelligenza dei cittadini e soprattutto della urgente necessità di dare risposte serie ed efficaci ai loro bisogni di tutela della salute, rispetto ai quali il territorio della Sibaritide è persino indietro rispetto ad altre aree della regione, che pure affrontano forti criticità.  Questo comportamento arrogante e irresponsabile va ben oltre persino quelle che possono essere le ragioni di una feroce indignazione popolare, ma siamo certi che con il voto del 4 marzo i cittadini daranno a questa classe politica di centrosinistra la risposta che merita, spazzandola via una volta per sempre".

È quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto)

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Rinnovo contratti ex Lsu e Lpu, Ferro (Gruppo misto): "Serve una legge regionale"

Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo Misto).

" Dopo l’iniziativa voluta dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella, che sul rinnovo dei contratti per gli ex Lsu e Lpu ha avviato un positivo confronto con le forze sindacali e i comuni, anche la Regione si renda protagonista di una iniziativa analoga, al fine di individuare tutte le possibili soluzioni affinché nessun lavoratore venga escluso dalla possibilità di stabilizzazione. Occorre chiamare ad un senso di responsabilità l’Anci e i quegli enti locali che oggi stanno mostrando maggiori resistenze, nonostante abbiano beneficiato negli anni dell’utilizzo di questi lavoratori per l’erogazione dei servizi. Siamo favorevoli a sostenere l’ipotesi di una legge regionale che consenta di procedere ai rinnovi contrattuali, purché si faccia in fretta e non si continui in un’insopportabile perdita di tempo da parte della politica, che si sta rivelando drammatica per tantissime famiglie calabresi lasciate senza reddito e nella più cupa incertezza".

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Caso Calenda, Ferro e Tallini replicano a Romeo

"La difesa d’ufficio che Sebi Romeo fa del presidente Oliverio rispetto al caso Calenda - quando avrebbe fatto meglio a lasciar cadere un velo pietoso sulla vicenda -  ci costringe a rimarcare ulteriormente la gravità delle esternazioni del ministro dello Sviluppo economico".

È quanto affermano i consiglieri regionali Wanda Ferro e Domenico Tallini (Gruppo misto), che proseguono: "Romeo ci accusa di stigmatizzare notizie infondate, quando le parole del ministro Calenda sono state chiare e inequivocabili, e riprese da tutti gli organi di informazione. Il tweet con cui il ministro Calenda ha dichiarato di essere stato 'impreciso' soltanto in serata, dopo che Oliverio gli ha ricordato la firma dell’accordo del 26 luglio scorso, non allevia la gravità del contenuto delle sue dichiarazioni. Altro che rettifica! Affermando soltanto di essere stato 'impreciso”, è come se il ministro avesse detto: “Ho sbagliato a dire che ci siamo visti una sola volta per sbaglio, perché quella volta non è stato per sbaglio, ma avevamo un regolare appuntamento!”. Ciò quando ci saremmo aspettati una interlocuzione costante, magari quotidiana, tra il presidente della Regione Calabria e il ministro dello Sviluppo economico, così come è avvenuto per la Campania! Era quello il senso del ragionamento di Calenda e non è stata certo l’imprecisione dell’espressione a cambiarne la sostanza. Non accettiamo certo da Romeo accuse di mistificazione -  il quale sa bene che nei confronti della minoranza non ha dato grande prova di credibilità - ed è evidente che le gravi dichiarazioni del ministro, riportate puntualmente dalla stampa, non potevano che procurarci allarme e preoccupazione. Non siamo tanto sprovveduti da non comprendere che la piccola chiosa con cui Calenda ha risposto ad Oliverio aveva l’obiettivo di non aggravare ulteriormente l’imbarazzo politico-istituzionale causato da un vero e proprio atto di denuncia delle gravi inefficienze dei governi meridionali, coinvolgendo senza smentita alcuna quello calabrese”.

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Romeo (Pd) replica alle dichiarazioni di Ferro e Tallini

“Il ministro Calenda ha pubblicamente dichiarato di essere stato impreciso nelle sue esternazioni sul presidente Oliverio, i consiglieri Ferro e Tallini farebbero bene a guardare oltre i loro pregiudizi politici evitando di stigmatizzare notizie infondate. Travolti da un attacco di ansia da prestazione non hanno, infatti, neanche considerato l’immediata rettifica del ministro”.

E’ quanto asserisce il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo, secondo cui “Il lavoro di Mario Oliverio, iniziato con la ricognizione dei danni fatti dai suoi predecessori, in questi anni si è diffuso su ogni fronte con la costanza e la precisione che hanno sempre contraddistinto la sua figura politica. Al di là delle parole di Calenda e delle legittime differenze di vedute sui contenuti politici delle nostre azioni amministrative, i due consiglieri avrebbero dovuto avere l’onesta intellettuale di non derubricare l’impegno del presidente a mero interesse in ambito sanitario. Dimostrano così ai calabresi - spiega Romeo -  l’incapacità di distinguere i fatti dalle opinioni, la critica costruttiva dallo sterile attacco, i gossip dalla realtà. Non é mistificando quest’ultima che inganneranno i cittadini e, a tal proposito, si preoccupino delle esperienze di governo locale che li vede tristemente protagonisti”.

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Wanda Ferro (Gruppo misto): "Le dichiarazioni del ministro Calenda fanno gelare il sangue"

Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto):

“Le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico Calenda fanno gelare il sangue. Per quasi tre anni ci è stata propinata l’immagine di un Oliverio impegnato in un continuo confronto con il governo nazionale per ottenere risorse e progetti di sviluppo per la Calabria, ci eravamo ormai convinti che il nostro presidente fosse poco presente in Calabria perché costretto a continui viaggi a Roma per portare nei palazzi che contano le istanze della Regione. Oggi scopriamo che a non avere attenzione per la Calabria non è il governo nazionale, ma proprio quello regionale, e che Oliverio nella Capitale ci è andato soltanto per chiedere al ministro Lorenzin la testa del commissario Scura - tornando a casa a mani vuote - mentre sulle questioni riguardanti lo sviluppo economico in tre anni non si è degnato neppure di fare una telefonata al ministro. Intervenendo a Napoli il ministro Calenda è sembrato quasi esterrefatto per il comportamento di Oliverio, dicendo testualmente: “Il presidente della Regione Calabria l'ho visto una volta per sbaglio, non è mai venuto a dire che facciamo? Che strumenti abbiamo?”.  

Non abbiamo motivo di credere che da parte del ministro Calenda sia in atto un tentativo di strumentalizzazione politica, essendo espressione dello stesso partito del governatore calabrese, il Pd. Ma delle due l’una: o Calenda mente, o ha smascherato un comportamento di assoluta irresponsabilità del governatore Oliverio, che di fronte alla crisi profonda in cui versa la Calabria, di fronte alla dolorosa realtà di disoccupazione, soprattutto giovanile, di precariato e di sempre crescente povertà, non ha sentito il dovere di instaurare il benché minimo rapporto istituzionale con chi detiene le leve dello sviluppo economico, anche solo per avere una indicazione, un suggerimento, per confrontarsi su una proposta. Con una sola frase il ministro Calenda ha svelato il grande bluff di Oliverio, che continua a parlare nelle sue conferenze stampa dei numerosi e importanti risultati raggiunti grazie alla sua azione di governo, di cui però la Calabria reale non ha alcuna concreta percezione. Oggi Oliverio parla della attivazione della Zes come di un suo successo, ma non affronta le questioni legate ai problemi del porto di Gioia Tauro né sembra avere un’idea precisa per un possibile progetto di sviluppo ampio e organico da realizzare nell’area della Piana, in modo da attrarre investimenti soprattutto privati e da fuori regione. Si potrebbe pensare di realizzare attorno alla Zes una filiera della trasformazione agroalimentare, o magari una filiera industriale legata alla produzione sanitaria, visto che il settore rappresenta una delle principali voci di spesa della Regione e potrebbe trovare sinergie importanti con l'attività di ricerca nostri atenei. Ma la Regione sembra non avere un progetto chiaro per il governo dell’economia che potrebbe attivarsi attorno alla Zes, tanto che incredibilmente non ha ritenuto necessario confrontarsi con il ministro per lo sviluppo economico. Ma attivare la Zes per attrarre qualche imprenditore con la sola prospettiva delle agevolazioni fiscali continua a non rendere competitivo il nostro territorio, e lascia presagire un nuovo fallimento e l’ennesima opportunità sprecata”.

 

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