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Domani conferenza stampa sulla Sanità in Calabria

I consiglieri regionali Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori, Fausto Orsormarso e Domenico Tallini terranno domani, martedì  14 aprile, una conferenza stampa sulla sanità e sulle azioni di governo regionale. L’incontro con gli organi d’informazione, al quale parteciperà Wanda Ferro, avrà luogo nella sede dei gruppi consiliari di Catanzaro, in via Paolo Orsi, alle ore 11.    

Tallini, Orsomarso, Ferro ed i primi cento giorni della decima legislatura

I consiglieri regionali Fausto Orsomarso e Domenico Tallini - assieme alla candidata per il centrodestra alle elezioni del 23 novembre scorso alla presidenza della Regione, Wanda Ferro - terranno una conferenza stampa sui primi 100 giorni della decima legislatura e sull’attività politico-istituzionale della Regione. L’incontro con i giornalisti è fissato per domani, venerdì 27 febbraio, a mezzogiorno, nella sede dei gruppi consiliari di Via Paolo Orsi a Catanzaro. Nel corso della conferenza, i due esponenti del centrodestra si soffermeranno tra l’altro sulle vicende che hanno interessato il gruppo consiliare di Forza Italia

Il declino del centrodestra e l'ascesa dei cacicchi

In principio c’erano il Polo (poi divenuto Casa) delle Libertà e il Polo del Buon Governo. Un grande  tetto comune dove, con qualche incidente di percorso, tutti andavano d’accordo. Una convivenza che portò al matrimonio e alla nascita del Pdl. Ma, come in tutte le famiglie, arrivarono i problemi e, alla fine, anche il divorzio. Di case non se ne parlò più, se non per associarle a Scajola o alle cosiddette “Olgettine” o per additare quella di Montecarlo. Da allora solo liti, sconfitte, gente che sbatte la porta, che fa di testa sua perché “se no che fai, mi cacci?”. L’ex alleato Udc è in via d’estinzione, Forza Italia tocca il minimo storico, la destra vera e propria, incarnata da FdI-An, stenta a raggiungere il 4%, come Ncd che di nuovo e di centrodestra ha davvero poco. La Lega, invece, dopo essere caduta negli errori che prima addossava a “Roma ladrona”, adesso ritorna in auge. Di quel 46,8% (37,4% Pdl, 8,3% Lega Nord e 1,1% Movimento Autonomie per il Sud) del 2008 restano le briciole. Di fatto, la coalizione non esiste più, vittima di antiche contraddizioni e nuove aspirazioni. Berlusconi, con o senza “agibilità politica”, non è più il leader di un tempo e dell’erede non ci sono ancora tracce. 

E se Roma piange, Catanzaro non ride. In Consiglio regionale non è presente FdI, l’Ncd gentiliano, dopo aver affossato Scopelliti, strizza l’occhio ad Oliverio. Forza Italia è un capitolo a parte. Flagellata da lotte intestine e dubbiosa circa la guida insicura della Santelli, la compagine dell’ex Cavaliere non riesce a trovare una posizione unitaria a palazzo Campanella, dove l’opposizione del trio Nicolò-Salerno-Morrone ha caratteristiche assai diverse rispetto a quella del duo Tallini-Orsomarso. Divisi su tutte le scelte, da quella del capogruppo a quella sul vicepresidente del consiglio (poi scippato da Ncd). Addirittura fra Morrone e Tallini siamo alle carte bollate. E la Ferro bussa alla porta del Tar per entrare a palazzo Campanella. Forza Italia di partito ha conservato solo il nome, mentre gli azzurri della Cdl ragionano spesso per conto loro. Non c’è nessun collante, nessuna prospettiva, nessun obiettivo comune. Quella che è stata l’originaria Casa della libertà sembra essere diventata una casa d’appuntamento. Gente che va, gente che viene. Tramontato Scopelliti ed in assenza di un leader riconosciuto, anche i gregari si sono elevati al rango di feroci cacicchi più propensi a battersi tra di loro che a fare la guerra agli avversari. Parlamentari, Consiglieri regionali e dirigenti, ogni giorno che passa, assomigliano sempre più ai rinascimentali generali di ventura, pronti a schierare le loro truppe, non già per servire un regno o un sovrano, ma solo per ottenere il “soldo” con il quale campare. Certo al servizio dei generali di ventura c’erano, il più delle volte, soldati generosi e valorosi. Al seguito dei piccoli ed effimeri ras di quel che fu il centrodestra c’é, invece, un esercito di clientes e postulanti, specializzati nel soccorso al vincitore.

A Vibo, poi, ci sono le amministrative e di coalizione di centrodestra non se ne parla proprio. Per evitare di fare la fine dell’Armata Brancaleone ci si avvicina a Costa, ma al momento non si tratta di niente di definitivo. A Serra l’amministrazione comunale è in panne e domani, quando sarà ufficializzato il rimpasto, con ogni probabilità, i berluscones dovranno fare i conti con il mal di pancia di Carmine Franzè, estromesso dalla giunta per aver abiurato la fede salerniana.

Problemi a tutti i livelli. E pensare che quelli divisi e senza leadership prima stavano dall’altra parte. 

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Ricorso Wanda Ferro, il Tar rinvia al 20 marzo

Tutto rinviato al 20 marzo. Il Tar prenderà una decisione sull'esclusione di Wanda Ferro dal Consiglio regionale solo fra un mese. Il motivo dello spostamento del pronunciamento è da ricollegare all'assenza di uno dei giudici che dovevano costituire il collegio. In caso di esito favorevole del giudizio per la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione alle scorse elezioni regionali, a cedere il seggio dovrebbe essere il forzista Ennio Morrone. 

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