Operazione Malanova: i familiari degli arrestati contestano i poliziotti, due arresti e una denuncia

Ferma reazione del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, alle intemperanze registrate questa mattina davanti alla Questura durante il trasferimento in carcere delle tre persone arrestate nell'ambito dall’operazione “Malanova”.

“Nessuno - ha commentanto il Questore - deve permettersi di toccare anche con un solo dito gli uomini dello Stato, ne tanto meno gli esponenti della stampa che esercitano il diritto di informare correttamente la collettiva” ha dichiarato il questore.

 In particolare, al momento dell’uscita degli arrestati dalla Questura alcuni familiari hanno iniziato a lanciare oggetti, ad inveire ed a scagliarsi contro i poliziotti. Durante le fasi concitate è stata danneggiata, anche, la telecamera di un video operatore che non ha riportato alcuna ferita.

A tre agenti sono state, invece, riscontrate lesioni guaribili dai 7 ai 15 giorni.

Grazie ai filmati della Polizia scientifica ed al pronto intervento del personale presente, gli uomini delle Volanti hanno tratto in arresto per resistenza, oltraggio e lesioni a Pubblico ufficiale Fabio Berlingeri, di 22 anni e Diego Bevilacqua, di 26 anni; mentre per A. B. di 17 anni, è scattata la denuncia a piede libero per resistenza a Pubblico ufficiale.

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Fratelli di Acquappesa finiti in carcere: beccati con quasi 3 kg di marijuana

Lo scorso sabato, due fratelli di Acquappesa sono finiti agli arresti domiciliari per esser stati beccati con quasi 2,5 kg di marijuana ,già essiccata e stipata in un bidone di plastica.

Lo scorso pomeriggio il Gip ha emesso ,a loro carico, due ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite nella stessa giornata dagli agenti del commissariato di Paola, diretti dal dirigente Domenica Lanzaro: sono così stati condotti presso la casa circondariale della cittadina tirrenica cosentina, R.L. ed M.L., rispettivamente di 59 e 56 anni, che dovranno rispondere del reato di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti in concorso.

Ricapitolando: lo scorso 3 marzo la polizia aveva setacciato stabili e le pertinenze utilizzate dai due, rinvenendo quasi tre chili di droga e strumenti per il suo confezionamento ed una bilancia di precisione.

In quell’occasione era stato denunciato anche un terzo fratello per  detenzione di 25 grammi di marijuana che avrebbe poi cercato di far sparire buttandola nel water. ED ancora, il box di R.L. si è scoperto venisse alimentato con luce ed acqua , quest'ultima prelevata abusivamente da uno stabile vicino e del Comune di Acquappesa.

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Due arresti nel cosentino: dapprima molestie contro i passanti, dopo aggressione ai carabinieri

Due persone sono state arrestate ad Acri dai militari della stazione locale: dapprima hanno molestato gli automobilisti, dopo hanno aggredito i Carabinieri.

Si tratta di due 30enni  accusati di resistenza, minaccia a Pubblico Ufficiale e lesioni personali: si erano messi in mezzo la strada ,ubriachi, lanciando sassi e bottiglie di vetro contro le casuali vittime malcapitate.

Il fatto è accaduto quindici minuti circa prima delle 21 di ieri sera: su segnalazione della Centrale Operativa del Comando Provinciale di Cosenza,i militari sono intervenuti in via Europa di Acri per calmare e allontanare i due soggetti che, avvistati i Carabinieri, li hanno anche insultati e spintonati.

Non hanno tardato ad arrivare in aiuto i colleghi di Bisignano e dell’Aliquota Radiomobile di Rende ed i molestatori sono stati ammanettati nonostante opponessero resistenza, tirando calci e testate: tre dei carabinieri hanno ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale “Beato Angelo”.

Gli arrestati, dopo le dovute formalità, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Rende, in attesa del rito direttissimo fissato per la mattinata di oggi.

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Controlli dei carabinieri, tre arresti e due denunce

Tre persone arrestate e due denunciate. Questo il bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, della Compagnia di Crotone e delle unità cinofile della guardia di finanza.

A finire in manette in flagranza di reato, è stato un 60enne di Isola Capo Rizzuto, già sottoposto ai domiciliari, ritenuto responsabile di furto aggravato di energia elettrica.

Durante un’ispezione effettuata a casa dell'uomo insieme ai tecnici dell’Enel, i militari hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica.

Nel corso dello stesso servizio è stato eseguito, anche, un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Crotone, nei confronti di un 57enne che dovrà scontare una pena per omicidio aggravato e porto abusivo di arma clandestina.

Un parrucchiere di 37 anni, invece, è stato deferito dopo essere stato sorpreso alla guida di un ciclomotore privo di targa, rubato nell’aprile dell’anno scorso.

Denunciato, inoltre, un 44enne fermato ad un posto di controllo e risultato positivo all’esame etilometrico.

Infine, i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere, a carico di un 23enne di origini marocchine già detenuto ai domiciliari. 

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Due condanne per droga a Siderno: il culmine dell'operazione "Stupor Mundi"

I Carabinieri della Stazione di Siderno, nei giorni scorsi, hanno arrestato il 45enne A.P. ed il cognato  41enne F.B.,  entrambi del posto, destinatari di un ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura di Reggio Calabria:i due uomini devono scontare un residuo pena per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti.

A.P. è figlio del già conosciuto R.P., attualmente detenuto, vero e proprio broker della cocaina, capace di combinare traffici internazionali con i più importanti cartelli della droga sudamericani.

La condanna fa riferimento all’operazione "Stupor Mundi", conclusasi a maggio del 2007 a Reggio Calabria con 40 arresti ed il sequestro di grosse quantità di cocaina, per un valore commerciale di circa 60 milioni di euro. 

L’indagine ha permesso di comprovare i rapporti tra la ‘ndrangheta ed i produttori colombiani di cocaina: la dimensione decisamente grande dell'illecito traffico, era desumibile dalla comprovata capacità degli arrestati di acquistare fino a 3 tonnellate di coca allo stato puro direttamente dalla Colombia per poi pervenire, attraverso l’Olanda, in Piemonte ed in Lombardia.

 

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Briatico,marijuana nascosta in un canneto: due giovani in arresto

Due ragazzi di Briatico; R.E. 23 anni ed F.E. 22 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della zona per detenzione ai fini di spaccio di marijuana.

Dopo aver rinvenuto un sacchetto contenente la droga,i militari hanno deciso di appostarsi nei pressi dello stesso, stranamente incustodito presso un campo lungo la strada statale 522 in località “San Leo”: quando i due sono giunti sul posto per recuperare la droga, è scattata l’operazione  che ha condotto all’immediato arresto dei ragazzi, uno dei quali con precedenti per droga.

Si trattava di quasi 300 gr. di marijuana , suddivisa in dosi per la vendita del sabato sera, più un bilancino di precisione.

Le successive perquisizioni presso l'abitazione di uno dei due hanno portato alla luce dei semi di Canapa, pronti per la coltivazione della pianta. I due giovani, dopo essere stati portati in Caserma, sono stati condotti nel Carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’A.G. procedente.

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Detenzione di stupefacenti: quarantenne di Pizzo in arresto

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri delle Stazioni di Francica e di Filandari hanno arrestato D.E. operaio 40enne residnete a Pizzo, per detenzione di stupefacenti con piccoli precedenti di polizia.

I militari nel corso di un normale servizio, fermano in posto di blocco il soggetto lungo la SP 17, in località Mesiano del comune di Filandari, alla guida di una Toyota Aygo:  insospettiti dal comportamento hanno  proceduto alla perquisizione personale e veicolare rinvenendo, all’interno della tasca del giubbotto indossato dallo stesso, una busta contenente 11 grammi di eroina.

La successiva perquisizione effettuata presso l'abitazione  del 40enne a Pizzo, ha portato alal luce un sacchetto trasparente contenente 250 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione.

Lo stupefacente ed il bilancino sono stati posti in sequestro.

Il soggetto si trova agli arresti domiciliari. 

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Taurianova: padre e figlio in manette per usura e lesioni

Due commercianti di Taurianova, padre e figlio, di rispettivamente 58 e 36 anni, sono accusati di usura: nella giornata di ieri, i Carabinieri di Taurianova hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del tribunale di Palmi sotto la richiesta della Procura locale, nei confronti dei due uomini in concorso tra loro per i reati di usura aggravata, estorsione e lesioni aggravate.

L'attività investigativa che culmina con il provvedimento cautelare è stata posta in essere dai Carabinieri e dal Nucleo Operativo Radiomobile di Taurianova, ed ebbe inizio successivamente ad una segnalazione da parte di un commerciante locale che avrebbe denunciato di essere lui stesso vittima di usura ed estorsione da parte dei due C.:difatti, padre e figlio, in seguito ad un prestito di poche migliaia di euro, avrebbero chiesto la restituzione di somme ingenti, nettamente superiori alla quantità di denaro prestata. 

La vittima che già dal 2006 viveva una situazione economica precaria, si è rivolto ai due uomini per poter ottenere più prestiti, della somma complessiva ricostruita di circa 14000 euro: a fronte di ciò, C.C. e P.C. avrebbe preteso dei tassi di interesse pari al 20% mensili, aumentati in casi di dilatazione del pagamento, arrivando quindi anche oltre al 400% su base annua.

Al termine dell'attività investigativa, i militari hanno documentato che, per poter estinguere il prestito, i due avrebbero preteso la restituzione di una somma pari a 40000 euro: i due, traendo profitto dalla situazione disagiata della vittima, avrebbero aggredito e minacciato la stessa, le avrebbero impedito di potersi allontanare con la propria automobile successivamente danneggiata con violenti calci. 

Un altro episodio narra che i due avrebbero raggiunto il commerciante presso l'abitazione e lo avrebbero colpito in maniera ripetuta: le minacce di morte sarebbero state estese anche al resto della famiglia, sottoponendo l'uomo ad uno stato di costante ansia e paura.

Grazie alla denuncia del commerciante, i Carabinieri sotto costante coordinamento dell'Autorità Giudiziaria, hanno potuto documentare le condotte illecite dei due indagati raccogliendo gli elementi utili per poter procedere all'emissione del provvedimento cautelare, prendendo in considerazione il fattore di pericolosità dei soggetti e di probabile reiterazione del reato. 

Le perquisizioni del caso hanno portato alla luce circa 5500 euro in contanti che sono stati ritenuti provento dell'attività illecita e sono state, quindi, poste sotto sequestro. I due sono stati, infine, condotti presso il carcere di Reggio Calabria

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