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Serra, consiglio comunale flash (senza minoranza): approvato l’assestamento di bilancio

In mancanza di contrasti (Lo Iacono esce all’inizio del civico consesso; assenti Carmine Franzè e Raffaele Callà, oltre a Rosanna Federico, Mirko Tassone e Giuseppe Raffele), la maggioranza approva in rapida sequenza i previsti punti all’ordine del giorno: “Lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente”, “Servizio di tesoreria – Approvazione scheda di convenzione. Atto di indirizzo”, “Sentenze esecutive. Riconoscimento debiti fuori bilancio”, “Ratifica deliberazione di giunta comunale n. 105 del 30/10/2015 ad oggetto: ‘Integrazione e variazione delle schede tecniche del programma triennale ed elenco annuale delle opere pubbliche 2015/2017. Approvazione”, “Ratifica deliberazione di giunta comunale n.115 del 25.11.2015 ad oggetto: ‘Variazione al bilancio di previsione 2015/2017”, “Assestamento generale di bilancio per l’esercizio 2015 ai sensi dell’articolo 175, comma 8 del D.Lgs. 267/2000”. Nessun dibattito, durata del consiglio comunale inferiore ai 5 minuti.

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Serra, lunedì il consiglio comunale per l’assestamento generale di bilancio

Il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele ha convocato il civico consesso per lunedì alle ore 9 per discutere dei seguenti punti all’ordine del giorno: “Lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente”, “Servizio di tesoreria – Approvazione scheda di convenzione. Atto di indirizzo”, “Sentenze esecutive. Riconoscimento debiti fuori bilancio”, “Ratifica deliberazione di giunta comunale n. 105 del 30/10/2015 ad oggetto: ‘Integrazione e variazione delle schede tecniche del programma triennale ed elenco annuale delle opere pubbliche 2015/2017. Approvazione”, “Ratifica deliberazione di giunta comunale n.115 del 25.11.2015 ad oggetto: ‘Variazione al bilancio di previsione 2015/2017”, “Assestamento generale di bilancio per l’esercizio 2015 ai sensi dell’articolo 175, comma 8 del D.Lgs. 267/2000”. 

Serra, domani il consiglio comunale discute sulla tassa sui rifiuti

Il consiglio comunale è stato convocato dal presidente Giuseppe De Raffele per domani alle ore 9 per discutere dei seguenti punti all’ordine del giorno: “Lettura ed approvazione verbale seduta precedente” ed “Approvazione Piano tariffario TARI e determinazione tariffe anno 2015”. In particolare, è il secondo punto ad interessare i cittadini vista l’incidenza diretta sulle loro tasche.

 

Serra, ok al recupero del disavanzo generato dal riaccertamento residui

È tempo di porre riparo alla mole debitoria generata nei lustri passati per il Comune. Il civico consesso (assenti Adriano Tassone, Carmine Franzè, Giuseppe Raffele e Raffaele Lo Iacono) ha infatti approvato con i voti della maggioranza il punto all’ordine del giorno “Art. 3, comma 16, del Decreto Legislativo n. 118/2011. Modalità di recupero del disavanzo di natura tecnica generato dalla deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui - anno 2015”. Dopo il disco verde al verbale della seduta precedente, si è entrati nel vivo della discussione vertente sulla copertura del disavanzo che dovrebbe avvenire per effetto di minori spese per 100mila euro e maggiori entrate per 43mila euro. Esclusa, al momento, la possibilità di ricorrere all’alienazione dei beni comunali, visto che non ci sarebbero certezze su questo tipo di operazione. Lamentata la mancanza di una relazione esplicativa del sindaco o di qualche assessore sull’argomento, Mirko Tassone ha evidenziato che il processo di adeguamento poteva iniziare prima, considerando i 4 milioni e 200 mila euro di residui straordinari come “una cifra rilevante che incide sulle esigenze future in termini di cassa”. L’esponente dell’opposizione, ribaditi i suoi avvertimenti precedenti, ha specificato di essere di fronte ad “un disavanzo vero e proprio e non tecnico” rimproverando la controparte per l’assenza di “una ricognizione dei settori su cui intervenire”. “La politica – ha poi puntualizzato – ha anche il compito di individuare le responsabilità” anche perché le azioni di recupero “ricadranno sulle tasche dei cittadini. La colpa dell’amministrazione comunale – ha aggiunto – è di non aver fatto, all’atto dell’insediamento, un’operazione verità”. Su questo il sindaco Bruno Rosi ha sostenuto di “non andare alla ricerca dei colpevoli” poiché “la gente ha coscienza di chi ha amministrato”. Il capo dell’esecutivo ha infine risposto positivamente all’invito del consigliere di minoranza Rosanna Federico di prendere un “impegno pubblico” per “individuare entro il 31 luglio i locali ed il personale” necessari per il mantenimento dell’ufficio del giudice di pace.

Serra, venerdì il consiglio comunale discute sul recupero del disavanzo

Il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele ha convocato il civico consesso per venerdì alle 9, in seduta straordinaria ed urgente, per discutere e deliberare su due punti all’ordine del giorno: “Lettura e approvazione verbali seduta precedente” e “Art. 3, comma 16, del Decreto Legislativo n.118/2011. Modalità di recupero del disavanzo di natura tecnica generato dalla deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui - anno 2015". Appuntamento dunque, dal particolare rilievo in considerazione di un dibattito che verterà sullo stato di salute finanziario dell’Ente.

 

Il testacoda di Franzé, dal Pdl al Pd meno "L"?

Potrebbe riservare un’amara sorpresa alla maggioranza del sindaco Bruno Rosi, la seduta di consiglio comunale in programma per domani alle 9,30. A creare scompiglio non dovrebbe essere la discussione relativa ai due punti all’ordine del giorno (“Lettura e approvazione verbali seduta precedente” e “Approvazione rendiconto anno 2014 e relativi allegati”), bensì la probabile presa di posizione dell’ex assessore Carmine Franzé. Dopo l’estromissione dalla giunta e la defezione registrata all’ultimo consiglio comunale, Franzé pare sia in procinto di chiudere definitivamente la sua esperienza con la maggioranza eletta, quattro anni fa, sotto le insegne del Pdl. La strategia attuata lascia ipotizzare un graduale allontanamento che potrebbe trovare una sponda nel consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, con il quale questa sera dovrebbe essere in programma una riunione per decidere le prossime mosse politiche da fare. Rottura definitiva, dunque, con la maggioranza guidata da Rosi? Può darsi. Il giovane azzurro non fa mistero di non aver gradito la “mancanza di risposte” alla richiesta di spiegazioni avanzate in merito alla sua esclusione dall’esecutivo, ricollegando questa operazione unicamente alle scelte concernenti il candidato da appoggiare alle elezioni regionali. Interpretazione che ha un fondamento di verità, ma che omette altri passaggi fondamentali. Per esempio, quello emblematico dello scorso mese di agosto (quindi antecedente rispetto alle elezioni regionali di novembre) quando, in seguito alle dimissioni del sindaco, Bruno Rosi, la maggioranza invitò, attraverso un documento, il primo cittadino a tornare sui suoi passi, ma Franzè – che era assessore, quindi depositario della fiducia del sindaco – anziché essere sulle medesime posizioni dei suoi colleghi, si dissociò pubblicamente (senza peraltro compiere atti conseguenti) affermando sulla stampa di “non aver sottoscritto né tantomeno aderito ad iniziative volte a sollecitare il sindaco nella revoca delle dimissioni non avendo interesse alcuno alla prosecuzione o all’interruzione di questo percorso amministrativo”. Dichiarazioni giudicate incomprensibili che non passarono inosservate. A stupire, più che altro, fu poi la conferma di Franzè in giunta al momento del ritiro delle dimissioni di Rosi. Secondo i bene informati, una volta defenestrato, Franzè, avrebbe intrapreso un dialogo interlocutorio non più sottotraccia con il centrosinistra. Dialogo giunto, ora, in una fase piuttosto avanzata, tanto che gli uomini più vicini al deputato democrat, Bruno Censore, avrebbero chiesto all’ex assessore “un gesto chiaro” di rottura con la maggioranza. “I tempi stringono” ed a meno di un anno dalle elezioni, sarebbe stato il messaggio “se vuoi essere candidato con il centrosinistra devi essere chiaro”. Chiarezza che dovrebbe assumere il carattere di una rottura con quelli che sono stati i compagni di viaggio negli ultimi quattro anni. Una rottura che potrebbe concretizzarsi nel corso della seduta consiliare di domani. Tutto sarebbe pronto, quindi, per una clamorosa inversione ad “U” che porterebbe Franzé dall’altra parte della barricata. Del resto, a confermare la probabile candidatura dell’ex assessore di Rosi nella lista del centrosinistra, alcune indiscrezioni secondo le quali sarebbe già pronto un ticket con Valeria Giancotti già componente, alle ultime amministrative, della lista La Serra e potenziale futura candidata del centrosinistra. Stando ad i bene informati, infatti, approfittando della nuova normativa, che ha introdotto la possibilità di esprime la doppia preferenza di genere, Franzé e Giancotti avrebbero stretto un patto di mutuo soccorso nella caccia senza quartiere al voto di preferenza.

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