Magno (Fi): “Berlusconi leader del centrodestra per vincere, programmare e governare”

“Da Fiuggi parte un segnale importante per il futuro del Paese: Forza Italia rilancia il suo ruolo di partito guida del centrodestra con Silvio Berlusconi incontrastato leader".

È quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno, al termine della manifestazione "L'Italia e l'Europa che vogliamo", organizzata a Fiuggi dal presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.

“Come ha giustamente sottolineato l’on. Tajani - continua Magno - il centrodestra non ha bisogno di fare primarie, visto che ha in casa un autentico leader, Silvio Berlusconi, riconosciuto come tale dai cittadini e dagli elettori moderati. Non c’è migliore investitura, infatti, di quella popolare. L’entusiasmo e la capacità programmatica del presidente Silvio Berlusconi saranno decisive in vista delle prossime elezioni politiche. Forza Italia, ispirandosi ai principi del partito popolare europeo, ed il centrodestra dovranno riconquistare la guida del Paese per rilanciare l’economia, gli investimenti e, soprattutto, le politiche per l’occupazione. Il Mezzogiorno e la Calabria - prosegue Magno - sono stati abbandonati in questi anni dalla classe dirigente di centrosinistra che non è riuscita a eliminare, sia pur parzialmente, il deficit infrastrutturale e sociale con il Nord del Paese. In Calabria, in particolare, il governo nazionale e quello regionale, essendo dello stesso colore politico, invece di puntare su una sinergia istituzionale che avrebbe dovuto portare benessere e sviluppo, sono stati protagonisti di un arretramento sociale ed economico che non ha prodotto risultati tangibili per la nostra regione. E’ arrivato il momento di voltare pagina e cambiare il corso della storia. Con Forza Italia ed il centrodestra – conclude l'esponente forzista – è possibile invertire la tendenza in Italia e in Calabria e aprire nuove prospettive di confronto e dialogo all’interno dell’Unione europea”.

 

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Il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò sull'Agricoltura

’Errare humanum est, perseverare autem diabolicum’ recita un noto brocardo latino che calza a pennello per la gestione dell’agricoltura in Calabria. Settore che dovrebbe guidare lo sviluppo e trainare l’economia ma che invece è intrappolato nelle maglie di una burocrazia macchinosa e di procedure complesse, incapaci di raggiungere risultati efficaci in tempi ragionevoli”.

Lo afferma il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che stigmatizza: “Fin qui, mobilitazioni delle organizzazioni sindacali di settore, denunce degli operatori stanchi e sfiduciati che hanno suonato la sveglia scendendo in piazza contro l’immobilismo del Governo Oliverio, non hanno scalfito neanche minimante l’orgoglio di chi avrebbe dovuto avvertire il peso della responsabilità del ruolo pubblico rivestito”.

“Nonostante le reiterate interrogazioni e mozioni, ad oggi si contano solo ritardi e deficienze; lo stato di attuazione dello strumento di programmazione segna il passo. Giunti quasi alle soglie del 2018 dall’approvazione nel 2015 del PSR-Calabria da parte della Commissione Europea, si è ancora inspiegabilmente in attesa dei primi decreti che cofinanzieranno i progetti d’investimento. Forse giungeranno in autunno. Con buona pace di un Governo regionale sfacciatamente disattento e indifferente ai processi di sviluppo. Come se la Calabria fosse una regione scevra da problemi e libera dalle grandi emergenze, vedi povertà, sottosviluppo e disoccupazione” - critica Alessandro Nicolò.

“Molte le misure che ancora non hanno avuto il primo bando; analogamente gli strumenti di accesso al credito restano una chimera, così come la sburocratizzazione e la semplificazione delle procedure rimaste inevase con una gestione che fa acqua da tutte le parti e che palesa consistenti ritardi anche nei pagamenti di Arcea” - sottolinea l’esponente politico.

“Ormai le critiche sull’operato del presidente Oliverio si intersecano da più parti e nessuno crede più a rassicurazioni e garanzie che suonano come promesse da marinaio” - rilancia il Capogruppo di Fi.

“L’agricoltura e l’eccellenza agroalimentare della nostra terra devono essere azionate come leve dello sviluppo attraverso programmi ed interventi incisivi, non sbandierate come inutile vessillo”.

“Le imprese, il mondo produttivo, le associazioni di categoria e i giovani ormai spazientiti e scoraggiati attendono ancora risposte che non possono più essere procrastinate, pena l’impossibilità di recuperare ritardi ed omissioni che già oggi pesano come un macigno sul futuro della Calabria” - conclude Alessandro Nicolò.

 

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Una delegazione serrese al raduno "Everest" di Forza Italia

C’era anche una delegazione serrese di Forza Italia nei giorni scorsi a Giovinazzo, in provincia di Bari, per il raduno di “Everest”.

"Una tre giorni organizzata dal senatore Maurizio Gasparri - scrivono in una nota i componenti della delegazione serrese di FI - all’insegna di nuove idee, programmi e confronti che ci aiuteranno a progettare il futuro. Presenti anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani e i parlamentari Carfagna, Brunetta, Romani, Gelmini e tanti altri.
"L’iniziativa pugliese  - concludo gli esponenti azzurri - ha rappresentato per noi un momento di forte crescita. Forza Italia è un partito in forte crescita, con un ritrovato entusiasmo che parte dal nostro leader Silvio Berlusconi. Lo stesso entusiasmo si avverte anche nella nostra provincia, grazie al grande lavoro del nostro coordinatore provinciale Giuseppe Mangialavori, sempre presente sul territorio".

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Giofrè (FI): " Maggiore attenzione da parte di Asp e soggetti competenti nel settore sociale"

Riceviamo e pubblichiamo

"Il ritrovamento di un uomo affetto da gravi patologie psichiatriche e disabile trovato rinchiuso in condizioni inumane nel territorio del Comune di Nicotera non può non portarmi a chiedere maggiore attenzione da parte dell’Asp e di tutti i soggetti competenti nel settore sociale.

Quanto avvenuto se da una parte ci ha lasciati attoniti circa la condotta di chi aveva il dovere familiare e morale di accudirlo dall’altro ci deve portare a prendere coscienza che queste situazioni esistono e chiedono l’attenzione di tutti. Soprattutto allorquando, e questo è raccapricciante, i fautori di dette condotte riprovevoli negano i fatti. Ciò denota inequivocabilmente l’incapacità di riconoscere esigenze di soggetti che semmai capaci di intendere sono incapaci a difendersi.

Un fatto che si incastra in una splendida stagione turistica che ha ridato ossigeno e dignità al settore turistico e vivacità economica al territorio e che non può in un’ottica di crescita cadere su fatti deplorevoli come questo; soprattutto in contesti piccoli come i nostri.

Un’attenzione che deve scaturire da quella sensibilità verso i più deboli che abbiamo perso dietro alla velocità della vita quotidiana o, ancor peggio, all’indifferenza verso situazioni che non ci appartengono in prima persona.

Se da una parte è anche vero che non possiamo farci carico delle necessità di tutti coloro che vertono in condizioni di difficoltà atteso anche il peggioramento delle condizioni socio-economiche delle nostre comunità ci ha portati ad essere maggiormente individualisti ciò non ci esula dal portare a conoscenza degli operatori socio-assistenziali situazioni di degrado quando questo può e deve essere arginato.

Un’attenzione che deve portarci a non rimanere indifferenti di fronte al dolore altrui ed al contempo gli operatori dei servizi sociali ad essere anche più presenti fisicamente sui territori di appartenenza. Se da una parte la nota inviata dalla segreteria dell’associazione nazionale assistenti sociali della Regione Calabria al consiglio regionale dell’Ordine nella quale testualmente di legge “gli uffici dei servizi sociali, soprattutto quelli dei comuni calabresi, versano in condizioni ai limiti della legalità, dell’etica e della morale in quanto, spesso, si rileva la mancanza della figura professionale dell’Assistente Sociale nonché esternalizzazioni dei Servizi sociali a enti privi di requisiti di affidabilità morale e professionale, di adeguata capacità professionale e tecnica” conferma un’assenza pesante anche per le necessità del nostro territorio nel caso nicoterese mi preme evidenziare la positività del raccordo che si è andato a delineare tra le varie realtà quali Carabinieri, Polizia municipale ed appunto i Servizi sociali che hanno così dimostrato come il raccordo possa essere anche un positivo esempio e punto di riferimento per i cittadini".

Anna Maria Giofrè - Responsabile Provinciale Vibo Valentia Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili - Forza Italia

"Regionalismo differenziato", Forza Italia propone un referendum

In una dichiarazione congiunta i Capigruppo in Consiglio regionale Alessandro Nicolò (Forza Italia) e Francesco Cannizzaro (Casa delle libertà) affermano quanto segue:

“Un rilancio del regionalismo differenziato in chiave di opportunità e di sviluppo per i territori che, pur nella cornice unitaria, veda protagoniste le realtà locali conferendo loro maggiori funzioni decisionali, accrescendo i poteri dei Sindaci, riconoscendo un più incisivo esercizio dei poteri sostituivi statali per conseguire obiettivi di perequazione economica, infrastrutturale e sociale nonché l’uguaglianza dei cittadini nell’erogazione dei servizi essenziali.

E’ questo lo spirito che anima la proposta referendaria lanciata in occasione del recente incontro alla Camera dei deputati promossa dal gruppo parlamentare di Forza Italia.

In sintonia con i Parlamentari Roberto Occhiuto e Jole Santelli - Coordinatrice Regionale - i Sindaci ed il Responsabile Nazionale degli Enti Locali di Forza Italia Marcello Fiori, cureremo un lavoro finalizzato alla redazione di una serie di quesiti da sottoporre ai Consigli comunali per un ripensamento del sistema Stato-Autonomie Locali. Dunque, maggiore sussidiarietà e cogestione del livello centrale e dei livelli periferici. Allo studio, un disegno di legge per chiedere un referendum consultivo: il percorso è quello previsto dall’art. 116 della Costituzione che dà la possibilità alle Regioni di richiedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia concernenti alcune materie elencate nell’art. 117. Quel regionalismo a ‘geometria variabile’ nel quale - lungi dal coltivare velleità identitarie - s’intende invece aumentare l’intervento dello Stato nelle regioni del Mezzogiorno per inverare processi di crescita e sanare lo storico divario che le separa da quelle del Nord.

Un’azione incisiva dunque, non in termini di assistenzialismo, ma che ponga le basi reali per un sviluppo endogeno soprattutto rispetto ai temi del progresso sostenibile contro lo svilimento dei diritti sociali e del sistema ‘sanità’ e per la promozione dell’agricoltura e del turismo.

Il progetto potrebbe guardare anche alla creazione di Macroregioni, quali enti sovraordinati di programmazione e normazione territoriale, con l’obiettivo di favorire tutte le intese necessarie (ai sensi dell’art. 117, ottavo comma, della Costituzione) per l’esercizio unitario.

Il valore autentico risiede nell’impegno di rinnovamento per il progresso del Sud e dell’Italia. Perché se cresce il Mezzogiorno, cresce l’intero Paese”.

Nicolò (FI): "Un piano per la riconversione turistica dei terreni dell’ex Liquichimica di Saline Joniche"

“Un piano per la riconversione turistica dei terreni dell’ex Liquichimica di Saline Joniche, per la fruibilità ed il rilancio del porto e per la valorizzazione di un’area d’indubbio pregio ambientale e faunistico dove insiste un’oasi naturale inserita tra i siti di interesse comunitario”.

E’ quanto chiede il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò.

“Definitivamente superata la fallimentare esperienza della destinazione industriale di un’area a forte vocazione turistica e finalmente archiviato il progetto di costruzione della Centrale a carbone, grazie anche alla ferma presa di posizione del Gruppo di Forza Italia, alle mozioni e agli atti di indirizzo votati all’unanimità dal Consiglio regionale, occorre ora volgere lo sguardo al futuro” - sottolinea il Capogruppo Fi.

Regione, Città Metropolitana, Comuni ed associazioni che perseguono finalità pubblicistiche di salvaguardia e promozione del territorio, sono chiamati a ragionare su un progetto comune di rilancio. La vendita dei terreni di proprietà della società Sipi - prosegue Alessandro Nicolò - impone di giungere in tempi celeri all’acquisizione delle aree interessate. E’ questo lo step cruciale, propedeutico ad un disegno di sviluppo condiviso del comprensorio di Saline Joniche”.

“Allo stato - evidenzia l’esponente politico - non vi è ancora traccia del progetto di bonifica e sviluppo dell’intera area grecanica, passaggio contenuto nella mozione bipartisan approvata nel 2014 dal Consiglio regionale che impegnava la Giunta in tal senso. Riteniamo che non sia ulteriormente procrastinabile il processo di riqualificazione complessiva del sito, anche attraverso investimenti comunitari, bonificando i resti ferrosi dell’impianto industriale e debellando situazioni d’impatto ambientale e di pericolosità per la salute pubblica”.

“E’ tempo di raccogliere la domanda delle comunità interessate e di un territorio che ambisce a caratterizzarsi in una prospettiva turistica e di sviluppo eco-sostenibile. Per questo, serve la rimodulazione del Piano Regolatore di tutta l’area industriale di Saline Ioniche ed occorre investire sul porto per renderlo nuovamente operativo e trasformarlo in approdo turistico. Occorrerà dunque - conclude Alessandro Nicolò - elaborare un piano complessivo per la tutela e la valorizzazione di un’area dalle significative potenzialità paesaggistiche e culturali, scegliendo un modello di sviluppo economico che si attagli alla vocazione e peculiarità del territorio, privilegiando il turismo”.

Maxi sequestro di beni all'ex deputato Amadeo Matacena

Beni per 1,1 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria all'ex deputato di Fi Amedeo Matacena. Latitante a Dubai, in seguito alla condanna definitiva a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, l'ex parlamentare azzurro  è coinvolto nell'inchiesta "Breakfast" nell'ambito della quale sono stati arrestati, tra gli altri, l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola e la moglie di Matacena Chiara Rizzo. 

Il provvedimento è stato emesso dai giudici del Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di Prevenzione.

Tra i beni sottoposti a sequestro figurano: disponibilità bancarie e finanziarie riconducibili a Matacena, alla moglie ed ai figli, nonchè un fabbricato intestato ad una società con sede a Miami.

Matacena, 53 anni, noto per la sua attività di armatore, ereditata dal padre, svolta in passato per il traghettamento dello stretto di Messina, è stato condannato, nel 2014, in via definitiva, per concorso esterno in seguito alle risultanze investigative emerse nell’operazione «Nautilus» confluite poi nel procedimento "Olimpia 2 e 3".

Le indagini hanno permesso di dimostrare come "pur di riuscire nell'intento di essere eletto alla Camera nelle elezioni del 1994 - Matacena -  abbia stipulato una sorta di 'patto con il diavolo' con le più rappresentative organizzazioni 'ndranghetistiche" di Reggio Calabria.

Alessandro Nicolò (FI) sul dossier certificato da Legambiente in materia di balneabilità e depurazione

Resta cronica la deficienza del sistema depurazione e balneabilità in Calabria con strutturali criticità da noi sempre puntualmente evidenziate, per evitare di giungere in prossimità della stagione estiva nuovamente impreparati rispetto ai persistenti problemi del mare sporco e dell'inquinamento. E' di solo un mese fa l'ultimo appello che abbiamo lanciato per ottenere un cambio di marcia. Ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere quale sia la situazione: ecomostri, reati ambientali, inquinamento del mare, rifiuti e cattiva depurazione. E' quel che emerge dal dossier ‘Mare Monstrum 2017’, certificato da Legambiente, che riscontra varie inadempienze della Regione Calabria e delle amministrazioni locali le quali continuano ad ignorare l'ammonimento della Ue e della Corte dei Conti sulla gestione delle risorse pubbliche finalizzate a prevenire l'inquinamento e l'erosione delle coste, migliorando la qualità delle acque di balneazione a tutela della salute pubblica. L'incuria dell'uomo e i comportamenti dannosi - risulta che il 96% dei rifiuti nelle nostre acque è di plastica - hanno ripercussioni sia sullo stato di salute del mare e della fauna marina che sulla qualità dei prodotti ittici consumati dall'uomo”.

E’ quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, che evidenzia: “In questi anni nessuna risposta in termini di programmazione mirata è giunta dal Governo regionale, né tanto meno sono stati assunti interventi efficaci per fronteggiare l’emergenza. E' drammatico lo stato di salute dei mari della Calabria, nonostante l'Arpacal certifichi solo il 2% di costa non balneabile. Le proteste inondano i social e l'insoddisfazione dei cittadini e dei turisti è ampiamente documentata anche dalla stampa locale”.

“Sono tante le bocciature che si registrano. L’ultima, del Ministero dell'Ambiente, che marchia la Calabria per le situazioni più critiche ‘da allarme rosso’, ci impone un'attenta riflessione sull'operato della Giunta, dal suo insediamento fino a oggi, e su quali interventi si intendano avviare per rimuovere le criticità denunciate. A nulla sono valsi – rilancia il Capogruppo di Fi - i copiosi atti di sindacato ispettivo che fin qui abbiamo prodotto in ordine al rischio balneazione e per l'efficientamento del sistema di depurazione. Interrogazioni che ad oggi risultano inevase per il persistere di problemi strutturali segnalati da Arpacal”.

“La stagione estiva ha già fatto il suo esordio ma il rischio - rilancia Alessandro Nicolò - è che tutti gli interventi annunciati dalla Giunta restino mera propaganda. Sui 716 Km di costa, non sono state esposte ancora le apposite segnalazioni sulla qualità delle acque e sulle specificità e criticità di ogni singolo litorale”.

“Tra le buone notizie: il passaggio della storica imbarcazione 'Goletta Verde' che farà tappa a Roccella Jonica e a Cariati, località sensibili alla qualità dei servizi turistici. Troppo poco per una Calabria riconosciuta come destinazione turistica ma ancora non organizzata con un'offerta adeguata e priva dei servizi minimi indispensabili. Agli occhi dei turisti la nostra regione è conosciuta principalmente per le sue coste pur essendo 'una montagna immersa nel mare' che non è riuscita ad avviare un piano strategico di valorizzazione degli altri 'turismi' presenti”.

“La nostra regione meriterebbe altro, anche perché tutti i visitatori che giungono in Calabria rimangono sorpresi dal paesaggio, dalla montagna selvaggia ed incontaminata, dalla varietà bionaturalistica, dalle estese aree protette e da eccellenze enogastronomiche tali da attirare l'attenzione del ‘New York Times’, l’autorevole organo di informazione statunitense che ha indicato la Calabria tra i primi 52 posti del mondo da visitare nel 2017” - sottolinea il Capogruppo di Fi.

“Considerato che il turismo balneare è la principale fonte economica della regione, si dovrà programmare - accanto alla tutela dell’ambiente e del nostro mare - una politica mirata a sviluppare un'offerta allargata, promuovendo le vie del mare, dal charter nautico alla crociera con un'attenzione particolare alla diportistica. Serve predisporre per tempo - conclude Alessandro Nicolò - piani concreti di intervento e progetti all’altezza, gestendo al meglio le risorse e accelerando gli investimenti soprattutto a difesa della salute dei cittadini”.

 

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