Verso le Regionali, Occhiuto vuole liste pulite: il plauso di Saccomanno (Lega)

"Grande soddisfazione della Lega per l’iniziativa dell’On. Roberto Occhiuto, candidato alla presidenza della Giunta Regionale per il centrodestra, tendente a garantire un serio controllo sulle liste elettorali, voluto fortemente dal partito di Salvini e sollecitato ripetutamente dal commissario regionale Saccomanno. La previsione del controllo preventivo delle liste da parte della Commissione parlamentare Antimafia consente la costruzione di un nuovo percorso che potrebbe rendere più libera la politica e la Calabria dalle lobby di potere e da quelle criminali. E’ noto a tutti che la ‘ndrangheta negli ultimi anni è riuscita ad inserirsi in tutti i gangli della società civile al fine di poter portare avanti i propri progetti di evidente malaffare. Quindi, una inclusione devastante nel tessuto sociale ed anche istituzionale che la politica finora non è riuscita a frenare. La battaglia portata avanti dal Commissario Saccomanno sin dal suo insediamento su tale problema fondamentale e per una nuova politica è stato accolto da tutta la coalizione del centrodestra ed è stato finalizzato con la proposta dell’On. Occhiuto e con quella avanzata anche dall’On. Ferro. Liste pulite che consentiranno una partecipazione massiccia delle persone per bene e che andrà a premiare sicuramente la meritocrazia e non più esponenti vicini alla ‘ndrangheta. Un vero sostanziale cambiamento che non solo potrà portare una ventata di novità, ma consentirà anche di cominciare ad affrontare i tantissimi problemi esistenti senza alcun condizionamento derivante da possibili appoggi al recepimento del consenso. Un centrodestra finalmente concreto e unito per una battaglia epocale".     

Così in una nota, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

Sant’Anna Hospital, la Lega chiede la sospensione della triade commissariale dell’Asp di Catanzaro

“La Lega ha inoltrato una ulteriore denuncia alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti di Catanzaro per l’assunzione di tutti i provvedimenti ritenuti necessari per ripristinare la legalità calpestata, compresa la sospensione o l’interdizione dal servizio per la triade commissariale dell’Asp di Catanzaro in conseguenza della volontaria non sottoscrizione del contratto già deliberato da tempo con il S. Anna Hospital. Una condotta inverosimile ed incomprensibile! Dinnanzi ad una precisa deliberazione la triade ha omesso di sottoscrivere il dovuto contratto rischiando di far fallire la struttura sanitaria di eccellenza e far perdere oltre 300 posti di lavoro, oltre che costringere centinaia di calabresi a rivolgersi a strutture fuori regione, Danni irreparabili che devono essere, comunque, risarciti da chi l’ha commessi. Proseguire in questa anomala strada dei rinvii e delle non decisioni, significherebbe danneggiare ulteriormente il popolo calabrese e non garantire quella regolarità degli atti che si predica da tutte le parti e poi, invece, non si attua seriamente. E che questo accada per dei funzionari e vertici del Ministro degli Interni è ancor più grave. Anzi gravissimo: invero, costoro dovrebbero garantire il rispetto della legge nei propri territori e invece, incomprensibilmente, la calpestano continuamente con condotte al limite del lecito. La Calabria è una terra difficile ove il bianco e il nero si confondono facilmente realizzando quel grigio che contiene di tutto, ma in particolare il malaffare. E non intervenire, da parte delle istituzioni, prontamente e decisamente, contribuisce ad aumentare le zone grigie che sono il vero male della nostra regione, con gravissime responsabilità sia morali che giuridiche. La Lega, pertanto ha chiesto e si batterà affinché si faccia chiarezza e si evitino ulteriori condotte che apparentemente sembrano veramente inverosimili e consentono di intravedere dei lati oscuri e non accettabili. Ecco, quindi, la necessità che si intervenga immediatamente e con la dovuta determinazione.

Lo scrive in una nota, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

 

Viabilità, la Lega denuncia "l’abbandono delle strade"

Riceviamo e pubblichiamo

"La Calabria dovrebbe ottenere un forte contributo economico e di crescita dalle attività turistiche, specialmente dopo quasi due anni di sofferenze e di chiusure conseguenti al Covid. Da tutte le parti si elogiano le caratteristiche della regione, le bellezze naturali, lo splendore del mare, l’eccezionalità della nostra gastronomia, oltre alla rilevanza della storia e dei beni archeologici. Chi viene in Calabria rimane abbagliato da tante bellezze e dall’accoglienza che il popolo calabrese riesce a trasferire ai tanti turisti. Una miscela esplosiva per una crescita complessiva che, però, viene minata dall’evidente stato di abbandono delle vie d’accesso principali verso le più importanti località turistiche. Strade piene di buche e con le erbe che invadono spesso le carreggiate. Cartelli quasi non più visibili e corsie sempre più ristrette. Certamente, un brutto biglietto da visita per questa meravigliosa, ma abbandonata regione. Oggi ci saremmo aspettati un intervento straordinario da parte delle Province e dell’Anas per rendere i percorsi accessibili e, comunque, decenti e non pericolosi. Ma, invece, regna l’assoluto silenzio e la mancanza di un pur minimo interesse. Perché? Non ci interessa il partito che governa questa o quella provincia, ma le ragioni di tale mancanza di attenzione verso un territorio già debole economicamente e socialmente e che potrebbe, grazie all’azione turistica, fornire occupazione e sviluppo. Probabilmente si tratta di miopia di una classe dirigente non all’altezza del compito e di funzionari Anas che non hanno alcun interesse verso la Calabria. Forse qualcuno dovrebbe intervenire per indicare il corretto percorso che una regione deve seguire per valorizzare i propri beni e le proprie risorse. La Lega, comunque, non può che segnalare questa abnorme situazione e fare un appello a tutti coloro che hanno in mano il potere e la possibilità di intervenire e, quindi, di assumere tutte quelle iniziative di competenza, anche sotto l’aspetto sociale e di sostegno a chi ha sofferto e continua a soffrire per il COVID. Voltarsi dall’altra parte o non assumere quegli interventi necessari dimostra la mancanza di responsabilità, con violazione dei propri doveri d’ufficio, oltre a dimostrare di come sia mediocre una classe di burocrati che non hanno a cuore il proprio territorio e le proprie comunità".

 

Giacomo Francesco Saccomanno - Commissario regionale Lega​​​​​ - Calabria

 

Calabria, la Lega invoca il "controllo degli scarichi abusivi per salvare il mare"

Riceviamo e pubblichiamo

“La Calabria può fare molto di più sulla depurazione. Anzi, si può ben dire che sino ad oggi ha fatto pochissimo! Si salva per una conformazione naturale e per una percentuale abitativa molto bassa che hanno consentito finora di ottenere buoni risultati. Ma, di fatto la mano umana ha solo peggiorato le condizioni naturali esistenti. Assenza di piano regionale sulla depurazione, mancanza di coordinamento tra le varie zone, carenza assoluta di una visione d’insieme del problema, e, ancora, commissari del tutto inutili che pensano solo alle progettazioni spesso errate e che, finora non hanno portato a nulla. Sono decenni che si parla del problema del fiume Mesima e della necessita di bonificare lo stesso per evitare che possa portare a mare quell’inquinamento che è sotto gli occhi di tutti. Un danno ambientale rilevante che, però, fa discutere solo ad ogni inizio della stagione estiva e poi viene abbandonato per riprendere il dibattito l’anno successivo. È a conoscenza di tutti che nel fiume vengono scaricati i liquami di quasi tutti i comuni del vibonese e che anche frantoi e altre realtà industriali approfittano per evitare una dovuta depurazione. Anni di battaglie, anche quale sindaco della città di Rosarno, che non hanno portato a nulla per la miopia di una regione che non ha mai avuto una visione ampia. Ma, la cosa più grave è l’avvenuto spostamento delle risorse appostate dall’allora assessore regionale Ing. Basile per la realizzazione della bonifica e di un porto canale, che successivamente, senza alcuna motivazione, sono scomparse. La realizzazione di un porto canale sul Mesima è un’opera di grandissimo valore ambientale ed occupazionale. Un progetto che consentirebbe un salto di qualità per l’intera zona sia sotto l’aspetto della portualità che della crescita economica e sociale. Centinaia di posti di lavoro garantiti a tantissimi giovani e la possibilità di uno sviluppo rilevantissimo, con la creazione di cantieri per il rimessaggio, alberghi, case vacanze, impianti sportivi, ecc. Una progettualità che sarà portata avanti dalla Lega sia per eliminare l’inquinamento del Mesima e sia per restituire a tutta la Calabria quella purezza che la mano umana, per interessi solamente personali, ha parzialmente fatto perdere negli anni”.

Giacomo Francesco Saccomanno - Commissario Regionale Lega

Sanità in Calabria, sulle Asp senza bilanci la Lega invoca l’intervento della Guardia di finanza

Riceviamo e pubblichiamo

"Dopo 11 anni di continui commissariamenti della sanità calabrese in alcune Asp non si riesce nemmeno a ricostruire la contabilità ed a presentare i bilanci! Cambiano i personaggi, cambiano le triadi, cambiano gli uomini, ma nessuno riesce a ricostruire la voragine di debiti che sono stati creati nelle Aziende sanitarie provinciali. Si è parlato anche di morti sospette per chi stava facendo il proprio dovere, poi smentite, ma sempre preoccupanti. Neppure la triade nominata dal Ministro degli Interni per lo scioglimento mafioso dell’azienda è riuscita a portare a casa qualche pur minimo risultato. E il Governo insiste in commissariamenti del tutto inutili che non solo non hanno migliorato il sistema sanitario, non solo non hanno ridotto il pesante già esistente deficit, ma lo hanno profondamente aumentato. Quindi, nomine e percorsi del tutto inutili. La denuncia di Longo, attuale commissario, alla Commissione nazionale antimafia, di una presenza attiva e gestionale della criminalità organizzata e di lobby di potere nel sistema sanità, devono, sicuramente, fare riflettere e la Lega spera che l’attuale responsabile abbia fatto il proprio dovere fino in fondo. Ma, tali condizioni e il peggioramento del sistema sanità devono far riflettere e devono portare a decisioni coerenti e responsabili. Vista l’inutilità delle attuali nomine appare più che evidente che il sistema debba subire un cambiamento radicale e non di facciata. La Lega, pertanto, chiede che, per la ricostruzione contabile e per la redazione dei bilanci, si dia incarico ai nuclei specializzati della Guardia di finanza che potranno, non solo eseguire tali attività in modo corretto ed oggettivo, ma avranno il potere di trasmettere un adeguato e minuzioso rapporto, in caso di rilevate illiceità, alle competenti Procure della Repubblica e della Corte dei conti. E’ arrivato il momento di mettere fine ai teatrini ed ai balletti di nomine, spesso clientelari, e di dare un futuro concreto ai calabresi, che, altrimenti, per come sta accadendo, saranno costretti ad andare fuori regione per curarsi oppure rischiare di morire nella propria terra".  

Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale Lega

Sanità in Calabria, Lega: “Azzerare deficit, via commissario e dirigenti inutili”

“La posizione della Lega sulla sanità è puntuale e precisa e nessuna crepa esiste: i commissariamenti vanno eliminati avendo portato solo una evidente distruzione del sistema sanitario e non avendo avuto gli effetti sperati, il deficit deve essere azzerato da parte del Governo, la Calabria ha diritto di gestirlo con propri competenti uomini, la attuale struttura deve essere totalmente riformata dalle radici con eliminazione delle gravissime condizioni di illegalità esistenti. Il piano sanitario deve essere puntuale e preciso e non può prescindere dalle necessità dei territori e dalle richieste legittime di un servizio adeguato e rispondente alle esigenze della gente. Allo stato quanto sopra riferito non è stato mai attuato dai commissari ed, anzi, è stato peggiorato quello stato minimo di sistema che prima esisteva. Un degrado pesante che è stato causato dalla incompetenza dei commissari e dalle persone che li hanno circondati. Non si comprende, infatti, come possa il sistema essere gestito sempre dagli stessi soggetti che lo hanno ridotto per come oggi lo vediamo e lo subiamo. Sarebbe assurdo negare la verità e cercare di mistificare gli accadimenti: la sanità in Calabria non si ordina con i militari o con persone che non hanno alcun interesse per la nostra regione, se non quella di incassare lauti compensi. Abbiamo manager calabresi di grande competenza che sono disponibili a dare una mano alla propria terra di origine e che lo farebbero con vero amore e passione. Quindi, la Lega insiste affinchè la gestione della sanità sia restituita in mano ai calabresi. Un plauso al Presidente Spirlì che in un momento così difficile ha voluto aiutare Longo per superare la crisi dei vaccini e portare la Calabria fuori dalle condizioni di quasi inoperosità in cui si era cacciata. Certo, non paiono poi adeguati ed accettabili le nomine eseguite da Longo ed, ancora, la assoluta inefficienza sugli interventi successivi dovuti per potenziare gli ospedali, per aprire le case della salute, per le necessarie e previste assunzione e per rendere migliore l’attuale sistema. Appare, infatti, inverosimile che pur dinnanzi alle sussistenti risorse economiche sia tutto fermo e nessuna attività sia stata eseguita. Ecco la palese incompetenza per la quale i commissari non possono e non potranno più essere accettati”.

E’ quanto scrive in un nota, il Commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno.

La denuncia di Saccomanno (Lega): “Interessi forti impediscono la crescita della Calabria”

“Compito preminente della Lega in Calabria è quello di rimettere al primo posto la vera legalità e cominciare a lavorare concretamente per raggiungere tale risultato. Non parole affascinanti ed accattivanti, ma fatti concreti e tangibili. È inutile negarlo: esiste in Calabria un sistema di illegalità diffusa che coinvolge anche soggetti appartenenti alle istituzioni, alle professioni, all’imprenditoria, alla burocrazia regionale. Un sistema che vive oramai da decenni e che non è facile da smantellare”.

Questo l’incipit di una nota scritta dal commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.

“Le tantissime inchieste della magistratura – aggiunge l’esponente del partito di Salvini -  hanno evidenziato solo una piccola parte di quello che succede nella nostra regione. Ma è sufficiente riflettere sul deficit sanitario per rendersi conto di come sia difficile la situazione e di come vi sia una pesante e profonda radicalizzazione del malaffare. Bisogna, quindi, partire da questa realtà per iniziare un percorso virtuoso e cercare di eliminare questo sistema che ha distrutto lo sviluppo e la crescita della Calabria, con la compiacenza di una classe politica del passato che ha anche utilizzato direttamente tale mala gestione. Bisogna, pertanto, iniziare da un monitoraggio serio per individuare tutti i dipendenti regionali, verificare ove sono collocati, accertare se hanno i titoli per ricoprire tali posti e se hanno svolto un regolare concorso, e poi riorganizzare il sistema burocratico, eliminando disfunzioni e ripulendo l’organigramma da situazioni sospette o illegali. Un lavoro difficile in quanto verrà a disarticolare interessi forti e che hanno finora impedito una crescita della regione. Ma, un percorso indispensabile per dare speranza ai calabresi e ai tanti giovani che devono scappare dalla propria terra e che vedrà la Lega in prima linea per una bonifica fondamentale e vera. Solo partendo – conclude Saccomanno - dal cuore del sistema si potranno eliminare collusioni, corruzione, tangenti e consentire ai migliori e più preparati di andare avanti. E sul punto voglio richiamare una frase cara al mio amico Antonino De Masi ‘Nessuna libertà esiste quando non esiste una libertà interiore dell’individuo’”.

La Lega denuncia: “Nella sanità calabrese regna il caos”

“Abbiamo denunciato ripetutamente il disastro che regna nella sanità calabrese e l’inutilità dei commissariamenti che hanno portato all’attuale situazione veramente intollerabile, oltre all’aumento del deficit. È stato chiesto al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, e al ministro Speranza un pronto intervento per ovviare a quanto causato in danno della Calabria, ma non pare che ci sia la voglia di porre fine alla catastrofe. Nulla è stato fatto in oltre un anno per migliorare la situazione e per approntare quanto stabilito nel progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera, anche al fine di combattere il devastante virus”.

E quanto si legge in una nota, vergata dal commissario regionale Lega Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.

“Pur in presenza di centinaia di milioni di euro pronti per alleviare le sofferenze dei calabresi – aggiunge il rappresentante del partito di Salvini - nulla si è fatto! Ed ora la rete ospedaliera sta scoppiando e le persone muoiono nelle ambulanze o devono girare la Calabria per trovare un posto letto. Senza poi parlare del fallimento del sistema di prenotazione per i vaccini! La piattaforma non funziona e le persone non riescono a capire come devono fare. Per non parlare poi dell’abbandono dei soggetti disabili e dei vantaggi, invece, ottenuti dalla categoria “altri”, che ha una percentuale doppia rispetto al resto d’Italia.

Grandi sacrifici degli operatori sanitari e dei medici che, con alta professionalità e turni massacranti, hanno cercato di tamponare l’emergenza e dare un minimo di supporto ai tantissimi malati. Ma prosegue - Saccomanno - spesso non si riesce nemmeno a ricoverare i pazienti! Ed in tutta questa gravissima situazione non solo non ci sono stati gli interventi urgenti per rafforzare il sistema sanitario, pur essendoci le risorse, ma non sono state nemmeno pagate le somme dovute -indennità Covid ed altro- ai medici ed agli infermieri per l’attività svolta e per gli straordinari prestati.

Una pessima gestione amministrativa – conclude la nota - che ha bloccato ogni cosa e che ha messo in ginocchio la sanità ed i poveri calabresi. E cosa succede ancora: in quasi tutte le nomine eseguite non esiste un viso nuovo! Sempre gli stessi a rotazione: cioè quelli che hanno collaborato per ridurre in queste condizioni la sanità calabrese”.   

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