Regione. Si è riunita la Prima Commissione: questo l'esito della seduta

La Prima Commissione "Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale", presieduta dal consigliere regionale Franco Sergio ha approvato all’unanimità la proposta di legge n. 141/10 recante: "Modifica alla legge regionale del 31 dicembre 2015 n. 39". "La proposta, d’iniziativa della Giunta - ha spiegato il presidente Sergio - consentirà di rendere il testo della legge n. 39 (Disposizioni relative alla costituzione di una società per azioni finalizzata all’esercizio dello scalo aeroportuale di Crotone), meglio coordinato con il dettato normativo nazionale in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio. Tale modifica - ha aggiunto - si è resa necessaria in seguito alla nota fatta pervenire dal Dipartimento Affari regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha recepito alcune osservazioni formulate dal Mef e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom). Voglio dare ufficialmente atto al senso di responsabilità  e di correttezza politica dimostrata dai componenti e rappresentanti della minoranza in seno alla Commissione, Salerno ed Esposito. La loro presenza in Aula - ha evidenziato il presidente Sergio - ha garantito il mantenimento del numero legale ed il voto favorevole dei colleghi ha reso possibile l’approvazione del provvedimento in esame che altrimenti avrebbe dovuto subire un rinvio. Assicuro che in qualità di relatore della proposta in Consiglio regionale, mi premunirò di chiarire quale peso e che quota societaria percentuale andrà a ricoprire la Regione nella costituzione dell’Autorità aeroportuale di gestione dello scalo Sant’Anna di Crotone, con l’intervento partecipativo di 200,000,00 euro". Alla seduta hanno preso parte il segretario-questore Giuseppe Neri, il presidente della Commissione "Riforme" Sinibaldo Esposito e il vicepresidente della Prima Commissione, Nazzareno Salerno.  

 

Riunita la I Commissione: ecco i provvedimenti discussi

Parere favorevole all’unanimità alla proposta di legge n. 99/10^ d’iniziativa della Giunta regionale recante: “Primi interventi per favorire la costituzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria (Allegato alla deliberazione di Giunta regionale n. 403 del 13.10.2015 concernente ‘Approvazione accordo con la provincia di Reggio Calabria sul trasferimento delle funzioni ed approvazione del disegno di legge’)”. Ad esprimerlo, stamani, la I Commissione permanente “Affari istituzionali e affari generali”, presieduta dal consigliere Franco Sergio (presente ai lavori Luigi Bulotta, Dirigente generale reggente del Dipartimento Organizzazione Risorse Umane e Controlli della Giunta regionale). L’articolato normativo - di cui è relatore lo stesso presidente dell’organismo consiliare - prevede che, nelle more dell’approvazione della legge generale di riordino, le funzioni indicate dall’art. 1 della legge regionale n. 14 del 2015 restino in capo alla Provincia di Reggio Calabria che continuerà a svolgerle con il relativo personale ancora inquadrato nei ruoli provinciali senza soluzione di continuità. L’art. 2 individua le risorse finanziarie da trasferire alla Provincia di Reggio Calabria per consentire l’esercizio delle funzioni individuate, anche per gli anni 2016 e 2017, mentre l’art. 3 attesta l’invarianza di spesa a carico del Bilancio regionale. “Grazie a questo provvedimento - ha spiegato il presidente Sergio - in attesa della legge generale di riordino, rimarranno in capo alla Provincia di Reggio Calabria tutte le funzioni che saranno poi trasferite alla Città Metropolitana di Reggio non appena la stessa entrerà in funzione, garantendo in tal modo la continuità amministrativa”. Successivamente, è stata incardinata la trattazione della proposta di legge n. 138/10^ d’iniziativa del consigliere Vincenzo Ciconte per la “Modifica dei confini territoriali dei Comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano della Provincia di Catanzaro”  (Relatore come per gli altri provvedimenti all’esame odierno della Commissione, il presidente Franco Sergio). Illustrato dal consigliere Ciconte, il progetto normativo mira a rettificare i confini territoriali dei Comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano, sulla base di una sottoscrizione di cittadini, alla luce della “contiguità territoriale di alcune contrade al Comune di San Pietro Apostolo, sebbene attualmente ricadenti nel Comune di Gimigliano. La ratio sottesa al testo normativo - ha spiegato Ciconte - è quella di lavorare per il bene delle nostre comunità e di assicurare servizi essenziali”. In merito al provvedimento sono stati ascoltati i sindaci: Massimo Chiarella (Comune di Gimigliano)  e Raffaele De Santis (Comune di San Pietro Apostolo) e il presidente dell’Uncem Calabria Vincenzo Mazzei che hanno consegnato alla segreteria della Commissione documenti contenenti osservazioni.Intenso il confronto da cui sono emerse posizioni variegate e che ha registrato l’analisi degli aspetti tecnici nonché dei profili politici della proposta normativa. “Oggi - ha spiegato il presidente Sergio - abbiamo avviato una prima necessaria consultazione propedeutica alla stesura di una risoluzione che, come Commissione proporremo al Consiglio regionale per l’indizione del Referendum. Vi è una procedura ben precisa che abbiamo l’obbligo di osservare e di cui ci faremo garanti come organismo istituzionale”. Infine, in merito al punto all’ordine del giorno riguardante la proposta di legge n. 39/10^ d’iniziativa popolare recante: “Istituzione del Comune di Le Castella nella provincia di Crotone - articolo 39 Statuto e articolo 10 legge regionale n. 13/83”, la Commissione ha preso atto dei contributi di Beniamino Giglio (tra i primi firmatari della proposta normativa d’iniziativa popolare) e di Giuseppe Marra e Francesco Scarpino, rispettivamente coordinatore e componente dei rappresentanti dell’associazione “Le Castella Comune”. “Il territorio di Le Castella, oggi governato dal Comune di Isola Capo Rizzuto, è un comprensorio che se ne differenzia notevolmente non solo per la storia e le tradizioni ma, cosa più importante - hanno spiegato - per la particolare vocazione turistica tanto da registrare in alcuni momenti dell’anno elevatissime percentuali di visitatori con ricadute economiche rilevanti non solo per il Comune ma per l’intero territorio. Alla luce di tali peculiarità si auspica una differente gestione municipale ai fini - è scritto nella relazione di accompagnamento - di una corretta gestione della cosa pubblica e di vicinanza delle Istituzioni ai cittadini”. A margine dei lavori, il presidente Franco Sergio ha voluto sottolineare “il livello alto di confronto all’insegna del dialogo e della collaborazione, fattori sostanziali di partecipazione per l’affermazione dei principi democratici”. Alla seduta erano presenti i componenti dell’organismo Esposito, Salerno, Bova; i consiglieri Ciconte (in qualità di proponente  del  P.L. n. 138/10^) e Romeo e il Segretario generale del Consiglio, Maurizio Priolo.

Fusione di 5 Comuni: audizioni in I Commissione su nascita Villa Brutia

La prima Commissione consiliare “Affari istituzionali e affari generali” presieduta da Franco Sergio, ha concluso i propri lavori odierni ospitando una serie di audizioni di rappresentanti di Anci regionale, amministratori locali e del Comitato promotore “Pre Sila”, in relazione alla proposta di legge n. 96/10^ di iniziativa dei consiglieri Romeo e Giudiceandrea che prevede l’istituzione del Comune di Villa Brutia attraverso la fusione dei Comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta”. Nel corso della seduta, è stato chiesto di considerare provvisorio sia il nome del nuovo Comune che la sede, in attesa di riproporre, in fase referendaria, le due questioni da sottoporre alla scelta dei cittadini attraverso l’istituto referendario. Soddisfatto, il presidente Sergio sottolinea come “oggi si sia consumato un passaggio istituzionale significativo e sinergico tra Giunta regionale e Commissione consiliare che ha dato vita ad un percorso nuovo, nel segno della collaborazione, su una questione molto importante che attiene al nuovo ridisegno delle autonomie locali e territoriali (aree vaste, Città Metropolitane, fusione ed unioni di Comuni). Con questo spirito - aggiunge Franco Sergio - si è convenuto, di concerto tra Anci regionale, vicepresidente della Giunta e Commissione, di produrre una proposta di legge snella che indichi le linee guida al fine di dare un indirizzo normativo omogeneo al relativo percorso di unione e fusione”.

Ok in Commissione alla creazione dell'Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale

La prima Commissione consiliare "Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale", presieduta da Franco Sergio, ha espresso parere favorevole all’unanimità sulla deliberazione della Giunta regionale  che dà attuazione all’articolo 7 della legge regionale n.24 del 16 maggio 2013 relativa all’istituzione dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale.  In particolare, l’organismo consiliare – ai cui lavori hanno partecipato l’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno ed il dirigente generale reggente del Dipartimento Organizzazione, Risorse umane - Controlli della regione Calabria Luigi Bulotta- si è concentrato sullo Statuto dell’Aterp, apportando  modifiche agli articoli 9, 11 e 16 in un percorso di confronto proficuo e sinergico tra la Giunta regionale ed in particolare il consigliere Michele Mirabello. Ciò anche al fine di contemperare le esigenze di funzionalità dei distretti territoriali ubicati nelle città di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, salvaguardandone le prerogative, per come previsto dall’articolo 2 dello Statuto.  Al riguardo, l’assessore Musmanno ha richiamato "la profonda innovazione legislativa che ha portato all’ istituzione dell’Aterp regionale  nell’ottica non di un accentramento fine a se stesso, ma nello spirito  di una condivisione di processi produttivi, attività e problematiche comuni alle cinque province, il che comporta, in un’economia di scala, un’ottimizzazione dei processi produttivi, un’uniformità delle procedure amministrative, oltre che un contenimento dei costi della spesa pubblica, sostituendo con una unica figura di vertice,  cinque direttori generali, cinque direttori amministrativi, cinque direttori tecnici e  cinque collegi dei revisori".  Inoltre, la Commissione,  dopo aver proceduto all’esame abbinato sulla proposta di legge del consigliere Greco recante “Disposizioni di riordino delle funzioni amministrative regionali, di area vasta e Città metropolitana, in attuazione della legge n. 56/2014”  e sulla legge 99/X ° della Giunta regionale che dispone i primi interventi per favorire la costituzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, procederà, in sintonia con l’Ufficio legislativo, a predisporre un  testo unificato che armonizzi le due proposte, rappresentando il punto di riferimento per la definizione di una legge quadro sul riordino degli Enti locali. Infine, dal presidente Franco Sergio questa sollecitazione: “Auspico – dichiara- un ulteriore percorso di approfondimento per realizzare la necessaria sinergia tra la Giunta e la Commissione che ho l’onore di guidare al fine di arrivare ad una vera legge organica definitiva per mettere a sistema la complessa materia del riordino".     

 

  • Published in Politica

Regione. Le decisioni prese oggi dalla I Commissione

Dopo un lungo ed articolato confronto la prima Commissione "Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale", presieduta dal consigliere Franco Sergio, ha deciso all’unanimità di approfondire ulteriormente i contenuti della proposta di legge della Giunta regionale recante: “Primi interventi per favorire la costituzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria (Allegato alla deliberazione di Giunta regionale n. 403 del 13.10,2015 concernente 'Approvazione accordo con la Provincia di Reggio Calabria sul trasferimento delle funzioni ed approvazione del disegno di legge')".   La decisione è stata assunta a margine dell’audizione del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà  e dei rappresentanti sindacali confederali e della funzione pubblica di Cgil, Cils, Uil e Ugl.  Dopo aver consegnato all’organismo consiliare un progetto di legge per l’istituzione della Città Metropolitana di Reggio, il sindaco Falcomatà ha sottolineato "l’importanza di comprendere come tale progetto rappresenti una chance straordinaria non solo per la città dello Stretto, ma per l’intera Calabria. Da qui, la necessità di un testo normativo più ampio ed organico nonchè di un attivo coinvolgimento della Città Metropolitana rispetto a questioni strategiche di progettazione e pianificazione. La Città Metropolitana ci consentirà di stare nelle stanze dove si disegna il futuro del Paese. Non possiamo lasciarci sfuggire questa occasione. Faremo sistema con le altre Città Metropolitane d’Italia e d’Europa: risorse, competenze, programmazione, concretezza, sono questi i concetti cardine sui quali costruiremo lo sviluppo del nostro territorio". Nel prosieguo sono stati auditi Raffaele Zito per le Segreterie confederali Cgil Cisl Uil ; Alfredo Iorno per le segreterie di categoria Cgil, Cisl e Uil; Ornella Cuzzupi (segretario generale UGL) e il segretario provinciale della Cisl Domenico Serranò. "Prendo atto assieme ai colleghi della Commissione - ha affermato il presidente Sergio - delle osservazioni e dei qualificati contributi che concorrono ad arricchire la discussione e a fornire importanti elementi di valutazione. Responsabilmente e unanimemente terremo conto delle esigenze di approfondimento rispetto a quella che costituisce una occasione importante che ridisegna il ruolo delle Istituzioni nella nostra regione e nel Paese. Un passaggio storico - ha concluso - che non possiamo sbagliare né considerare con superficialità".  Successivamente, l’assessore alle Infrastrutture professor Roberto Musmanno ha illustrato lo statuto della nuova Aterp regionale (Parere n. 14/10 di iniziativa della Giunta “Attuazione art. 7 della legge regionale n. 24 del 16 maggio 2013, Istituzione dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale. Si  tratta di un ente pubblico non economico articolato in sedi territoriali (Distretti), uno per provincia. Dopo un accurato confronto, il presidente Sergio ha deciso di rinviare ad una prossima seduta da tenere in tempi brevi con l’intento di arrivare al parere positivo previo l’approfondimento e la rimodulazione dell’art. 16.

 

  • Published in Politica

Costituzione Città Metropolitana, partono le audizioni in I Commissione

La Città Metropolitana di Reggio Calabria, il suo autonomo processo di costituzione e la valorizzazione delle funzioni per uno sviluppo integrato,  al centro dei lavori della prima Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento” guidata da Franco Sergio. Lo stesso presidente, a nome dell’intero organismo, in apertura dei lavori, ha espresso “solidarietà al collega Arturo Bova (presente alla seduta insieme con i consiglieri Sinibaldo Esposito e Michelangelo Mirabello) per il vile attentato intimidatorio che lo ha colpito”. La Commissione ha ospitato una serie di audizioni in relazione alla proposta di legge n. 99/10^ di iniziativa della Giunta regionale che reca i primi interventi per favorire la costituzione della Città Metropolitana. Sono intervenuti per il Dipartimento organizzazione, Risorse Umane - Controlli, il dirigente generale Luigi Bulotta in rappresentanza della Giunta; per la Provincia di Reggio Calabria, il vicepresidente Giovanni Verduci ed il segretario generale Antonino Minicuci; per il Comune di Reggio Calabria, il consigliere Riccardo Mauro. Oltre a depositare documenti al tavolo della Commissione, gli auditi hanno espresso “l’opportunità di allargare il bacino delle funzione ordinarie ad altri ambiti, tra cui elettricità, gas, rifiuti, trasporti, anche in considerazione del risparmio economico che ne deriverebbe per la Regione”. Il disegno di legge, che prevede la clausola d’invarianza della spesa, si collega all’accordo stipulato il 1 ottobre del 2015  tra Regione, Provincia dì Reggio Calabria e il sindaco del Comune di Reggio Calabria, in qualità di sindaco metropolitano, volto a valorizzare la nuova realtà, con la decisione, nelle more dell’approvazione della legge regionale di riordino, che le funzioni del nuovo “Ente locale” restino temporaneamente in capo alla Provincia di Reggio Calabria che continuerà a svolgerle con  il relativo personale e con l’impegno della Regione di trasferire le risorse finanziarie stabilite in sede del tavolo tecnico. “La discussione odierna – ha spiegato il presidente Sergio - ha offerto una fotografia del nuovo modello istituzionale che si andrà a realizzare con  la costituzione della Città Metropolitana. Siamo di fronte ad una svolta decisiva nel contesto di una fase di riordino e di rilancio di una azione amministrativa forte ed innovativa, verso la quale siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo nello spirito di partecipazione condivisa ma anche e soprattutto di tutela delle singole specificità dei territori calabresi a vantaggio di una crescita complessiva dell’intera Regione. E se la Città Metropolitana avrà una propria identità, come è giusto che sia, al tempo stesso si renderà indispensabile per i Comuni sotto i 5000 abitanti l’obbligo di accorparsi e di fare unione tra di loro”. 

Dieta mediterranea: importante proposta approvata in III Commissione

Dopo l’esame degli emendamenti e dell’articolato, via libera a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Sinibaldo Esposito, alla proposta si legge n. 54/10^ "Valorizzazione Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento" da parte della terza Commissione consiliare "Attività sanitarie, sociali, culturali e formative", presieduta da Michelangelo Mirabello, che è anche relatore del provvedimento presentato congiuntamente dai consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio presenti ai lavori odierni.  Con questa proposta di legge - è scritto nella relazione - "la Regione promuove la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento per come definita dal Seven Countries Study in quanto modello di sviluppo culturale e sociale fondato su un insieme di pratiche tradizionali, competenze e conoscenze tramandate di generazione in generazione, che vanno dal paesaggio all’alimentazione, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo secondo un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, nonché quale regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale per i suoi benefici effetti. Valorizza e diffonde in particolare la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera, come stile di vita e regime alimentare per il mantenimento del buono stato di salute sulla base della ricerca di statistica sanitaria e clinica condotta a Nicotera negli anni ’70". La legge intende contrastare le 'incursioni' di prodotti stranieri che vengono associati alla dieta mediterranea inserita dall’Unesco nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità. "Sono particolarmente soddisfatto dell’approvazione di una proposta di legge importante - ha commentato il presidente Michelangelo Mirabello - che valorizza la Dieta Mediterranea e mette al centro, grazie al lavoro dei colleghi Sergio e Greco, la città di Nicotera non solo dal punto di vista dell’immagine ma anche sul piano sostanziale con l’individuazione nella stessa città dell’Osservatorio per la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento (ODMIR). Si è così dato giusto riconoscimento alla città di Nicotera dove sono stati condotti gli studi che hanno portato a dare fondamento scientifico alla Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento quale stile di vita universalmente considerato ottimale per favorire lo stato di salute e, dunque, la durata e la qualità della vita" - ha concluso Mirabello. Alla seduta hanno preso parte i consiglieri Giudiceandrea, Esposito, Sergio e Greco. “Grazie a questa legge - una volta che verrà approvata definitivamente - la Regione potrà cogliere e sfruttare al meglio le opportunità legate alla promozione e diffusione della 'Dieta Mediterranea Italiana di riferimento' quale unico modello validato scientificamente di stile di vita e regime alimentare salutistico sulla base della ricerca di statistica sanitaria, epidemiologica e clinica condotta a Nicotera in Calabria negli anni settanta  da Keyes ed elaborata da Fidanza, Alberti e De Lorenzo". E’ quanto dichiarano congiuntamente i consiglieri regionali Franco Sergio e Orlandino Greco i quali ricordano “di essersi fatti promotori dell’iniziativa di legge alla luce del prestigioso riconoscimento, nel 2010 a Nairobi, da parte della quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Un riconoscimento che - sostengono Sergio e Greco - ha consentito di accreditare come eccellenza mondiale lo stile di vita mediterraneo, meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale, grande protagonista di Expo Milano 2015 e della Biennale dedicata ai Diritti Umani. La proposta di legge punta alla ulteriore valorizzazione dei tanti prodotti ‘DOP, DOC, DOCG,IGT,IGP,DOP’ calabresi, consentendo di individuare ed esaltare altresì la caratterizzazione territoriale enogastronomica e, di riflesso l’attrazione turistica. Come recita la motivazione dell’Unesco, ‘La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini, carne, peperoncino e molti altri condimenti e spezie varie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità'". "L’approvazione di questa proposta di legge – proseguono i due esponenti politici - rappresenta inoltre un’occasione storica per fare rinascere parti rilevanti di territorio ormai abbandonati o in via di abbandono, investendo sulla tutela delle biodiversità, sulla preservazione e mantenimento delle varietà vegetali, animali ed alimentari in genere, autoctone ed uniche che rischiano di scomparire nella vertiginosa globalizzazione ed omologazione dei gusti e dei consumi alimentari. Non mancano importanti prospettive economiche: il recupero delle complesse filiere produttive legate al Modello della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento potrebbe generare nella nostra regione - secondo i due consiglieri - dai 5000 agli 8.000 posti di lavoro e soprattutto il recupero produttivo di quell’oltre 40% di aree collinari, montane e di pianura oggi abbandonate (dati recenti riferiscono di un 60% di superficie ex coltivi non utilizzata a partire dal secondo dopoguerra ai nostri giorni!). Potremmo parlare di una seconda ‘Riforma Agraria’ - evidenzia Sergio - legando le produzioni agroalimentari ai territori, alle tradizioni locali e a modelli culturali rispettosi delle persone e del loro ambiente di vita sulla scia della green economy". "La Dieta Mediterranea (dal greco “diaita”, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento; essa promuove l'interazione sociale e garantisce la tutela delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. La correlazione che potrà indursi tra la congruenza con la 'Dieta Mediterranea Italiana di riferimento' ed i tanti prodotti e preparazioni alimentari tipici ed irripetibili delle contrade italiane consentirà a tutti i territori italiani e non solo a quelli calabresi, di utilizzare più diffusamente e proficuamente per la finalità di caratterizzazione e qualificazione dei prodotti alimentari di origine italiana”. Ad avviso di Sergio e Greco “È indispensabile potenziare e proteggere le colture locali per beneficiare di quel che la nostra terra produce grazie all’ideale microclima e così il riconoscimento delle produzioni locali potrà avviare processi di sviluppo fondati sulla caratterizzazione territoriale. C’è quindi l’esigenza, da parte delle istituzioni pubbliche – concludono i consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio - di fornire all’agricoltura strumenti funzionali alla qualificazione dei suoi prodotti perseguendo tre obiettivi fondamentali: la valorizzazione di mercato; la difesa e tutela a fronte di normative igienico sanitarie prescrittive, che, per la loro generalità, tendono alla standardizzazione dei processi produttivi e alla cancellazione di quei processi tradizionali di tipo artigianale consolidati nel tempo e infine, un loro forte contributo allo sviluppo di determinate aree rurali". 

 

 

Regione, questi i provvedimenti approvati nella seduta odierna della I Commissione

La Prima Commissione consiliare, "Affari Istituzionali, Affari generali e normativa elettorale", presieduta da consigliere Franco Sergio (Oliverio presidente) ha approvato nel corso dei lavori odierni una proposta di legge, con il coordinamento formale,  di iniziativa della Giunta regionale per il "differimento dei termini di conclusione delle procedure di liquidazione o di accorpamento di persone giuridiche, pubbliche o private, previsti da disposizioni di leggi regionali". "E’ un provvedimento – ha detto il presidente Sergio a conclusione dei lavori – che ha una valenza politico-amministrativa orientata a fissare non solo degli appuntamenti cronologici per disboscare e razionalizzare alcuni enti o partecipate della Regione, ma per porre in essere un nuovo modo di operare dell’ente ed a rendere efficace un sistema dei controlli su realtà che hanno un gravame notevole sulle finanze regionali, questione spesso sottolineata dal presidente Oliverio". "Voglio ancora ricordare – ha detto Franco Sergio – che tutte le operazioni saranno attuate senza ulteriori spese per la Regione poiché affidate a dirigenti di ruolo della Giunta regionale che espleteranno le loro funzioni, appunto, senza alcun onere aggiuntivo".  Nella proposta di legge licenziata dalla Commissione, viene fissata al 31 marzo 2016 la data entro cui redigere il bilancio finale di liquidazione della Somesa srl; la procedura di liquidazione dell’Afor (Azienda forestale regionale), individuata entro un anno dall’approvazione della stessa proposta di legge. Inoltre, devono essere conclusi entro sei mesi dall’entrata in vigore dell’impianto normativo approvato oggi in Commissione, l’accorpamento dei Consorzi per le aree, i nuclei e le zone di sviluppo industriale  e l’accorpamento della fondazione FIELD all’Azienda Calabria Lavoro. Nel testo di legge vengono anche indicate le procedure in corso per la conclusione della liquidazione dell’ARSSA, un termine per la conclusione dell’accorpamento delle ATERP e l’imminente conclusione della procedura di liquidazione dell’Ardis di Catanzaro.  Nel prosieguo dei lavori, l’organismo ha altresì approvato una proposta legge di iniziativa del presidente della Commissione antindrangheta, Arturo Bova, con cui si modificano i confini territoriali tra i Comuni di Petronà e Belcastro, in provincia di Catanzaro.  La prima Commissione, inoltre, ha audito i rappresentanti dell’Upi, Franco Bruno e dell’Uncem, Vincenzo Mazzei, in ordine alla proposta di legge di iniziativa del consigliere Orlandino Greco con cui si riordinano le funzioni amministrative regionali, di area vasta e Città metropolitana, con riferimento alla ‘disciplina delle forme associative delle unioni di Comuni e delle fusioni". Infine, l’organismo ha concluso i lavori proseguendo il confronto con i rappresentanti del partenariato sociale ed istituzionale in relazione alle "norme di attuazione dello Statuto per l’inizitiava legislativa popolare e per i referendum". Ai lavori hanno dato il loro contributo i consiglieri Salerno, Mirabello ed  Esposito.

 

Subscribe to this RSS feed