Coronavirus, Calabria: in vigore una nuova ordinanza. Consentito raccogliere funghi, pescare e raggiungere le seconde case

E' entrata in vigore oggi, la nuova ordinanza emessa ieri dal presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

L’ordinanza, in linea con quanto già disposto in altre regioni,  è stata assunta  in seguito all’invio, da parte del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità, del Report regionale dal quale si evince che la Calabria viene considerata a rischio basso e con una riduzione nel trend dei casi da Covid-19,

Pertanto, in virtù del nuovo provvedimento è possibile effettuare una serie di attività, tra le quali: raggiungere le seconde case, praticare attività sportive all’aria aperta, raccogliere funghi, fare visite ai cimiteri, portare assistenza a persone non autonome, etc.. 

Per scaricare l'orrinanza clicca qui

"Fase 2", impugnata l'ordinanza della Regione Calabria

L’ordinanza con la quale, il 29 aprile scorso, il presidente della Regione, Jole Santelli ha dato corso alla “Fase 2” in Calabria è stata impugnata dal Ministrero degli Affari regionali.

Gli atti sono stati trasmessi all’Avvocatura generale dello Stato per le azioni necessarie che porteranno a proporre il ricorso al Tar.

La Conferenza episcopale calabra dona 3 ventilatori polmonari al policlinico “Mater Domini", il ringraziamento di Santelli

 Il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, esprime apprezzamento nei riguardi della Conferenza episcopale calabra, presieduta da monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, per il dono di 3 ventilatori polmonari al Centro Covid istituito nella città capoluogo presso il Policlinico universitario “Mater Domini”. 

Le attrezzature saranno destinate al reparto di terapia intensiva. 

“Intendo ringraziare monsignor Bertolone, e tramite la sua persona tutte le Chiese particolari di Calabria -  afferma il presidente Santelli - per la collaborazione preziosa mostrata sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, confermata adesso da uno straordinario gesto di vicinanza e sostegno in favore della comunità calabrese. I ventilatori donati al Policlinico consentiranno di implementare l’offerta sanitaria e garantire una miglior risposta di fronte ad una pandemia nei cui confronti la guardia dovrà essere ancora tenuta alta, oggi come nei mesi a venire.

A monsignor Bertolone ed alla Conferenza episcopale calabra – conclude Santelli - rinnovo sentimenti di stima e gratitudine: nei prossimi giorni il dialogo in essere porterà all’avvio di un confronto essenziale anche nella fase nuova che si aprirà dopo il 3 Maggio: nel processo di ricostruzione e rinforzo del tessuto economico e sociale calabrese, in più punti lacerato dal Coronavirus e dalle sue conseguenze, sarà indispensabile anche il saggio contributo della Chiesa e, attraverso essa, del mondo che attraverso le parrocchie e le organizzazioni ed associazioni cattoliche attive sul territorio ha garantito come sempre il funzionamento di una vasta, importante rete di solidarietà”.

"Fase 2" in Calabria, Santelli: "Non ritiro la mia ordinanza"

"Il ministro Boccia dice di diffidarmi, io ovviamente non ritiro la mia ordinanza".

E’ quanto ha sostenuto il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, durante la trasmissione di Rete4  "Diritto e Rovescio".

 "I ristoranti - ha commentato Santelli - non li ho aperti io ma il governo prevedendo la possibilità dell'asporto e l'apertura delle cucine e tutto ciò che ne consegue. Io ho aggiunto la possibilità di qualche tavolo fuori che non mi sembra uno scandalo. Ho interpretato estensivamente il provvedimento del governo? Forse. Il ministro Boccia dice di diffidarmi, io ovviamente non ritiro la mia ordinanza".

Santelli ha poi ricordato l’ordinanza fatta all'inizio della “Fase 1”, quando in Calabria furono chiuse le scuole, “ venni minacciata – ha detto - di non presentarla perché sarebbe stata impugnata: quattro giorni dopo il governo chiuse le scuole. Quindi non ritiro l'ordinanza perché sono sicura che tra una settima il governo farà un Dpcm " che andrà nella stessa direzione  del “mio provvedimento”.

Ordinanza Santelli, Tallini: "La spirale infettiva in Calabria è quasi o del tutto bloccata"

"Io non la definirei l’ordinanza della discordia, ma della responsabilità. E tutti siamo concordi sulla necessità, soprattutto in questo frangente, di mettere da parte polemiche e strumentalizzazioni per consentire al Paese e in questo caso alla Calabria una ripartenza ordinata nella cosiddetta fase due”.

È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini a proposito delle scelte assunte dalla Regione Calabria ieri sera.

“Rispetto - aggiunge il presidente Tallini - le valutazioni dei sindaci calabresi che, forse perché colti di sorpresa, hanno dovuto difendere posizioni che erano validissime fino all’altro giorno, ma occorre al contempo riconoscere che la presidente Santelli, sulla scorta dell’autonomia costituzionale propria delle Regioni, non ha fatto altro che anticipare di qualche giorno le determinazioni assunte dal Governo per riaprire l’Italia. Riaprire l’Italia - sottolinea Tallini - non può voler dire, come erroneamente a mio avviso lascia intendere il Governo, che decisioni centralizzate debbano valere nello stesso momento e per tutti i territori che, invece, presentando evidenze epidemiologiche molto differenti, pur dentro una cornice di riferimento nazionale, debbono potersi organizzare sulla base della peculiarità sanitaria di riferimento. L’ordinanza emessa dalla presidente Santelli - spiega Tallini - è supportata da indici epidemiologici forniti dal Dipartimento Salute secondo cui la spirale infettiva in Calabria è quasi o del tutto bloccata e mira, altresì, a consentire al sistema economico e sociale, nonché a tutti i soggetti che in forza del Covid-19 hanno subito l’interruzione delle attività con enormi danni economici, di potersi approcciare al nuovo contesto che ci si prospetta sia con la prudenza che tuttora è richiesta che con il coraggio che esige ogni inizio dopo un trauma inedito e drammatico. Con i sindaci io auspico che possa esserci presto un chiarimento e, insieme, la condivisione necessaria che tra la Regione e il sistema delle autonomia locali deve esserci, per indurre il Governo ad affrontare il ‘caso’ Calabria, fortemente critico prima della pandemia ed oggi ancor più acuito da nuove difficoltà, con un’attenzione non più sporadica e frammentaria, ma puntale e sistematica”. 

Ordinanza Santelli, De Caprio (FI): "Assolutamente convinto di poter contare sul buon senso dei calabresi"

“Così come abbiamo frequentato i supermercati, senza creare focolai ulteriori, così come abbiamo frequentato banche e poste, tabaccherie, ripeto senza creare focolai ulteriori, ma anche autogrill ecc. Ora è il tempo di dimostrare il vero senso di responsabilità rimettendo in moto ‘a mezzo motore’ l’economia, facendo riaprire con tutte le cautele espresse nell’allegato all’ordinanza alcune attività”.

Il consigliere regionale Antonio De Caprio (Forza Italia) si dice “assolutamente convinto di poter contare sul buon senso dei calabresi”.

“Dunque – aggiunge – non si tratta di un liberi tutti, o di una strategia subdola per innescare una guerra tra poveri, così com’è stato detto da qualche imprenditore calabrese, ma di un grande senso di vicinanza che vogliamo dimostrare all’imprenditoria calabrese, di cui ci fidiamo e che, dopo mesi di stop, e le non risposte concrete da parte del governo, sono esausti e senza ormai più prospettive”.

Continua l’esponente politico: “Non biasimo le reazioni del momento, dopo mesi chiusi a casa, avere un punto di vista condizionato da quanto vissuto in questi due mesi, è normale. Ma vorrei ricordare a tutti i sindaci calabresi che in queste ore stanno manifestando la loro disapprovazione per l’ordinanza della Presidente Santelli, che non possiamo essere equiparati agli altri, non possiamo consentire che la gente si ritrovi a contrastare un fallimento alle porte, non possiamo permettere che ci si trovi di fronte ad una crisi economica ulteriormente aggravata da un governo che si è trincerato nelle stanze senza dare risposte effettive. Abbiamo una responsabilità più ampia, abbiamo famiglie alla fame, ostaggio del terrore che tutto ciò ha generato, e non vorrei domani dover parlare delle vittime dell’economia oltre che del Coronavirus. Ora bisogna aver fiducia in noi stessi, guardinghi, con la contezza che il nemico può essere dietro l’angolo e che solo i comportamenti responsabili possono contrastarlo, è necessario ripartire! È necessario fin da ora imparare a convivere con il virus.”

“E poi – incalza il consigliere De Caprio con uno sguardo all’economia calabrese – si avranno fatturati tri-mezzati con costi aumentati, meno assunzioni, l’economia risentirà di tutto ciò per i prossimi mesi, generando comunque contraccolpi negativi. Alcuni settori soffriranno al punto di dover fare scelte mai ipotizzate prima di tutto ciò. Vogliamo evitare il disordine, vogliamo evitare la fame, vogliamo che la gente si abitui da subito ad una realtà mutata, dove tutto non sarà più come prima, perché la fiducia è riposta sulla consapevolezza che i calabresi sapranno comportarsi come fatto finora”.

“Troppo facile continuare con il lockdown – conclude De Caprio – tanto a piangere ci penseremo dopo! Ora basta!” gm L’Ufficio Stampa

Il plauso della Fiamma tricolare per l'ordinanza Santelli

Riceviamo e pubblichiamo

"Finalmente, anche se con almeno due settimane di ritardo, è arrivata l’ordinanza della Santelli che “libera” l’esercizio di alcune attività commerciali dando ufficialmente inizio alla “fase 2” in Calabria. D’altronde in Calabria i nuovi casi di positività al virus si contano giornalmente sulle dita di una mano, dati totalmente insufficienti a giustificare la chiusura totale di una regione. Adesso l’impegno quotidiano della Calabria e del governo regionale deve essere quello di minimizzare il più possibile il dato della recessione economica a cui purtroppo siamo comunque destinati ad andare incontro. Appurato infatti che i “fantamiliardi” annunciati quasi quotidianamente dal governo Conte esistono solo al fantacalcio, la Calabria non poteva permettersi di attendere un minuto di più: ad oggi non c’è un dipendente che abbia visto un solo euro della promessa cassa integrazione a marzo e l’appello “al buon cuore delle banche” è stata la goccia di ridicolo che ha fatto traboccare il vaso della serietà e della pazienza. Come Movimento Sociale Fiamma Tricolore vogliamo considerare questa ordinanza come una nostra piccola vittoria dopo i nostri appelli, fin da subito dopo Pasqua, alla riapertura delle attività in Calabria per la sostanziale assenza di rischio contagio. Tale scelta, certamente impopolare, ci ha comportato da allora una valanga di insulti da parte di quei cittadini che vengono quotidianamente terrorizzati dai media attraverso la diffusione di fake news come quella riguardante l’aumento di casi in Germania o lo studio dei “presunti” esperti che vorrebbe in Italia 150 mila intubati di qui a giugno senza lockdown. Numeri senza alcun supporto scientifico e diffusi ad arte solo per calmare le prime intemperanze del popolo italiano dopo quasi due mesi di reclusione. Questa ordinanza è solo un primo passo: tali misure devono essere adesso allargate a tutte le attività ancora vietate come quelle dei servizi alla persona (studi estetici, parrucchieri, etc.) Purtroppo, come sempre accade, è scattata già ieri sera la macchina della propaganda politica e del fango sull’avversario. Vogliamo pertanto con la presente invitare ancora una volta tutte le forze politiche all’unità e mettere da parte la ricerca del consenso a tutti i costi! Stiamo giocando con le vite: le vite di coloro che già oggi si ritrovano senza lavoro, con le vite di quei commercianti che non riapriranno, con le attività che falliranno. Basta con il circo grillino: è giunta l’ora della responsabilità!".

Francesco De Leo - Coordinatore regionale Msi Fiamma tricolore

I parlamentari M5s attaccano Santelli:"Non vanifica gli sforzi fatti"

«La Presidente della Regione Calabria ha dimostrato profonda incoerenza attraverso l’ultima ordinanza (Per leggere la notizia clicca qui) emessa e con la quale va in controtendenza con le disposizioni del Governo nazionale».
 
Così in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Riccardo Tucci, Giuseppe Fabio Auddino, Alessandro Melicchio e Massimo Misiti.

«La Santelli – continuano -, mentre ribadisce la necessità di chiudere i confini ai calabresi “fuori sede”, permette, in prossimità del 1 Maggio, a bar e ristoranti di riaprire e a privati cittadini di fare manutenzione alle proprie imbarcazioni, consentendo anche gli spostamenti fra diversi Comuni. I calabresi hanno dimostrato finora il proprio senso di responsabilità, mettendo la salute al primo posto. I sacrifici fatti sono enormi e il basso numero di contagi dimostra quanto siano state necessarie le misure di restrizione, misure che molti Comuni calabresi stanno confermando con proprie ordinanze che di fatto annullano quella regionale. Questo dovrebbe essere il momento della collaborazione istituzionale, il primo passo verso la ripartenza e non un braccio di ferro fra Regioni e Governo. Facciamo dunque appello al buon senso dei calabresi, degli amministratori locali e degli esercenti i quali stanno manifestando non poche perplessità rispetto alla possibilità di riaprire in sicurezza e con così poco tempo di preavviso. Non vanifichiamo gli sforzi fatti, uniti ce la faremo» concludono i parlamentari calabresi.
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