Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Laganà (Circolo GD Reggio Nord ): "La differenziata parte anche a Santa Caterina"

"Ancora una volta un segnale di attenzione verso la zona Nord di Reggio Calabria ed un impegno mantenuto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e dal Partito Democratico con il suo capogruppo Antonino Castorina che,  grazie all’impegno dell’assessore Zimbalatti e di tutta la maggioranza fa partire a Santa Caterina la differenziata, interessando nei fatti - esulta Francesco Laganà, componente della Segreteria regionale dei Giovani Democratici e del Circolo GD Reggio Nord - circa 3 mila utenze". Un importante segnale - è convinto Laganà - verso quel tortuoso percorso che riporterà Reggio Calabria alla normalità". 

Raccolta differenziata: a Pizzo una media doppia rispetto a quella regionale

"I dati diffusi dall'Arpacal confermano che Pizzo ha intrapreso la strada giusta". L'assessore comunale all'Ambiente, Fabrizio Anello, commenta con moderata soddisfazione i livelli di raccolta differenziata raggiunti nella città napitina dall'Amministrazione guidata da Gianluca Callipo, che con il 28,55 per cento si attesta ben al di sopra della media regionale, ferma al 15,18 per cento. "Certo, c'è ancora molto da migliorare, fino a rendere la raccolta differenziata prevalente rispetto a quella indifferenziata - dice - ma, considerando che siamo partiti da circa il 13 per cento nel 2012, anno in cui ci siamo insediati, possiamo essere comunque soddisfatti, perché Pizzo, con i suoi 9.200 abitanti, è la cittadina più grande in termini di popolazione della provincia dopo la città capoluogo, quindi non paragonabile ad alcuni piccoli centri che hanno raggiunto quote percentuali di differenziata maggiori". L'obiettivo da conseguire entro la fine del 2015 è del 35 per cento, risultato che Anello assicura essere a portata di mano. "Abbiamo già programmato un incremento considerevole della differenziata che ci consentirà di raggiungere questo obiettivo entro questo ultimo mese dell'anno - spiega -. Se si analizzano i dati relativi ai sei paesi con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, Pizzo è al secondo posto dopo Filadelfia, che svetta sulla classica provinciale".  Secondo posto che Pizzo conserva anche se si tiene conto dell’indicatore speciale di sensibilità ambientale, parametro che riguarda il rapporto tra numero di abitanti e chilogrammi di rifiuti differenziati. "È anche grazie all'incremento della differenziata - continua Anello - se siamo riusciti a fronteggiare efficacemente le numerose crisi dei rifiuti che si sono susseguite negli ultimi due anni in Calabria, a causa della saturazione delle discariche e della conseguente riduzione dei volumi di rifiuti che i Comuni possono conferire in situazioni di emergenza". Per un cambio di passo decisivo, che consenta di superare il 50 per cento di raccolta differenziata, è necessario, però, che Pizzo si doti di un'isola ecologica dove stoccare i materiali riciclabili. "Entro il 2016 contiamo di riuscire a reperire i fondi necessari per realizzare la stazione di stoccaggio - conclude Anello -. Contestualmente, adotteremo una tariffazione a premialità che consenta ai cittadini di risparmiare sull'imposta per i rifiuti. In altre parole, maggiore sarà la quantità di rifiuti differenziati smaltiti, maggiore sarà il risparmio per i singoli utenti. Soltanto incentivando la separazione dei rifiuti con benefici economici, infatti, sarà possibile raggiungere livelli di eccellenza in questo settore".

 

Serra, si aggrava l’emergenza rifiuti: cumuli di spazzatura per le vie del paese

Il perdurare del sequestro dell’isola ecologica sta rendendo ancor più complesso il problema concernente i rifiuti. Si vanno infatti moltiplicando i cumuli di buste di spazzatura per le vie del paese: alle difficoltà di gestire il servizio si aggiunge l’atteggiamento non collaborativo di alcuni soggetti che, anzi, sembrano approfittare della situazione per disfarsi in maniera rapida anche degli ingombranti. Il risultato è che alcuni luoghi offrono visioni assai sgradevoli e diventano meta preferita di randagi in cerca di cibo. Intanto, secondo il report 2014 diffuso dall’Arpacal, la percentuale di differenziata raggiunta dalla cittadina della Certosa si è attestata al 2,34.

Raccolta differenziata in Calabria: la graduatoria dell'Arpacal mette in fila i Comuni

È Tortora, in provincia di Cosenza, con il 67,56% dei rifiuti che vanno in differenziata, il comune della Calabria più virtuoso nel 2014 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata. Segue Conflenti, in provincia di Catanzaro, con il 67,45%, e poi Motta Santa Lucia, sempre in provincia di Catanzaro, con il 67,15% di raccolta differenziata. Tra le province più virtuose, rimane in testa Cosenza con 24,95% (+3,92% rispetto all’annualità precedente), seguita da Catanzaro con 16,17% (-0,29% rispetto al 2013) e Vibo Valentia con 15,18% (-0,53%); seguono ancora la provincia di Reggio Calabria con 11,34% (+0,77% rispetto al 2013) e Crotone con il 9,97% (+0,29 rispetto al 2013). La Calabria, nel suo complesso, segna un +1,49% di raccolta differenziata, passando dal 15,77 % del 2013 al 17,26 % del 2014. È quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2014, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) ha pubblicato sul proprio sito web; il documento raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER. Il Report – realizzato dal dottor Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dottor Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettono ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione. Il miglioramento sensibile, grazie all’uso di un software dedicato che l’Arpacal ha in dotazione da quest’anno, va registrato nella possibilità di reperire i dati dei Comuni che, sino alle annualità precedenti, non erano, a vario titolo, reperibili. Nell’edizione precedente del Rapporto, infatti, 108 erano i Comuni che non avevano risposto all’Arpacal; in questa edizione, invece, il numero di Comuni “non collaborativi” scende a 60. Ciò è stato possibile grazie all’acquisizione da parte del Catasto Rifiuti Arpacal dei dati MUD (Modelli Unici di Dichiarazione Ambientale) che i Comuni, obbligatoriamente, devono inviare alle Camere di Commercio territorialmente competenti ogni anno. Tornando ai dati, ecco alcuni scenari d’analisi. Su scala provinciale, ecco i comuni più virtuosi: provincia di Catanzaro (Conflenti 67,45% - Motta Santa Lucia 67,15% - Jacurso 64,67%; nel 2013 erano: Pianopoli 66,66% - Soveria Mannelli 53,29% - Gizzeria 49,48%); provincia di Crotone (Crucoli 20,53% - Crotone 17,43% - Melissa 16,93%; nel 2013 erano: Melissa 24,68% - Crotone 15,48% - Crucoli 13,33%); provincia di Cosenza (Tortora 67,56% - Casole Bruzio 65,67% - Praia a Mare 58,92%; nel 2013 erano: Pedace 79,36% - Lappano 70,61% - Bocchigliero 70,38%); provincia di Reggio Calabria (Roccella Jonica 51,46% - Cittanova 45,79% - Rizziconi 43,31%; nel 2013 erano: Roccella Jonica 72,61% - Cittanova 50,25% - Taurianova 31,41%), provincia di Vibo Valentia (Filadelfia 62,67% - Drapia 40,69% - Limbadi 40,42%; nel 2013 erano: Limbadi 44,39% - Ricadi 39,54% - San Calogero 39,27%). Per l’anno 2014, quindi, in base ai dati acquisiti attraverso specifiche modalità e tempistiche codificate in Linee Guida approvate dall’Arpacal e richieste ai Comuni, la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta al 17,26%. Capoluoghi di Provincia: Catanzaro segna un calo rispetto alla rilevazione precedente (6,94% nel 2014, 3,71% del 2013, 4,9% del 2012), Cosenza in notevole aumento (42,46 del 2014, 19,73% del 2013 rispetto al 16,06% del 2012), Crotone in calo (17,43% nel 2014, 15,48% del 2013 rispetto al 18,34% del 2012), Reggio Calabria in calo ( 8,95 nel 2014, 8,26% del 2013 rispetto al 13,65% del 2012), Vibo Valentia in calo (6,62% nel 2014, 8,70% del 2013 rispetto al 11,13% del 2012). Tra i dati che emergono dal Report Rifiuti, infine, eccone alcuni riferiti alle altre principali città calabresi: Lamezia Terme (29,10 nel 2014, 29,57% nel 2013, 31,09% nel 2012), Castrovillari (51,95% nel 2014, 53,26% nel 2013, nel 2012 era 52,71%), Corigliano (12,27% nel 2014, 12,59% nel 2013, nel 2012 era 16,02%), Paola (8,25% nel 2014, 9,97% nel 2013, nel 2012 era 18,40%), Rossano (22,17 nel 2014, 15,37% nel 2013, nel 2012 era 22,99%), Palmi (14,30% nel 2014, 17,25% nel 2013, nel 2012 era 29,20%), Gioia Tauro (33,59% nel 2014, 9,60% nel 2013, mentre nel 2012 era non disponibile), Locri (1,79% nel 2014, 2,26% nel 2013, mentre nel 2012 era non disponibile), Tropea (25,60% nel 2014, nel 2013 era 15,96%, mentre nel 2012 era 16,12%), Pizzo Calabro (28,35% nel 2014, 27,18% nel 2013, nel 2012 era 26,03%). Ecco alcuni dati riferiti, per l’annualità 2014, ai dieci comuni più popolosi della Calabria: Reggio Calabria (183.974 abitanti con 8,95% di raccolta differenziata), Catanzaro (90.000 abitanti con 6,94% di raccolta differenziata), Lamezia Terme (70.515 abitanti con 29,10 % di raccolta differenziata), Cosenza (67.679 abitanti con 42,46% di raccolta differenziata), Crotone (61.131 abitanti con 17,43% di raccolta differenziata), Corigliano (40.479 abitanti con 12,27% di raccolta differenziata), Rossano (36.889 abitanti con 22,17% di raccolta differenziata), Rende (35.160 abitanti con 41,14% di raccolta differenziata), Vibo Valentia (33.897 abitanti con 6,62% di raccolta differenziata), Castrovillari (22.284 abitanti con 51,95% di raccolta differenziata). Se, invece, vengono rapportate le tonnellate prodotte di raccolta differenziata, con il numero di abitanti dei dieci comuni più popolosi della Calabria, emerge un’altra classifica: è Rende, infatti, ad avere la più alta quota pro-capite di differenziata (253 kg per abitante), seguita da Cosenza (181 kg pro-capite) e Lamezia Terme (151 kg per abitante). Analizzando i dati della raccolta differenziata e rapportandola agli abitanti per singolo comune – ottenendo quello che potremmo definire un indicatore della sensibilità ambientale che ciascun cittadino medio ha acquisito rispetto al problema dei rifiuti - la “classifica” dei comuni virtuosi cambia sensibilmente. Provincia di Catanzaro: Gizzeria (273 kg/ab), San Pietro Apostolo (251 kg/ab), Marcellinara (192 kg/ab); Provincia di Crotone: Melissa (103 kg/ab), Crotone (90 kg/ab), Crucoli (85kg/ab); Provincia di Cosenza: Praia a Mare (475 kg/ab), Tortora (285 kg/ab), Rende (253 kg/ab); Provincia di Reggio Calabria: Terranova Sappo Minulio (261 kg/ab), Roccella Jonica (242 kg/ab), Cittanova (203 kg/ab); Provincia di Vibo Valentia: Ricadi (239 kg/ab), Pizzo Calabro (194 kg/ab) Drapia (180 kg/ab).

  • Published in Cronaca

Serra, dopo il sequestro dell’isola ecologica torna l’emergenza rifiuti

Il sequestro dell’isola ecologica, avvenuto nei giorni scorsi, si è immediatamente tradotto in seri disagi per la popolazione serrese. Il conseguente blocco del servizio di raccolta differenziata ha fatto sì che le strade della cittadina della Certosa siano tornate ad essere invase dai rifiuti: i residenti, che hanno compreso l’interruzione del servizio solo riscontrando il mancato passaggio degli addetti al settore, hanno continuato a posizionare i rifiuti nei pressi delle rispettive abitazioni e le buste si sono accumulate creando, in alcuni casi, delle vere e proprie montagnette di immondizia. Il girovagare di randagi in cerca di cibo ha poi ulteriormente complicato la situazione dal punto di vista igienico.

Isola ecologica, Tassone e Federico: “Gettati dalla finestra i soldi dei serresi”

“Parlare dei fallimenti dell’amministrazione Rosi rischia, ormai, di non avere più senso”. È una critica serrata quella espressa, in un comunicato congiunto, dai consiglieri di minoranza Mirko Tassone e Rosanna Federico che bacchettano pesantemente gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci e prospettano una serie di soluzioni per il problema dei rifiuti. “Vista la grave vicenda giudiziaria che ha coinvolto il nostro comune col sequestro dell’isola ecologica – premettono gli esponenti, rispettivamente, di ‘Al lavoro per il cambiamento’ e del Pd - non possiamo oggi esimerci, anche in considerazione dell’attività di opposizione fin qui svolta, che più di una volta ci ha visti, ognuno dalle proprie posizioni, intervenire sull’argomento con apposite interrogazioni e/o con specifici interventi in consiglio comunale, dall’esprimere le nostre considerazioni comuni sulla questione. Dopo l’ennesimo sequestro della c.d. ‘isola ecologica’, trasformata in discarica – asseriscono - una giunta meno spudorata si sarebbe fatta da parte. Il provvedimento delle forze dell’ordine, con quel che ne è conseguito – è l’attacco deciso - rappresenta l’emblema del fallimento, da noi più volte previsto e denunciato, dei vari progetti messi in campo per costruire un sistema di raccolta differenziata che paradossalmente è divenuta, come ci dicono i bilanci, fonte di spese superiori agli introiti che avrebbe dovuto garantire”. A finire nel mirino sono i “progetti costati migliaia di euro e naufragati l’uno dietro l’altro” ma anche “le parole pronunciate, in più occasioni, dai componenti della maggioranza che si erano prefissi l’obiettivo di raggiungere il 70% di differenziazione”. O ancora “la presa in giro degli sconti destinati ai nuclei familiari che avrebbero fatto registrare le migliori performance di raccolta”. Il fatto che “la raccolta differenziata nel nostro comune non sia mai decollata” induce Tassone e Federico ad una riflessione: “non è possibile progettare e rendere operativo un programma di raccolta e gestione dei rifiuti senza la collaborazione e il contributo di professionalità dotate delle adeguate competenze”. “Dopo i primi inesorabili fallimenti – spiegano i due rappresentanti dell’opposizione - bene avrebbe fatto l’amministrazione Rosi, anche in virtù dei miseri risultati conseguiti, a superare la fase delle fallimentari ‘progettazioni artigianali’ ed approfondire soluzioni studiate e calibrate sulle reali esigenze della nostra cittadina”. L’assunto principale è che “non è più tollerabile gettare dalla finestra i soldi dei cittadini serresi in attività non solo inutili, ma addirittura dannose” anche perché “la raccolta e la gestione dei rifiuti rappresenta un problema complesso che si può cercare di risolvere soltanto mettendo insieme la pluralità d’interessi, economici e non, che vi ruotano attorno”. Quindi, Tassone e Federico sottolineano quelli che ritengono gli errori della controparte: “diverse avrebbero potuto essere le soluzioni da vagliare in questi quattro anni, dalla realizzazione di una compostiera di comunità con la quale recuperare in loco la frazione umida ed evitare i costi del conferimento in discarica, all'installazione di eco compattatori, attraverso i quali consentire ai cittadini, con il conferimento dei rifiuti nelle apposite macchinette, di ricevere buoni da spendere presso gli esercizi commerciali convenzionati creando così un circolo virtuoso in grado, da una parte di diminuire i costi, soprattutto di trasporto del materiale già compresso, dall’altra di liberare ingenti risorse economiche da destinare al miglioramento della qualità dei servizi. Si tratta di soluzioni che, nei comuni in cui sono state attuate, hanno sicuramente portato enormi vantaggi sia in termini di efficienza del servizio, sia in termini economici, e che, probabilmente, se applicate anche dalla nostra amministrazione, non solo avrebbero potuto evitare l’ulteriore onta del sequestro di questi giorni, ma – è la conclusione - avrebbero potuto portare Serra all’avanguardia di un settore nel quale fino ad oggi è stata fanalino di coda”.

  • Published in Politica

La Regione investe 220 milioni di euro per incrementare la raccolta differenziata

Il presidente della Regione Mario Oliverio e l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa, il Piano approvato dalla giunta che consentirà, con oltre duecentoventi milioni di investimenti di incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti per raggiungere l’obiettivo, entro il 2020, del 65% di percentuale, così come richiesto dalla Comunità europea. Il presidente Oliverio ha affermato: “Le linee guida per la redazione del nuovo piano dei rifiuti che sarà definito entro fine mese sono state trasmesse al Consiglio. Pensiamo, entro fine anno, di definire il percorso legislativo e di procedere con l’approvazione del nuovo piano dei rifiuti. Puntiamo, in primo luogo, sulla costituzione di un sistema che guarda molto alla differenziata. Stamani abbiamo firmato un primo blocco di convenzioni con i Comuni per fare partire operativamente la raccolta differenziata. In questa fase di partenza ci avvaliamo anche della collaborazione del Conai per sostenere i Comuni. Naturalmente il lavoro fondamentale deve essere svolto nei territori, attraverso iniziative anche di carattere culturale, d’informazione verso le famiglie e le scuole perché si tratta di operare un vero e proprio salto di qualità, di affermare la cultura della differenziata, della riduzione dei rifiuti. Nel piano – ha specificato - abbiamo definito la strategia, per la realizzazione di una impiantistica ad impatto zero, la differenziata e la parte umida da lavorare attraverso impianti che si avvalgono di tecnologia di avanguardia per la produzione di energia ma ad impatto zero. Pensiamo soprattutto alla linea anaerobica, alla produzione di compost ed energia. Per la realizzazione degli impianti e della raccolta differenziata abbiamo allocato risorse importanti nella programmazione 2014-2020 che proprio nei giorni scorsi è stata approvata dalla commissione. Questo – ha spiegato Oliverio - ci consentirà di essere operativi, da subito, perché una parte di queste risorse sarà destinata ai comuni per la raccolta ed ai bandi e, dall’altra, ci consentirà di partire con gli avvisi di gara per i nuovi impianti. La nostra è una strategia che punta ad affrontare questo problema irrisolto per il quale si sono accumulati ritardi nel corso degli anni. Abbiamo approvato un disegno di legge di proroga sino al 31 dicembre 2017 per mettere a regime un sistema virtuoso, affinché la Calabria esca definitivamente da una situazione di ritardo e di emergenza. Nel frattempo, abbiamo lavorato e stiamo lavorando per governare l’emergenza. In quest’ottica, la differenziata darà sicuramente un notevole contributo. Alla fine dei due anni puntiamo a discariche zero. Puntiamo a costruire un percorso perché la bacchetta magica non ce l’ho. Credo di poter dire oggi che questa è la vera operazione che porta la Calabria in una condizione di avanguardia tra due anni". L'assessore all’Ambiente Antonella Rizzo ha evidenziato che ci saranno "premialità e penalità per i comuni. Quelli virtuosi, che arriveranno alle cifre stabilite, saranno premiati e pagheranno di meno. Il minore conferimento in discarica – ha precisato - diventerà anche un vantaggio per i cittadini che avranno la possibilità di non pagare la tassa sui rifiuti. Abbiamo previsto tre step: il primo, che abbiamo attuato con la fase emergenziale dell’estate, con un grandissimo aiuto da parte dei privati che gestiscono i nostri impianti e con l’invio, per due mesi, in altre regioni dei rifiuti che non eravamo in grado di smaltire. Il secondo step prevede l’ammodernamento e la messa in sicurezza di tutti gli impianti esistenti su tutte le linee, partendo dall’anaerobico, arrivando, naturalmente, alla matrice secca e soprattutto pensando ad riutilizzo dell’organico. Un terzo step, con le gare che partiranno a brevissimo, per quanto riguarda i primi tre impianti. Sappiamo che questo non sarà sufficiente se non avremo anche impianti per il compostaggio di prossimità e quindi stiamo già, secondo quella che è l’orografia, guardando a quali possano essere questi impianti di prossimità che consentiranno anche l’utilizzo delle materie prime che diventeranno energia. Gli investimenti sono dati da una delibera Cipe di ottanta milioni più un intervento di circa venticinque milioni dei privati. Altri cento milioni saranno a carico del Por Calabria con un ulteriore intervento dei privati di 20-30 milioni. Quindi, siamo già sui duecentocinquanta milioni d’intervento. Ritentiamo di essere prudenti dicendo che entro fine 2017 saremo in grado di essere a regime con questi tre impianti, anche se sappiamo che ci vorrà tutto il 2018 perché gli impianti possano funzionare al meglio e arrivare a quei limiti di differenziata che impone la Ue. Ci siamo dati degli obiettivi: il 35% quest’anno per arrivare poi al cinquanta ed al sessantacinque per cento entro il 2020. Ci sarà una fase di fermo con la transfrontaliera. C’è già stata la gara ed è stata aggiudicata. Ciò consentirà – ha concluso - di fermare i nostri impianti e di partire con impianti nuovi. Impianti, che saranno dislocati nelle tre aree, nord, centro e sud, per arrivare poi ad un impianto per ogni provincia”.

Raccolta differenziata: Santelli (FI) sfida Oliverio

"Siamo abituati alla sindrome d'annuncite di cui soffre la Sinistra, per questo mi auguro da calabrese che il governatore Oliverio dimostri finalmente un cambio di passo rispetto allo stallo che dal principio vive questa sua legislatura" Lo dichiara il deputato azzurro Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia, relativamente all'annuncio del presidente Oliverio che ha assicurato il raggiungimento della soglia del 65% per la raccolta differenziata in Calabria entro il 2019. "Secondo le nuove linee guida annunciate dal governatore ci troviamo di fronte ad una fase di transizione che durerebbe praticamente per l'intero corso della legislatura, durante la quale si continueranno ad utilizzare impianti privati, come ad esempio, a discapito delle rassicurazioni dei giorni scorsi, la discarica di Celico per la quale  andranno alla Miga, società che ne detiene la gestione, 1 milione 455mila euro per i mesi tra ottobre e dicembre 2015 e 5,8 milioni all’anno per il 2016 e il 2017. Mi auguro ovviamente che il presidente, che ancora non ci ha spiegato quali azioni siano state effettivamente intraprese in merito, possa raggiungere questo importante obiettivo, ricordandogli che, nonostante le evidenti difficoltà causate dalla precedente Giunta provinciale guidata allora proprio da Oliverio relative alla mancanza di un piano rifiuti e i problemi legati all'individuazione di siti in provincia di Cosenza, l'Amministrazione Occhiuto è riuscita attraverso un lavoro serio ed attento a centrare ottimi risultati abbondantemente sopra la media regionale, e piazzandosi, inoltre, all'undicesimo posto nel recente rapporto di Legambiente sugli ecosistemi urbani che mette a confronto i 104 comuni capoluogo di provincia."

 

Subscribe to this RSS feed