Definanziamento Decreto Reggio: Amministrazione Falcomatà duramente criticata da Sinistra per Reggio

"Il pesante taglio di 6 milioni di euro dei fondi del decreto-Reggio deciso dal governo Renzi, ai quali bisogna aggiungere i 9 milioni già cassati, rappresenta - secondo il giudizio formulato da Sinistra per Reggio -  la tangibile certificazione della debolezza politica dell’amministrazione comunale reggina guidata dal sindaco Falcomatà. Infatti, mentre a Reggio vengono cancellati questi già miseri fondi, contestualmente il governo Renzi ha deciso lo stanziamento di un fiume di denaro a favore delle città di Roma e Milano. Tenuto conto di quanto accaduto, si può concludere che il governo Renzi è palesemente un nemico della città e dei reggini. Siamo certi che i nostri concittadini, a tempo debito, si ricorderanno nitidamente del vergognoso e ingiustificabile servizio ricevuto dal governo Renzi e dal PD". "Nonostante questo ignobile trattamento subito dalla città, registriamo l’ingiustificato silenzio del sindaco Falcomatà che sembra non sentire il dovere morale - affermano i rappresentanti di Sinistra per Reggio - di difendere la città da questo nuovo scippo di risorse economiche deciso dal suo governo e dal suo partito. Qualsiasi amministratore dovrebbe anteporre l’interesse esclusivo della propria città, specie se defraudata e truffata, davanti a qualsivoglia tornaconto di partito. Invece, Falcomatà si sta caratterizzando per un comportamento che, anche in questo aspetto non secondario, è lontanissimo dal progetto di svolta e cambiamento per il quale ha avuto il consenso dei reggini". "Noi non ci stiamo e denunciamo pubblicamente - dichiara infine Sinistra per Reggio - questa assurda situazione nella quale vi è un’amministrazione comunale subalterna ad un governo che, come è facile intuire, la vuole semplicemente affossare. 

 

Contest fotografico decennale Fortugno, Muraca: "Chiederemo di ospitare le immagini a Palazzo San Giorgio"

"Faccio i miei complimenti ai ragazzi del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria che si sono aggiudicati il primo premio del contest fotografico “Uno scatto per la legalità” organizzato in occasione del decennale della morte di Franco Fortugno. Vedere quanta passione tutti gli studenti hanno messo nel realizzare quelle immagini rappresenta una speranza per il futuro dell'intera Calabria". È quanto dichiara in una nota l’Assessore alla Legalità del Comune di Reggio Calabria Giovanni Muraca. «È importante che l’esempio di Franco Fortugno si trasformi in memoriale - ha aggiunto Muraca - e che rimanga vivo soprattutto nelle giovani generazioni. L’arte è uno strumento di comunicazione formidabile per attualizzare questo messaggio. La Calabria deve scrollarsi di dosso l’ombra della ‘ndrangheta ed in questo percorso la scuola riveste un ruolo fondamentale. È da lì che parte il riscatto di questa terra. Ai ragazzi di tutte le scuole che hanno partecipato il concorso va il mio plauso e quello di tutta l'amministrazione comunale di Reggio. Chiederemo di poter ospitare le immagini anche nella galleria di Palazzo San Giorgio. Sono una testimonianza importante di ciò oggi, tutti insieme, abbiamo il dovere di costruire".

Smart City: Agata Quattrone zittisce gli scettici: "Reggio lavora alla sua trasformazione"

Qualcuno è ancora scettico, qualcun altro ha capito pienamente l’importanza di una strategia smart city italiana, il dato certo è che esiste una volontà mondiale perché le città diventino laboratorio urbano permanente di innovazione. Se ne è parlato a Cosenza oggi 19 ottobre e domani martedì 20 all’incontro, intitolato "SMARTDAYS 2015. Agenda Urbana, Smart City e opportunità per il Mezzogiorno”, che avviene proprio dopo la presentazione dell’ultima indagine iCityRate sulle Smart Cities.  Per il Comune di Reggio Calabria il 20 ottobre è stata invitata ad intervenire  l’Assessore Smart City Agata Quattrone, di ritorno dall’evento Smart City Exhibition di ForumPA e dal primo incontro nazionale degli assessori all’innovazione, che commenterà i risultati della Classifica che vede Reggio fra gli ultimi posti (sulla base di indicatori riferiti per la quasi totalità al periodo 2011-2013 antecedente all’insediamento della nuova Giunta) e presenterà la strategia smart city da poco messa in campo dall’Amministrazione Falcomatà per invertire il trend negativo e consegnare una città più intelligente alle generazioni future. Partecipano agli incontri: Mario Occhiuto (Sindaco Cosenza), Antonio De Caro (Sindaco Bari), Mario Oliverio (Presidente Regione Calabria), Yi Zhang (EUCNC), Francesco Monaco (IFEL), Luigino Filice (UNICAL), Alessandro Bianchi (SVIMEZ), Micaela Fanelli (COTER-UE), Nicola Bianchi (MIUR), Mauro Annunziato (ENEA), Natale Caridi (ENEL), Carlo Mastroianni(Eco4cloud), Milly Tucci (Istituto Piepoli), Massimo Cugusi (ENAM/Smart City Tour), Stefano Banini (CUEIM), e molti altri. "La nuova Amministrazione di Reggio - ha commentato l’assessore Quattrone- pur partendo da una situazione ereditata -in termini di innovazione e non solo- desolante sta lavorando con coraggio e determinazione ad un processo di trasformazione con una vision strategica unitaria e con focus su: sistema metropolitano di mobilità (sostenibile e inclusivo), agenda digitale e open data".

 

Arrestate tre persone trovate in possesso di droga

I Carabinieri hanno tratto in arresto tre individui in relazione a reati connessi alla droga. In una circostanza, a finire in manette a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, è stato un 43enne, che deteneva 290 grammi di marijuana e 20 piante di canapa indiana. Gli uomini in divisa, inoltre, nascosto nel tronco di un albero, hanno scoperto un fucile calibro 12 che presentava la matricola abrasa. Nella città dello Stretto, invece, in un'altra operazione, i militari dell'Arma hanno arrestato un 44enne ed 32enne, in possesso di 70 grammi di marijuana.

   

Inclusione e integrazione scolastica bambini Rom: l’esperienza di Reggio Calabria

Il prossimo 20 ottobre  alle ore 15.30, nei locali della sala Ciprioti del Centro Civico di Arghillà, a Reggio Calabria, si terrà il Seminario conclusivo del  Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti - promosso dall'Istituto degli Innocenti di Firenze e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e  dal Comune di Reggio Calabria - per presentare i risultati conseguiti nella seconda annualità  del progetto.  L'iniziativa sperimentale,  ampia e articolata,  ha coinvolto 11 città italiane. Le  scuole sono state individuate per l’alto numero di alunni di etnia rom e l’intervento è stato orientato a riqualificare   il contesto/ambiente. Gli Istituti Comprensivi “Radice-Alighieri” e "Galluppi-Collodi-Bevacqua" hanno predisposto tutte le misure utili alla realizzazione di azioni che hanno promosso forme aggregative ispirate alla metodologia del Cooperative-learning  e del Learning by doing, per migliorare  il clima della classe e favorire l’integrazione, eliminando così la stigmatizzazione delle classi sociali più svantaggiate. Il seminario, moderato dal giornalista Giorgio Neri, prevede i seguenti interventi: Mariantonia Puntillo, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo"Galluppi-Collodi- Bevacqua"; Simona Sapone, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo "Radice-Alighieri"; Rosanna Maria Patrizia Nardi, Assessore Pubblica Istruzione Comune di Reggio Calabria; Carmela Pellicanò Responsabile Area integrazione multietnica e adulti in difficoltà Comune di Reggio Calabria; Simona Sidoti Tutor nazionale di progetto; Gaetano Tramontana, Esperto Laboratori Teatrali;  Maria Cuzzupoli, Operatore Scuola; Katia Colica, Operatore Campo. Tiziana Tarsia, Sociologa.

 

Comitato per la ricostruzione del centrodestra: "Falcomatà incapace di difendere Reggio"

"Che la politica dei selfie non sortisca effetti positivi per la Città è ormai chiaro a tutti i reggini". E' quanto dichiarato in una nota dai componenti del Comitato di ricostruzione del centrodestra. "Lo è di meno per il Sindaco Falcomatà, il quale - è scritto nel comunicato - a capo di una 'Armata Brancaleone' dei giorni nostri, dimostra maggiore impegno nel farsi fotografare per celebrare grande successi amministrativi come la riparazione di un semaforo spento per mesi o la creazione di un’aiuola (sic) piuttosto che andare a Roma a difendere la città e il Comune che dovrebbe amministrare. Così nell'imbarazzante silenzio di chi dovrebbe curare gli interessi di Reggio, il Governo a trazione Partito Democratico di Matteo Renzi, taglia ben 6 milioni di euro (ai quali bisogna aggiungere un ulteriore taglio di 9 milioni avvenuto lo scorso gennaio per un totale di - 15) al Decreto Reggio. Ciò significa che la Città potrà investire meno risorse per la crescita del territorio, che moltissime opere già progettate dal centrodestra non saranno mai realizzate, soprattutto significa che Reggio continuerà ad essere penalizzata ingiustamente. Sembra passato un secolo da quando, con il centro destra al Governo della Città e del Paese, Reggio otteneva in Finanziaria 2003 ben 110 milioni, ai quali se ne aggiunsero 28 per la riqualificazione delle periferie. Il Decreto Reggio (dopo l'immobilismo dei tempi del Consorzio Reggio 90) cominciava a sfornare progetti, opere e iniziative non soltanto in campo ingegneristico ma anche nel settore dell'occupazione lavorativa. Oggi siamo al paradosso: il Sindaco e la sua maggioranza, non solo non riescono a portare nuove risorse per programmare nuovi investimenti, ma neppure difendono ciò che è arrivato a Reggio col sudore dell'impegno di chi li ha preceduti nel Governo della Città. Proprio la scorsa settimana veniva diramato alla stampa un delirante comunicato del Capogruppo del Pd, tal Castorina, che testualmente affermava: "Abbiamo inaugurato un modus amministrativo che è diventato un vanto in tutta Italia. E ce ne accorgiamo soprattutto nel rapporto instaurato con le massime istituzioni governative, con le quali finalmente la città dialoga alla pari, senza il rapporto di vassallaggio al quale i reggini erano abituati ai tempi della destra". Siano i reggini a giudicare quanto lontani dalla realtà, dai problemi dei cittadini, dalle emergenze, siano questi improvvisati ed inesperti amministratori". "Reggio, tradita da una Svolta destinata ad accontentare - si conclude il documento del Comitato per la ricostruzione del centrodestra - solo amici del Fantacalcio o compagni di serate danzanti del Sindaco Falcomatà, non può permettersi di perdere queste risorse.

 

Alleanza Cristiana Popolare: "L'Amministrazione Falcomatà vanifica gli sforzi profusi dal centrodestra"

"Che fine hanno fatto tutti gli sforzi che il centrodestra ha profuso negli anni per catalizzare a Reggio centinaia di milioni di euro da spendere in grandi opere?" Se lo domanda Alleanza Cristiana Popolare che ha trasmesso una nota in cui si legge: "Oggi l’amministrazione Falcomatà sta anteponendo i propri interessi al bene pubblico. Eravamo riusciti a rimpinguare le casse del decreto Reggio e loro invece stanno lavorando al contrario, ben 110 milioni furono rifinanziati dall'allora Presidente del Consiglio Berlusconi per il bene della nostra città, risorse destinate ai cittadini! Anche il Palazzo di Giustizia (che era destinatario di 37 milioni di euro) beneficiò di un ulteriore finanziamento che fece arrivare l’ammontare totale a circa 60 milioni. E oggi cosa rimane di quegli sforzi? L’inesperienza di Falcomatà sta costando troppo caro ai reggini che vivranno in un Città metropolitana con un aeroporto (se ci sarà!) che funziona a singhiozzo, nella totale assenza di servizi primari. Ma chi sta governando questa città? Oggi dobbiamo assistere attoniti a scelte scellerate, stare a guardare una ghigliottina che taglia inesorabilmente risorse e nessuno fa niente. Chi si poteva permettere di sottrarre risorse o pensare di imporre politiche nazionali contrarie agli interessi del Sud quando al Governo c’era il centrodestra? Qualsiasi tentativo di screditare, in ogni senso, la nostra città e la nostra regione, trovava dei muri di resistenza e della gente pronta a combattere contro i salotti malati del potere". "La Calabria, e Reggio in particolare, erano difese e protette e godevano - secondo Alleanza Cristiana Popolare - di elevata stima riconosciuta a livello nazionale ed europeo. La proposta inserita nella legge di stabilità che riduce di 6 milioni di euro il contributo straordinario per Reggio Calabria (a questi bisogna aggiungere il taglio effettuato già a gennaio di altri 9 milioni) sarà un ulteriore mannaia. E loro, i signori locali del centrosinistra, stanno a guardare supini. Ci sembra assurdo che ogni qual volta che il Sindaco Falcomatà si rechi a Roma dal Ministro Delrio, puntualmente venga annunciato un taglio di risorse". "Oramai, ahinoi, non ci stupisce più nulla e siamo certi che nelle prossime settimane - termina la nota - i parlamentari del Pd annunceranno in pompa magna di essere riusciti a recuperare queste somme, ma permetteteci di ricordare che noi eravamo abituati a portare nuovi contributi per Reggio, non a perdere tempo a non farci scippare ciò che era stato ottenuto in passato!"

No all'ideologia gender, sì alla famiglia: Sentinelle in piedi tornano a vegliare a Reggio

Le Sentinelle in Piedi tornano a vegliare a Reggio Calabria e lo faranno domenica 25 ottobre alle ore 18.30 in piazza Italia. "Avevamo previsto - fa sapere il Comitato cittadino - che non si sarebbero fermati, avevamo previsto che un nuovo testo di legge, sostanzialmente identico al precedente, sarebbe stato riproposto. La velocità con cui questo testo è stato approntato e l’intenzione di portarlo in aula al Senato senza relatore la dicono lunga sulle pressioni ideologiche delle lobby Lgbt che stanno di fatto imponendo la calendarizzazione del testo di legge, in spregio al milione di persone che il 20 giugno scorso ha invaso Piazza San Giovanni per dire no al disegno di legge Cirinnà, no all’ideologia gender nelle scuole e un sì alla famiglia, l’unica, quella formata da un uomo ed una donna, cellula fondante della nostra società. "Le Sentinelle in Piedi - proseguono i rappresentanti reggini - non possono accettare che la distruzione della famiglia sia oggetto di mediazione, non c’è compromesso possibile quando a farne le spese sono i più piccoli. Non esiste mediazione con coloro che in modo ostinato stanno tentando di annientare l’uomo nella sua natura più intima. E a coloro che consentiranno questo sarà chiesto conto da un popolo che non vuole sottostare alla dittatura del politicamente corretto e del compromesso a tutti i costi. Le Sentinelle in Piedi continueranno a vegliare senza sosta per dire no all’ideologia gender che sta invadendo ogni aspetto della vita sociale del nostro paese nell’assuefazione generale. Attraverso un massiccio bombardamento mediatico che fa perno sul sentimentalismo, ogni giorno veniamo raggiunti da una serie ininterrotta di messaggi fatti per convincerci che l’amore sia solo emozione e che nel nostro paese esista una categoria di persone discriminata e privata dei propri diritti a causa dell’orientamento sessuale, si tratta di una menzogna che si può smontare con il semplice buon senso: non esistono nel nostro ordinamento giuridico diritti preclusi a qualcuno in base alle presunte attrazioni sessuali (che per altro sarebbero eventualmente difficili da dimostrare). Eppure il buon senso viene sommerso da un’ideologia perversa. Utilizzando le espressioni 'gli omosessuali', 'i gay', 'gli eterosessuali', la cultura del relativismo – diventata ormai dittatura del Pensiero Unico – svilisce le persone definendole in base all’orientamento sessuale e le strumentalizza per fini politici. Non scendere in piazza significa lasciare lo spazio pubblico a chi propaganda una falsa idea di libertà, significa lasciare che l’unica opinione pubblica sia quella che sostiene che ogni tipo di unione può essere famiglia in nome del sentimento, significa permettere che l’unica voce in capitolo ce l’abbia chi illude le persone facendo credere che la felicità sia nella rivendicazione di un diritto costruito sull’orientamento sessuale". "La famiglia - ribadisce il Comitato cittadino - è troppo importante per stare a guardare mentre viene distrutta, il cuore dell’uomo è troppo grande per cedere alle menzogne del potere.

 

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